RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA - IMPIANTI MECCANICI

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RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA - IMPIANTI MECCANICI La presente relazione descrive gli impianti tecnologici meccanici previsti nella ristrutturazione del Palazzo dei Tre Portoni sede della provincia di Gorizia, tenendo in considerazione le Direttive di Intervento, le previsioni sviluppate nel progetto Preliminare e nel presente progetto Esecutivo. Impianti meccanici di riscaldamento e condizionamento Premessa. Le soluzioni adottate non hanno particolari ragioni tecniche, ma sono legate ai vincoli imposti dalle limitate possibilità di passaggio delle linee distributive ed alla vietata realizzazione di controsoffitti all'interno delle stanze per ragioni di conservazione del bene architettonico. Vengono utilizzati come corpi scaldanti dei ventilconvettori fissati a parete, mentre solamente due nell'unico controsoffitto realizzato al piano terra. Vengono previsti anche impianti di semplice ventilazione in estrazione dai locali bagni, salette attesa e locali tecnici per ogni singolo piano, anziché realizzare impianti estesi ad aria primaria per la difficoltà di collocazione sia delle macchine che dei canali di distribuzione. Tutti gli uffici comunque dispongono di finestratura in grado di garantire la ventilazione naturale. DESCRIZIONE E CARATTERISTICHE GENERALI Normativa di riferimento Gli impianti oggetto della presente relazione sono stati progettati nel rispetto delle Leggi, Normative e Regolamenti vigenti, saranno integralmente ottemperate nell esecuzione dei lavori e nei risultati prestazionali conseguiti. Parametri termici ed igrometrici: Le condizioni termoigrometriche di Gorizia assunte a base dei calcoli di progetto sono le seguenti: 0474_MM_RD_PROV GO_PE_REL_SPECIALISTICA_MECC_R1.doc pag. 1

Condizioni esterne: Temperatura U.R. Inverno -5 C 90% Estate 32 C 50% Gradi giorno annuali: 2333 Zona climatica: Altezza: E 84 m s.l.m. Condizioni interne nei vari ambienti, parametri obiettivo Destinazione d uso Inverno Estate Temperatura (*) U.R. Temperatura U.R. Uffici 20 C R-R 26 C R-R Sala convegni 20 C R-R 26 C R-R Servizi e bagni 20 C R-R 26 C R-R Corridoi e locali accessori 20 C R-R 26 C R-R Vani scale non riscaldati Non raffrescati direttamente direttamente R-R, impianto di riscaldamento e di raffrescamento senza impianto di trattamento aria. condizioni di umidità relativa attese, in funzione delle stagioni, fra il 35% ed il 60%. Tolleranze secondo norme di legge Dimensionamento delle reti di tubazioni Le reti di tubazioni, atte al trasporto di liquidi termovettori, sono state dimensionate adottando, in generale, i seguenti parametri: tubazioni per acqua calda o refrigerata in circuito chiuso: perdita di carico unitaria compresa tra 100 e 190 Pa/m tenuto conto della temperatura media del fluido circolante. Produzione del fluido freddo e sottocentrali. Questo progetto prevede il mantenimento dell'alimentazione dell'acqua per riscaldamento ambienti in derivazione dall'attuale centrale termica di recente ristrutturazione e la realizzazione della sola predisposizione per l'adduzione di acqua refrigerata o calda prodotta da un futuro gruppo refrigeratore a pompa di calore (in successivo lotto di intervento). La predisposizione riguarda la sola posa a soffitto nel corridoio del piano seminterrato delle tubazioni di adduzione acqua refrigerata/calda, in derivazione dal nuovo collettore previsto in sottocentrale fino a portare le tubazioni in prossimità della parete perimetrale contro terreno (vedi tavole grafiche allegate), tubazioni intercettate mediante valvole di arresto e corredate da flange cieche. In un futuro lotto si precederà alla realizzazione della carotatura della parete 0474_MM_RD_PROV GO_PE_REL_SPECIALISTICA_MECC_R1.doc pag. 2

per proseguire esternamente con la posa delle tubazioni interrate fino al futuro gruppo frigo che rispetto al progetto precedente sarà collocato esternamente al piano terreno in prossimità all'attuale centrale termica accanto agli attuali parcheggi auto. E' prevista una distribuzione del fluido vettore alle varie utenze, a partire dallo scantinato, entro un cavedio principale fino ai ventilconvettori di ogni singolo piano, realizzando di fatto un'alimentazione tale da suddividere l'edificio in varie zone termiche multipiano (PT 1P 2P 3P e solo predisposizione nel sottotetto). Si confermano le soluzioni relative alla produzione del caldo (centrale termica a gas metano) e produzione del freddo, considerata la previsione di una futura installazione di un'unità a pompa di calore. Mantenendo la soluzione impiantistica già ora preesistente, con circolatori a velocità variabile, collocati in centrale termica ed a servizio sia degli impianti dell'attuale Palazzo della Provincia, sia dell' ampliamento e della Casa Cotar, verrà realizzato in un locale del piano seminterrato un nuovo collettore di distribuzione, da utilizzare in commutazione sia per il caldo che per il freddo, con circuiti di distribuzione indipendenti per ognuno dei piani dell'edificio, regolazione delle temperature di impianto con valvola a tre vie, controllate da sistema dedicato di regolazione e supervisione. Distribuzione impianti di climatizzazione. La distribuzione idronica del caldo o del freddo avverrà mediante impianto a due tubi, a partire dalla sottocentrale del locale tecnico nel piano seminterrato, con montanti entro cavedio e distribuzione orizzontale entro il controsoffitto dei corridori; utilizzando gli spazi all'interno dei solai di piano fra un travetto e l'altro, i due tubi, alimentano dal basso i nuovi ventilconvettori, percorso inverso seguiranno le tubazioni degli scarichi condensa. Soluzione particolare è stata adottata nella scelta dei ventilconvettori, adottando una tipologia ventilante/radiante in grado di fornire vantaggi legati alla presenza del ventilatore, quali rapidità di messa regime, utilizzo per il condizionamento estivo, regolazione macchina per macchina, ma anche le caratteristiche positive del radiatore, quali minima movimentazione dell'aria, trasmissione di calore per irragiamento, silenziosità. Queste funzioni sono proprie di una particolare unità, con integrata una parete frontale alimentata ad acqua calda e da una logica elettronica evoluta che consente, oltre a numerosi automatismi e comandi remotizzati, la massima precisione nella regolazione della temperatura, insieme a flessibilità di utilizzo e 0474_MM_RD_PROV GO_PE_REL_SPECIALISTICA_MECC_R1.doc pag. 3

consumi contenuti. In particolare nelle funzioni pre impostate, il singolo ventilconvettore nel momento in cui la temperatura ambiente raggiunge i quattro gradi inferiori a quelli obiettivo, la velocità del ventilatore tangenziale viene automaticamente ridotta al 40%, quando la temperatura raggiunge un grado inferiore la parte ventilante viene spenta, mantenendo in funzione soltanto la parete radiante; nel ciclo estivo svolge le funzioni tipiche del ventilconvettore, con possibilità di attenuazioni automatiche delle velocità di ventilazione. Il sistema di supervisione consentirà di monitorare e regolare il funzionamento da dei circuiti principali, lasciando facoltà all utente di regolare autonomamente la temperatura del singolo locale, con possibilità comunque di vincolare questa regolazione entro limiti minimi e massimo predefiniti. Il tema dell interazione e/o integrazione tra l edificio e l impianto è fondamentale già nella fase di progettazione, visto che sia la normativa vigente a livello nazionale sull edificio e gli impianti, che quella a livello europeo, inerente i temi della sostenibilità energetica ed ambientale, parlano più propriamente di sistema edificio-impianto cui sono connesse specifiche esigenze di sicurezza, benessere, fruibilità, gestione, manutenzione, integrazione, qualità, sostenibilità, salvaguardia dell ambiente. L edificio è un sistema architettonico, tecnologico, impiantistico ed ambientale. Tuttavia spesso il tema dell integrazione del progetto architettonico con quello impiantistico viene risolto in termini di un inserimento degli impianti con minimo impatto visivo e tecnico anche a scapito di una agevole e corretta gestione complessiva. Gli interventi si possono quindi così riassumere: - demolizioni e preparazioni necessarie all'installazione dei nuovi impianti; - realizzazione della nuova sottocentrale di distribuzione dell'impianto di riscaldamento e raffrescamento, collocata in dedicato locale utilizzando una stanza del piano seminterrato; - realizzazione dei circuiti di distribuzione a livello di piano seminterrato; - realizzazione delle colonne montanti degli impianti di riscaldamento e raffrescamento entro cavedio dedicato; - distribuzione principale ai piani nel corridoio entro controsoffitto; - realizzazione delle linee idrauliche di alimentazione dei nuovi ventilconvettori entro i solai di piano; - installazione dei nuovi ventilconvettori con piastra radiante; - installazione dei radiatore nei servizi di piano; 0474_MM_RD_PROV GO_PE_REL_SPECIALISTICA_MECC_R1.doc pag. 4

- realizzazione della rete di scarico delle condense fino all'esterno in relativi pozzetti a perdere; - alimentazioni elettriche e di segnale ai ventilconvettore; - coibentazioni e finiture; - installazione del sistema di regolazione, gestione e supervisione; - collaudi tecnico funzionali. Impianti meccanici idrico-sanitari e scarichi La produzione dell acqua calda sanitaria, sarà affidata ad un sistema composto da pannelli solari ad alta efficienza collocati in copertura dell'edificio, accumulo a doppio serpentino (installato in locale dedicato al piano seminterrato), alimentato sia dal sistema solare, che da uno specifico circuito derivato dal nuovo collettore caldo. Per le mezze stagioni, quando la centrale termica potrebbe essere spenta, ed il solare non in grado di soddisfare il fabbisogno, è previsto sulla stessa linea un bollitore ad alimentazione elettrica di eventuale riserva. I bagni e le relative colonne di alimentazione e la distribuzione idrica, nonché gli scarichi dei servizi igienici, saranno completamente rifatti entro l'edificio, andando poi all'esterno a ricollegarsi alla rete di raccolta esistente. Il sistema degli scarichi, sarà realizzato con tubazioni in polietilene, del tipo silenziato nei passaggi e nei cavedi, sarà differenziato per acque nere, bianche e saponose fino all esterno degli edifici. Si prevede la ventilazione primaria degli scarichi con convogliamento in copertura delle tubazioni e sbocco in specifici comignoli di sfiato. Portate di erogazione, unità di carico e scarico degli apparecchi sanitari singoli: Tipo di apparecchio Portata nominale (l/s) Unità di carico (U.C.) Unità di scarico (U.S.) Lavabo 0,10 2 1 Vaso con cassetta 0,10 5 4 Docce 0,15 4 2 0474_MM_RD_PROV GO_PE_REL_SPECIALISTICA_MECC_R1.doc pag. 5