Randagi e disagi a Reggio Calabria

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7 giugno 2000 Oggi alla Libreria Culture dibattito promosso dall Agorà su un fenomeno sempre più preoccupante Randagi e disagi a Reggio Calabria Il rimedio: sterilizzazione e reinserimento degli animali nel loro habitat naturale Il Circolo Culturale L Agorà organizza per oggi alle ore 17,30 presso la Libreria Culture, un incontro avente come tema Randagi e disagi a Reggio Calabria. All appuntamento, dopo l introduzione di Natale Bova, segretario del sodalizio organizzatore, seguiranno gli interventi di Aurelio Chirico (comandante dei Rangers d Italia - sezione di Reggio Calabria), del consigliere provinciale Giuseppe Galtieri (componente della terza commissione provinciale Politiche sociali), di Vincenzo Rogolino (presidente dell Enpa sezione di Reggio Calabria) e con la partecipazione di altri esperti del settore. Il consumismo prevalente nella nostra società si estende anche agli animali, e un cane viene considerato più un accessorio di lusso che un essere vivente capace di arricchire la sfera affettiva di chi lo sceglie come compagno. Il problema del randagismo sta assumendo dimensioni alquanto preoccupanti in Calabria dove, secondo gli ultimi dati, il tasso dei cani vaganti è passato dal 4,9 % del 1993 a quelli del 23,6 %del 1997, nonostante sia regolamentato dalla legge 281/91 che condanna gli atti di crudeltà contro gli animali di affezione, l abbandono, la sperimentazione, la soppressione fisica degli animali accalappiati. Gran Bretagna, Germania, Danimarca non conoscono il randagismo. In Francia il problema è quasi assente e molti altri Paesi europei hanno risolto la piaga dell abbandono adottando una serie di provvedimenti. Dal 1991 però anche in Italia è in vigore una legge molto avanzata. Il fatto è che non tutte le Regioni l hanno accolta. La legge 281, varata nel ferragosto del 91, è sicuramente la più avanzata al mondo. Per i cani prescrive l anagrafe (con tatuaggio o microchip) al fine di prevenire l abbandono. É stata inoltre abolita la soppressione degli animali accalappiati o abbandonati. Abolita anche la destinazione alla sperimentazione. La legge prevede inoltre sia per i cani che per i gatti la sterilizzazione. Una normativa decisamente avanzata, tanto da lasciare spiazzati coloro che avrebbero dovuto applicarla, in particolare i servizi veterinari pubblici. Oggi per fortuna in molte regioni d Italia è partita l anagrafe canina e alcuni Comuni hanno istituito l Ufficio per i diritti degli animali. In diverse città esiste anche la possibilità di far diventare un cane randagio cane da quartiere. Questi animali devono essere gestiti dagli abitanti di un condominio o di un quartiere in accordo con il servizio veterinario delle Aziende Usl che devono provvedere ad anagrafare il cane, a vaccinarlo ed a sterilizzarlo. Per la sopravvivenza del gatto randagio hanno un ruolo fondamentale le gattare, spesso discriminate, offese, appena tollerate dalla comunità. Eppure oggi molti Comuni riconoscono

ufficialmente le gattare e le assistono sterilizzando gli animali che accudiscono e tenendo pulito il territorio dove le colonie feline vivono. Ma nonostante tutto gli animali continuano ad essere regolarmente abbandonati. Ai cani randagi bisogna aggiungere i cosiddetti inselvatichiti, cani tornati allo stato selvatico e riuniti in branchi pericolosi, per la cattiva abitudine di quei proprietari che abbandonano gli animali nei mesi estivi. Nel febbraio del 1992, la stampa italiana ci ha informato sulle lotte tra cani clandestinamente organizzate in Italia (ad esempio in provincia di Catania, Ragusa, Siracusa, Napoli), gli italiani, si sa brillano per la loro inventiva : invece di sprecare danno nell allevare i cani, preferiscono rubarli (oltre 200 denunce di rapimento alle guardie zoofile nella solo Catania). Manca in definitiva, una concreta attenzione da parte delle istituzioni preposte. Il randagismo potrebbe essere sanato attraverso una capace e determinata azione di sterilizzazione con la possibilità di reinserimento degli animali nel proprio habitat naturale, quindi il potenziamento dei canili e delle gattare. 7 giugno 2000 Un convegno del circolo culturale L Agorà Randagi e disagi nella nostra città Una problematica preoccupante Il Circolo l Agorà organizza per stasera alle 17.30, presso la libreria Culture, un incontro che avrà come tema Randagi e disagi a Reggio Calabria. All appuntamento, dopo l introduzione di Natale Bova, segretario del sodalizio organizzatore, seguiranno gli interventi di Aurelio Chirico (comandante dei Rangers d Italia, sezione reggina), del consigliere provinciale Giuseppe Galtieri (componente della terza commissione politiche sociali), di Vincenzo Rogolino (presidente dell Enpa, sezione reggina) e con la partecipazione di altri esperti del settore. Il problema del randagismo sta assumendo dimensioni alquanto preoccupanti nella nostra regione dove, secondo gli ultimi dati, il tasso dei cani vaganti è passato dal 4,9 per cento del

1993 a quelli del 23,6 per cento del 1997, nonostante sia regolamentato dalla legge 281 del 91 che condanna gli atti di crudeltà contro gli animali di affezione, l abbandono, la sperimentazione, la soppressione fisica degli animali accalappiati. Gran Bretagna, Germania, Danimarca non conoscono il randagismo. In Francia il problema è quasi assente e molti altri paesi europei hanno risolto la piaga dell abbandono adottando una serie di provvedimenti. Dal 1991 però anche in Italia è in vigore una legge molto avanzata. Il fatto è che non tutte le Regioni l hanno accolta. La legge 281, varata nel ferragosto del 91, è sicuramente la più avanzata al mondo. Per i cani prescrive l anagrafe (con tatuaggio o microchip) al fine di prevenire l abbandono. É stata inoltre abolita la soppressione degli animali accalappiati o abbandonati. Abolita anche la destinazione alla sperimentazione. La legge prevede inoltre sia per i cani che per i gatti la sterilizzazione. Una normativa decisamente avanzata, tanto da lasciare spiazzati coloro che avrebbero dovuto applicarla, in particolare i servizi veterinari pubblici. Oggi per fortuna in molte regioni d Italia è partita l anagrafe canina e alcuni Comuni hanno istituito l Ufficio per i diritti degli animali. In diverse città esiste anche la possibilità di far diventare un cane randagio cane da quartiere. Questi animali devono essere gestiti dagli abitanti di un condominio o di un quartiere in accordo con il servizio veterinario delle Aziende sanitarie locali che devono provvedere a vaccinare il cane. 6 giugno 2000 Oggi alla Libreria Culture dibattito promosso dall Agorà su un fenomeno sempre più preoccupante Randagi e disagi a Reggio Calabria Il rimedio: sterilizzazione e reinserimento degli animali nel loro habitat naturale Domani, alle ore 17,30 alla Libreria Culture, incontro sul tema Randagi e disagi a Reggio Calabria, organizzato dal Circolo Culturale L Agorà. Introduce Natale Bova; intervengono Aurelio Chirico (comandante dei Rangers d Italia), Giuseppe Galtieri (consigliere provinciale), Vincenzo Rogolino (presidente dell Enpa).

6 giugno 2000 Convegno sul fenomeno del randagismo RANDAGI e disagi a Reggio Calabria, è il tema di un incontro che si terrà domani nei locali della libreria Culture. L iniziativa è stata promossa ed organizzata dal circolo culturale L Agorà. L appuntamento è per le 17,30. I lavori saranno introdotti da Natale Bova, mentre nelle vesti di relatori interverranno Aurelio Chirico comandante della sezione reggina dei Rangers d Italia, del consigliere provinciale Giuseppe Galtieri nonchè componente della terza commissione Politiche sociali e Vincenzo Rogolino, presidente della sezione di Reggio dell Ente nazionale per la protezione degli animali. L incontro consentirà di approfondire gli aspetti più preoccupanti del randagismo, che poi sono quelli rilevati da una recente indagini secondo cui il tasso dei cani vacanti in Calabria è passato dal 4,9 % del 1993 al 23,6% del 1997. Nell occasione, dunque, si parlerà anche del fallimento degli strumenti legislativi adottati sin qui per combattere l abbandono e la soppressione fisica degli animali e dei successi ottenuti, invece da altri paesi europei come la Francia, la Gran Bretagna, la Germania e la Danimarca dove il fenomeno del randagismo è praticamente sconosciuto. Ovviamente non mancheranno riferimenti alla legge 281 del 91, che secondo gli organizzatori del convegno è una normativa molto avanzata, ma che di fatto non tutte le Regioni hanno ancora applicato. E saranno proprio gli aspetti relativi agli inadempimenti e alla disattenzione delle istituzioni verso tale fenomeno, gli argomenti che in particolare i rappresentanti dell Enpa tratteranno nel corso del dibattito.

4 giugno 2000 Il tema sarà discusso nel corso di un dibattito promosso dall Agorà Incontro sul randagismo RANDAGI e disagi a Reggio Calabria sarà lo spinoso problema che verrà affrontato mercoledì prossimo, alle ore 17,30, nel corso di un incontro dibattito organizzato dal circolo culturale L Agorà, presieduto da Gianni Aiello. All introduzione di Natale Bova, segretario del sodalizio organizzatore, seguiranno gli interventi di Aurelio Chirico, comandante della sezione reggina dei Rangers d Italia, del consigliere provinciale Giuseppe Galtieri, componente della terza commissione politiche sociali e di Vincenzo Rogolino, presidente della sezione reggina dell Enpa. Il problema del randagismo sta assumendo dimensioni alquanto preoccupanti in Calabria, dove, secondo gli ultimi dati, il tasso dei cani vaganti è passato dal 4,9 % del 93 a quelli del 23,6% del 97, nonostante sia regolamentato da una legge che condanna il maltrattamento e la soppressione fisica degli animali insieme all abbandono e alla sperimentazione. In Italia è in vigore una legge (la 281 varata nel ferragosto del 91) molto avanzata al mondo, solo che non è attuata in tutte le regioni. Questa legge prescrive per i cani l anagrafe, con tatuaggio e microchip in modo da scoraggiare l abbandono. È stata, inoltre, abolita la soppressione degli animali accalappiati o abbandonati. Abolita, poi, anche la destinazione alla sperimentazione. La legge prevede anche la sterilizzazione per i cani e i gatti. In molte regioni l anagrafe dei cani è già un servizio attivato a alcuni Comuni hanno anche istituito l ufficio per i diritti degli animali. In diverse città esiste è anche possibile far adottare un cane dagli abitanti di un condominio o di un quartiere, in accordo con il servizio veterinario delle aziende Usl che provvede ad anagrafare il cane, a vaccinarlo e a sterilizzarlo. Ai cani randagi bisogna aggiungere anche quelli inselvatichiti, quelli cioè abbandonati dai padroni nei mesi estivi che si riuniscono in branchi pericolosi, e anche quelli addestrati alla lotta, che alimentano il circuito delle scommesse clandestine denunciato per la prima volta in Italia nel 92. Per la tutela dei gatti randagi esistono invece le gattare, colonie dove vivono i felini che i Comuni dovrebbero aiutare. In questo panorama manca però, una serie attenzione al problema da parte delle istituzioni preposte, che potrebbero alleviare la gravità del problema con il potenziamento dei canili e delle gattare oltre che con la sterilizzazione.

2 giugno 2000 Se ne discuterà mercoledì prossimo in un convegno organizzato dall Agorà Randagi, un dramma ed un pericolo costanti Il Circolo l Agorà organizza per mercoledì 7 giugno alle 17, presso la libreria Culture, un incontro sul tema Randagi e disagi a Reggio Calabria. All appuntamento, dopo l introduzione di Natale Bova, segretario del sodalizio organizzatore, seguiranno gli interventi di Aurelio Chirico (comandante dei Rangers d Italia - sezione reggina), del consigliere provinciale Giuseppe Galtieri (componente della terza commissione politiche sociali), di Vincenzo Rogolino (presidente dell Enpa, sezione reggina) e con la partecipazione di altri esperti del settore. Il problema del randagismo sta assumendo dimensioni alquanto preoccupanti nella nostra regione dove, secondo gli ultimi dati, il tasso dei cani vaganti è passato dal 4,9 per cento del 1993 a quelli del 23,6 per cento del 1997, nonostante sia regolamentato dalla legge 281 del 91 che condanna gli atti di crudeltà contro gli animali di affezione, l abbandono, la sperimentazione, la soppressione fisica degli animali accalappiati. Gran Bretagna, Germania, Danimarca non conoscono il randagismo. In Francia il problema è quasi assente e molti altri paesi europei hanno risolto la piaga dell abbandono adottando una serie di provvedimenti. Dal 1991 però anche in Italia è in vigore una legge molto avanzata. Il fatto è che non tutte le Regioni l hanno accolta. La legge 281, varata nel ferragosto del 91, è sicuramente la più avanzata al mondo. Per i cani prescrive l anagrafe (con tatuaggio o microchip) al fine di prevenire l abbandono. É stata inoltre abolita la soppressione degli animali accalappiati o abbandonati. Abolita anche la destinazione alla sperimentazione. La legge prevede inoltre sia per i cani che per i gatti la sterilizzazione. Una normativa decisamente avanzata, tanto da lasciare spiazzati coloro che avrebbero dovuto applicarla, in particolare i servizi veterinari pubblici. Oggi per fortuna in molte regioni d Italia è partita l anagrafe canina e alcuni Comuni hanno istituito l Ufficio per i diritti degli animali. In diverse città esiste anche la possibilità di far diventare un cane randagio un cane da quartiere. Di queste tematiche e di molte altre si discuterà nel convegno di mercoledì prossimo.