Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Mezzogiorno Centro-Nord Italia target 2013

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Indicatore S.1 - Percentuale della popolazione in età 18-24 anni con al più la licenza media, che non ha concluso (e non frequenta) un corso di formazione professionale riconosciuto dalla Regione di durata di almeno 2 anni e che non frequenta corsi scolastici o altre attività formative 3 25 2 15 1 Target al 213 per le regioni del Mezzogiorno = 1% 5 26 21 213 target 213 Fonte: Istat, Rilevazione continua sulle forze di lavoro Nel giugno 212 la serie storica è stata rivista per tener conto della modifica che Eurostat ha recentemente apportato alla metodologia di calcolo nel trattamento delle mancate risposte. S.1 Indicatore Obiettivi di servizio, dati aggiornati a maggio 214

Indicatore S.2 - Percentuale di quindicenni con scarse competenze in lettura 5 45 4 35 3 25 2 15 1 Target al 213 per le regioni del Mezzogiorno = 2% 5 23 29 212 target 213 Fonte: Ocse. Indagine PISA Dal 23 sono presenti anche i valori relativi agli studenti delle regioni e province autonome che partecipano all'indagine con un sovracampionamento. S.2 Indicatore Obiettivi di servizio, dati aggiornati a dicembre 213

Indicatore S.3 - Percentuale di quindicenni con scarse competenze in matematica 5 45 4 35 3 25 2 15 Target al 213 per le regioni del Mezzogiorno = 21% 1 5 23 29 212 target 213 Fonte: Ocse. Indagine PISA Dal 23 sono presenti anche i valori relativi agli studenti delle regioni e province autonome che partecipano all'indagine con un sovracampionamento. S.3 Indicatore Obiettivi di servizio, dati aggiornati a dicembre 213

Indicatore S.4 - Percentuale di Comuni che hanno attivato servizi socio-educativi per la prima infanzia (asili nido o servizi integrativi) sul totale dei Comuni della regione 7 6 5 4 Target al 213 per le regioni del Mezzogiorno = 35% 3 2 1 24 21 212 target 213 Fonte: Istat. Indagine censuaria sugli interventi e i servizi sociali dei Comuni L'asilo nido è un servizio rivolto alla prima infanzia (-3 anni), finalizzato a promuovere lo sviluppo psico-fisico, cognitivo, affettivo e sociale del bambino e ad offrire sostegno alle famiglie nel loro compito educativo, aperto per almeno 5 giorni e almeno 6 ore al giorno per un periodo di almeno 1 mesi all'anno. Rientrano sotto questa tipologia gli asili nido, i micronidi, gli asili nido aziendali, le sezioni 24-36 mesi aggregate alle scuole dell'infanzia ( sezioni primavera ) e i nidi integrati. Nella categoria dei servizi integrativi rientrano, invece, i servizi educativi realizzati in contesto domiciliare, gli spazi gioco e i centri bambini genitori rivolti a bambini da a 3 anni e sono compresi i contributi per il servizio di Tagesmutter. Poiché i dati sulla presenza dei servizi per l'infanzia non sono disponibili per la Provincia Autonoma di Bolzano, i relativi comuni sono stati scorporati dal totale dei comuni italiani e non considerati nel calcolo dell'indicatore per macro area. S.4 Indicatore Obiettivi di servizio, dati aggiornati ad ottobre 214

Indicatore S.5 - Percentuale di bambini tra zero e fino al compimento dei 3 anni che hanno usufruito dei servizi socio-educativi per la prima infanzia (asili nido o servizi integrativi) di cui il 7% in asili nido, sul totale della popolazione in età -3 anni 2 18 16 14 Target al 213 per le regioni del Mezzogiorno = 12% 12 1 8 6 4 2 24 21 212 target 213 Fonte: Istat. Indagine censuaria sugli interventi e i servizi sociali dei Comuni L'asilo nido è un servizio rivolto alla prima infanzia (-3 anni), finalizzato a promuovere lo sviluppo psico-fisico, cognitivo, affettivo e sociale del bambino e ad offrire sostegno alle famiglie nel loro compito educativo, aperto per almeno 5 giorni e almeno 6 ore al giorno per un periodo di almeno 1 mesi all'anno. Rientrano sotto questa tipologia gli asili nido, i micronidi, gli asili nido aziendali, le sezioni 24-36 mesi aggregate alle scuole dell'infanzia ( sezioni primavera ) e i nidi integrati. Nella categoria dei servizi integrativi rientrano, invece, i servizi educativi realizzati in contesto domiciliare, gli spazi gioco e i centri bambini genitori rivolti a bambini da a 3 anni e sono compresi i contributi per il servizio di Tagesmutter. L'indicatore è misurato a livello regionale considerando che l'utenza accolta in asili nido deve essere pari ad almeno il 7% del totale. Con l'aggiornamento di ottobre 214 la serie storica è stata rivista perché considera al denominatore la popolazione media riferita ai confini dell'epoca e tiene conto della ricostruzione intercensuaria della popolazione residente negli anni 21-211. S.5 Indicatore Obiettivi di servizio, dati aggiornati ad ottobre 214

Indicatore S.6 - Percentuale di anziani trattati in assistenza domiciliare integrata (ADI) rispetto al totale della popolazione anziana (65 anni e oltre) 7 6 5 4 Target al 213 per le regioni del Mezzogiorno = 3,5% 3 2 1 25 21 212 target 213 Fonte: Elaborazioni Istat e DPS su dati Ministero della Salute, Sistema informativo sanitario (SIS) Per le regioni il cui valore di partenza risulta già superiore o prossimo al target, lo sforzo richiesto alla politica regionale è di stabilizzazione del livello del servizio. Con l'aggiornamento di ottobre 214 la serie storica è stata rivista perché considera al denominatore la popolazione media riferita ai confini dell'epoca e tiene conto della ricostruzione intercensuaria della popolazione residente negli anni 21-211. S.6 Indicatore Obiettivi di servizio, dati aggiornati ad ottobre 214

Indicatore S.6 bis- Incidenza percentuale del costo dell'adi sul totale della spesa sanitaria regionale (%) 4 3 3 2 2 1 1 25 28 212 Fonte: Elaborazioni Istat e DPS su dati Ministero della Salute Nel definire indicatori e target per misurare gli obiettivi di servizio, la delibera Cipe 82/27 stabilisce ulteriori indicatori vincolanti che condizionano il raggiungimento del target al 213 per due degli undici indicatori. In relazione ai servizi di cura agli anziani stabilisce che "per tenere conto del fatto che l aumento della popolazione assistita va accompagnato anche da un incremento dell intensità delle prestazioni erogate allo scopo di migliorare la qualità del servizio offerto, è necessario che l incidenza della spesa per l'assistenza domiciliare integrata risulti almeno pari a quella attualmente osservata." S.6 bis - Indicatore Obiettivi di servizio, dati aggiornati ad ottobre 214

Indicatore S.7 - Chilogrammi di rifiuti urbani smaltiti in discarica per abitante 6 5 4 3 2 Target al 213 per le regioni del Mezzogiorno = 23 kg ab. 1 25 21 213 target 213 Fonte : Elaborazioni DPS su dati ISPRA Per una corretta lettura del conferimento in discarica nelle regioni Campania, Abruzzo e Molise si dovrebbero considerare anche i flussi extra-regionali di rifiuti urbani in ingresso e in uscita, che l Ispra stima per il DPS a partire dall anno 28. Nella regione Campania è stata inserita anche la quota di rifiuti proveniente dagli impianti di trattamento meccanico-biologico che, in mancanza della disponibilità di impianti per il recupero, è stata annualmente stoccata in attesa di essere avviata allo smaltimento (anche fuori regione) Con l'aggiornamento di ottobre 214 la serie storica è stata rivista perché considera al denominatore la popolazione media riferita ai confini dell'epoca e tiene conto della ricostruzione intercensuaria della popolazione residente negli anni 21-211. S.7 Indicatore Obiettivi di servizio, dati aggiornati ad ottobre 214

Indicatore S.7 bis - Percentuale di rifiuti urbani smaltiti in discarica 12 1 8 6 4 Target al 213 per le regioni del Mezzogiorno = 5% 2 25 21 213 target 213 Fonte: ISPRA Nel definire indicatori e target per misurare gli obiettivi di servizio, la delibera Cipe 82/27 stabilisce ulteriori indicatori vincolanti che condizionano il raggiungimento del target al 213 per due degli undici indicatori. In relazione all'indicatore relativo ai rifiuti urbani smaltiti in discarica stabilisce che "il target per la verifica finale del 213 è definito da due condizioni da soddisfare simultaneamente per accedere al premio: a) ciascuna Regione non deve superare 23 kg/procapite di rifiuti urbani smaltiti in discarica, che è all incirca il valore della media UE(25) al 25 e b) la percentuale di rifiuto urbano smaltito in discarica (sul totale del rifiuto urbano) non può essere superiore al 5%". Per una corretta lettura del conferimento in discarica nelle regioni Campania, Abruzzo e Molise si dovrebbero considerare anche i flussi extra-regionali di rifiuti urbani in ingresso e in uscita, che l Ispra stima per il DPS a partire dall anno 28. Nella regione Campania è stata inserita anche la quota di rifiuti proveniente dagli impianti di trattamento meccanico-biologico che, in mancanza della disponibilità di impianti per il recupero, è stata annualmente stoccata in attesa di essere avviata allo smaltimento (anche fuori regione) S.7 bis - Indicatore Obiettivi di servizio, dati aggiornati ad ottobre 214

Indicatore S.8 - Percentuale di rifiuti urbani oggetto di raccolta differenziata sul totale dei rifiuti urbani 6 5 Target al 213 per le regioni del Mezzogiorno = 4% 4 3 2 1 25 21 213 target 213 Fonte: ISPRA S.8 Indicatore Obiettivi di servizio, dati aggiornatiad ottobre 214

Indicatore S.9 - Percentuale di frazione umida (frazione organica e verde) trattata in impianti di compostaggio sulla frazione di umido nel rifiuto urbano totale 1 9 8 7 6 5 4 Target al 213 per le regioni del Mezzogiorno = 2% 3 2 1 25 21 213 target 213 Fonte: ISPRA Nella frazione umida trattata in impianti di compostaggio sono inclusi l'organico selezionato e il verde e sono esclusi i fanghi. Nei quantitativi trattati sono compresi anche i rifiuti urbani da raccolta differenziata avviati a digestione anaerobica. La quantità di rifiuto umido prodotto deriva da elaborazioni ISPRA effettuate sulla base di analisi merceologiche. S.9 Indicatore Obiettivi di servizio, dati aggiornati ad ottobre 214

Indicatore S.1 - Percentuale di acqua erogata sul totale dell'acqua immessa nelle reti di distribuzione comunale 1 9 8 Target al 213 per le regioni del Mezzogiorno = 75% 7 6 5 4 3 2 1 25 28 212 target 213 Fonte: Istat, Censimento delle acque per uso civile L indicatore considera i flussi di acqua potabile che attraversano la rete di distribuzione comunale intesa come il complesso di opere relativo all'intero territorio comunale. La rete di distribuzione, partendo dalle vasche di accumulo (serbatoi, vasche di carico), distribuisce l'acqua ai singoli punti di utilizzazione (abitazioni, stabilimenti, negozi, uffici, ecc.). La differenza tra numeratore e denominatore può essere dovuta a: esistenza di grandi quantità destinate ad usi pubblici che non vengono misurate e quindi contabilizzate nell'acqua erogata; sfiori di serbatoi laddove l'acqua disponibile ne superi la capacità di contenimento in particolari periodi dell'anno o in particolari momenti della giornata; furti e prelievi abusivi dalla rete; perdite delle condotte. A seguito dei risultati della rilevazione del 28 sono stati aggiornati anche i valori al 25. I dati aggiornati, a carattere censuario, sostituiscono le precedenti stime effettuate su base campionaria. S.1 Indicatore Obiettivi di servizio, dati aggiornati ad ottobre 214

Indicatore S.11 - Abitanti equivalenti serviti effettivi da impianti di depurazione delle acque reflue urbane con trattamento secondario e terziario sugli abitanti equivalenti totali urbani della regione 1 9 8 7 Target al 213 per le regioni del Mezzogiorno = 7% 6 5 4 3 2 1 25 28 212 target 213 Fonte: Istat, Censimento delle acque per uso civile L indicatore di riferimento per il meccanismo degli Obiettivi di servizio, come riportato nella Delibera Cipe n.82/27, considera anche i depuratori misti (per reflui civili e organici industriali autorizzati). Al momento della definizione del meccanismo, non erano disponibili adeguati dettagli per consentire lo scorporo della quota di reflui organici di provenienza industriale. La Rilevazione effettuata nel 28 consente di disporre, per il 25 e il 28, dell informazione relativa alla depurazione delle sole acque reflue urbane e di scorporare, nei casi di impianti misti, la componente concessa per la depurazione di scarichi organici provenienti da imprese industriali (cfr. dettaglio Indicatore S.11) Gli Abitanti Equivalenti Serviti rappresentano l'unità di misura con cui viene convenzionalmente espresso il carico inquinante organico biodegradabile in arrivo all'impianto di depurazione (1 abitante equivalente = 6 grammi/giorno di BOD5). Per quei depuratori che trattano reflui civili e/o industriali provenienti anche da regioni limitrofe tale stima è effettuata, a livello regionale, considerando l ubicazione degli impianti di trattamento e non il territorio servito. Si segnala che, per la premialità intermedia degli Obiettivi di Servizio, nel caso specifico del depuratore ubicato in Contrada Padula a Montenero di Bisaccia (CB), gli Abitanti equivalenti serviti sono stati ripartiti tra le due regioni da cui provengono gli scarichi trattati (Abruzzo e Molise). A seguito dei risultati della rilevazione del 28 sono stati aggiornati anche i valori al 25. I dati aggiornati, a carattere censuario, sostituiscono le precedenti stime effettuate su base campionaria. Tre regioni, (Molise, Campania e Sardegna) risultano, nell'osservazione relativa al 25, aver già superato il target. A queste regioni si chiede di mantenere almeno il valore baseline. S.11 Indicatore Obiettivi di servizio, dati aggiornati ad ottobre 214

Indicatore Dettaglio S.11 - Abitanti equivalenti effettivi civili serviti da impianti di depurazione che effettuano trattamento secondario e terziario sugli abitanti equivalenti totali urbani della regione 1 9 8 Target al 213 per le regioni del Mezzogiorno = 7% 7 6 5 4 3 2 1 25 28 212 target 213 Fonte: Istat, Censimento delle acque per uso civile Gli impianti di depurazione sono considerati nella sola componente destinata alla depurazione delle acque reflue urbane. La rilevazione effettuata nel 28 consente infatti di disporre, per il 28 e il 25, dell informazione relativa alla depurazione delle sole acque reflue urbane ediscorporare, neicasidiimpiantimisti(perrefluicivilieorganiciindustriali autorizzati), la componente concessa per la depurazione di scarichi organici provenienti da imprese industriali. Gli Abitanti Equivalenti Serviti rappresentano l'unità di misura con cui viene convenzionalmente espresso il carico inquinante organico biodegradabile in arrivo all'impianto di depurazione (1 abitante equivalente = 6 grammi/giorno di BOD5). Per quei depuratori che trattano reflui civili e/o industriali provenienti anche da regioni limitrofe tale stima è effettuata, a livello regionale, considerando l ubicazione degli impianti di trattamento e non il territorio servito. Si segnala che, per la premialità intermedia degli Obiettivi di Servizio, nel caso specifico del depuratore ubicato in Contrada Padula a Montenero di Bisaccia (CB), gli Abitanti equivalenti serviti sono stati ripartiti tra le due regioni da cui provengono gli scarichi trattati (Abruzzo e Molise). S.11 dettaglio - Indicatore Obiettivi di servizio, dati aggiornati ad ottobre 214