Demenze e Malnutrizione

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Transcript:

8 Corso Multiprofessionale di Nursing Assistere l anziano: vecchie e nuove sfide Firenze, 30 novembre 2007 Demenze e Malnutrizione Marco Trabucchi Università di Roma Tor Vergata Gruppo di Ricerca Geriatrica, Brescia 1

Nutrition in the elderly is a serious topic, facing problems such as poverty, ignorance, loneliness, chronic diseases. 2

(Older Americans 2004, Federal Interagency Forum on Aging Related Statistics) 3

(Older Americans 2004, Federal Interagency Forum on Aging Related Statistics) 4

Low quality of food intake in the elderly 5

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Human aging may be defined as a complex interaction between an individual and the environment over time. In relation to external variables that affect aging, perhaps none is more important than nutrition. ( ) Nutritional factors have been shown to contribute substantively to many diseases that occur in late life. With advancing age, the risk of developing serious nutritional deficiencies also increases because of age-related reductions in total food intakes combined with the presence of debilitating disease. The presence of malnutrition increases functional dependency, morbidity, mortality, and use of health care resources. (Lipschitz DA. Nutrition. In: Geriatric Medicine. An Evidence-Based Approach 4 ed. Cassel CK et al, Springer 2003, pag. 1009-1021) 7

Some examples of negative consequences of malnutrition on health of the elderly. 8

Malnutrition and nosocomial infections 9

(Paillaud E et al., Age and Ageing 2005;34:619-625) 10

Malnutrition and pressure ulcers 11

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Frailty, malnutrition and mortality in the elderly 14

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16 (Rozzini R et al, J Gerontol: Med Sci, 60A: 1180-1183, 2005)

(Rozzini R et al, J Gerontol: Med Sci, 60A: 1180-1183, 2005) 17

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(Rozzini R et al, JAGS 2004;52:469-471) 19

Albuminemia and cholesterolemia as markers of frailty (chronic inflammation? undernutrition? unknown mechanisms?) 20

Undernutrition Frailty Loss of homeostatic capacity Mortality 21

Centralità degli aspetti nutrizionali nella salute dell anziano, in una visione complessiva nella quale è difficile distinguere fattori causali o conseguenze. 22

Dementia and malnutrition 23

Una serie di domande irrisolte E possibile la prevenzione della malnutrizione nel paziente con demenza? Esistono presidi e metodi che permettono di evitare la perdita di peso? E corretto utilizzare strumenti quali la nutrizione enterale attraverso il SNG (sondino naso-gastrico) o la PEG (Percutaneous Endoscopic Gastrostomy), ed in quale fase di malattia? Ed infine, le integrazioni nutrizionali migliorano la prognosi quoad vitam e/o quoad valetudinem? Il dibattito in letteratura è da tempo aperto al riguardo, e non sono ancora presenti al momento linee guida standardizzate, probabilmente a causa della complessità biologica e clinica e dell eterogeneità delle persone affette da demenza, che necessitano di misure terapeutiche individuali. 24

L'inappropriatezza delle cure, sia in eccesso che in difetto, è ancora presente nella pratica clinica, e risente della mancanza di evidenze scientifiche e della non concettualizzazione della demenza avanzata quale malattia terminale. Spesso non vi è chiarezza sulla linea terapeutica da scegliere nei diversi tempi della malattia: se la fase iniziale e moderata necessitano di diagnosi e terapia, l obiettivo della cura nelle fasi terminali è rappresentato dal comfort. 25

L esigenza difficile di un assessment accurato. 26

La disidratazione: come misurarla oggettivamente, oltre l osservazione clinica? 27

La disidratazione: un fattore che aumenta il rischio di mortalità nelle persone affette da demenza e colpite da una malattia acuta (polmonite). 28

La malnutrizione: multifattoriale Riduzione dell apporto alimentare Difficoltà nella preparazione del cibo Alterazioni dell appetito e del gusto Disturbi comportamentali (rifiuto del cibo, affaccendamento, irritabilità e aggressività) Riduzione dell attenzione e concentrazione, della memoria e della prassia Difficoltà nella masticazione (stato dentale) Disfagia (fase avanzata di malattia) Aumento del consumo energetico Aumento dell attività fisica (affaccendamento, agitazione, insonnia) Alterazioni metaboliche Aumento del metabolismo basale 29

Intervento: multifattoriale Intervento sui disturbi comportamentali Preparazione e somministrazione del cibo (caregiver) Intervento cognitivo (attenzione e concentrazione) Attenzione allo stato dentale Attenzione alle malattie somatiche Dieta per Disfagia (fase avanzata di malattia) 30

(Tratto da: Bianchetti A, Boffelli S. Stato nutrizionale e demenza. Demenze 2003;3(1/2):5-13) 31

(Tratto da: Bianchetti A, Boffelli S. Stato nutrizionale e demenza. Demenze 2003;3(1/2):5-13) 32

(Boffelli S et al, JAGS 2004;52:1216-1217) 33

Alcuni interventi: successi e insuccessi 34

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The effect of walking and vitamin B supplementation on quality of life in community-dwelling adults with mild cognitive impairment: a randomized, controlled trial. OBJECTIVES: To examine the effect of walking and vitamin B supplementation on quality-of-life (QoL) in community-dwelling adults with mild cognitive impairment. METHODS: One year, double-blind, placebo-controlled trial. Participants were randomized to: (1) twice-weekly, group-based, moderate-intensity walking program (n = 77) or a light-intensity placebo activity program (n = 75); and (2) daily vitamin B pills containing 5 mg folic acid, 0.4 mg B12, 50 mg B6 (n = 78) or placebo pills (n = 74). QoL was measured at baseline, after six and 12 months using the populationspecific Dementia Quality-of-Life (D-QoL) to assess overall QoL and the generic Short-Form 12 mental and physical component scales (SF12-MCS and SF12-PCS) to assess health-related QoL. RESULTS: Baseline levels of QoL were relatively high. Modified intention-to-treat analyses revealed no positive main intervention effect of walking or vitamin supplementation. In both men and women, ratings of D-QoLbelonging and D-QoL-positive affect subscales improved with 0.003 (P = 0.04) and 0.002 points (P = 0.06) with each percent increase in attendance to the walking program. Only in men, SF12-MCS increased with 0.03 points with each percent increase in attendance (P = 0.08). CONCLUSION: Several small but significant improvements in QoL were observed with increasing attendance to the walking program. No effect of vitamin B supplementation was observed. (van Uffelen JGZ et al, Qual Life Res. 2007;16: 1137 1146) 37

Vi sono indicazioni in letteratura secondo le quali un intervento precoce influenza lo stato nutrizionale e modifica la sopravvivenza. 38

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PEG: in assenza di certezze cliniche viene utilizzata come strumento palliativo (anche psicologico!). 41

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Le direttive anticipate e le scelte cliniche nel paziente affetto da demenza avanzata: incertezze etiche e pratiche. 43

L approccio palliativo alla demenza avanzata: incertezze sui tempi e sui modi (il modello hospice è applicabile?). 44

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Attitudes of relatives and nursing staff toward tuboenteral feeding in severely demented patients Emilia Lubart, Arthur Leibovitz, and Beni Habot Relatives and nurses call NET essential for delivering food, but prolonges life suffering. Nevertheless, most of them were resistant to withdraw NET. (Am J Alzh Dis & Other Dement, 2004;19:31 34) 46

La nutrizione della persona affetta da demenza: un problema complesso, che può essere affrontato solo all interno di un progetto unitario di cure. 47

History remains a crucial component of thinking intelligently about any complex issue. In the coming decades, AD will continue to present us not only with scientific puzzles but also with daunting social and moral dilemmas. Alzheimer himself recommended taking a historical perspective on scientific work; researchers who note how far we have come will not be disheartened by the difficulties they still face in trying to understand nature. (Alzh Dis Assoc Disord 1999;13:130-131) 48