NORMATIVA TECNICA DI RIFERIMENTO Tutti i lavori e le opere dovranno essere eseguite a perfetta regola d arte rispondenti a: - Assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna n. 156 del 04/03/2008 e successiva n. 1362 del 20/09/2010 inerente l approvazione di indirizzo e coordinamento sui requisiti di rendimento energetico e sulle procedure di certificazione energetica degli edifici. - Legge 18/11/83 - Disposizioni per l esercizio degli impianti di riscaldamento. - D.M. 1/12/1975 - Norme di sicurezza per gli apparecchi contenenti liquidi caldi sotto pressioni (I.S.P.E.S.L.) e successivi aggiornamenti. - Norme tecniche UNI-CTI, UNI-CIG, UNI-CEI, UNI-EN. - Norme di prevenzione incendi. - D.M. 37/2008 recante la norma per la sicurezza degli impianti e relativo decreto di attuazione. - D.P.R. 27 aprile 1955, n.547 relativo alla prevenzione degli infortuni sul lavoro e successive modifiche ed integrazioni. - R.D. 2 febbraio 1901 n.45 - Regolamento generale sanitario ; - R.D. 27 luglio 1934 n.1265 - "Approvazione del Testo Unico delle leggi sanitarie" ; - Circolare n.190 del 21 novembre 1970 del Ministero della Sanità-Erogazione di acqua potabile negli edifici. Vigilanza e prescrizioni tecniche ai fini dell'inquinamento delle acque potabili ; - legge 10 maggio 1976 n.319 recante norme per la tutela delle acque dall'inquinamento. - Regolamenti di igiene in vigore nel comune in cui si eseguono gli impianti in oggetto. - Tutte le successive modifiche ed integrazioni delle leggi, regolamenti, decreti e circolari intervenute alla data dell esecuzione dell opera anche se non sopra richiamate. DESCRIZIONE DELL IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE Il progetto prevede la realizzazione di un impianto centralizzato collegato alla rete di teleriscaldamento per il fabbisogno di energia termica ed a un gruppo frigorifero di futura installazione. La sala pompe e scambiatori di calore saranno posizionati in un locale seminterrato all interno dell edificio. In considerazione delle diverse tipologie di attività esercitate all interno della struttura, della diversa esposizione termica e della possibilità di utilizzo in orari diversi, per la massima flessibilità, abbiamo progettato di installare singole unità di trattamento posizionate sulla copertura. L installazione di singole unità termoventilanti, oltre a essere la soluzione che offre il maggior confort ambiente è quella che ci permette la massima razionalizzazione dei consumi energetici in quanto permetterà in ogni singola zona la gestione dei parametri microclimatici abbinata al rinnovo d aria degli ambienti. Il dimensionamento delle portate d aria è stato desunto in base alla tipologia di attività svolta ed alle tabelle della UNI 10339. Le unità termoventilanti, a servizio delle singole zone, saranno collegate ad una serie di canalizzazione di distribuzione dell aria in lamiera zincata o altro materiale, isolati all esterno in conformità al DPR 412/93 e successivo DPR 551/99. Per la distribuzione dell aria in ambiente saranno accuratamente scelti in fase progettuale dei diffusori del tipo ad alta induzione in grado di evitare fastidiose turbolenze agli occupanti e nel contempo evitare stratificazioni d aria che producono evidente spreco energetico.
Le unità termoventilanti, oltre a mantenere i parametri microclimatici, saranno dotate presa aria esterna e canale di espulsione per garantire negli ambienti non dotati di aerazione naturale il ricambio aria nel rispetto della norma UNI 10339. Le prese aria esterna di tutte le unità termoventilanti saranno realizzate sulla copertura dell edificio ad una altezza non inferiore a mt. 4,00 dal piano di campagna. L aria di rinnovo, così come previsto dalla norma UNI 10339, sarà preventivamente filtrata con filtri aventi le caratteristiche richieste nel prospetto VI della norma stessa in funzione delle singole attività esercitate. Al fine di garantire il massimo risparmio energetico saranno installati sulle unità termoventilanti dei recuperatori di calore statici in grado di recuperare energia dall aria espulsa e cederla a quella di rinnovo. Ogni unità termoventilante sarà dotata di termoregolazione elettronica in grado di gestire i valori termoigrometrici dell aria in ambiente agendo sulle valvole di regolazione installate a bordo macchina. Considerata la natura dell edificio e l importanza dell aspetto manutentivo verrà data particolare importanza al posizionamento della sezione filtrante al fine di agevolare le operazioni di pulizia o sostituzione dei filtri stessi nelle periodicità previste. In fase progettuale sono state analizzate una serie di azioni concomitanti per eliminare il problema dell inquinamento acustico ed in particolare sono state selezionate delle unità termoventilanti che per materiali e tipologia costruttiva abbinino la perfetta efficienza ad una bassa rumorosità. A tale scopo sono state individuate aziende produttrici che oltre ad utilizzare pannellature di grosso spessore coibente, realizzano le proprie unità con basse velocità di attraversamento dell aria che riducono il rumore di trascinamento dell aria e permettono l utilizzo di ventilatori a basso numero di giri. Onde evitare trasmissione di rumore attraverso le canalizzazione saranno installati dei silenziatori di tipo statico. L impianto termico sarà completato da una serie di corpi scaldanti singoli (ventilconvettori e radiatori) nei locali camerini e servizi. Dati tecnici di progetto a) Condizioni termoigrometriche esterne : - Inverno - 5 C con 80 % U.R. - Estate 32 C con 60 % U.R. b) Condizioni termoigrometriche interne : - Inverno 20 C con 50 % U.R. - Estate 26 C con 50 % U.R. c) Tolleranze - Temperature ± 1 C - Umidità relativa ± 5 C d) Temperatura fluidi termovettori - acqua calda 75 C - 65 C e) Prescrizioni varie - Vel. max aria in ambiente 0,12 m/sec - Rumorosità massima al dì sopra del livello di fondo considerato pari a 40 db (A) 5,0 db (a)
RICAMBI D ARIA Il ricambio di aria e fissato in modo che la portata di aria esterna di ventilazione non sia in nessun caso inferiore al valore calcolato nel rispetto della norma UNI 10339. Sala Polivalente Il ricambio di aria e fissato in modo che la portata di aria esterna di ventilazione non sia in nessun caso inferiore al valore calcolato nel rispetto della norma UNI 10339. Il prospetto III della norma UNI 10339 fissa per persona la portata di aria esterna o di estrazione che per attività assimilabili è pari a 5,5x10-3 x 3600(secondi in un ora) Pertanto essendo la capienza massima della sala pari a 499 persone la portata d aria di ricambio sarà pari a: 499 x 5,5x10-3 x 3600 = 9.880 mc. I ricambi aria saranno garantiti da unità termoventilati, dotate di ventilatore di estrazione ed immissione dell aria avente portata di estrazione pari a 20.000 mc. Nei locali sarà garantita una portata di estrazione non inferiore a 4vol/h. mentre nei servizi igienici sarà garantita una portata di estrazione non inferiore a 8vol/h. Costo di gestione Il costo di gestione verrà mantenuto entro livelli molto bassi avendo previsto l installazione di sistemi autonomi per la distribuzione dell acqua calda e dell aria ed inoltre l impianto da realizzare così sezionato consentirà una facile manutenzione ed un rendimento globale maggiore. Allo scopo di contenere i costi energetici sono state adottate moderne tecnologie che consentono di adattare la potenza erogata e distribuita alle effettive esigenze delle singole zone. Elevata flessibilità La flessibilità dell impianto consisterà in una sua semplice e poco costosa adattabilità a future variazioni della forma e destinazione dei locali. L elevata flessibilità dell impianto è stata ottenuta con una distribuzione modulare sia del fluido termovettore che dell aria primaria. Il sezionamento di tutti i collettori dei diversi circuiti permetterà l esclusione di porzioni anche estese dell impianto.
DESCRIZIONE DELL IMPIANTO IDRICO L impianto comprende le seguenti installazioni: - rete di distribuzione secondaria dell acqua miscelata dal bollitore posizionato nel locale pompe fino ai singoli utilizzi; - rete di distribuzione di acqua fredda a partire dal contatore dell acquedotto al bollitore. Dati tecnici di progetto Per il calcolo dei diametri della rete di adduzione sono state considerate le seguenti portate minime di erogazione: -vano cassetta 0.10 lt/sec -lavabo 0.10 lt/sec Le portate massime di ciascun tronco delle reti, ai fini della determinazione dei diametri, sono state ottenute dalla somma delle portate dei singoli apparecchi serviti dal tronco, opportunamente ridotta da un coefficiente di contemporaneità, ottenibile mediante il calcolo delle probabilità e attraverso le curve suggerite dalle norme idro-sanitarie italiane. Il calcolo è stato effettuato in modo da mantenere nei punti di utilizzazione i seguenti valori: -pressione a monte del rubinetto - min. 8 M.C.A. - max. 50 M.C.A. -velocità max. nelle reti di distribuzione 1,8 m/sec -rumorosità max. 40 dba IL TECNICO ING. MASSARI MAURO