Il documento cattolico-luterano. sul centenario della Riforma

Documenti analoghi
L eredità spirituale di San Giovanni Paolo II

ECUMENISMO: COSA E? Spinta verso l unità visibile della Chiesa Cristiana

Preghiera. Rendimi capace di accogliere guidare e incoraggiare chi si affida a me ogni giorno.

INDICE GENERALE. Avvertimento preliminare ai lettori 5. Prefazione alla nuova edizione 11

Penitenza e unzione dei malati

RIFORMA E CONTRORIFORMA

RIFORMA E CONTRORIFORMA

Il Presidente della Repubblica

LA RIFORMA PROTESTANTE. 1517: le 95 TESI di MARTIN LUTERO

IL MEDIATORE DELLA SALVEZZA

Christoph Böttigheimer COMPRENDERE LA FEDE. Una teologia dell atto di fede QUERINIANA

COMPETENZE COMPETENZE DI BASE

LA LITURGIA DELLA CHIESA QUERINIANA

Liceo G. Galilei Trento

CHIESA ANGLICANA. Chiesa d Inghilterra. nata dopo il distacco da Roma, nel 1534.

RELIGIONE CATTOLICA. Conoscenze Abilità Competenze. Cogliere nelle domande fondamentali dell uomo tracce di una ricerca religiosa

Dio e l uomo OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO DI IRELIGIONE CATTOLICA PRIMARIA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO ANNUALI CLASSE PRIME CLASSI SECONDE CLASSE TERZA

SERVIZIO NAZIONALE PER L IRC della Conferenza Episcopale Italiana

BATTESIMO E CONFERMAZIONE

Cattolicesimo e Protestantesimo

Riforma protestante. scaricato da

INDICE. Prefazione. digitalisiert durch IDS Basel/Bern, im Auftrag der Schweizerischen Nationalbibliothek

COMPENDIO DI TEOLOGIA FONDAMENTALE

DISCIPLINA: Religione Cattolica

PICCOLA COLLANA MODERNA. Serie teologica

CHIESA CRISTIANA EVANGELICA BATTISTA (Via Cisa n. 5-1^ traversa Sarzana) Domenica 18 settembre 2011 LITURGIA. del.

PRIMO BIENNIO Primo anno. Competenze Abilità Conoscenze Tempi. religioso, in particolare quello cristianocattolico,

COMPETENZE DI RELIGIONE PER IL TRIENNIO

CLASSE QUINTA. 1^ Unità di apprendimento: Apostoli in viaggio. Attività Verifiche Valutazione. Conoscenze ( Contenuti)

Indice. 1. Introduzione Si invoca una riforma Il concetto di «Riforma» 15

ECUMENISMO e DIALOGO interreligioso BICCARI, 9 GENNAIO 2016

ANTROPOLOGIA TEOLOGICA

- Messia (in ebraico) Cristo (in greco) Unto con olio = Consacrato = Sacerdote (in italiano)

Martin Luther 500 anni dopo

I N D I C E. Abbreviazioni 5. Nota all edizione italiana 7

Attività di potenziamento e recupero

Capitolo 4 La Riforma protestante

L ULTIMA CENA NEI VANGELI SINOTTICI

NUOVO CORSO DI TEOLOGIA SISTEMATICA

Indice. Prefazione parte prima Il ministero presbiterale nella crisi

Indice. 1. Motivi e importanza della questione retrospettiva Le più antiche raccolte ed esposizioni complessive La Fonte dei discorsi 27

La riforma di Lutero

S. Giacomo Apost ALBIGNASEGO - VIA MARCONI, 44 PD SACRAMENTI MEZZI DI SALVEZZA

La vocazione sacerdotale oggi

Approvato dall Episcopato italiano sarà obbligatorio per la Chiesa Italiana dal 28 novembre 2004, I domenica di Avvento

IL CURRICOLO PER IL PRIMO CICLO D ISTRUZIONE SCUOLA PRIMARIA E SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO RELIGIONE

SPIRITUALITA E ARTE. Relatore:S. E. Monsignor Luciano Pacomio

La S. MESSA (In rosso ci sono le risposte dell Assemblea)

Sia santificato il tuo Nome

DISCIPLINA: RELIGIONE CATTOLICA - classe prima

Il Cinquecento rappresenta un momento decisivo per la cultura europea, che inizia a emanciparsi dalla secolare egemonia esercitata dalla chiesa sulla

Indice generale DOTTRINA GENERALE DEI SACRAMENTI. Presentazione (ANGELO MAFFEIS) parte prima

LA RIFORMA PROTESTANTE

Curricolo Religione Cattolica - classe V

Il Cristianesimo e la Riforma protestante. Lezioni d'autore

INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA Prof. Andrea Guarise. PROGETTO DIDATTICO CLASSE 3 a E scientifico

LA CHIESA DELLE ORIGINI SI DIVIDE...

Diventare artigiani di pace per passare all'altra riva

Istituto Statale Liceo Scientifico G. Galilei. Insegnamento della religione a.s

L incontro con le religioni nell IRC

RELIGIONE Classe I sez. B Programma effettivamente svolto dal docente Maurizio Ormas

TAVOLA DI PROGRAMMAZIONE PER GRUPPI DIDATTICI

ISTITUTO COMPRENSIVO CAMPOFELICE DI ROCCELLA COLLESANO LASCARI Campofelice di Roccella

La disciplina nel corso dell anno mira a costruire le seguenti competenze specifiche:

1. L esistenza del magistero della Chiesa Le radici del ministero apostolico La Scrittura...131

Vent anni di ecumenismo

Convento-Parrocchia Santa Maria delle Grazie - Squinzano-

ISTITUTO COMPRENSIVO DI VIA MONGINEVRO ARCORE

ISTITUTO COMPRENSIVO MONTEGROTTO TERME SCUOLA PRIMARIA DISCIPLINA: RELIGIONE - CLASSE PRIMA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Cataldo Zuccaro. Teologia morale fondamentale

RELIGIONE Curricolo verticale Scuola primaria o Istituto Comprensivo Statale di Mestrino (PD)

ANNO SCOLASTICO 2013/2014

indice 1.1 Religione: di che cosa si tratta? Configurazioni della religione 15

IL MEDIATORE DELLA SALVEZZA. Soteriologia: Dispense per gli studenti

CURRICOLO VERTICALE RELIGIONE CATTOLICA - SCUOLA DELL INFANZIA - ISTITUTO COMPRENSIVO I.COCCHI LICCIANA NARDI

Competenza chiave europea

I.C. don Milani- Vimercate

PROGRAMMA DI RELIGIONE CLASSI QUARTE ANNO SCOLASTICO 2015/16 AREA STORICO-FENOMENOLOGICO

R E L I G I O N E C A T T O L I C A C L A S S E 1 ^

PROGRAMMAZIONE ANNUALE PER COMPETENZE RELIGIONE CATTOLICA (di tutte le classi) Anno scolastico 2017/2018

(Stiamo ancora completando l'aggiornamento dei link, almeno fino al 2005)

Segni esterni e visibili di una grazia interiore e spirituale. S.Agostino

L INIZIAZIONE CRISTIANA

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Al termine della scuola primaria L alunno: 1.1 Scoprire che la vita, la natura, il. di Gesù: far conoscere il Padre

PROGRAMMI SVOLTI DI RELIGIONE. Insegnante: prof. Martis Rossano Classe: I - Sez.: B Liceo

COMPETENZE SPECIFICHE Livello essenziale Livello standard Livello essenziale Livello standard

Programma svolto Anno scolastico 2012/2013

IL VANGELO DI GESÙ CRISTO QUERINIANA

Omelia di Pentecoste. 8 giugno Tutti furono colmati di Spirito Santo (At 2, 4).

TEOLOGIA FONDAMENTALE. FENOMENOLOGIA DELL EVENTO FONDATORE Antonelli don Mario Castiglioni don Luca

TAVOLA DI PROGRAMMAZIONE PER GRUPPI DIDATTICI

RELIGIONE OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO DELL IRC

Riforma protestante. pp

CLASSE PRIMA MACRO ARGOMENTO CONOSCENZE ABILITÀ TEMPI COMPETENZE 1 2 3

RELIGIONE: TERZO BIENNIO. classe V scuola primaria e classe I scuola secondaria COMPETENZE ABILITA CONOSCENZE

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA-DISCIPLINARE Anno Scolastico 2013/2014. Scuola Primaria Classe 4^ - sez. A. Scuola Primaria Classe 4^ - sez.

BARTOLOMEO SORGE INTRODUZIONE ALLA DOTTRINA SOCIALE DELLA CHIESA. Nuova edizione rivista e aumentata. Queriniana

Prefazione Prima parte. 1. La Chiesa, bruna ma bella 9 2. Preparazione ad opera

dal 7 al 14 ottobre 2018, Il vescovo alla santa Chiesa di Lucera-Troia

La Chiesa cattolica romana al vaglio della Bibbia

Transcript:

GRUPPO ECUMENICO DI TRIESTE Gruppo interconfessionale per l unità dei cristiani e il dialogo tra le religioni GRUPPO SAE DI TRIESTE Segretariato Attività Ecumeniche Il documento cattolico-luterano sul centenario della Riforma Lucas Cranach il Vecchio: Altare (particolare), Stadtkirche, Wittemberg, 1547 Nel 2017 si celebrerà il quinto centenario della Riforma luterana. In quest occasione la Chiesa Cattolica e la Chiesa Luterana saranno unite, per la prima volta nella storia, nel commemorare l evento. Il 1517 è l anno in cui Martin Lutero affisse le proprie 95 tesi sulla porta della chiesa del castello di Wittemberg dando così inizio a quello che diventerà il più importante scisma nella Chiesa d Occidente. La celebrazione comune dell evento non viene a caso. Il 2017 è il primo centenario a cadere nell epoca della globalizzazione e dell ecumenismo e dopo il Concilio Ecumenico Vaticano II. I caratteri di quest epoca hanno determinato profondamente la scelta della celebrazione comune tra luterani e cattolici. A scopo preparatorio dell evento è stato redatto un documento intitolato Dal conflitto alla comunione da parte della Commissione luterana-cattolica sull unità e la commemorazione comune della Riforma nel 2017.

Il documento in questione è stato illustrato, commentato e discusso in occasione di un incontro al Gruppo Ecumenico-Gruppo SAE di Trieste martedì 10 dicembre 2013. L incontro, svoltosi presso la sala riunioni della Parrocchia Madonna del Mare (Trieste, Piazzale Rosmini 6), ha visto come relatori il pastore luterano Dieter Kampen ed il sacerdote cattolico don Valerio Muschi, entrambi in procinto di laurearsi all Istituto di Studi Ecumenici San Bernardino di Venezia. Il testo del documento è stato pubblicato come Supplemento alla rivista Il Regno (Documenti n. 11 1 giugno 2013) ed è disponibile gratuitamente in lingua inglese su internet all indirizzo <http://www.lutheranworld.org/sites/default/files/from%20conflict%20to%20communion.pdf>. Il documento, composto da sei capitoli spiega Kampen nell illustrarne il primo ( Commemorare la Riforma in un era ecumenica e globale ) è uscito in giugno e non è un documento ufficiale delle Chiese ma un documento di un gruppo di lavoro formato dai membri delle due Chiese a livello internazionale. È stato presentato al Papa in ottobre e rappresenta il lavoro preparatorio per i festeggiamenti, per la prima volta comuni tra luterani e cattolici, del V centenario della Riforma. Esso cade in un contesto, oltre che di ecumenismo e di globalizzazione, di pluralità confessionale e culturale che richiede nuova evangelizzazione. Muschi sintetizza il secondo capitolo ( Nuove prospettive su Martin Lutero e sulla Riforma ) che contiene una rilettura storica comune della Riforma. Se infatti i dati storici relativi agli eventi che nel XVI secolo hanno portato alla divisione non possono venir modificati, se ne può modificare la percezione che se ne ha in epoca odierna. Da tale opera di purificazione della memoria nasce una lettura che tiene conto della comune esperienza di luterani e cattolici dei lager nazisti, delle acquisizioni del dialogo ecumenico, del metodo storico che legge i fatti del passato con occhio critico. Viene così a delinearsi un panorama storico in cui la teologia da cui Lutero decise di liberarsi (sintetizzabile in un rapporto con Dio fondato sul do ut des) non era vero Cattolicesimo, bensì rappresentava aspetti particolari della Chiesa del suo tempo e le divisioni verificatesi non riguardavano questioni cruciali per la fede come la dottrina della giustificazione. Nell illustrare il terzo capitolo ( Una sintesi storica della Riforma luterana e della reazione cattolica ) Kampen sottolinea come ogni volta che si racconta una storia essa cambi e che per la prima volta qui si tenti un racconto comune tra luterani e cattolici. Da questo racconto comune emerge in primo luogo come, nel caso della Riforma, non si debba parlare di un evento in cui c era una Chiesa da cui altre si sono staccate, bensì evidenziare che ad un certo punto è mancata l unità della Chiesa. Va precisato che Lutero non ha dato inizio alla sua opera pensando ad uno scisma, bensì con l intenzione di avviare un dibattito accademico su questioni teologiche. Va poi detto che nel Cinquecento il vero dibattito teologico non è avvenuto in quanto si è cercato di risolvere le questioni sollevate con mezzi politici e di potere (l ingiunzione a Lutero di ritrattare pena la

scomunica e l essere considerato eretico); vi erano poi posizioni molto contrastanti, come ad esempio l accento cattolico sull autorità del magistero e quello luterano sull autorità delle Scritture, che oggi non sussistono più. Si consideri infine come, da parte cattolica, il clima di sospetto nei confronti della Riforma, instaurato da parte cattolica con il Concilio di Trento sia stato superato ed eliminato dal Concilio Ecumenico Vaticano II. Nel quarto capitolo ( Temi fondamentali della teologia di Martin Lutero alla luce dei dialoghi luterano-cattolici ), il documento prosegue con la riflessione su quattro temi teologici fondamentali - giustificazione, eucaristia, ministero, Scrittura e Tradizione esponendo la posizione di Lutero, le preoccupazioni da parte cattolica e quanto emerso dal dialogo luterano-cattolico sul tema specifico. Per quanto riguarda la giustificazione Muschi introduttivamente ricorda come già Benedetto XVI abbia riconosciuto che Lutero si sia posto seriamente il problema di Dio e come sia necessario fare una distinzione tra teologia di Lutero e teologia luterana. Lutero incontra il tema della giustificazione in Matteo 16 e lo elabora nel modo seguente: la Parola di Dio è una promessa che realizza quanto dice e rende giusto l uomo che non ha più bisogno di compiere opere per essere salvato. L unica possibile risposta è la fede da parte dell uomo in uno scambio tra lui e Dio che può essere definito matrimoniale. Le opere sono conseguenza di un anima salvata per grazia. All epoca da parte cattolica ci si preoccupava di dove stesse, in questa formulazione, la responsabilità personale ed era sorta una diversa interpretazione della parola concupiscenza che per i cattolici era un inclinazione mentre per Lutero era essa stessa peccato (da qui la definizione di cristiano come simul iustus et peccator). Nella Dichiarazione congiunta sulla dottrina della giustificazione, edita nel 1999 ed ufficialmente recepita sia dalla Chiesa cattolica romana che dalla Federazione luterana mondiale, sono riassunti i risultati della controversia nel modo seguente: «Non in base ai nostri meriti, ma soltanto per mezzo della grazia, e nella fede nell opera salvifica di Cristo, noi siamo accettati da Dio e riceviamo lo Spirito Santo, il quale rinnova i nostri cuori, ci abilita e ci chiama a compiere le buone opere». Riguardo il tema dell eucaristia, Kampen riassume il documento nel modo seguente: entrambi, luterani e cattolici, credono nella presenza reale di Cristo nel pane e nel vino; la differenza sta nel fatto che i cattolici la spiegano con il concetto di transustanziazione che per Lutero è semplice filosofia e non articolo di fede. Permane la differenza per cui i luterani somministrano anche ai laici il vino seguendo l esempio dell Ultima Cena come raccontata dai Vangeli, mentre i laici cattolici assumono solamente il pane, ma entrambi riconoscono la presenza reale e totale di Cristo in entrambe le specie. La critica di Lutero al concetto cattolico di Messa come sacrificio, che portava alla prassi di celebrare più Messe per un maggiore sfruttamento del suo potere

sacrificale, è oggi superata dal riconoscimento esplicito da parte cattolica che nell eucaristia l unico sacrificio a perpetuarsi è quello di Cristo. Sorge a questo punto la questione di chi presiede l eucaristia. Entrambe le parti concordano sulla necessità di un ministro e spiega Muschi anche in quest ambito si sono fatti dei passi avanti verso l unità. Il Vaticano II, riconoscendo a Lutero il carattere di un precursore, ha dichiarato che tutti i battezzati sono sacerdoti in Cristo. Entrambe le parti concordano sulla necessità di un ministro che annunci la parola e impartisca i sacramenti, entrambe le parti concordano sul fatto che tale ministero provenga da Dio stesso e che «la Chiesa è apostolica sulla base della fedeltà al Vangelo degli apostoli» ( The apostolicity of the Church 2006), entrambe concordano sul fatto che il ministero è al servizio della Chiesa universale. Permangono invece alcune differenze su come si intende l episcopato, su come viene effettuata l ordinazione ministeriale e sulla sacralità della stessa. Anche riguardo al rapporto tra Scrittura e Tradizione riassume Kampen vi è, come per la giustificazione, piena concordanza di interpretazione. Chiarito che l espressione di Lutero Sola Scriptura non significava che il resto non contasse, luterani e cattolici concordano sul fatto che la Bibbia è il principio primo su cui il resto deve fondarsi. La Tradizione esprime la certezza della rivelazione data dalle Scritture. In passato i cattolici si preoccupavano del fatto che l interpretazione privata cui poteva dare adito la lettura personale delle Scritture potesse creare posizioni discordanti, ma questo timore è stato superato dal Vaticano II che ha acconsentito a mettere nelle mani anche dei fedeli laici la Bibbia, pur permanendo la convinzione che l interpretazione, effettuata sotto la guida dello Spirito Santo, va supportata dal Magistero. Muschi riassume il capitolo quinto ( Chiamati a una commemorazione comune ) che invita luterani e cattolici a riconoscere nel battesimo il fondamento dell unità, a riconoscere alla Riforma il merito di avere offerto all Europa e al mondo 500 anni di Vangelo, a sottolineare quanto c è in comune pur senza negare i motivi di dolore. A questo proposito i luterani rifiutano alcune posizioni assunte a suo tempo da Lutero quali quelle contro gli Ebrei, gli Anabattisti e i contadini e la sua definizione del Papa come Anticristo, mentre i cattolici chiedono perdono per 400 anni di divisione ed il Papa chiede aiuto alle Chiese separate. Tutti sono invitati a pregare per l unità, riconoscendo che al tempo della Riforma né luterani né cattolici erano in grado, a causa delle già menzionate commistioni con il potere politico, di controllare gli eventi. Il documento si conclude con Cinque imperativi ecumenici di seguito riportati: 1. Cattolici e luterani dovrebbero sempre partire dalla prospettiva dell unità e non dal punto di vista della divisione, al fine di rafforzare ciò che hanno in comune, anche se è più facile scorgere e sperimentare le differenze;

2. Luterani e cattolici devono lasciarsi continuamente trasformare dall incontro con l altro e dalla reciproca testimonianza di fede; 3. Cattolici e luterani dovrebbero di nuovo impegnarsi a ricercare l unità visibile, a elaborare e sviluppare insieme ciò che questo comporta come passi concreti, e a tendere costantemente verso questo obiettivo; 4. Luterani e cattolici dovrebbero riscoprire congiuntamente la potenza del Vangelo di Cristo per il nostro tempo; 5. Cattolici e luterani dovrebbero rendere insieme testimonianza della misericordia di Dio nell annuncio del Vangelo e nel servizio al mondo. Alla fine dell incontro i relatori Kampen e Muschi riferiscono che da parte cattolica non ci sono ancora state reazioni, ufficiali o meno, al documento, mentre da parte protestante sono state sollevate alcune critiche. Alcuni hanno evidenziato come il documento non apporti novità ma riferisca soltanto posizioni maturate in precedenza, altri come vi sia espresso poco entusiasmo per l evento della Riforma considerato più come una disgrazia da superare che come un evento da celebrare, altri ancora come vi sia presente troppo Lutero e pochi scritti confessionali della Chiesa luterana. Viene infine posto il problema della preponderanza del luteranesimo e l assenza delle altre Chiese scaturite dalla Riforma, dell assenza di modelli positivi di unità ed in generale del troppo ottimismo espressovi. In sostanza, imperativi su azioni da attuare, critiche sollevate e questioni aperte hanno messo in luce come con questo importante documento non ci si ritrovi alla fine di un percorso, bensì ad una tappa, fondamentale e ristoratrice, di un cammino da continuare assieme. Tommaso Bianchi