MODULO 4 LA GESTIONE DEI RIFIUTI FOCUS RIFIUTI OSPEDALIERI Progetto TESSI RELATORE dott. Marco Francese ITST J.F. KENNEDY PORDENONE 31 OTTOBRE 2014 1
RIFIUTI OSPEDALIERI/Rifiuti sanitari non pericolosi Rifiuti taglienti non utilizzati, contenitori vuoti di farmaci, soluzioni per infusione, farmaci scaduti. Esiste un formulario di registrazione e norme di carico/scarico. Da un punto di vista giuridico questi sono rifiuti speciali. Lo smaltimento viene fatto tramite ditta autorizzata.
RIFIUTI OSPEDALIERI/Rifiuti Assimilabili a rifiuti solidi urbani (RSU) Non è prevista alcuna registrazione. Alcuni di essi sono passibili di riciclo e raccolta differenziata. Residui da preparazione pasti (strutture di ristorazione) residui da pasti esclusi quelli da infettive (vista una malattia trasmissibile tramite tali residui), spazzatura, indumenti monouso, gessi ortopedici, assorbenti igienici, pannolini altri rifiuti per i quali sono possibili riciclaggio o raccolta differenziata.
RIFIUTI OSPESDALIERI/Rifiuti pericolosi non a rischio infettivo Rifiuti di laboratorio (solventi, reagenti, miscele) Modalità smaltimento da per rifiuti pericolosi: formulario, registro carico/scarico e smaltimento con ditta autorizzata Da un punto di vista giuridico si tratta di rifiuti speciali.
MODULO 4 LA GESTIONE DEI RIFIUTI FOCUS IMBALLAGGI Progetto TESSI RELATORE dott. Marco Francese ITST J.F. KENNEDY PORDENONE 31 OTTOBRE 2014 5
TIPOLOGIE DI IMBALLAGGIO Gli imballaggi vengono suddivisi in PRIMARI, SECONDARI e TERZIARI. L imballaggio PRIMARIO costituisce l unità di vendita per il consumatore. Qualche esempio? La bottiglia dell acqua, la lattina delle bibita, l astuccio in cartoncino della pasta L imballaggio SECONDARIO è il raggruppamento di un certo numero di unità di vendita. Sono, ad esempio, imballaggi secondari gli espositori che troviamo sugli scaffali dei supermercati, le cassette dell acqua, il film plastico che racchiude più confezioni (fardello) Infine, l imballaggio TERZIARIO, l imballaggio di trasporto come il pallet o le grandi casse. A volte la differenza è molto sottile.
DIVERSE FUNZIONI : CONSERVARE E PROTEGGERE L'imballaggio conserva e protegge il prodotto nel tempo e nello spazio. Conserva il contenuto dagli attacchi di agenti nocivi e infestanti, da variazioni di temperatura, pressione e umidità. Permette, inoltre, la dilatazione dei tempi di conservazione. L imballaggio quindi garantisce l EFFETTO BARRIERA e aumenta la VITA UTILE SULLO SCAFFALE e IN CASA.
DIVERSE FUNZIONI : FACILITARE L USO DEL PRODOTTO Gli imballaggi sono dei FACILITATORI D USO e MIGLIORANO LE PRESTAZIONI di servizio del prodotto (es. vaschetta per alimenti per micro-onde, bevanda con imballaggio autoriscaldante). Pensiamo al successo dei vari contenitori di molti prodotti come i succhi di frutta, e bevande in genere, preferiti perché leggeri, solidi e spesso dotati di comode chiusure. Gli imballaggi celano anche diversi livelli di "intelligenza" ideati per facilitare l'azione (es. contagocce, monodose).
DIVERSE FUNZIONI : INFORMARE E COMUNICARE L'imballaggio PARLA AL CONSUMATORE più di quanto non faccia il prodotto. Design, materiale, uso dei colori rappresentano la reale interfaccia tra prodotto e consumatore: catturano l'attenzione, identificano il prodotto e lo differenziano. L'imballaggio trasferisce informazioni importanti all acquirente: modalità di consumo, scadenza del prodotto, quantità ma anche informazioni sul materiale con cui l imballaggio è stato prodotto.
RIFIUTI E IMBALLAGGI/I numeri Gli imballaggi costituiscono circa il 25% in peso e circa il 50% in volume dei rifiuti urbani. Si caratterizzano per: essere utilizzati in quasi tutti i prodotti di uso comune essere percepiti in modo consapevole dal consumatore finale specialmente quando se ne deve disfare poter essere reintrodotti efficacemente nel ciclo produttivo
Sacchetti di plastica La Commissione Europea ha proposto, nel 2014, di adottare una proposta che richiede agli Stati membri di ridurre l uso dei sacchetti di plastica. Tecnicamente, la proposta modifica la direttiva sugli imballaggi e sui rifiuti da imballaggio in due parti. In primo luogo, la proposta modifica l art. 4 della direttiva 94/62/EC e successive modifiche ed integrazioni indicando che gli stati membri sono tenuti ad adottare misure per ridurre il consumo di sacchetti di plastica con uno spessore inferiore a 50 micron, in quanto questi sono utilizzati meno di quelli con un spessore maggiore e spesso divengono subito un rifiuto. In secondo luogo, modifica l art 18, prevedendo che le misure da adottarsi a livello nazionale possano includere l uso di strumenti economici, come oneri a carico di chi utilizza questi sacchetti usa e getta, oppure altri strumenti quali l inserimento tra gli obiettivi nazionali di riduzione dei rifiuti ma anche restrizioni di mercato.
MODULO 4 LA GESTIONE DEI RIFIUTI FOCUS RIFIUTI ALIMENTARI Progetto TESSI RELATORE dott. Marco Francese ITST J.F. KENNEDY PORDENONE 31 OTTOBRE 2014 12
RIFIUTI ALIMENTARI
MODULO 4 LA GESTIONE DEI RIFIUTI Grazie per l attenzione! Hvala za vašo pozornost! Dott. Marco Francese Telefono +390403755700 E-mail marco.francese@shoreline.it Progetto finanziato nell'ambito del Programma per la Cooperazione Transfrontaliera Italia-Slovenia 2007-2013, dal Fondo europeo di sviluppo regionale e dai fondi nazionali Projekt sofinanciran v okviru Programa čezmejnega sodelovanja Slovenija-Italija 2007-2013 iz sredstev Evropskega sklada za regionalni razvoj in nacionalnih sredstev Ministero dell'economia e delle Finanze