Le terapie non farmacologiche della Malattia di Alzheimer
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- Faustina Vaccaro
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1 Progetto Obiettivi di Piano 2010 per le Demenze Formazione Medici di Medicina Generale Le terapie non farmacologiche della Malattia di Alzheimer Chiara Cupidi Centro Regionale di Neurogenetica
2 Hey, don't let me alone! La demenza è un disordine sistemico
3 Presa in carico GLOBALE
4 Interventi non farmacologici Interventi terapeutici Riabilitazione e stimolazione cognitiva Gestione dei disturbi comportamentali Interventi sul sonno e sul ciclo sonno-veglia Esercizio fisico e riabilitazione motoria Nutraceutica e uso di sostanze naturali Dementia care Prevenzione e cura della comorbilità sistemica Prevenzione delle complicanze secondarie (lesioni da decubito, sindrome da immobilità) Stato nutrizionale Interventi di adattamento dell'ambiente domestico e familiare e supporto psicologico, educativo e sociale al caregiver
5 Riabilitazione e stimolazione cognitiva Insieme di tecniche di stimolazione cognitiva e di supporto al paziente e al caregiver atte a migliorare le performances di specifiche funzioni mentali o dello stato cognitivo generale e la qualità di vita del paziente e della famiglia. Le terapie NON sono volte al recupero o al ripristino di abilità deteriorate ma alla costruzione di un nuovo equilibrio che permetta alla persona di rimanere parte del suo ambiente sociale salvaguardandone l'autonomia.
6 Approccio multistrategico: Reality Orientation Therapy (ROT) Tecnica di stimolazione dell'orientamento nel tempo, nello spazio e rispetto a se stessi. Rinforza le informazioni di base modificando le relazioni sociali, riducendo l isolamento e i comportamenti disadattivi.
7 Il training mnesico induce la neuroplasticità Areas of increased brain activation after training in the MCI group: activated clusters (Posttraining > Pre-training 2) for both memory encoding and retrieval (P < 0.001; >10 voxels). A scatter plot with fit line shows the significant correlations in subjects with MCI between their memory performances at posttraining and the β-values for the encoding condition at posttraining in the right inferior parietal lobule.
8 Tecniche di gestione del comportamento Interventi diretti al paziente e al caregiver: rilevazione delle cause dell'agitazione e analisi funzionale dei comportamenti strategie di rinforzo di comportamenti positivi apprendimento di nuove abitudini di vita. Pet Therapy Riduzione dell'agitazione e degli accessi di ira, ripresa delle interazioni sociali e dell'iniziativa verbale e motoria, aumento dell'introito calorico.
9 Disturbi comportamentali: stimolazione sensitiva - Massaggio e contatto fisico: riduzione della depressione, dell'ansia, dell'agitazione; aumento dell'apporto calorico e proteico durante i pasti. - Musica: musicoterapia, ascolto di canzoni e musiche familiari, canto. Risoluzione nel breve termine dell'aggressività, dell'agitazione e del wandering. - Stimolazione multisensoriale (Snoezelen Therapy o MSS): Uso combinato di stimolazioni luminose, tattili, musicali e olfattive con aromaterapia. Benefici a breve termine sui disturbi comportamentali, soprattutto sull'agitazione.
10 Malnutrizione: rischi e strategie Aumento delle infezioni e ridotta capacità di riparazione delle ferite e delle ulcere da decubito Anemizzazione, aumento della fragilità ossea, atrofia muscolare Disfagia e rischio di polmoniti ab ingestis. Stipsi e aumentato rischio di fecalomi Perdita più rapida delle residue funzioni cognitive e delle abilità funzionali e episodi di stato confusionale acuto Strategie: - Adattamento delle abitudini alimentari alle esigenze del paziente - Controllo costante del peso corporeo e degli indici di malnutrizione - Utilizzo di integratori alimentari o di sostanze addensanti. PEG
11 Nutraceutica e malattia di Alzheimer Supplementi nutrizionali e medical foods: Alimentazione per via orale o per PEG di pazienti con grave denutrizione o che necessitano di specifici nutrienti a fini terapeutici (es. aminoacidi ramificati nella terapia delle lesioni da decubito) Supporti nutrizionali specificamente formulati per il trattamento del declino cognitivo, basati sulla combinazione di molteplici nutrienti con azione antiossidante o favorente la formazione di sinapsi (folati, acidi grassi omega-3, fosfolipidi, colina, acido caprilico) Dieta mediterranea
12 Esercizio fisico e riabilitazione motoria
13
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