BAT. 26 Giugno 2015 Ing. Michele Chiarato Product Manager. Settore acustica e fuoco

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P91.it. P91.it Intonaci Knauf per la protezione dal fuoco. P911.it Knauf VERMIPLASTER. Vermiplaster 07/2014

SOMMARIO DESCRIZIONE DEL CAMPIONE... 2 PROVA IN FORNO... 3 CALCOLO CON IL SOFTWARE IS FUOCO... 5 APPLICAZIONE FUOCO STANDARD... 8

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Nuove certificazioni europee per gli intonaci protettivi al fuoco per strutture. Analisi dei rapporti di valutazione. Esempi pratici di protezione passiva con intonaci, dimensionamento e verifica dell applicazione. BAT. 26 Giugno 2015 Ing. Michele Chiarato Product Manager. Settore acustica e fuoco

DAL 1981 LA STORIA Edilteco Group nasce nel 1981 sviluppando, da subito, prodotti e tecnologie destinate al settore delle malte leggere termoisolanti a base di inerti superleggeri, con particolare riferimento alle perle vergini di polistirene espanso raggiungendo, negli anni, un ruolo di leadership tecnologica, produttiva e di mercato. Sono passati oltre trent anni da quel lontano 1981 ma la volontà di ideare, produrre e commercializzare prodotti innovativi per tutto il mondo delle costruzioni è rimasta immutata.

LE DIVISIONI EDILTECO ISOLAMENTO TERMICO RISANAMENTO E DEUMIDIFICAZIONE ISOLAMENTO E CORREZIONE ACUSTICA SISTEMI DI ISOLAMENTO DALLE VIBRAZIONI PROTEZIONE PASSIVA AL FUOCO DI STRUTTURE ATTREZZATURE DA CANTIERE ED IMPIANTI DI PRODUZIONE

EDILTECO GROUP: Capofila Opera in: Italia ed estero. Sede e stabilimento: S.Felice sul Panaro (MO). EDILTECO FRANCE: Area Operativa Sede e stabilimento: Saint Germain sur Moine. Stock: Parigi. EDILTECO BENELUX: Area Operativa Sede e stabilimento: Bruxelles. Produzione: Fleurus. EDILTECO SUDAMERICANA: Area Operativa Sede e stabilimento: Buenos Aires.

PROTHERM DIVISION La gamma Protherm mette a disposizione dei professionisti antincendio strumenti efficaci per la protezione passiva al fuoco delle strutture, utilizzabili, ad esempio, all interno di infrastrutture quali aeroporti, ospedali, scuole e sistemi di viabilità. La gamma Protherm è il risultato di un costante sviluppo tecnologico finalizzato a salvare le vite umane e a salvaguardare i patrimoni infrastrutturali. Protezione al fuoco di strutture metalliche Protezione al fuoco di strutture in cls/ca Protezione al fuoco di laterizi.

INTONACI PROTEZIONE PASSIVA AL FUOCO Nuove norme di test europee Analisi dei rapporti di valutazione Esempi di dimensionamento del protettivo e verifica dell applicazione.

EN 13381-3 EN 13381-4 EN 13381-5 Nuove certificazioni europee dei sistemi protettivi per strutture in acciaio, calcestruzzo e miste.

RESISTENZA AL FUOCO STRUTTURE

NUOVO REGOLAMENTO DI PREVENZIONE INCENDI D.P.R. 1 agosto 2011, n. 151 Le attività sottoposte ai controlli di prevenzione incendi differenziate in relazione al rischio CATEGORIA A Attività a basso rischio e standardizzate CATEGORIA B Attività a medio rischio CATEGORIA C Attività ad elevato rischio Viene eliminato il parere di conformità sul progetto La valutazione di conformità dei progetti ai criteri di sicurezza antincendio si dovrà ottenere entro 60 giorni. AVVIO DELL ATTIVITÀ TRAMITE SCIA Controlli con sopralluogo a campione (entro 60 giorni) Rilascio, su richiesta, di copia del verbale della visita tecnica Controllo con sopralluogo (entro 60 giorni)

SCIA Chi deve dichiarare Che cosa Il titolare dell attività SEGNALA, con una dichiarazione di atto notorio, l inizio dell attività; Il Tecnico abilitato ASSEVERA la conformità dell opera dal punto di vista antincendio; Il Tecnico abilitato ed iscritto negli elenchi del Ministero dell Interno (DM 5 agosto 2011) CERTIFICA: redazione dei NUOVI modelli tra i quali: CERT.REI (Pin 2.2-2012 ) e DICH.PROD (Pin 2.3-2014). MOD. CERT.REI Certificazione di resistenza al fuoco; Relazione valutativa della resistenza al fuoco; Dichiarazione di corrispondenza (collaudo finale).

REQUISITO DI RESISTENZA AL FUOCO RESISTENZA AL FUOCO DETERMINAZIONE della prestazione da richiedere VERIFICA della prestazione posseduta DM 9 marzo 2007 DM 16 Febbraio 2007

DM 16 FEBBRAIO 2007 Classificazione dei prodotti da costruzione destinati alle attività per le quali è previsto il requisito di resistenza al fuoco

Classificazione dei prodotti da costruzione destinati alle attività per le quali è previsto il requisito di resistenza al fuoco DM 16 FEBBRAIO 2007 Definisce le classi e i requisiti di resistenza al fuoco (R,E,I, etc ). Detta le modalità di prova per gli elementi costruttivi e per i prodotti destinati all incremento di resistenza al fuoco di strutture (norme). Detta le metodologie di calcolo per i requisiti di resistenza al fuoco delle strutture (norme). Abroga la circolare 91/61 introduce i test secondo norme europee. Abroga le norme di calcolo UNI 9502-9503 - 9504.

DM 16 FEBBRAIO 2007 EN 1991-1-2 Azioni sulle strutture - Parte 1-2: Azioni sulle strutture esposte al fuoco. EN 1992-1-2 Progettazione delle strutture di calcestruzzo - Parte 1-2: Progettazione strutturale contro l incendio. EN 1993-1-2 Azioni sulle strutture di acciaio - Parte 1-2: Progettazione strutturale contro l incendio. EN 1994-1-2 Progettazione delle strutture miste acciaio calcestruzzo - Parte 1-2: Progettazione strutturale contro l incendio. EN 1995-1-2 Progettazione delle strutture di legno - Parte 1-2: Regole generali Progettazione strutturale contro l incendio. EN 1996-1-2 Progettazione delle strutture di muratura - Parte 1-2: Progettazione strutturale contro l incendio. EN 1999-1-2 Progettazione delle strutture di alluminio - Parte 1-2: Progettazione strutturale contro l incendio. NORMATIVA DI RIFERIMENTO EN 13381-1 EN 13381-2 EN 13381-3 EN 13381-4 EN 13381-5 EN 13381-6 ENV 13381-7 EN 13381-8 DM 31 LUGLIO 2012 Approvazione delle Appendici Nazionali recanti i parametri tecnici per l applicazione degli Eurocodici.

CERTIFICAZIONE DI RESISTENZA AL FUOCO con intonaci protettivi NORME DI PROVA E CLASSIFICAZIONE E NORME EXAP NORME DI CALCOLO E NORME DI PROVA PER I SISTEMI PROTETTIVI DM 16/2/2007 RAPPORTI DI CLASSIFICAZIONE E FASCICOLO TECNICO CODICI DI CALCOLO E ABACHI PRESTAZIONALI TABELLE PROFESSIONISTA ISCRITTO ELENCO M.I. PROFESSIONISTA ISCRITTO ELENCO M.I. PROFESSIONISTA ISCRITTO ELENCO M.I. CERTIFICAZIONE Intonaci certificati secondo EN 13381-3 EN 13381-4 EN 13381-5 Intonaci da allegato D DM 16/2/2007

Intonaci per la protezione al fuoco Premiscelati in sacco a base gesso o a base cemento Massa volumica in opera 250-1000 Kg/m 3 Colori: grigio o bianco Certificati secondo: EN 13381-3 su calcestruzzo EN 13381-4 su acciaio EN 13381-5 su strutture miste EN 13381-1 protettivi a membrana Applicazione meccanica con intonacatrice Applicabili all esterno o solo in ambienti interni e semiesposti Classe di reazione al fuoco A1

METODI APPLICATIVI Con macchine intonacatrici Ripristino e manutenzione, anche a mano sistemi ad iniezione di speciali additivi di presa

METODI DI PROVA PER LA DETERMINAZIONE DEL CONTRIBUTO ALLA RESISTENZA AL FUOCO DI ELEMENTI STRUTTURALI. PROTEZIONE APPLICATA AD ELEMENTI DI CALCESTRUZZO NORMA EN13381-3

PROVE AL FUOCO SU CALCESTRUZZO Si testano elementi caricati, sia solette che travi con gli spessori di intonaco protettivo massimo e minimo che il produttore decide di applicare.

PROVE AL FUOCO SU CALCESTRUZZO All interno degli elementi vengono applicate delle termocoppie in grado di misurare le temperature a diverse distanze dalla superficie esterna dell elemento durante tutta la durata dell esposizione al fuoco dell elemento protetto con l intonaco.

PROVE AL FUOCO SU CALCESTRUZZO

PROVE AL FUOCO SU CALCESTRUZZO

PROVE AL FUOCO Gli elementi protetti sono esposti al fuoco in un forno di laboratorio con una curva nominale standard (ISO 834 / EN 1363-1) che governa l incremento di temperatura al passare del tempo all interno del forno.

ELABORAZIONE DATI DATI MISURATI: Temperature delle termocoppie disposte all interno degli elementi in calcestruzzo Temperatura interna al forno Pressione all interno del forno Deformazione degli elementi caricati. ATTRAVERSO I QUALI SI PUÒ: Valutare i parametri legati all aderenza (Stickability) Valutare la coerenza dei dati Valutare la necessità di eventuali prove integrative Elaborare i dati secondo normativa.

ELABORAZIONE DATI Lo specifico posizionamento delle termocoppie all interno del calcestruzzo consente di ricavare una mappatura delle temperature all interno degli elementi durante il tempo di esposizione alla curva di incendio standard.

ELABORAZIONE DATI SOLAI / PARETI Dalle differenze tra le mappature termiche degli elementi protetti rispetto a quelle standard degli elementi non protetti (EN 1992-1-2) si ricava l efficacia del rivestimento protettivo.

ELABORAZIONE DATI TRAVI / PILASTRI Dalle differenze tra le mappature termiche degli elementi protetti rispetto a quelle standard degli elementi non protetti (EN 1992-1-2) si ricava l efficacia del rivestimento protettivo.

SPESSORE EQUIVALENTE DI CALCESTRUZZO Esprime quale sia lo spessore di calcestruzzo a cui equivale lo spessore di intonaco protettivo applicato, al fine del comportamento al fuoco dell elemento. SPESSORE EQUIVALENTE DI CALCESTRUZZO determinato in dell allegato C della norma ENV 13381-3 base ai principi Es: t = 120 min. 10 mm. di intonaco equivalgono a 36 mm. di calcestruzzo. 32 mm. di intonaco equivalgono a 100 mm. di calcestruzzo

SPESSORE EQUIVALENTE DI CALCESTRUZZO Esprime quale sia lo spessore di calcestruzzo a cui equivale lo spessore di intonaco protettivo applicato, al fine del comportamento al fuoco dell elemento. Spessore equivalente di calcestruzzo (mm) R120 mm. di intonaco

ELABORATI DELL ASSESSMENT Es. Abaco prestazionale

Es. Certificato secondo EN 13381-3 su travi Intervallo di densità di calcestruzzo cui si applica il sistema protettivo. Massima classe di resistenza del calcestruzzo cui il risultato della valutazione è applicabile. Tipo di aggregato cui il risultato della valutazione è applicabile. Minima larghezza della trave di calcestruzzo cui il risultato è applicabile (mm). Tipologia di materiale distaccante cui il risultato della valutazione è applicabile. LIMITI DI APPLICABILITÀ RISULTATI + 15% p c C30/37 Siliceo 150 Emulsione I risultati del presente rapporto di valutazione, sono applicabili sia a travi, sia a colonne di calcestruzzo, esposte all incendio su più di un lato, a condizione che il metodo di applicazione sia il medesimo di quello provato e che l influenza della temperatura, nel caso di esposizione su più lati, sia stata calcolata secondo la EN 1992-1-2 e vagliata nell ambito delle valutazione.

METODI DI PROVA PER LA DETERMINAZIONE DEL CONTRIBUTO ALLA RESISTENZA AL FUOCO DI ELEMENTI STRUTTURALI. PROTEZIONE APPLICATA AD ELEMENTI DI ACCIAIO NORMA EN 13381-4

PROVE AL FUOCO SU PROFILI IN ACCIAIO Si testa un set più o meno ampio di profili, caricati e non caricati, con spessori di intonaco protettivo applicato compresi tra il massimo ed il minimo che il produttore decide di applicare.

PROVE AL FUOCO SU PROFILI IN ACCIAIO Sui profili in acciaio vengono applicate delle termocoppie in grado di misurare le temperature durante tutta la durata dell esposizione al fuoco dell elemento protetto con l intonaco.

PROVE AL FUOCO SU PROFILI IN ACCIAIO Durante il tempo di esposizione si misurano i valori delle temperature con termocoppie posizionate sui profili e le pressioni e temperature raggiunte all interno del forno. Questi sono i dati necessari per elaborare i risultati di qualifica del protettivo.

ELABORAZIONE DATI DATI MISURATI: Temperature delle termocoppie sui profili metallici Temperatura interna al forno Pressione all interno del forno Deformazione degli elementi caricati. ATTRAVERSO I QUALI SI PUÒ: Valutare i parametri legati all aderenza (Stickability) Valutare la coerenza dei dati Valutare la necessità di eventuali prove integrative Elaborare i dati secondo normativa.

ASSESSMENT RAPPORTO DI VALUTAZIONE Documento che fornisce la determinazione del contributo alla Resistenza al Fuoco di profili in acciaio da parte dell intonaco. I risultati sono degli abachi di dimensionamento dello spessore di protettivo da applicare in relazione alle fattore di sezione del profilo e delle temperature critiche di progetto previste per la classe di resistenza richiesta.

ASSESSMENT RAPPORTO DI VALUTAZIONE Fattore di SEZIONE: Ap/V [m -1 ] corrisponde al rapporto tra la superficie del profilo esposta al flusso di calore e il volume dell elemento per unità di lunghezza. (per i profili a sezione costante il fattore di sezione corrisponde al rapporto tra il perimetro della sezione trasversale esposto e l area della stessa). Per protettivi in aderenza: Esposizione su 4 lati Esposizione su 3 lati

ASSESSMENT RAPPORTO DI VALUTAZIONE Fattore di SEZIONE: Ap/V [m -1 ] per protettivi in aderenza. ESEMPIO: HEB 300 Esposizione su 4 lati 116 m -1 Esposizione su 3 lati 96 m -1

TABELLE - PROFILI Fattore di SEZIONE: Ap/V per protettivi

DIMENSIONAMENTI CON CERTIFICATI Assessment - Estratto Abaco

LIMITI DI APPLICABILITÀ RISULTATI Intervallo di spessori del materiale protettivo 1 Spessore minimo d pmin (mm) Spessore minimo d pmax (mm) Intervallo di fattori di sezione dell acciaio 2 Massima temperatura di progetto ( C) 3 Massimo periodo di protezione al fuoco (min) 4 Applicabilità a profili con sezioni differenti da I o da H Modalità di applicazione del sistema protettivo 5 Applicabilità ad altri gradi di acciaio (EN 10025) Qualsiasi altra limitazione. d pmin < d p < d pmax 10 60 310 m -1 > Am/V > 70 m -1 600 240 No meccanica (a spruzzo) Limitatamente ai gradi di acciaio di impiego strutturale (designazione S) esposizione su n 3 o n 4 lati.

PROFILATI TUBOLARI CAVI - APPENDICE B / EN 13381-4 Possono essere protetti con l intonaco ma si dovrà maggiorare lo spessore degli abachi secondo l appendice B della norma, al paragrafo B1.1 - protettivi passivi. Per i tubolari con fattore di sezione (Ap/V) inferiore o uguale a 250 m -1 : Si legge lo spessore d p che l abaco prevedrebbe per tale fattore di selezione (Ap/V) e poi lo si maggiora applicando la formula: Spessore modificato = Esempio: Tubolare con fattore di sezione 145 m -1 Spessore di 27 mm. di intonaco previsto dall abaco per le condizioni di progetto. Spessore modificato = 27 * 28,89 mm. 29,0 mm.

PROFILATI TUBOLARI CAVI - APPENDICE B / EN 13381-4 Per i tubolari con fattore di sezione (Ap/V) superiore a 250 m -1 : Si legge lo spessore d p che l abaco prevedrebbe per tale fattore di sezione (Ap/V) e poi lo si maggiora applicando la formula: Spessore modificato = 1,25 * d p Esempio: Tubolare con fattore di sezione 290 m -1 Spessore di 40 mm. di intonaco previsto dall abaco per le condizioni di progetto. Spessore modificato = 40 * 1,25 = 50 mm. NB: in tutti i casi, lo spessore applicato (ottenuto dalla maggiorazione) non dovrà mai eccedere lo spessore massimo testato.

METODI DI PROVA PER LA DETERMINAZIONE DEL CONTRIBUTO ALLA RESISTENZA AL FUOCO DI ELEMENTI STRUTTURALI. PROTEZIONE APPLICATA AD ELEMENTI COMPOSITI DI CALCESTRUZZO / LASTRE PROFILATE DI ACCIAIO NORMA EN 13381-5

PROVE AL FUOCO SU SOLAI IN LAMIERA GRECATA E CLS Si testano due solette, una con lo spessore di intonaco protettivo massimo e una con lo spessore di intonaco protettivo minimo che il produttore decide di applicare. All interno degli elementi vengono applicate delle termocoppie in grado di misurare le temperature a diverse distanze dalla superficie esterna dell elemento durante tutta la durata dell esposizione al fuoco dell elemento protetto con l intonaco.

PROVE AL FUOCO SU SOLAI IN LAMIERA GRECATA E CLS

ELABORAZIONE DATI DATI MISURATI: Temperature delle termocoppie disposte all interno degli elementi in calcestruzzo e sulla lamiera grecata Temperatura interna al forno Pressione all interno del forno Deformazione degli elementi caricati. ATTRAVERSO I QUALI SI PUÒ: Valutare i parametri legati all aderenza (Stickability) Valutare la coerenza dei dati Valutare la necessità di eventuali prove integrative Elaborare i dati secondo normativa.

CERTIFICATO EN 13381-5 ELABORATI DELL ASSESSMENT - PROTHERM LIGHT Lo specifico posizionamento delle termocoppie all interno del calcestruzzo e sulla lamiera grecata consente di ricavare una mappatura delle temperature all interno degli elementi al passare del tempo di esposizione alla curva di incendio standard. Spessore di calcestruzzo equivalente Tempo per raggiungere 350 sulla grecata in funzione dello spessore applicato

CERTIFICATO 13_02603-1 ELABORATI DELL ASSESSMENT - PROTHERM LIGHT In accordo con la norma EN 13381-5 il laboratorio ricava gli spessori minimi per garantire i requisiti REI di solai compositi lamiera grecata e calcestruzzo aventi diverse H totali. CERTIFICATO EN 13381-5

ELABORATI DELL ASSESSMENT - PROTHERM LIGHT In accordo con la norma EN 13381-5 il laboratorio ricava gli spessori minimi per garantire i requisiti REI di solai compositi lamiera grecata e calcestruzzo aventi diverse H totali. Grecata Rientrante

DIMENSIONAMENTO DEGLI SPESSORI NECESSARI PER LA PROTEZIONE AL FUOCO DI STRUTTURE SECONDO EUROCODICI

PROGETTAZIONE AL FUOCO DI STRUTTURE CRITERI DI PROGETTAZIONE La sicurezza in caso di incendio si determina sulla base della resistenza al fuoco dei singoli elementi strutturali, di porzioni di struttura o dell intero sistema costruttivo. PROCEDURA DI ANALISI DELLA RESISTENZA AL FUOCO Individuazione dell incendio di progetto appropriato alla costruzione in esame. Analisi dell evoluzione della temperatura all interno degli elementi strutturali. Analisi del comportamento meccanico delle strutture esposte al fuoco Verifiche di sicurezza.

PROGETTAZIONE AL FUOCO DI STRUTTURE METODOLOGIE DI CALCOLO Calcolo tabellare Utilizzando tabelle che forniscono il tempo di resistenza al fuoco in funzione di un limitato numero di parametri (è possibile solo per casi molto semplici e con riferimento a curve nominali di incendio). Modelli di calcolo semplificati Al variare della temperatura del materiale, applicando i metodi utilizzati a freddo con valori ridotti delle proprietà meccaniche. (Adatti per singoli elementi o semplici sotto-strutture e con riferimento a curve nominali di incendio). Modelli avanzati di calcolo Capaci di riprodurre in dettaglio la situazione reale, per qualsiasi curva di incendio e per intere strutture, tenendo quindi conto delle azioni indirette (di solito non giustificati per singoli elementi).

METODI DI VERIFICA ANALISI NEL DOMINIO DEL TEMPO: t fi,d t fi,richiesto ANALISI NEL DOMINIO DELLA RESISTENZA: R fi,d,t E fi,d ANALISI NEL DOMINIO DELLA TEMPERATURA: θ a,t θ cr

ACCIAIO Il metodo semplificato della temperatura critica EUROCODICE 1993-1-2

ACCIAIO - Il metodo semplificato della temperatura critica EUROCODICE 1993-1-2 prospetto 3.1

ACCIAIO - Il metodo semplificato della temperatura critica EUROCODICE 1993-1-2 Ipotesi: distribuzione uniforme della temperatura Collasso si verifica quando l effetto dei carichi (agenti durante l incendio) eguaglia la resistenza della membratura esposta al fuoco: E fi,d = R fi,d,(θcr) NelI ipotesi che la resistenza a caldo si possa esprimere come aliquota di quella ad inizio incendio (t=0) mediante il coefficiente di riduzione della tensione di snervamento (e dunque NON NEL CASO DI VERIFICHE DI STABILITÀ dell elemento): La condizione di collasso diviene: E fi,d = R fi,d,(θcr) = K y, θcr * R fi,d,(t=0)

ACCIAIO - Il metodo semplificato della temperatura critica EUROCODICE 1993-1-2 Ipotesi: distribuzione uniforme della temperatura Coefficiente di utilizzazione ad inizio incendio (a freddo): μ 0 esprime quanto «margine» ha la struttura a inizio incendio (t=0) Allora: μ 0 = k y,θcr La temp. critica delle strutture in acciaio θ a,cr varia in funzione del fattore di utilizzazione μ 0

ACCIAIO - Il metodo semplificato della temperatura critica EUROCODICE 1993-1-2 Temp. critica dell acciaio θ a,cr in funzione del fattore di utilizzazione μ 0 EUROCODICE 1993-1-2 prospetto 4.1

ACCIAIO - Il metodo semplificato della temperatura critica EUROCODICE 1993-1-2 prospetto 4.1 Temp. critica dell acciaio θ a,cr in funzione del fattore di utilizzazione μ 0

ESEMPIO APPLICATIVO HE300B S235 (156 m -1 ) RICHIESTA classe di resistenza R90 Fattore di utilizzo: μ 0 = M fi,d /M r,d,0 = 0,6 θ a,cr = 554 C In alternativa si legge sul prospetto 4.1 dell eurocodice.

PROFILI IN ACCIAIO - Il metodo semplificato della temperatura critica EUROCODICE 1993-1-2 prospetto 4.1 Temp. critica dell acciaio θ a,cr in funzione del fattore di utilizzazione μ0

DIMENSIONAMENTI CON CERTIFICATI EN 13381-4 Assessment Abaco R90

NORMA EN 13381-4 ESEMPIO APPLICATIVO Riassumendo: HE300B S235 (156 m -1 ) PROGETTO DI UNA TRAVE INFLESSA R90 μ 0 = M fi,d /M r,d,0 = 90/151 = 0,6 θ a,cr = 554 C R90 richiesto Da calcolo secondo EN 1993-1-2: si devono applicare 16 mm. di intonaco Protherm Light in conformità a quanto riportato nel rapporto di valutazione CSI1784FR eseguito secondo EN 13381-4

CALCESTRUZZO Metodo tabellare EUROCODICE 1992-1-2 PROTEZIONE DI TRAVE IN CA - R120 ES: Trave in CLS precompresso a sezione rettangolare dim. 300x700 mm Copriferro sp. 35 mm RICHIESTA classe di resistenza R120

prospetto 5.5 Dimensioni minime e distanze dell asse per travi semplicemente appoggiate di calcestruzzo armato e calcestruzzo armato precompresso

CALCESTRUZZO Metodo tabellare EUROCODICE 1992-1-2 PROTEZIONE DI TRAVE IN CA - R120 ES: Copriferro minimo ammesso per b min = 300 mm: a sd = a eff + 10 70 mm. dove a sd è il copriferro sul lato dell armatura sullo spigolo. Copriferro allo stato attuale a > 35 mm. Copriferro da aggiungere = 70-35 = 35 mm. 300 mm Applico 10 mm di intonaco Protherm Light che ha un rapporto di equivalenza pari a 3,55: 10 mm di Protherm Light > 35 mm. di cls da Assessment CSI 1896 RF secondo EN 13381-3 Ottengo un copriferro totale: a = 35 + 35 = 70 mm. VERIFICATO 35 mm

Certificazioni degli intonaci per la protezione strutturale da curva d incendio da idrocarburo NORME UL JET FIRE TEST POOL FIRE TEST RWS

PROVE AL FUOCO

Elementi strutturali (travi e colonne) - Serbatoi di GPL - Partizioni - Elementi in calcestruzzo - Gonne di serbatoi - Supporti etc AREE TIPICHE DI PROTEZIONE AL FUOCO

AVIKOTE AV650 Petrochemical Fireproofing Application Procedure AREE 7.8 LPG TANK FULL PROTECTI ON ( WITH CUTAW AY SHOW I NG METAL LATH) TIPICHE DI PROTEZIONE AL FUOCO Lath/Mesh draped and secured using 18G Tie Wire AV650 Trowel Finished Notch & Caulk AV650 Smooth Trowelled AV650 Sloped to Drain Notch & Caulk

Protezione strutturale nei tunnel AREE TIPICHE DI PROTEZIONE AL FUOCO

LA NORMA UNI 10898 PARTE 3 Stabilisce le modalità di controllo dell applicazione di sistemi isolanti spruzzati, atte a verificarne la conformità alle specifiche di progetto. Il controllo di conformità alle specifiche di progetto si applica prima, durante e dopo la posa in opera del sistema isolante spruzzato con: Verifiche sugli elementi costruttivi (natura, conformazione). Verifiche sui supporti (superficie di posa). Verifiche sui prodotti prima della posa in opera (corrispondenza). Verifiche delle condizioni e modalità di applicazione. Verifiche delle proprietà del sistema isolante spruzzato (spessore, densità, adesione). Verifiche degli accessori di montaggio (se presenti).

VERIFICHE ELEMENTI COSTRUTTIVI NATURA E CONFORMAZIONE PER IL CALCESTRUZZO: Caratteristiche del calcestruzzo Geometrie degli elementi Disposizione delle armature e copriferri Esposizione al fuoco. Esempio di indagine pacometrica

VERIFICHE ELEMENTI COSTRUTTIVI (natura, conformazione)

VERIFICHE ELEMENTI COSTRUTTIVI (natura, conformazione)

VERIFICHE ELEMENTI COSTRUTTIVI (natura, conformazione)

VERIFICHE ELEMENTI COSTRUTTIVI NATURA E CONFORMAZIONE PER ELEMENTI IN ACCIAIO: Caratteristiche dell acciaio Tipologia del profilo Esposizione al fuoco Elementi che impediscono l applicazione continua del protettivo su tutta la superficie.

VERIFICHE ELEMENTI COSTRUTTIVI (natura, conformazione) Rilievo struttura - Risultati di prova - Documentazione fotografica. Per le murature: geometrie e caratteristiche degli elementi in laterizio e degli intonaci. Note: si osserva una muratura in mattoni pieni in laterizio aventi dimensioni 24,0 x 10,0 x 5,5 cm. con disposizione solamente di testa; spessore dei giunti di malta variabile da 1,5 a 2,0 cm; spessore netto muratura 24 cm. (28 cm. compreso intonaco).

VERIFICHE SUI SUPPORTI SUPERFICIE DI POSA PER IL CALCESTRUZZO: Rimozione delle pitture esistenti Rimozione delle parti con distacco o ammalorate Rimozione degli elementi che impediscono l applicazione continua del protettivo Valutare la necessità di applicare trattamenti preliminari o eseguire pulizie.

VERIFICHE SUI SUPPORTI SUPERFICIE DI POSA PER IL CALCESTRUZZO: Rimozione delle pitture esistenti Rimozione delle parti con distacco o ammalorate Rimozione degli elementi che impediscono l applicazione continua del protettivo Valutare la necessità di applicare trattamenti preliminari o eseguire pulizie.

VERIFICHE SUI SUPPORTI SUPERFICIE DI POSA PER ELEMENTI IN ACCIAIO: Rimozione di scorie o residui di lavorazione Rimozione di ruggine Valutare la necessità di applicare trattamenti preliminari o eseguire pulizie Elementi che impediscono l applicazione continua del protettivo su tutta la superficie.

VERIFICHE SUI SUPPORTI SUPERFICIE DI POSA PER ELEMENTI IN ACCIAIO: Rimozione di scorie o residui di lavorazione Rimozione di ruggine Valutare la necessità di applicare trattamenti preliminari o eseguire pulizie Elementi che impediscono l applicazione continua del protettivo su tutta la superficie.

VERIFICHE SUI PRODOTTI PRIMA DELLA POSA IN OPERA, CORRISPONDENZA Corrispondenza del prodotto alla specifica di progetto Certificazioni Numero del lotto di produzione Eventuale data di scadenza Verifica dello stato di conservazione del prodotto.

VERIFICHE CONDIZIONI E APPLICAZIONE Condizioni ambientali e atmosferiche idonee Modalità idonee Attrezzature idonee Eventuale applicazione di elementi accessori o di trattamenti preliminari.

VERIFICA PROPRIETÀ PROTETTIVO SPRUZZATO Spessore applicato Densità del prodotto Grado di adesione.

VERIFICA PROPRIETÀ PROTETTIVO SPRUZZATO

APPENDICE A (normativa) VERIFICA SPESSORE PROTETTIVO SPRUZZATO Numero di elementi da controllare Il numero degli elementi da controllare, scelti casualmente, per ciascun elemento costruttivo e per ciascun spessore del sistema isolante spruzzato deve essere calcolato secondo la formula seguente: dove: n = numero degli elementi da controllare (se n < 1, controllare almeno un elemento); S = sono i metri quadrati di superficie trattata (per ciascun elemento costruttivo considerato nella specifica di progetto).

VERIFICA SPESSORE PROTETTIVO SPRUZZATO Le rilevazioni devono essere distribuite sull intero elemento da controllare, oppure su una frazione significativa di esso pari a: Elementi astiformi: intero elemento oppure 5 ml. Elementi piani: intero elemento oppure 5 m 2 Punti di misura secondo prospetto A.1 alternando possibilmente i punti di misurazione e distribuendoli uniformemente su ogni metro lineare o quadro Escludendo posizioni che distano meno di 50 mm. dagli spigoli. Nel caso di elementi costruttivi aventi forma diversa da quelli rappresentati nel prospetto A.1 scomporre la superficie dell elemento in esame in aree significative caratterizzate da geometrie riconducibili ad una delle cinque famiglie di elementi costruttivi specificata.

VERIFICA DELLO SPESSORE DI PROTETTIVO APPLICATO

VERIFICA SPESSORE PROTETTIVO SPRUZZATO Esempio: 600 m 2 di travi l = 4 m. 300 m 2 di pilastri h = 3m. 450 m 2 di solaio. dove: n = numero degli elementi da controllare (se n < 1, controllare almeno un elemento); S = sono i metri quadrati di superficie trattata (per ciascun elemento costruttivo considerato nella specifica di progetto). Travi: 2 elementi Pilastri: 2 elementi Solaio: 2 elementi

VERIFICA SPESSORE PROTETTIVO SPRUZZATO Travi e pilastri: 2 elementi da 4 m, con 6 misure per ogni metro lineare dell elemento n punti di misura Travi: 2 * 4 * 6 = 48 Pilastri: 2 el. * 4 m * 6 mis = 36 Solaio: 2 aree di misura di 5 m 2 con 5 misure per ogni metro quadro. n punti di misura solaio: 2 * 5 *5 = 50

VERIFICA SPESSORE PROTETTIVO SPRUZZATO Criteri di accettabilità dei risultati: La media dei valori misurati deve essere superiore o uguale al valore nominale di progetto. Ogni singolo valore misurato non deve inferiore al 90% del valore nominale di progetto. Es: Valore nominale di progetto: 22 mm. Valore medio misurato: 24 mm > = 22 mm. Valore minimo misurato: 20 mm > = 19,8 mm. OK OK

Per informazioni: Ing. Michele Chiarato 0535 82161 michele.chiarato@edilteco.it Cerca EDILTECO GROUP su: Rev. Maggio 2015.