Titolo originale: Füchse Lügen Nicht Per il testo 2014 Carlsen Verlag GmbH, Hamburg I diritti di questo libro sono stati acquisiti attraverso l agente letterario Anna Becchi 2016 Rizzoli/RCS Libri S.p.A., Milano Prima edizione Rizzoli Narrativa marzo 2016 ISBN 978-88-17-08674-5
Premessa Ogni volta che prendo un libro fra le zampe e quello, invece di attaccare subito con la storia, mi propina una bella premessa, mi viene una gran voglia di scaraventarlo via e buonanotte. Se a voi succede lo stesso, potete tranquillamente saltare queste pagine. Davvero. Perché qui si introduce solo l argomento del 5
libro. O meglio, qui si preannuncia soltanto la questione centrale di cui parla questo libro, e cioè: gli animali possono mentire? Diffcile immaginare un animale bugiardo? Diffcile immaginare che quando un animale vi fissa con due begli occhioni lucidi, dietro quello sguardo così innocente possa nascondere un subdolo secondo fine? Ma vai a sapere tu cosa gli passa veramente per la testa. Mi chiamo Volpe e vi svelerò un piccolo segreto: gli animali mentono. Eccome se mentono! Gli animali mentono almeno duecento volte al giorno, solo che la maggior parte di loro lo fa in maniera talmente goffa che li scopri subito. Diventano paonazzi, farfugliano, cominciano a sudare. E pensare che mentire non è in verità poi così diffcile. Basta riuscire a essere un po credibili e avere buona memoria, non gesticolare troppo con le zampe quando si parla e guardare dritto negli occhi chi si ha davanti. Sia ben chiaro: non è che queste cose le so per esperienza. Io non ho mai detto 6
una bugia in vita mia. Parola d onore. Primo, perché le volpi non sono bugiarde di natura; secondo, perché dire le bugie è una cosa brutta e sbagliata. Ma questa è un opinione del tutto personale. Bene, dunque, basta con le chiacchiere: voltate pagina a godetevi la storia. Ci sarà parecchio da ridere e le cose che racconta sono successe per davvero. Vi auguro dunque buon divertimento e vi prometto che non resterete delusi. Parola d onore. È una storia brillante, spiritosa e non scivola mai, neppure per un secondo, nella noia. 7
Uno «Che noia» mugugna il grosso panda. Poi chiude gli occhi e si mette a ronfare. Nell Animal Lounge dell aeroporto non è l unico ad annoiarsi, però. Oltre a lui ci sono un oca, due pecore, una scimmietta e una tigre con gli occhiali da sole. Se ne stanno seduti uno accanto all altro sulle sedie di metallo e di tanto in tanto lanciano un occhiata ai tubi delle luci al neon, con il ronzio costante della ventola dell impianto di aerazio- 9
ne nelle orecchie. Da qualche parte, poco più in là, un rubinetto gocciola triste. Quando gli animali sono costretti ad aspettare il loro volo per un giorno intero, non se ne vanno certo in giro a toccare tutto, ma tengono da bravi le zampe a posto; 10
non si azzardano a giocherellare con le mele verdi e scintillanti nelle ciotole di alluminio sparse un po dappertutto; a nessuno di loro verrebbe mai in mente di imbrattare le pareti bianche con disegni, scarabocchi o frasi senza senso. «Sì, lo so, è da un po che vi state scervellando per capire dove mi avete già visto» comincia la tigre per 11
attaccare bottone. «Be, ve lo dico io. Televisione.» Si toglie gli occhiali e voltandosi verso i presenti sfodera un gran sorriso. «Faccio la pubblicità a una famosa marca di cereali per la colazione e succhi di frutta senza zucchero.» «Noi non guardiamo mai la televisione. Per principio. Trasmette dei programmi che non sono alla nostra altezza» rispondono le pecore in coro. «Siamo dotate di un intelligenza eccezionale, noi. Parliamo cinque lingue, più il latino.» La tigre si rinfila gli occhiali, offesa. Gli altri animali fissano allibiti le pecore e si spostano un po, attenti però a non farsi scoprire. Forse è normale per le pecore essere identiche, ma queste due parlano addirittura all unisono. Un istante dopo l oca lancia un urlo agghiacciante, di quelli che sfondano i timpani. «Il passaporto! Dov è il mio passaporto? Oddio, sento che sto per avere una crisi di nervi!» Comincia a rovistare freneticamente 12