Le implicazioni per gli attori in gioco

Documenti analoghi
Riferimenti principali:

GUIDA OPERATIVA PER LA VALUTAZIONE E GESTIONE DEL RISCHIO DA STRESS LAVORO-CORRELATO GUIDA OPERATIVA

GUIDA OPERATIVA PER LA VALUTAZIONE E GESTIONE DEL RISCHIO DA STRESS LAVORO- CORRELATO

LO STRESS LAVORO CORRELATO Il documento di valutazione del rischio: modalità operative

LA VALUTAZIONE DELLO STRESS LAVORO- CORRELATO DALLA GUIDA OPERATIVA DELLE REGIONI ALLE INDICAZIONI DELLA COMMISSIONE CONSULTIVA PERMANENTE

I rischi legati all organizzazione del lavoro e percorsi di buone pratiche in tema di conciliazione

AZIENDA ULSS 20 - VERONA

Il piano di monitoraggio INAIL - Regioni

La valutazione dei rischi secondo le procedure standardizzate

La promozione del benessere organizzativo la valutazione stress lavoro correlato. Ascom Confcommercio Genova DOTT ALBERTO BERTOLA

GUIDA OPERATIVA PER LA VALUTAZIONE E GESTIONE DEL RISCHIO DA STRESS LAVORO-CORRELATO GUIDA OPERATIVA. Coordinatore: Fulvio d Orsi (Regione Lazio)

Convegno Nazionale SNOP

CORSO DI FORMAZIONE PER R.L.S. LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

Stress e Lavoro un tema dell oggi Mercoledì 21 ottobre 2015 Viale Gabriele D Annunzio 15 Milano

La valutazione del rischio stress lavoro correlato

Stress lavoro-correlato: la Campagna Europea nella Regione Lazio

LO STRESS LAVORO-CORRELATO

Linee d azione pubbliche in tema di prevenzione/protezione

Indicazioni della Commissione consultiva per la valutazione dello stress

Il ruolo dell organo di vigilanza nella prevenzione e gestione dello stress lavorocorrelato

Camera di Commercio di Napoli 14 maggio Antonia Ballottin - ULSS 20 di Verona

Dal le procedure per la valutazione del rischio stress lavoro-correlato

Piano di monitoraggio e d intervento per l ottimizzazione della valutazione e gestione dello stress lavoro-correlato

Inquadramento dello Stress lavoro-correlato: stato dell arte e analisi quali - quantitativa secondo lo strumento di valutazione Inail

LA GESTIONE DEI RISCHI PSICOSOCIALI NELLA SCUOLA. Fulvio d Orsi Comitato tecnico-scientifico UIL-ITALUIL

Valutazione stress lavoro-correlato: Indicazioni della Commissione consultiva per la valutazione dello stress lavoro-correlato

Per una nuova cultura del lavoro

La valutazione dello stress lavoro correlato una proposta metodologica

secondo le indicazioni metodologiche della Commissione consultiva permanente

Prof.ssa Dina Guglielmi Ordine delgli Psicologi Emila Romagna Bologna, 26 marzo 2011

Formazione dei Lavoratori sulla Sicurezza sul Lavoro. Stress Lavoro Correlato

Stress lavoro-correlato: L aggiornamento della valutazione e del documento come occasione di miglioramento

LO STRESS E LE CONDIZIONI DI DISAGIO AL LAVORO AI SENSI DEL DLGS.81/ 08

SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE

Le linee guida Regionali

Formazione dei Lavoratori sulla Sicurezza sul Lavoro il Rischio Stress

Formazione dei Lavoratori sulla Sicurezza sul Lavoro Stress Lavoro Correlato

CARATTERISTICHE STRESSANTI DEL LAVORO: contesto lavorativo e contenuto del lavoro

RISCHIO DA STRESS LAVORO CORRELATO

STRESS LAVORO-CORRELATO ASL CN2 ALBA-BRA 08/11/2018

DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA E ARCHITETTURA Prof. Claudio Pantanali, PhD - STRESS DA LAVORO CORRELATO

LO STRESS LAVORO CORRELATO METODOLOGIE, INDICAZIONI E CRITERI PER UNA CORRETTA VALUTAZIONE

La valutazione dello stress in ambito lavorativo. Dott.ssa Elisa Albini

Rischio stress e rischio rapina nei luoghi di lavoro

D.Lgs 81/2008 s.m.i. STRESS DA DA LAVORO CORRELATO

Valutazione Stress l.c. Regione FVG

LA VALUTAZIONE DELLO STRESS LAVORO - CORRELATO una opportunità nella logica HPH. M.Robotti Medico del Lavoro C.Carosi Tecnico della Prevenzione

a) Azioni preparatorie al percorso di valutazione del rischio

Valutazione del Rischio Stress Lavoro Correlato (RSLC): Significato e Metodologia. SPP- Stress Lavoro-Correlato 1

BENESSERE ORGANIZZATIVO

VALUTAZIONE DEI RISCHI COLLEGATI ALLO STRESS LAVORO - CORRELATO

SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE AZIENDALE STRESS LAVORO-CORRELATO. a) Azioni preparatorie al percorso di valutazione del rischio

Rischio Stress Lavoro-Correlato 2013

Proposte metodologiche e strumentali per la valutazione dello stress lavoro-correlato. Paola Cenni, Commissione Ergonomia UNI

- MONITORAGGIO BIENNIO

CONVEGNO VALUTAZIONE DELLO STRESS LAVORO CORRELATO ESPERIENZE REGIONALI A CONFRONTO BOLOGNA, 5 maggio 2011

1 Standard Politica dell Organizzazione BENESSERE ORGANIZZATIVO VALUTAZIONE STRESS LAVORO CORRELATO

STRESS LAVORO CORRELATO

La valutazione dei rischi legati allo stress lavoro correlato. Dott.ssa Simona Natale

STRESS LAVORO-CORRELATO 5 MODULO TECNICI E AMMINISTRATIVI

SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE: STRESS LAVORO-CORRELATO

Quali i ruoli critici per un efficace valutazione? Il ruolo del medico competente

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Partenza - Roma, 18/11/2010 Prot. 15 /SEGR / Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri -

VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS LAVORO-CORRELATO. Opuscolo guida e check-list per il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS)

Stress lavoro correlato

Il Metodo B.BS, analisi di stress lavoro correlato, benessere e comunicazione sul lavoro. Criteri di valutazione, metodi di intervento

Il percorso valutativo del rischio stress lavoro-correlato e il DVR

Valutazione del rischio da stress lavoro-correlato VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA STRESS LAVORO - CORRELATO. D.Lgs. 9 aprile 2008, n 81, Art.

Stress da lavoro-correlato. E.Bi.N.

VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA STRESS LAVORO-CORRELATO

IL LAVORO E LO STRESS DALLA TEORIA ALLA PRATICA

COORDINAMENTO TECNICO INTERREGIONALE PREVENZIONE LUOGHI DI LAVORO

Lo stress lavoro-correlato

Lo stress lavoro-correlato

VALUTAZIONE DELLO STRESS LAVORO-CORRELATO. Sicurezza nelle Scuole - Ing. Marco Simoncini

INDICE TEMATICHE La Bussola Legislativa Il Focus sull Organizzazione L Analisi organizzativa come strumento di valutazione 2 Esperienza di valutazione

FEDERAZIONE AUTONOMA BANCARI ITALIANI

APPENDICE 1 AL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BERGAMO Valutazione rischio stress lavoro correlato

MAPPer-Meetings M1-2011

Parliamo di stress lavoro correlato. Logo Soggetto Attuatore

VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS LAVORO-CORRELATO

Accordo europeo sullo stress

METODOLOGIE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI STRESS LAVORO CORRELATO

Stress lavoro-correlato: criteri metodologici ed esperienze applicative

Il tuo servizio. per valutare, ridurre ed eliminare gli stressors lavoro correlati come da D.Lgs. 81/08. Dr. Marco Vaccari Ing. Valerio Giovanardi

VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS LAVORO CORRELATO

IL MEDICO COMPETENTE E IL RISCHIO STRESS LAVORO CORRELATO

Con il presente lavoro si vuole:

I RISCHI DA STRESS LAVORO- CORRELATO NEGLI INSEGNANTI. Dott.ssa FRANCA DA RE

IL RUOLO DELLO PSICOLOGO NELLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS LAVORO CORRELATO

VALUTAZIONE STRESS LAVORO CORRELATO

Patologie stress lavoro-correlate: aspetti eziologici e psicoclinici

SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE STRESS LAVORO-CORRELATO

Proposta metodologica ISPESL-INAIL Valutazione dello stress lavoro correlato

Stress lavoro correlato FORMAZIONE AGGIORNAMENTO SICUREZZA SUL LAVORO

LA CHECK LIST ISPESL-INAIL: elementi di forza e di debolezza

Indicazioni metodologiche per una corretta valutazione del rischio stress lavoro-correlato

Transcript:

Lo Stress correlato lavoro alla luce della nuova normativa e dei documenti istituzionali esistenti: Le implicazioni per gli attori in gioco Franco Pugliese Direttore Dipartimento della Sicurezza AUSL Piacenza Bologna 4 Maggio 2011

GUIDA OPERATIVA PER LA VALUTAZIONE E GESTIONE DEL RISCHIO DA STRESS LAVORO-CORRELATO Coordinatore: Fulvio d Orsi (Regione Lazio) Decreto Legislativo 81/2008 s.m.i. VALUTAZIONE E GESTIONE DEL RISCHIO DA STRESS LAVORO-CORRELATO GUIDA OPERATIVA Antonia Ballottin (Regione Veneto) Maria Pia Cancellieri (Regione Marche) Francesco Chicco (Regione Lazio) Domenico Cocomazzi (Regione Abruzzo) Fabrizio Franco (Regione Toscana) Raffaele Latocca (Regione Lombardia) Maria Gabriella Mavilia (Regione Liguria) Franco Pugliese (Regione Emilia- Romagna) Marco Renso (Regione Veneto) Domenico Sallese (Regione Toscana) Dimitri Sossai (Regione Liguria) Enzo Valenti (Regione Lazio)

Riferimenti principali: ACCORDO INTERCONFEDERALE PER IL RECEPIMENTO DELL ACCORDO QUADRO EUROPEO SULLO STRESS LAVORO-CORRELATO (2004) Linee di indirizzo applicate in Lombardia, Toscana, Emilia-Romagna, Liguria Proposta metodologica del NETWORK NAZIONALE PER LA PREVENZIONE DEL DISAGIO PSICOSOCIALE NEI LUOGHI DI LAVORO (coordinato dall ISPESL) 2010

Campo di applicazione: Il pericolo stress lavorocorrelato (e il relativo possibile rischio) può riguardare ogni luogo di lavoro ed ogni lavoratore Non è possibile quindi escludere a priori, per nessuna realtà lavorativa, la necessità di procedere ad una valutazione

Campo di applicazione: in linea generale lo stress identifica una condizione in cui l individuo non si sente in grado di corrispondere alle richieste o alle aspettative dell ambiente nell ambito del lavoro tale squilibrio si può verificare quando il lavoratore non si sente in grado di corrispondere alle richieste lavorative non tutte le manifestazioni di stress sul lavoro possono essere considerate come stress lavoro-correlato lo stress lavoro-correlato è causato da fattori propri del contesto e del contenuto del lavoro, come l inadeguata gestione dell organizzazione e dell ambiente di lavoro, carenze nella comunicazione...

Campo di applicazione: Il tema specifico delle molestie e della violenza sul posto di lavoro non sono oggetto dell accordo sullo stress lavorocorrelato Tuttavia molte delle dinamiche messe in atto per esercitare violenza morale sono le stesse che possono essere presenti come fattori di stress in organizzazioni inadeguate, anche senza una precisa volontarietà lesiva Valutare e tenere sotto controllo tutti i possibili fattori di stress legati all organizzazione del lavoro e ai rapporti interpersonali sul lavoro, crea un contesto lavorativo che scoraggia l esercizio di forme di violenza di natura intenzionale

Rapporto fra VIOLENZA / HARRASSEMENT e.benessere Effetti cognitivi Ansia Colpa & senso di colpa Paure e fobie Rabbia e odio morboso

ELIMINAZIONE O RIDUZIONE DELLO STRESS LAVORO-CORRELATO IL FINE DELLA VALUTAZIONE E LA PREVENZIONE VALUTAZIONE DELLO STRESS LAVORO-CORRELATO

ELIMINAZIONE O RIDUZIONE DELLO STRESS LAVORO-CORRELATO PREVENZIONE RISCHI TRADIZIONALI VALUTAZIONE DELLO STRESS LAVORO-CORRELATO

ELIMINAZIONE O RIDUZIONE DELLO STRESS LAVORO-CORRELATO FORMAZIONE PREVENZIONE RISCHI TRADIZIONALI VALUTAZIONE DELLO STRESS LAVORO-CORRELATO

ELIMINAZIONE O RIDUZIONE DELLO STRESS LAVORO-CORRELATO FORMAZIONE MODIFICHE ORGANIZZ. DEL LAVORO PREVENZIONE RISCHI TRADIZIONALI VALUTAZIONE DELLO STRESS LAVORO-CORRELATO

ELIMINAZIONE O RIDUZIONE DELLO STRESS LAVORO-CORRELATO FORMAZIONE MODIFICHE ORGANIZZ. DEL LAVORO GESTIONE SINGOLI CASI PREVENZIONE RISCHI TRADIZIONALI VALUTAZIONE DELLO STRESS LAVORO-CORRELATO

ELIMINAZIONE O RIDUZIONE DELLO STRESS LAVORO-CORRELATO FORMAZIONE MODIFICHE ORGANIZZ. DEL LAVORO GESTIONE SINGOLI CASI SORVEGLIANZA SANITARIA PREVENZIONE RISCHI TRADIZIONALI VALUTAZIONE DELLO STRESS LAVORO-CORRELATO

ELIMINAZIONE O RIDUZIONE DELLO STRESS LAVORO-CORRELATO PREVENZIONE RISCHI TRADIZIONALI FORMAZIONE MODIFICHE ORGANIZZ. DEL LAVORO GESTIONE SINGOLI CASI SORVEGLIANZA SANITARIA CONSULTAZIONE E PARTECPIAZIONE DEI LAVORATORI VALUTAZIONE DELLO STRESS LAVORO-CORRELATO

Il percorso di valutazione Coinvolgimento top management Preparazione dell organizzazione Azioni comunicative e informative Analisi documentale Azioni formative Valutazione del rischio (oggettiva / soggettiva) Gestione del rischio (misure collettive / individuali) Verifica e monitoraggio Tutte le fasi devono essere descritte nel DVR

Individuazione gruppi omogenei Nelle aziende a maggiore complessità organizzativa è opportuno condurre la valutazione non considerando l azienda nella sua interezza, ma analizzando i dati per partizioni organizzative o per gruppi omogenei di lavoratori. Il criterio di omogeneità da rispettare è quello relativo alla natura del problema da analizzare. In alcuni casi potrà riguardare una caratteristica della mansione lavorativa (es. operatori di sportello al pubblico), in altri l omogeneità rispetto al soggetto da cui dipende l organizzazione del lavoro (una struttura che fa capo ad una figura dirigenziale).

Fattori di rischio stressogeni Contesto lavorativo: Cultura organizzativa Ruolo nell organizzazione Autonomia decsionale/controllo Relazioni interpersonali sul lavoro Interfaccia famiglia/lavoro Contenuti lavorativi: Ambiente di lavoro e attrezzature Pianificazione dei compiti Carico / ritimi di lavoro Orario di lavoro

CONTESTO LAVORATIVO CULTURA ORGANIZZATIVA Scarsa comunicazione, bassi livelli di sostegno per la risoluzione di problemi e lo sviluppo personale, mancanza di definizione degli obiettivi organizzativi RUOLO Ambiguità e conflitto di ruolo, responsabilità di altre persone NELL ORGANIZZAZIONE SVILUPPO DI CARRIERA Incertezza / blocco della carriera insufficienza / eccesso di promozioni, bassa retribuzione, insicurezza dell impiego, scarso valore sociale attribuito al lavoro AUTONOMIA DECISIONALE/CONTROLLO RELAZIONI INTERPERSONALI SUL LAVORO INTERFACCIA FAMIGLIA/LAVORO AMBIENTE DI LAVORO E ATTREZZATURE PIANIFICAZIONE DEI COMPITI CARICO/RITMI DI LAVORO Partecipazione ridotta al processo decisionale, carenza di controllo sul lavoro (il controllo, specie nella forma di partecipazione rappresenta anche una questione organizzativa e contestuale di più ampio respiro) Isolamento fisico o sociale, rapporti limitati con i superiori, conflitto interpersonale, mancanza di supporto sociale Richieste contrastanti tra casa e lavoro, scarso appoggio in ambito domestico, problemi di doppia carriera CONTENUTI LAVORATIVI Condizioni fisiche di lavoro, problemi inerenti l affidabilità, la disponibilità, l idoneità, la manutenzione o la riparazione di strutture ed attrezzature di lavoro Monotonia, cicli di lavoro brevi, lavoro frammentato o inutile, sottoutilizzazione, incertezza elevata Sovraccarico o sottocarico di lavoro, mancanza di controllo sul ritmo, alti livelli di pressione temporale ORARIO DI LAVORO Lavoro a turni, orari di lavoro rigidi, imprevedibili, eccessivamente lunghi o che alterano i ritmi sociali

Valutazione del rischio : 1 fase indicatori oggetti vi di rischio

Valutazione del rischio : 1 fase indicatori oggetti vi di rischio Gli strumenti possono essere utilizzati direttamente dalle figure della prevenzione in azienda I valori di riferimento vanno scelti, quando disponibili, rispettando criteri di omogeneità con il tipo di attività produttiva, le dimensioni dell azienda, le caratteristiche della popolazione lavorativa. Possono essere effettuati anche confronti nell ambito della stessa azienda tra diversi gruppi omogenei o tra diversi periodi temporali.

ELEMENTI DA VALUTARE Indicatori di effetto ( eventi sentinella ) - indici infortunistici, - assenze per malattia, - ricambio del personale, - procedimenti e sanzioni, - segnalazioni del medico competente Fattori di contenuto del lavoro - ambiente di lavoro ed attrezzature - pianificazione dei compiti - carichi, ritmi di lavoro - orario di lavoro, turni Fattori di contesto del lavoro - funzione e cultura organizzativa - ruolo nell ambito dell organizzazione - l evoluzione e lo sviluppo di carriera, - autonomia decisionale e controllo - rapporti interpersonali al lavoro - interfaccia casa-lavoro Fattori propriamente soggettivi - tensioni emotive e sociali - sensazione di non poter far fronte alla situazione - percezione di mancanza di attenzione nei propri confronti Fattori propriamente soggettivi (indicatori di effetto) - disturbi e patologie riferibili allo stress VALUTAZIONE OGGETTIVA Analisi su base documentale dei dati presenti in azienda. Analisi delle caratteristiche del lavoro, su base osservazionale e documentale anche con uso di check list Analisi delle caratteristiche del lavoro, su base osservazionale e documentale anche con uso di check list impossibile Valutazione epidemiologica dei dati della sorveglianza VALUTAZIONE SOGGETTIVA impossibile Verifica della percezione soggettiva dei lavoratori mediante questionari, focus group o interviste semistrutturate Verifica della percezione soggettiva dei lavoratori mediante questionari, focus group o interviste semistrutturate Verifica mediante questionari, focus group o interviste semistrutturate Verifica mediante questionari

Coinvolgimento dei lavoratori Deve essere assicurato il coinvolgimento dei lavoratori ai fini della corretta interpretazione delle caratteristiche del lavoro e dell individuazione dei fattori potenzialmente stressanti. Questo contributo dei lavoratori nella fase di rilevazione degli indicatori oggettivi è cosa diversa dalla rilevazione della percezione soggettiva dei medesimi elementi e il disagio ed il malessere che ne possono derivare.

Un esempio Europeo

Progetto Sobane 15. Il contenuto del lavoro Argomento da discutere Cosa si può fare? L interesse per il lavoro Competenze Informazione, formazione e addestramento Carico di lavoro mentale Aspetti da studiare in modo più approfondito:

Progetto Sobane 16. Disposizioni temporali Argomento da discutere Gli orari ed il programma di lavoro Cosa si può fare? Ritmi di lavoro L autonomia del gruppo Le interruzioni del lavoro Le pause Aspetti da studiare in modo più approfondito:

Progetto Sobane 17. Le relazioni di lavoro Argomento da discutere Cosa si può fare? Le comunicazioni durante il lavoro La ripartizione del lavoro La collaborazione tra lavoratori La consultazione per il lavoro La gerarchia Le relazioni con la gerarchia Le proposte e i rilievi dei lavoratori Le valutazioni Aspetti da studiare in modo più approfondito:

Progetto Sobane 18. Ambiente psicosociale Argomento da discutere Cosa si può fare? Le promozioni Le discriminazioni L occupazione I salari Problemi psicosociali Le condizioni di vita nell impresa Aspetti da studiare in modo più approfondito:

Situation of work: 1. Working areas 1. Work organization 1. Work accidents 1. Electricity, fire and explosions 1. Controls and signals 1. Work material, tools, machines 1. Work postures 1. Efforts and handling operations 1. Lighting 1. Noise 1. Chemical and Biological risks 1. Thermal environments 1. Vibration 1. Autonomy and individual responsibilities 1. Work content 1. Time constraints 1. Relationships between workers and with the hierarchy 1. Psychosocial environment

Definizione di rischio basso (UA CONDIZIONE IN CUI NON RISULTANO NECESSARI INTERVENTI DI ELIMINAZIONE O RIDUZIONE DEL RISCHIO, MA SOLO UNA RIVALUTAZIONE PERIODICA

Valutazione del rischio : 2 fase valutazione della percezione soggettiva dei lavoratori Questionari standardizzati focus group interviste semi-strutturate Questi strumenti dovrebbero essere maneggiati da personale esperto

Valutazione del rischio nelle aziende < 10 lavoratori 1. Valutazione indicatori oggettivi 2. Misure di prevenzione

Tutti i luoghi di lavoro con lavoratori subordinati Prima fase Valutazione su elementi di contesto e di contenuto rischio basso STOP del lavoro verifica periodica rischio non basso numero? 10 lavoratori > 10 <=10 Verifica Seconda fase Rilevazione della soggettività del gruppo Interventi di prevenzione

Esempi di strumenti di valutazione: Network ISPESL Regione Toscana

Arbeitspapier 174 Düsseldorf, Mai 2009 Rolf Satzer & Max Geray Stress Mind Health The START procedure for the risk assessment and risk management of work-related stress

The START procedure is characterised by the following features: Adherence to the German Labour Protection Law, applicable norms and to what is known in the field of occupational science. Supervision by a company risk assessment team made up of equal participants. The use of a simply designed, non-standard survey tool (a questionnaire). The following general point needs to be kept in mind: Many assessments of mental stress findings can anyway be properly conducted with a certain degree of plausibility by company practitioners using their experience of occupational and health protection

.The START procedure An assessment strategy that uses statistics based on a logic that can be easily understood by lay persons. An additional external assessment of the workplaces (a combination of company inspection, inspection of workplaces and interviews), using practical check lists. Final development of measures with comprehensible comparisons of target and performance on the basis of applicable norms and the insights gained by occupational science. A pragmatic strategy which can begin in the chosen pilot area and may if necessary be supplemented by the use of more penetrative analyses.

The START procedure also proposes a pragmatic strategy regarding the measures taken by the assessment team : Measures can be applied to selected focal point groupings, with a start being made in the pilot areas. Groupings of focal points that are already being implemented can be areas with a potentially above average high risk, as identified in the RA evaluation stage. Determination of mental stress within the company can be conducted in three stages: Orientation rough analysis/start procedure In-depth procedures (screening procedures) Special analysis procedures.

METODO START

METODO START

Misure di prevenzione

Sorveglianza sanitaria La sorveglianza sanitaria non costituisce una misura d elezione in tutte le situazioni di stress lavoro-correlato, andando invece privilegiati gli interventi sull organizzazione del lavoro. In qualsiasi momento un lavoratore può chiedere di essere sottoposto a visita medica, qualora tale richiesta sia correlata ai rischi lavorativi.

La coppa della Sicurezza Bracco (2005) BRACCO 2005

Contact Dr. Franco Pugliese AIRESPSA President Piacenza (ITALY) Phone +39 0523 302327 Email:f.pugliese@ausl.pc.it www.airespsa.eu

Rischi psicosociali, servizi e dialogo sociale Lo stress da lavoro, nonché quella serie di fenomeni che alcuni Paesi fanno oggi rientrare nella categoria allargata di rischi psicosociali (come le violenze e le molestie), sono problemi che destano significativa attenzione tra istituzioni e le parti sociali in Europa Esempi di questa attenzione sono gli accordi quadro settoriali firmati dalle parti sociali nel 2004 (sullo stress lavoro correlato) e nel 2007 (su violenza e molestie) cosi come diverse iniziative condotte dalle Federazioni Europee settoriali.

Rischi psicosociali, servizi e dialogo sociale Allo scopo di mettere a confronto le modalità e le soluzioni che le parti sociali hanno adottato per affrontare i rischi psicosociali nel settore dei servizi, a livello sia nazionale che europeo, è stato pertanto istituito questo progetto,che si è anche posto l obiettivo di fornire ulteriori approfondimenti, fra i quali: - studiare gli esiti del dialogo sociale già avviato nel settore (a livello europeo e a livello nazionale in cinque Paesi); - comprendere come si potrebbe implementare l applicazione, a livello nazionale nei cinque Paesi, delle iniziative prese dalle parti sociali, quali, per esempio, gli accordi quadro autonomi. Il progetto ha coperto cinque diversi paesi europei: Belgio, Francia, Italia, Regno Unito e Ungheria

Rischi psicosociali, servizi e dialogo sociale. E le principali conclusioni sono state : -- Esistono delle difficoltà nel valutare l impatto reale dell Accordo Quadro europeo sullo stress lavoro correlato. - Altri attori a supporto delle parti sociali e del dialogo sociale, come le istituzioni statali e i servizi di prevenzione, hanno un ruolo significativo per supportare le parti sociali e il dialogo sociale -É necessario aumentare le risorse a disposizione delle parti sociali per poter affrontare in modo più efficace i rischi psicosociali attraverso il dialogo sociale. - L impatto del lavoro sul malessere dei lavoratori non può essere affrontato attraverso azioni e misure incentrate esclusivamente sulla dimensione sanitaria individuale del problema ma è necessario considerare le cause lavorative. - La prevenzione dei rischi psicosociali presuppone che le parti sociali pensino a lungo termine. - È necessario promuovere un analisi approfondita di quanto realmente incide il comportamento del cliente/utente sulla salute del lavoratore.