Effetti reali della crisi economica: fattori ciclici, tendenze di lungo termine e capacità competitiva Francesco Venturini Università di Perugia francesco.venturini@unipg.it Foligno, 15 maggio 2009
Sommario Introduzione: notiziario dal fronte. Analisi degli indicatori congiunturali. Dinamica settoriale di breve e lungo periodo. Performance tecnologica e capacità competitiva. Conclusioni
FMI: «La crisi durerà fino a metà 2010; Conferma sul Pil italiano: calerà del 4,4% nel 2009» Corriere.it, 12/05/2009 «Downturn bottomed out, Trichet signals» Financial Times, 11/05/2009 «US economy shrinks at rate of 6.1%» Financial Times, 29/04/2009 «Crisi finanziaria europea: un invito ad agire» lavoce.info 01/10/2008 Draghi: «Crisi tra le più gravi e complesse dei nostri tempi» Il Sole 24 ore, 16/09/2008 Alesina: «Perché questa crisi è diversa da quella del 29» Il Sole 24 ore, 15/09/2008 «L Italia trema con la merchant Lehman» Il Sole 24 ore, 15/09/2008 «Don t Cry for Me, America» Paul Krugman, New York Times,18/01/2008
New York Stock Exchange Composite Index 31/12/65-5/05/2009 (chiusure giornaliere)
Indice S&P500 ottobre 98 - ottobre 2008 valori nominali -indice di chiusura1600 1500 1400 1300 1200 1100 1000 ott-98; 1098.67 s et-01; 1040.94 900 800 ott-08; 899.22 s et-02; 815.29 700 ot t -9 8 ap r99 ot t -9 9 ap r00 ot t -0 0 ap r01 ot t -0 1 ap r02 ot t -0 2 ap r03 ot t -0 3 ap r04 ot t -0 4 ap r05 ot t -0 5 ap r06 ot t -0 6 ap r07 ot t -0 7 ap r08 ot t -0 8 600
Andamento mensile dei tassi di interesse negli USA,50:1-2008:12 USA, 20 18 16 14 12 10 8 6 4 2 50 52 55 57 60 62 65 68 70 73 75 78 81 83 86 88 91 93 96 99 20 01 20 04 20 06 0 T asso sui fondi federali Obbbligazioni decennali del tesoro Obbligazioni societarie di grado intermedio
Andamento Euribor a 3 mesi 30/12/98-12/05/2009 (chiusure giornaliere)
Variazione trimestrale del PIL, 80:1-2008:4 (OCSE)
Indice mensile della produzione industriale (escluse costruzioni) 90:1-2009:4, livello medio 2005=100 (ISTAT)
Variazione annuale dell indice mensile della produzione industriale 90:1-2009:4, (ISTAT) Variazione % 2008/4 2008/5 2008/6 2008/7 2008/8 2008/9 2008/10 2008/11 2008/12 2009/1 2009/2 2009/3 3.3-2.0-1.1-2.7-3.1-6.3-8.9-10.9-13.8-18.7-23.9-28.9
Dinamica congiunturale della spesa reale delle famiglie, variazione % sul periodo precedente 81:1-2009:4, (ISTAT) Episodi di riduzione dei consumi 81:1-85:4 6 86:1-90:4 2 91:1-95:4 7 96:1-2000:4 3 2001:1-2005:4 10 2005:1-2008:4 5 33
Evoluzione delle quote regionali sul valore del commercio mondiale, 99 e 2007 (Eurostat) 99 2007
Dinamica mensile del valore di import ed export 97:1-2009:2, (ISTAT)
Dinamica mensile del saldo normalizzato97:1-2009:2, (ISTAT) normalizzato
Andamento relativo della produttività oraria del lavoro dei paesi europei (USA=100), valori annuali60-2008 (GGDC) annuali USA=100
Andamento relativo del tasso d occupazione dei paesi europei (USA=100), valori annuali 60-2008 (GGDC) USA=100
Andamento congiunturale della produttività del lavoro dell economia italiana 81:1-2008:4 (ISTAT)
Crescita della produttività del lavoro dell economia italiana: scomposizione ciclo-trend, 81:1-2008:4 (ISTAT)
Crisi della Lira 92-93 Tessile, abbigliamento, cuoio e calzature Industrie meccaniche Mezzi di trasporto
Tasso di investimento in ICT dei principali paesi europei e degli USA, 80-95 e 95-2004 (GGDC) Percentuale sul PIL Percentuale sull investimento totale
Spesa in R&S del comparto manifatturiero nei principali paesi europei ed USA, 80-2002 (% del valore aggiunto) Figura 4: Spesa in R&S sul Valore Aggiunto, 80-2002 0 2 4 6 8 10 (Total e Manifatturiero, percentuale) 80 85 Stati Uniti 90 Germania Fonte: Nostre elaborazioni su dati OE CD ANBERD. 95 Francia 2000 Italia Spagna
Spesa in R&S del comparto manifatturiero nei principali paesi europei ed USA valori medi80-2002 (% del valore aggiunto) USA Alimentare, bevande e tabacco Tessile, abbigliamento, cuoio e calzature Legno Carta, stampa ed editoria Chimica e farmaceutica Gomma e plastica Prodotti minerari non metalliferi Metalli di base e prodotti in metallo Macchine ed attrezzature Apparecchi elettrici ed ottici Mezzi di Trasporto Altri settori Totale manifatturiero* 1.2 0.6 1.1 0.8 12.7 2.7 2.3 1.5 15.0 18.2 21.7 1.5 8.5 Germania Francia 0.6 1.2 1.1 0.3 13.4 2.5 1.8 1.8 5.7 12.3 14.5 0.7 6.6 0.9 0.7 0.3 0.3 12.7 4.0 1.8 1.6 3.8 17.3 20.3 0.9 6.5 Italia Spagna 0.3 0.1 0.1 0.1 5.9 1.6 0.2 0.6 1.4 7.6 11.1 0.2 2.3 0.4 0.3 0.1 0.2 3.5 1.3 0.4 0.6 1.8 5.2 3.9 0.4 1.5
Crescita dell investimento high-tech nei principali paesi europei ed USA, 80-2004 (GGDC e OCSE) ICT Totale Francia Germania Italia Spagna Regno Unito Stati Uniti 13.9 11.9 12.4 15.0 17.4 14.1 4.3 2.5 3.2 7.4 1.2 6.5 R&S Privata Settori ICT 5.6 2.7 2.8 8.5 1.7 7.9 16.3 5.2 4.5 9.1-0.6 23.1 Settori non-ict 4.3 2.6 2.9 8.9 3.1 4.3
Numero di brevetti per milione di abitanti 90, 2000 e 2005 (Eurostat)
Numero di brevetti high-tech per milione di abitanti 90, 2000 e 2005 (Eurostat) Aviation; Computer and automated business equipment; Communication technology; Laser; Micro-organism and genetic engineering; Semiconductors
Numero di brevetti ICT per milione di abitanti 90, 2000 e 2005 (Eurostat)
Capacità brevettuale dell Italia rispetto alle principali economie industrializzate, 2005 percentuale (Eurostat) Francia Germania Spagna Regno Unito Stati Uniti Giappone Totale 64 29 274 97 75 50 High-tech 31 24 247 45 28 18 ICT 36 22 299 48 34 20
(12 settori, tassi di variazione quinquennali) G e rma n ia Fr an cia -1 0 1 2 S ta ti Un iti -1 S pa gn a 0 1 2 Itali a 0-1 Tasso di crescita quinquennale della TF P Relazione tra crescita del capitale R&S e TFP -1 0 1 2-1 0 1 2 Tasso di crescita quinquennale del capitale R&S Fonte : Nostre elaborazioni su dati Sterlacchini e Venturini (2007) 1 2
Conclusioni Le conseguenze sull economia reale della crisi finanziaria si sono manifestate solo con breve ritardo. L intensità del rallentamento economico è stata abbastanza uniforme tra paesi, mentre la dinamica un po differenziata. La crisi ha colpito l Italia in una fase (pre-esistente) di difficoltà, caratterizzata da una debole dinamica della produttività del lavoro. La debolezza della produttività del lavoro, tanto quanto la pressione competitiva dei paesi emergenti, sono alla base della contrazione della sua quota dell export mondiale. Il rallentamento della produttività del lavoro è strutturale ed accomuna la stragrande maggioranza dei comparti produttivi; solo in parte dipende da fattori ciclici. Il modello di specializzazione, ma soprattutto, la bassa propensione ad investire in capitale (tangibile ed intangibile) tecnologicamente avanzato rende il nostro Paese vulnerabile agli shock esterni di natura finanziaria e reale. Il rischio per l Italia è di rimanere intrappolata in un sentiero a bassa crescita nel momento in cui l attuale fase congiunturale giungerà al termine.