PROSPETTIVE DI SVILUPPO NEL SETTORE DELLE ENERGIE RINNOVABILI IN ALCUNI PAESI DELL EUROPA CENTRALE E SUD-ORIENTALE QUADRO DI RIFERIMENTO E LINEE GUIDA DEL PROGETTO Settembre 2009
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La determinazione della domanda potenziale di tecnologie per il settore delle energie rinnovabili, a fronte degli obiettivi di produzione concordati internazionalmente e/o previsti da programmi nazionali dei singoli paesi, è di estrema attualità. Tutti concordano nell individuare in questo settore uno dei principali volani del rilancio della crescita dell economia. Obiettivo di questo progetto di ricerca è perciò quello di offrire un quadro informativo sulle prospettive di questo mercato, realizzando un monitoraggio della situazione attuale e dei potenziali sviluppi del settore delle energie rinnovabili in alcuni paesi che hanno aderito all Unione Europea nel 2004 (Slovenia, Ungheria, Rep. Ceca, Slovacchia, Polonia) e nel 2007 (Romania e Bulgaria) ed in alcuni paesi candidati e potenziali candidati (Croazia, Serbia, Bosnia ed Erzegovina limitatamente alla Republika Srpska). Il quadro normativo comunitario esistente e di prossima adozione conferma questa prospettiva. Il 9 dicembre 2008 il Consiglio Europeo (ovvero i Governi dei 27 Stati Membri) ed il Parlamento Europeo hanno raggiunto un accordo (poi ufficialmente approvato dal Parlamento nella Sessione Plenaria del 17 dicembre) riguardo la Proposta di Direttiva della Commissione sulla promozione dell uso di energia da fonti rinnovabili (Bruxelles, 23.1.2008, COM(2008) 19 finale). La Proposta prevede di ottenere entro il 2020 il 20% dell'approvvigionamento complessivo di energia dell Europa comunitaria dal ricorso alle fonti energetiche rinnovabili (attualmente la percentuale è dell 8,5%). Le direttive attualmente in vigore in tema di rinnovabili riguardano soltanto l'energia elettrica e i biocarburanti (2001/77/CE e 2003/30/CE). Il terzo settore, riscaldamento e raffreddamento dell acqua e dell aria, non è stato finora regolamentato. Ai sensi della nuova direttiva, ogni Stato Membro ha autonomia nel definire il proprio piano nazionale, ma esso deve esplicitare il contributo al traguardo complessivo di ciascun comparto delle rinnovabili, sulla base dei parametri energetici che contraddistinguono il paese. Questo ultimo punto costituisce la base di partenza della presente indagine. Il gruppo di paesi qui considerati presenta una realtà molto differenziata. Alcuni paesi hanno già una lunga tradizione nell uso delle energie rinnovabili, anche se con diverse tipologie di risorsa a seconda delle caratteristiche del rispettivo territorio. Altri, invece, si sono rivolti a queste fonti alternative solo di recente e tra questi rientrano la maggior parte dei paesi oggetto di questo studio. In linea generale emerge un quadro in cui il ritardo dovuto al perdurante ricorso a risorse energetiche ed impianti di produzione tradizionali presenti sul territorio, anche quando storicamente dipendenti dalle importazioni, è aggravato dalla carenza di risorse finanziarie e da un assetto giuridico piuttosto incerto o incompiuto. 3
In sintesi, il presente lavoro si articola in 3 principali sezioni, che saranno a loro volta suddivise in sub-sezioni nel corso del suo progressivo approfondimento: Sezione 1: - La normativa europea: ragioni del parziale fallimento della Direttiva 2001/77/CE ed analisi dei contenuti della nuova Proposta di Direttiva. Primo inquadramento dei provvedimenti normativi di attuazione da parte dei paesi considerati, suddiviso per singolo paese. Sezione 2: - Lo stato attuale: produzione di energie rinnovabili nei paesi di riferimento, futuri sviluppi previsti ed eventuali ostacoli strutturali (connessioni alla rete, stato della medesima), suddiviso per singolo paese. Sezione 3: - Le prospettive di investimento: rapporto costi/benefici, fabbisogni tecnologici e condizioni del mercato nei singoli paesi. Valutazione finale di attrattività (apertura agli IDE, pressioni competitive, indici di rischio) per gli investitori internazionali. Tanto più importante appare perciò il monitoraggio delle operazioni avviate e dei risultati attesi dalla messa in opera dei programmi nazionali di sviluppo già finanziati dai Fondi Strutturali nei singoli paesi. I progetti inerenti l energia alternativa sono infatti fra gli obiettivi prioritari ammessi al finanziamento dei fondi nella attuale fase di programmazione 2007-2013. Il Regolamento CE n. 1080/2006 del 5 luglio 2006, relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale FESR, include l energia da fonti rinnovabili tra i settori beneficiari. In particolare, l art. 4 del regolamento indica come priorità 9 dell obiettivo Convergenza (ex Obiettivo 1) gli investimenti nel settore dell'energia, incluso il miglioramento delle reti trans-europee, che contribuiscano a migliorare la sicurezza dell'approvvigionamento, l'integrazione degli aspetti ambientali, l'efficienza energetica e lo sviluppo delle energie rinnovabili; mentre l art. 5 relativo alle priorità dell obiettivo Competitività regionale e occupazione (ex Obiettivo 2) nel quadro della priorità 2 ambiente e prevenzione dei rischi specifica la promozione dell'efficienza energetica e della produzione di energie rinnovabili e dello sviluppo di sistemi efficienti di gestione dell'energia quale priorità 2.c. 4
UE prospettiva di crescita del settore delle energie rinnovabili secondo le previsioni di messa in opera della nuova direttiva europea Stato Membro % rinnovabili nel 2005 % da raggiungere nel 2020 Austria 23,3 34 Belgio 2,2 13 Bulgaria 9,4 16 Cipro 2,9 13 Rep. Ceca 6,1 13 Danimarca 17,0 30 Estonia 18,0 25 Finlandia 28,5 38 Francia 10,3 23 Germania 5,8 18 Grecia 6,9 18 Ungheria 4,3 13 Irlanda 3,1 16 Italia 5,2 17 Lettonia 32,6 40 Lituania 15,0 23 Lussemburgo 0,9 11 Malta 0 10 Olanda 2,4 14 Polonia 7,2 15 Portogallo 20,5 31 Romania 17,8 24 Slovacchia 6,7 14 Slovenia 16,0 25 Spagna 8,7 20 Svezia 39,8 49 Regno Unito 1,3 15 5