I REATI CONTRO L INDUSTRIA ED IL COMMERCIO

Documenti analoghi
I REATI CONTRO L INDUSTRIA ED IL COMMERCIO

Sezione Delitti contro l industria e il commercio

PARTE SPECIALE K I DELITTI CONTRO L INDUSTRIA ED IL COMMERCIO EX ART. 25 BIS-1 D.LGS. 231/01

Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo - Parte Speciale H

PARTE SPECIALE M DELITTI CONTRO L INDUSTRIA E IL COMMERCIO

IL REATO DI INDUZIONE A NON RENDERE DICHIARAZIONI O A RENDERE DICHIARAZIONI MENDACI ALL AUTORITA GIUDIZIARIA

I REATI TRANSNAZIONALI

IL REATO DI IMPIEGO DI CITTADINI PROVENIENTI DA PAESI TERZI IL CUI SOGGIORNO E IRREGOLARE

CONCESSIONI AUTOSTRADALI LOMBARDE S.p.A.

Chimec S.p.A. Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D. Lgs. n. 231 del 8 giugno 2001

I DELITTI INFORMATICI ed I DELITTI IN VIOLAZIONE DEL DIRITTO D AUTORE

GLI ALTRI REATI PRESUPPOSTO PREVISTI DAL D.LGS. 231/01

GLI ALTRI REATI PRESUPPOSTO PREVISTI DAL D.LGS. 231/01

GLI ALTRI REATI PRESUPPOSTO PREVISTI DAL D.LGS. 231/01

IL REATO DI IMPIEGO DI CITTADINI PROVENIENTI DA PAESI TERZI IL CUI SOGGIORNO È IRREGOLARE

PARTE SPECIALE DELITTI CONTRO L INDUSTRIUA E IL COMMERCIO. art. 25 bis 1 D.Lgs. 231/2001. COLOPLAST S.p.A.

I DELITTI INFORMATICI ed I DELITTI IN VIOLAZIONE DEL DIRITTO D AUTORE

I REATI DI MARKET ABUSE

I DELITTI INFORMATICI ed I DELITTI IN VIOLAZIONE DEL DIRITTO D AUTORE

MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO ex D. Lgs. n. 231/2001. Parte Speciale 5 Reati contro l industria ed il commercio

TECNOLOGIE DIESEL E SISTEMI FRENANTI S.P.A. MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO EX DECRETO LEGISLATIVO 8 GIUGNO 2001, N.

PARTE SPECIALE G IL REATO DI IMPIEGO DI CITTADINI PROVENIENTI DA PAESI TERZI IL CUI SOGGIORNO E IRREGOLARE EX ART. 25 DUODECIES D.LGS.

I nuovi reati che possono determinare la responsabilità dell ente collettivo ai sensi del d.lg. 231/2001. (a cura dell Avv.

La violazione dei diritti di proprietà industriale: contraffazione e concorrenza sleale. Torino, 24 novembre 2014

Art. 501-bis. Manovre speculative su merci.

Legge 23 luglio 2009, n. 99. "Disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia"

PARTE SPECIALE L LE ALTRE FATTISPECIE DI REATO PREVISTE DAL D.LGS. 231/01

PARTE SPECIALE G IL REATO DI IMPIEGO DI CITTADINI PROVENIENTI DA PAESI TERZI IL CUI SOGGIORNO È IRREGOLARE EX ART. 25 DUODECIES D.LGS.

DIRITTO ALIMENTARE EUROPEO Anno Accademico LEZIONI E STRUMENTI PER IL CORSO. Le sanzioni * * * * * DISPOSIZIONI DEL CODICE PENALE

DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI CERTIFICAZIONE E DELL ATTO DI NOTORIETÀ (artt. 46 e 47 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445)

MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO

CONCESSIONI AUTOSTRADALI LOMBARDE S.p.A.

PARTE SPECIALE SEZIONE XI DELITTI CONTRO L INDUSTRIA E IL COMMERCIO

Profili Penali della violazione di norme in materia di sicurezza dei giocattoli

PARTE SPECIALE H CONTRAFFAZIONE E DELITTI CONTRO L INDUSTRIA E IL COMMERCIO

I reati presupposto SISTEMI DI COMPLIANCE E DECRETO LEGISLATIVO 231 DEL Avv. Massimiliano Lissi S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO

Modello di Organizzazione e di Gestione ex decreto legislativo 8 giugno 2001 n. 231 PARTE SPECIFICA B DELITTI CONTRO L INDUSTRIA E IL COMMERCIO

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE FANTINATI, SARTI, GALLINELLA, CARIELLO, CRIPPA, CANCELLERI, DA VILLA, VALLASCAS, DELLA VALLE

Parte Speciale M : I reati contro l industria e il commercio

Approvato dal Consiglio di Amministrazione del 25 maggio 2012

PARTE SPECIALE Terza Sezione. Reati di falsità in monete, in carte di pubblico credito ed in valori di bollo

La responsabilità del professionista per l'attività svolta. Milano- 14 dicembre 2012 Relatori: Avv. Paola Faletti e Avv.

DELITTI CONTRO L INDUSTRIA ED IL COMMERCIO MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO. CONSIP S.P.A. a socio unico ***** PARTE SPECIALE K

MODELLO DI ORGANIZZAZIONE GESTIONE E CONTROLLO

Modello di Organizzazione e di Gestione ex decreto legislativo 8 giugno 2001 n. 231 PARTE SPECIFICA C DELITTI CONTRO L INDUSTRIA E IL COMMERCIO

Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del Decreto Legislativo 231/01 Parte Speciale C - Reati di falso nummario

PARTE SPECIALE E REATI ASSOCIATIVI, REATI CONTRO L INDUSTRIA E IL COMMERCIO, REATI IN VIOLAZIONE DEL DIRITTO D AUTORE

Parte Speciale M : I reati contro l industria e il commercio

G.A.M. S.P.A. MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO P A R T E S P E C I A L E K

Norma d.lgs. 231/2001 Riferimento normativo Reato Sanzioni pecuniarie * Sanzioni interdittive. Malversazione a danno dello Stato

PARTE SPECIALE Sezione IV. Reati contro industria e commercio

PANORAMICA SUL QUADRO SANZIONATORIO DEL SETTORE MANGIMISTICO

PARTE SPECIALE I PRINCIPI GENERALI DI COMPORTAMENTO APPLICABILI ALLE ALTRE FATTISPECIE DI REATO

Modello di organizzazione gestione e controllo ai sensi del D.Lgs 231/2001. Parte Speciale

MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO

Schréder S.p.A. Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo [ex D. Lgs. 231 del 2001] Parte Speciale - 5 -

i reati in tema di falsità

Articoli del Codice Penale

Matrice Unità Organizzative/Reati

Parte Speciale G : I reati transnazionali e di ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita

Chimec S.p.A. Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D. Lgs. n. 231 del 8 giugno 2001

Approvato dal Consiglio di Amministrazione del 25 maggio 2012

- PARTE SPECIALE D1 - IL REATO DI CORRUZIONE TRA PRIVATI

MODELLO DI ORGANIZZAZIONE GESTIONE E CONTROLLO

LA RESPONSABILITA DEL PRODUTTORE ASPETTI LEGALI. Avv. Giorgia Andreis Studio Avvocato Andreis e Associati Torino Milano - Bruxelles

ALLEGATO 1: REATI ESCLUSI

L ETICHETTATURA DEI PRODOTTI DEL SETTORE CEREALICOLO: RESPOSANBILITA E SANZIONI

PUBLIES - Energia Sicura S.r.l.

TECNOLOGIE DIESEL E SISTEMI FRENANTI S.P.A. MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO EX DECRETO LEGISLATIVO 8 GIUGNO 2001, N.

I REATI DI RICETTAZIONE, RICICLAGGIO ED IMPIEGO DI DENARO, BENI O UTILITA DI PROVENIENZA ILLECITA, NONCHE AUTORICICLAGGIO

tutela della proprietà intellettuale o industriale»;

REV. 2016/00 Pag. 1 di 5

Modello di organizzazione gestione e controllo ai sensi del D.Lgs 231/2001. Parte Speciale

I DELITTI CONTRO LA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA

Parte Speciale G: I reati transnazionali e di ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita Codice documento:

Studio Legale Ambiente

SE.RI.MI. SRL SERVIZI RIUNITI MIRA

REV. 2016/00 Pag. 1 di 5

INSIEL INFORMATICA PER IL SISTEMA DEGLI ENTI LOCALI S.P.A. MODELLO DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO 8 GIUGNO 2001, N.

PROGETTO DI LEGGE DISCIPLINA DEI REATI INFORMATICI. Art. 1 (Finalità)

PRINCIPI GENERALI DI COMPORTAMENTO

Il disegno di legge sui reati agroalimentari. I nuovi strumenti per la tutela della salute pubblica e della lealtà commerciale

FORMAZIONE EX D.LGS 231/2001:

ART. 1 (Campo di applicazione) 1. Il presente decreto reca la disciplina sanzionatoria per la violazione delle disposizioni di cui al regolamento

PARTE SPECIALE Sesta Sezione. Reati contro la personalità individuale

Legge 23 luglio 2009, n. 99. (in Suppl. ordinario n. 136 alla G.U. del 31 luglio 2009, n. 176)

REV. 2017/00 Pag. 1 di 5

- PARTE SPECIALE C- I DELITTI CONTRO L'INDUSTRIA E IL COMMERCIO NONCHÉ IN MATERIA DI PROPRIETÀ INDUSTRIALE

DISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica N Disposizioni in materia di corruzione nel settore privato

Modello di organizzazione, gestione e controllo ex. d.lgs. 231/2001

1. LA CONCORRENZA SLEALE.

Contraffazione on-line tutela penale

NORME COMUNITARIE E NORME NAZIONALI PER LA VALORIZZAZIONE DEI PRODOTTI AGROALIMENTARI. E L ORIGINE?

Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D.Lgs. 231/2001

SE.RI.MI. SRL SERVIZI RIUNITI MIRA

CONFINDUSTRIA VICENZA 27 Aprile 2010

PRINCIPI GENERALI DI COMPORTAMENTO

Transcript:

Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo Rev. N 1 Data: [02.08.2016] Parte Speciale 9 I REATI CONTRO L INDUSTRIA ED IL COMMERCIO STORICO DELLE MODIFICHE Natura della modifica Prima stesura APPROVAZIONE Data Approvato dal Consiglio di Amministrazione del 02.08.2016 Fiume Santo S.p.A.

Di seguito si fornisce la descrizione del reato previsto dall art. 25 bis 1 del D.Lgs. 231/01. FATTISPECIE DI REATO SANZIONI PREVISTE DAL D.LGS. 231/01 Art. 513 c.p. : Turbata libertà dell industria o del commercio La condotta tipica consiste nell adoperare violenza sulle cose, ovvero utilizzare mezzi fraudolenti, per impedire o turbare l'esercizio di un'industria o di un commercio. Con il termine impedire si intende l apposizione di ostacoli di particolare rilievo, anche temporanei o parziali, tali che o l attività industriale o commerciale non abbia inizio, o se iniziata, venga a cessare. Si realizza invece turbamento quando si condiziona il regolare svolgimento dell attività, che può consistere anche in una interferenza idonea a pregiudicare la redditività dell impresa e a pregiudicare il risultato economico atteso. Si tratta di un reato che richiede l elemento soggettivo del dolo e che può essere commesso da chiunque. Art. 513 bis c.p. : Illecita concorrenza con minaccia o violenza Viene punita con la reclusione da due a sei anni la condotta di chiunque, nell'esercizio di un'attività commerciale, industriale o comunque produttiva, compia atti di concorrenza con violenza o minaccia. La pena è aumentata se gli atti di concorrenza riguardano un'attività finanziata in tutto o in parte ed in qualsiasi modo dallo Stato o da altri enti pubblici. Si tratta di un reato che richiede l elemento soggettivo del dolo. Art. 515 c.p. : Frode nell esercizio del commercio sanzione pecuniaria fino a 800 quote sanzioni interdittive per una durata non inferiore a tre mesi e non superiore a due anni E punita, qualora il fatto non costituisca un più grave delitto, con la reclusione fino a due anni o con la multa fino a 2.065 euro, la condotta di chiunque, nell'esercizio di una attività commerciale, ovvero in uno spaccio aperto al pubblico, consegna all'acquirente Fiume Santo S.p.A. Pagina 2 di 8

una cosa mobile per un'altra, ovvero una cosa mobile, per origine, provenienza, qualità o quantità, diversa da quella dichiarata o pattuita. Qualora si tratta di oggetti preziosi, la pena è della reclusione fino a tre anni o della multa non inferiore a 103 euro. Si tratta di un reato che richiede l elemento soggettivo del dolo generico. Art. 516 c.p. : Vendita di sostanze alimentari non genuine come genuine Tale delitto si realizza nel momento in cui vengono posti in vendita o messi altrimenti in commercio come genuine sostanze alimentari non genuine. Soggetto attivo può essere chiunque e viene punito con la reclusione fino a sei mesi o con la multa fino a 1.032 euro. Si tratta di un reato che richiede l elemento soggettivo del dolo. Art. 514 c.p. : Frodi contro le industrie nazionali Chiunque, ponendo in vendita o mettendo altrimenti in circolazione, sui mercati nazionali o esteri, prodotti industriali, con nomi, marchi o segni distintivi contraffatti o alterati, cagiona un nocumento all'industria nazionale, è punito con la reclusione da uno a cinque anni e con la multa non inferiore a 516 euro. Si tratta di un reato che richiede l elemento soggettivo del dolo generico. Art. 517 c.p. : Vendita di prodotti industriali con segni mendaci Chiunque pone in vendita o mette altrimenti in circolazione opere dell'ingegno o prodotti industriali, con nomi, marchi o segni distintivi nazionali o esteri, atti a indurre in inganno il compratore sull'origine, provenienza o qualità dell'opera o del prodotto, è punito, se il fatto non è preveduto come reato da altra disposizione di legge, con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a ventimila euro. sanzione pecuniaria fino a 800 quote sanzioni interdittive per una durata non inferiore a tre mesi e non superiore a due anni Art. 517 ter c.p. : Fabbricazione e commercio di beni realizzati usurpando titoli di proprietà industriale Salva l applicazione degli articoli 473 e 474 chiunque, potendo conoscere dell esistenza del titolo di proprietà industriale, fabbrica o adopera industrialmente oggetti o altri beni Fiume Santo S.p.A. Pagina 3 di 8

realizzati usurpando un titolo di proprietà industriale o in violazione dello stesso è punito, a querela della persona offesa, con la reclusione fino a due anni e con la multa fino a euro 20.000. Alla stessa pena soggiace chi, al fine di trarne profitto, introduce nel territorio dello Stato, detiene per la vendita, pone in vendita con offerta diretta ai consumatori o mette comunque in circolazione i beni di cui al primo comma. Si applicano le disposizioni di cui agli articoli 474-bis, 474-ter, secondo comma, e 517- bis, secondo comma. I delitti previsti dai commi primo e secondo sono punibili sempre che siano state osservate le norme delle leggi interne, dei regolamenti comunitari e delle convenzioni internazionali sulla tutela della proprietà intellettuale o industriale. Si tratta di un reato che richiede l elemento soggettivo del dolo. Art. 517 quater c.p. : Contraffazione di indicazioni geografiche o denominazioni di origine dei prodotti agroalimentari Chiunque contraffà o comunque altera indicazioni geografiche o denominazioni di origine di prodotti agroalimentari è punito con la reclusione fino a due anni e con la multa fino a euro 20.000. Alla stessa pena soggiace chi, al fine di trarne profitto, introduce nel territorio dello Stato, detiene per la vendita, pone in vendita con offerta diretta ai consumatori o mette comunque in circolazione i medesimi prodotti con le indicazioni o denominazioni contraffatte. Si tratta di un reato che richiede l elemento soggettivo del dolo. Fiume Santo S.p.A. Pagina 4 di 8

ATTIVITA /PROCESSO A RISCHIO GESTIONE DEI RAPPORTI INFRAGRUPPO GESTIONE DEL CONTRATTO DI TOLLING E DELL EVENTUALE ATTIVITA DI TRADING GESTIONE SETTORE PUBBLICITARIO E MARKETING PRINCIPALI FUNZIONI/SOGGETTI COINVOLTI Amministratore Delegato CdA Funzioni centrali di governo e di gestione fornite in service da EPP: Responsabile Direzione Back Office Energy Management Risk Management Controlling Administration and Finance Legal, Permitting and General Services Institutional Relations and Communication Centrale di Fiume Santo: Capo Centrale LIVELLO DI RISCHIO MEDIO - BASSO Fiume Santo S.p.A. Pagina 5 di 8

I DESTINATARI La presente Parte Speciale si riferisce a comportamenti posti in essere dagli amministratori, dirigenti, dipendenti della Società, nonché dai Collaboratori esterni e Partner, compresi gli eventuali soggetti appartenenti ad EP Produzione Spa (anche semplicemente EPP ), coinvolti nella gestione delle aree di attività a rischio. La presente parte speciale prevede, quindi, che nell espletamento delle rispettive attività, i soggetti coinvolti nelle predette attività sensibili, siano tenuti al rispetto dei principi di comportamento e delle procedure che regolamentano tale area a rischio. PRINCIPI DI COMPORTAMENTO PREVENTIVI I PRINCIPI GENERALI DI COMPORTAMENTO La presente parte speciale prevede che nell espletamento delle rispettive attività, i soggetti coinvolti nelle predette attività sensibili, compresi collaboratori esterni, siano tenuti, al fine di prevenire e impedire il verificarsi dei reati previsti dall art. 25 bis 1, al rispetto dei seguenti principi di comportamento. La presente parte speciale prevede l espresso divieto a carico dei destinatari di: porre in essere, collaborare o dare causa alla realizzazione di comportamenti tali da integrare le fattispecie di reato sopra indicate; porre in essere, collaborare o dare causa alla realizzazione di comportamenti che, sebbene risultino tali da non costituire di per sé fattispecie di reato sopra indicate, possano potenzialmente diventarlo; E inoltre sancito l espresso obbligo di: tenere comportamenti in linea con i principi espressi nel Codice Etico e nel presente Modello Organizzativo; rispettare tutte le normative applicabili e le procedure interne adottate; inserire un apposita clausola contrattuale che i Consulenti, i Partner ed i Fornitori devono sottoscrivere in cui dichiarano di essere a conoscenza e di impegnarsi a rispettare i principi previsti dal Codice Etico adottato dalla Società, nonché dalla normativa di cui al D.Lgs. n. 231/2001. Tale clausola deve regolare anche le eventuali conseguenze in caso di violazione da parte degli stessi delle norme di cui al Codice Fiume Santo S.p.A. Pagina 6 di 8

Etico (es. clausole risolutive espresse, penali). I PRINCIPI SPECIFICI DI COMPORTAMENTO Oltre ai principi generali sopra descritti che devono sempre trovare applicazione nella gestione di tutte le attività e di tutti i processi c.d. a rischio, la presente parte speciale indica anche una serie di ulteriori principi specifici di prevenzione che tutti i soggetti coinvolti devono rispettare, al fine di prevenire e impedire il verificarsi dei reati in oggetto. In merito alla GESTIONE SETTORE PUBBLICITARIO E MARKETING è vietato: adoperare violenza sulle cose, ovvero mezzi fraudolenti, finalizzati ad impedire o turbare l'esercizio di un'industria o di un commercio; danneggiare, trasformare o mutare la destinazione a cose al fine di impedire o turbare l esercizio di un industria o di un commercio; porre in essere pubblicità non veritiera idonea a generare un inganno e a viziare la libera scelta del consumatore; porre in essere pubblicità denigratoria che svia la clientela e produce un danno ad un azienda concorrente; compiere qualsiasi atto di concorrenza con violenza o minaccia; compiere atti intimidatori al fine di controllare o condizionare attività commerciali o industriali. In merito alla GESTIONE DEL CONTRATTO DI TOLLING E DELL EVENTUALE ATTIVITA DI TRADING è obbligatorio: Rispettare quanto previsto in materia dal Codice Etico e dal presente Modello Organizzativo, rinviando in particolare ai principi previsti dalla Parte Speciale 2 dedicata ai reati societari (art. 25 ter d.lgs. 231/01); Rispettare tutte le leggi e normative applicabili in materia di acquisto e vendita di energia; Garantire la massima trasparenza nella gestione del/i contratto/i di Tolling ed evitare qualsiasi condotta lesiva della concorrenza. In merito alla GESTIONE DEI RAPPORTI INFRAGRUPPO è obbligatorio: Rispettare quanto previsto in materia dal Codice Etico e dal presente Modello Organizzativo, rinviando in particolare ai principi previsti dalla Parte Speciale 2 dedicata ai reati societari (art. 25 ter d.lgs. 231/01). Fiume Santo S.p.A. Pagina 7 di 8

PRESIDI PREVENTIVI ADOTTATI Per ciò che concerne le citate aree di rischio e le relative attività sensibili, Fiume Santo Spa ha predisposto una serie di misure preventive, specifiche e concrete. Tra queste, a mero titolo esemplificativo e non esaustivo, si menzionano: la diffusione del Codice Etico e del Modello Organizzativo e rispetto dei principi ivi contenuti; l adozione e attuazione di specifiche procedure interne; l adozione e la diffusione di comunicazioni organizzative che descrivono responsabilità e compiti delle varie funzioni; la formalizzazione di Tolling Agreement con EPP; l adozione di una Risk Policy-Energy Management. REPORTING VERSO L ORGANISMO DI VIGILANZA Attraverso gli appositi canali dedicati: chiunque venga a conoscenza di violazioni del Modello Organizzativo o del Codice Etico o di situazioni di pericolo o anomalie dovrà immediatamente segnalarlo all OdV; chiunque venga a conoscenza di violazioni delle procedure interne adottate in materia dovrà immediatamente segnalarlo all OdV. Fiume Santo S.p.A. Pagina 8 di 8