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PARLAMENTO EUROPEO 2014-2019 Commissione per gli affari esteri 2015/2036(INI) 6.3.2015 PROGETTO DI RELAZIONE sulla situazione militare strategica nel Bacino del Mar Nero a seguito dell'annessione illegale della Crimea da parte della Russia (2015/2036(INI)) Commissione per gli affari esteri Relatore: Ioan Mircea Pașcu PR\1053203.doc PE546.620v03-00 Unita nella diversità

PR_INI INDICE Pagina PROPOSTA DI RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO...3 PE546.620v03-00 2/7 PR\1053203.doc

PROPOSTA DI RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO sulla situazione militare strategica nel Bacino del Mar Nero a seguito dell'annessione illegale della Crimea da parte della Russia (2015/2036(INI)) Il Parlamento europeo, viste le sue precedenti risoluzioni sull'ucraina, in particolare la risoluzione del 15 gennaio 2015 1, viste le sue precedenti risoluzioni del 12 settembre 2013 sulla dimensione marittima della Politica di sicurezza e di difesa comune 2, del 12 settembre 2012 sulla Relazione annuale del Consiglio al Parlamento europeo sulla politica estera e di sicurezza comune 3, del 3 luglio 2012 sugli aspetti commerciali del Partenariato orientale 4 e del 14 dicembre 2011 sulla revisione della politica europea di vicinato 5, vista la sua risoluzione del 20 gennaio 2011 su un Strategia dell'unione europea per il Mar Nero 6, viste le conclusioni nel Consiglio dell'unione europea del 17 marzo 2014, del 21 marzo 2014 e del 18 dicembre 2014, viste le conclusioni del Consiglio Affari esteri sull'ucraina del 17 novembre 2014 e del 29 gennaio 2015, viste le ultime dichiarazioni del Consiglio Affari esteri, visto l'accordo di associazione dell'unione europea con Ucraina, Moldova e Georgia, viste le sue precedenti risoluzioni sulla Federazione russa, vista la decisone del Consiglio, del 24 giugno 2014, relativa alle modalità di attuazione da parte dell'unione della clausola di solidarietà 7, vista la dichiarazione del Vertice Nato in Galles del 5 settembre 2014, visto l'articolo 52 del suo regolamento, vista la relazione della commissione per gli affari esteri (A8-0000/2015), A. considerando che il Bacino del Mar Nero rappresenta una delle regioni più strategiche al 1 Testi approvati, P8_TA(2015)0011. 2 Testi approvati, P7_TA(2013)0380. 3 Testi approvati, P7_TA(2012)0334. 4 Testi approvati, P7_TA(2012)0276. 5 Testi approvati, P7_TA(2011)0576. 6 Testi approvati, P7_TA(2011)0025. 7 GU L 192 dell'1.7.2014, pag. 53. PR\1053203.doc 3/7 PE546.620v03-00

mondo, di vitale importanza per l'ue e i suoi Stati membri, in particolare quando si tratta di garantire la loro sicurezza e difesa, e per la politica di vicinato dell'ue e il partenariato orientale; che tutti gli annosi conflitti esistenti nella Repubblica di Moldova (Transnistria), Georgia (Ossezia meridionale e Abkhazia) e fra Armenia e Azerbaigian (Nagorno- Karabakh) avvengono nel bacino del Mar Nero; B. considerando che il Consiglio europeo ha condannato con forza l'annessione della Crimea e di Sebastopoli alla Federazione russa e non intende riconoscerla; che di conseguenza sono state imposte restrizioni agli scambi fra l'ue e la Crimea; C. considerando che la NATO ha considerato l'escalation militare della Federazione russa in Crimea, la sua annessione illegittima e illegale della Crimea e la sua continua e deliberata opera di destabilizzazione dell'ucraina orientale in violazione del diritto internazionale; D. considerando che in seguito all'annessione illegale della Crimea l'equilibrio militare nel Bacino del Mar Nero risulta alterato dal momento che la Russia ora controlla illegalmente centinaia di chilometri di litorale della Crimea e le acque adiacenti dinanzi alle frontiere marittime della NATO e dell'ue; che la Russia ha istigato azioni aggressive sul territorio ucraino; E. considerando che prima dell'annessione illegale la presenza delle forze terrestri e aeree russe in Crimea era minima e si limitava essenzialmente alla difesa di Sebastopoli - principale base della flotta russa nel Mar Nero - e di due basi navali adiacenti; che attraverso il rafforzamento militare in Crimea e nel bacino del Mar Nero a seguito dell'annessione la Russia si è mobilitata per creare un'offensiva comune coniugando forze navali, aeree e terrestri; F. considerando che dopo l'annessione la Russia ha accelerato l'espansione e l'ammodernamento della flotta nel Mar Nero; che il piano di ammodernamento della flotta nel Mar Nero è una delle componenti più ambiziose del programma di armamento dello Stato russo per il 2011-2020; che nel dicembre 2014 il governo russo ha approvato una nuova dottrina militare che considera la NATO come la principale minaccia alla sicurezza della Russia; G. considerando che la Turchia è un alleato della NATO, una potenza navale, un attivo protagonista della politica estera regionale e un partner fondamentale per l'ue, non da ultimo nelle questioni inerenti all'energia e alla sicurezza delle frontiere; che la posizione strategica della Turchia ha un'importanza considerevole per l'altra seria minaccia che incombe sulla NATO e sull'ue, l'autoproclamato Stato islamico (Daesh); H. considerando che UE, NATO e Stati Uniti hanno condannato il "trattato" firmato nel novembre 2014 fra la Russia e le autorità separatiste dell'abkhazia ed hanno ribadito il loro sostegno alla sovranità e all'integrità territoriale della Georgia; I. considerando che dall'occupazione da parte delle forze russe la Crimea continua ad essere teatro di violazioni dei diritti umani, che riguardano in particolare i tartari di Crimea; PE546.620v03-00 4/7 PR\1053203.doc

Cambiamento nel panorama strategico e della sicurezza nel Mar Nero 1. appoggia con fermezza il non riconoscimento dell'annessione della Crimea da parte della Russia; ribadisce il suo impegno a favore dell'indipendenza e della sovranità dell'ucraina e dell'integrità delle frontiere; appoggia pienamente le conclusioni del Consiglio europeo dell'ue in base alle quali l'unione europea non riconoscerà l'annessione illegale della Crimea e di Sebastopoli; 2. rileva con preoccupazione che l'annessione della Crimea ha provocato un cambiamento significativo nel panorama strategico del Bacino del Mar Nero e nella zona adiacente; avverte che occupando l'intera penisola la Russia ha ottenuto un importante rampa di lancio sia verso ovest (Transnistria e Bocche del Danubio), sia verso i Balcani e in direzione sud (Mediterraneo orientale), dove ha posizionato una task-force navale permanente, e che l'annessine illegale della Crimea offre alla Russia una "Kaliningrad del sud" ovvero un altro avamposto direttamente ai confini con la NATO, ma questa volta in mare; 3. ritiene che il cambiamento nel panorama strategico e la situazione militare in evoluzione nel Bacino del Mar Nero lascino presupporre sfide sistemiche più ampie per la sicurezza europea; ritiene che l'ue e gli Stati membri debbano avere una risposta a queste sfide per la sicurezza; 4. è profondamente preoccupato per l'attuale rafforzamento militare difensivo e offensivo della Russia nel Mar Nero e per il programma di ampliamento e ammodernamento della flotta russa del Mar Nero, con l'aggiunta di sei nuovi sottomarini diesel moderni del tipo Rostov-on-Don e sei nuove fregate del tipo Admiral Grigorovich; osserva che il posizionamento delle attività aeronautiche offensive e il potenziamento delle infrastrutture militari in Crimea rafforzerà la capacità militare offensiva della Russia e la sua abilità di espandere il proprio potere oltre i confini; 5. rileva con preoccupazione che la Russia ha notevolmente rafforzato la propria difesa aerea e navale nel Bacino del Mar Nero, grazie allo spiegamento dei nuovi missili di difesa navale (antinave) - con una portata di 600 km, capaci di raggiungere il Bosforo - e facendo in modo che gli aerei da combattimento russi controllino circa tre quarti dello spazio aereo del Bacino del Mar Nero (praticamente triplicando il numero degli aeroporti in Crimea); osserva, a tale proposito, che la Russia ha rafforzato le sue capacità in termini sia strategici che tattici: sotto il profilo strategico, bombardieri a lungo raggio, capaci di trasportare missili da crociera, e aerei da ricognizione che operano vicino alle coste occidentali del Mar Nero, possono penetrare in profondità nell'europa centrale; dal punto di vista tattico, due brigate di infanteria navale - eventualmente con il supporto di portaelicotteri di tipo Mistral - rappresentano una significativa e potenziale minaccia di sbarco: 6. osserva che il potenziale spiegamento russo di sistemi di armamenti a duplice uso in Crimea mette in dubbio le buone intenzioni della Russia quando di tratta di compiere progressi nel disarmo nucleare multilaterale in vista della prossima revisione del trattato di non proliferazione, minando così gli sforzi già compiuti in questa direzione; 7. considera i recenti sorvoli ravvicinati compiuti da aerei da combattimento russo su navi PR\1053203.doc 5/7 PE546.620v03-00

da guerra NATO e piattaforme esplorative nel Mar Nero come un segno tangibile di un atteggiamento russo più aggressivo nel Bacino del Mar Nero e mette in guardia dinanzi a un elevato rischio di aggravamento della situazione; 8. è profondamento preoccupato per la gravissima situazione nell'ucraina orientale - dove la guerra sta portando alla destabilizzazione dell'ucraina e della regione nel suo complesso - come pure per il tentativo apparente di creare un corridoio terrestre che colleghi il territorio russo alla Crimea attraverso il territorio controllato dai separatisti lungo la costa occidentale del Mare di Azov (Mariupol); 9. condanna il fatto che la Russia sta fornendo sostegno diretto e indiretto alle azioni separatiste, fomentando così la continuazione della guerra; nutre apprensione per le notizie relative ai crimini di guerra commessi nella regione controllata dai separatisti filorussi; esorta la Russia ad usare la propria influenza per fermare le ostilità; 10. deplora che le iniziative di cooperazione regionale per la sicurezza nel Mar Nero BLACKSEAFOR e Black Sea Harmony, volte a dimostrare al mondo esterno che i paesi rivieraschi possono assumersi la responsabilità primaria della loro sicurezza, si sono dimostrate troppo fragili e sono attualmente bloccate; Dimostrare fermezza e comunicare con la Russia 11. sottolinea che le relazioni con la Russia, essendo uno dei principali attori sulla scena internazionale, a lungo termine dovrebbero essere più cooperative che conflittuali; ritiene tuttavia che, a breve e a medio termine, data la mancanza di fiducia a seguito delle ultime azioni compiute dalla Russia, qualsiasi ripresa della cooperazione debba continuare a basarsi, in primo luogo, sulla solida garanzia strategica offerta dalla NATO ai suoi membri orientali e, in secondo luogo, sul fatto che non può esistere alcuna soluzione politica basata sull'accettazione dell'annessione illegale della Crimea; 12. esprime la speranza che l'accordo di cessate il fuoco raggiunto a Minsk il 12 febbraio 2015 sia rispettato, fornendo il tempo necessario per una soluzione politica negoziata; 13. ritiene che nel caso in cui la Russia non rispetti l'accordo di cessate il fuoco di Minsk e prosegua la destabilizzazione dell'ucraina orientale e l'annessione illegale della Crimea, sia necessario mantenere e anche rafforzare il regime di sanzioni; Sicurezza energetica, marittima, delle persone e delle frontiere nella regione del Mar Nero 14. accoglie con favore l'attuazione della politica energetica dell'ue volta a promuovere la sicurezza energetica per tutti gli Stati membri; esorta gli Stati membri a prendere le misure necessarie per garantire la sicurezza delle attività di estrazione e trasporto di gas e petrolio nella regione del Mar Nero; 15. teme che i vantaggi derivanti dell'estrazione e dal trasporto di idrocarburi nel Mar Nero dipendano sempre più dal livello di militarizzazione innescata dall'annessione illegale della Crimea da parte della Russia e dal conseguente rafforzamento delle sue capacità in quell'area; PE546.620v03-00 6/7 PR\1053203.doc

16. sottolinea che la crisi attuale mina la cooperazione in altri importanti settori, come la sicurezza e la gestione delle frontiere (in particolare il controllo delle migrazioni) e la lotta contro i traffici illeciti e la criminalità organizzata; 17. invita la Russia a rispettare i diritti della popolazione locale in Crimea, in particolare dei tartari nati in Crimea, migliaia dei quali hanno lasciato la loro patria per paura delle persecuzioni e hanno cercato rifugio in altre regioni in Ucraina; 18. invita il governo ucraino ad avvalersi di tutti mezzi a sua disposizione per appurare e perseguire i crimini di guerra commessi sul proprio territorio; Ruolo dell'ue e attori internazionali 19. ribadisce che la regione del Mar Nero dovrebbe costituire un'autentica priorità per l'ue; ritiene che l'attuale formato della "Sinergia del Mar Nero" sia ormai obsoleto; invita nuovamente la Commissione e il SEAE ad elaborare una strategica globale dell'ue per la regione del Mar Nero; 20. sottolinea che, nonostante il fatto che la Sinergia del Mar Nero sia praticamente bloccata, la cooperazione con gli Stati del Bacino del Mar Nero deve continuare; accoglie con favore le missioni PESD in corso - la missione consultiva dell'ue, la missione di monitoraggio dell'ue e la missione di assistenza alle frontiere dell'ue - che rappresentanto elementi importanti della strategia dell'unione per risolvere i conflitti protrattisi nella regione; 21. sottolinea l'importanza fondamentale del coordinamento con la NATO e con gli Stati Uniti, dal momento che il Bacino del Mar Nero rappresenta una componente fondamentale della sicurezza euro-atlantica; accoglie con favore l'impegno della NATO di sostenere gli sforzi regionali degli Stati rivieraschi del Mar Nero nell'intento di garantire sicurezza e stabilità; invita l'osce ad ampliare la portata dei suoi sforzi imperniati sulla sicurezza del Mar Nero. 22. accoglie con favore l'impegno degli Stati membri della NATO ai fini della sicurezza collettiva nonché l'articolo 5 del trattato di Washington; accoglie con favore la decisone del Vertice NATO in Galles sulle misure strategiche di rinforzo e il Piano di azione rapida, in quanto elementi importanti per la sicurezza degli Stati membri della NATO maggiormente colpiti; invita la NATO a continuare a sviluppare le sue capacità di difesa missilistica e cibernetica, anche nella regione del Mar Nero, e a sviluppare piani di emergenza per scoraggiare e contrastare guerre asimmetriche e ibride; 23. ribadisce che la NATO dovrebbe mantenere la sua generale superiorità navale ed aerea nel Bacino del Mar Nero nonché la sua capacità di monitorare l'area; 24. incarica il suo Presidente di trasmetter la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al vicepresidente della Commissione / alto rappresentante dell'unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, ai governi e ai parlamenti degli Stati membri dell'ue nonché a tutti i paesi del Mar Nero. PR\1053203.doc 7/7 PE546.620v03-00