1 Cenni storici La conquista del castello di Vicopisano da parte dei Fiorentini, avvenuta nel 1406, ne comportò la perdita della libertà e la sottomissione al potere politico e giudiziario di Firenze. Il governo fu infatti assunto da un Vicario, cittadino fiorentino, al quale spettava, oltre alla funzione di controllo sugli ufficiali locali, la giurisdizione nelle cause civili e criminali, riguardanti i soggetti residenti nella sua circoscrizione, ad eccezione di coloro che avevano cittadinanza fiorentina. Questo magistrato, di norma, rimaneva in carica sei mesi; dopo tale periodo veniva sostituito da un altro giusdicente, sempre appartenente alle più importanti casate di Firenze o, comunque, sempre cittadino fiorentino. Quando nel 1494 Pisa si ribellò ai conquistatori, approfittando della discesa in Italia del re francese Carlo VIII e della crisi interna nella quale era precipitata Firenze, Vicopisano fu ancora una volta al suo fianco. Il castello resistette con tutti i suoi mezzi agli invasori che tuttavia, agli inizi del Cinquecento, ebbero la meglio e ripresero l importante roccaforte. Dopo che fu nuovamente caduto nelle mani dei Fiorentini, Vicopisano, dotato di una nuova fortificazione, venne usato per controllare la pianura circostante, e vi fu posto un Commissario, al quale subentrò nuovamente un Vicario nel 1532. Dal XVI secolo fino all Unità d Italia, Vicopisano fu uno dei tanti paesi facenti parte del Granducato di Toscana. I Medici, specialmente Cosimo I e Francesco I, fecero bonificare ampie zone paludose del territorio vicarese e vi attuarono notevoli opere di canalizzazione delle acque. La più importante opera idraulica fu la rettifica del corso dell Arno, (lavori a partire dal 1559 attraverso il taglio dell ampia ansa immediatamente a est di Vicopisano e l apertura di un nuovo alveo per le acque che furono allontanate dal paese. Il territorio del castello divenne allora un centro agricolo di notevole importanza, sede anche di una grande fattoria di diretta proprietà granducale.
2 3 Il castello Rocca del Brunellesch, Torre del Soccorso Veduta di via del Pretorio L intervento fiorentino più importante sull assetto urbanistico medievale di Vicopisano consiste nell opera di rifortificazione affidata nella prima metà del Quattrocento, al progetto di Filippo Brunelleschi. L incarico dell esecuzione del progetto, che riguardò in modo particolare la parte alta del poggio, venne commissionata all Opera di Santa Maria del Fiore che, per realizzare le nuove strutture difensive, procedette alla demolizione di chiese e case d abitazione, stravolgendo la parte nord-orientale del paese. Ancora nell area sommitale del castello i fiorentini riadattarono gli edifici medievali per costituire la sede del Vicario, riutilizzando e ampliando le strutture edilizie preesistenti. Stessa cosa accadde alla parte bassa del paese, nella zona occupata dalla Rocca medievale sulla quale venne edificato, nella seconda metà Porta del muraglione di collegamento delle ortificazioni del Brunelleschi
4 vicopisano nell età La moderna: cinta muraria la dominazione fiorentina 5 Gli Edifici Palazzo Comunale, Sala consiliare, Stemma, sec. XVI affresco staccato All inizio di via del Pretorio, nella zona un tempo occupata dalla trecentesca Rocca Pisana, sorge l attuale Palazzo Comunale, costruito a partire dal 1661 come sede della Cancelleria del Vicariato, in origine collocata nel Palazzo Pretorio. L edificio, che inglobò le Torri Gemelle ed un altra torre medievale, si sviluppò intorno ad un cortile centrale, coperto con volta a carrozza e dotato di scala aperta a tre piani verso la metà dell Ottocento. All interno sono conservate varie opere provenienti da Palazzo Pretorio; in particolare nella Sala Consiliare si trovano alcuni affreschi staccati, tra i quali uno, datato 1583, che raffigura la Pietà, ed altri che rappresenta- Torre e case torri Ragguaglio dei pesi e delle misure antiche del Seicento, il nuovo Palazzo della Cancelleria. All interno del paese le trasformazioni più vistose riguardarono l accorpamento e la riutilizzazione degli edifici medievali per la costruzione di palazzi signorili e case di più moderna concezione. Fin dal XVIII secolo si cominciarono a vendere a privati o a demolire parti della cinta muraria: anche le porte vennero eliminate per migliorare la viabilità del paese. Nel secolo successivo l abitato si espanse al di fuori dell antico confine. Per quanto riguarda gli edifici di culto, alla decadenza delle chiese e monasteri medievali, seguì l edificazione di alcuni piccoli oratori, proprietà di Compagnie o di privati. Palazzo Comunale sec. XVI
6 7 Palazzo Pretorio no stemmi appartenenti a famiglie di Vicari e datati alla fine del XVI secolo. Nella stessa sala sono presenti inoltre due tele: la prima è una Madonna col bambino del 1684, la seconda è un Compianto su Cristo morto della prima metà del Settecento. Quest ultimo dipinto proviene dalla Chiesa della Via Crucis. Giunti sulla sommità del colle, ci troviamo davanti l imponente edificio del Palazzo Pretorio, sede fin dal Quattrocento delle magistrature fiorentine. All esterno del palazzo sono visibili gli stemmi delle famiglie vicariali, sia sul corpo medievale che su quello costruito in età moderna. Palazzo Comunale, Sala consiliare, Pietà, 1583, affresco staccato (particolare)
8 9 II Itinerario ➊ ➌ ➋ ➍ ➎ ➊ ➋ ➌ ➍ ➎ Palazzo Comunale Palazzo Pretorio Rocca del Brunelleschi Muraglione di collegamento della Rocca Torre del Soccorso
10 11 Palazzo Pretorio, cortile interno Palazzo Pretorio, cortile interno, parete nord stemmi pietra, terracotta e marmo Una breve scalinata e un arco con l iscrizione recante il nome di Bernardo Ricellai, danno accesso al cortile interno, anch esso abbellito dagli stemmi dei Vicari, in pietra, marmo e terracotta policroma. Altri stemmi sono poi situati nelle stanze dell edificio. Tra i Vicari che governarono a Vicopisano ve ne furono alcuni appartenenti a famose casate nobiliari, come quelle dei Guicciardini, Peruzzi, Pitti, Buondelmonti e gli stessi Medici. Il corpo principale del palazzo, recentemente restaurato, si articola su tre piani.
12 13 Prigioni di Palazzo Pretorio, cella e disegno di carcerato Palazzo Pretorio, filze Il piano terreno è completamente occupato dalle celle delle prigioni, utilizzate fin dal Quattrocento; le pareti recano ancora numerose scritte e disegni e sopravvivono alcuni elementi di arredo, risalenti all ultimo periodo del loro utilizzo. Al primo piano erano ubicate le sale di rappresentanza, quali la Sala di Udienza del Tribunale, la Sala del Consiglio e la prima cappella del palazzo. Le pareti di queste stanze erano decorate con affreschi a soggetto prevalentemente allegorico e araldico. L ultimo piano, che doveva ospitare i locali di servizio, ebbe, fin dal XVII secolo, alcune stanze adibite a prigione, rimaste in uso fino agli inizi del Novecento. L ala orientale del palazzo era utilizzata sia per gli uffici amministrativi, sia come residenza del Vicario e della sua famiglia. Attualmente il Palazzo Pretorio è sede dell archivio storico del Comune. Sul piazzale antistante il palazzo si trovava, ancora alla metà dell Ottocento, la chiesa dedicata a Sant Antonio che dalla metà del XVII secolo fungeva da cappella privata delle carceri. È ancora visibile invece il coperchio della Vicopisano, il paese e Torre del Cavaliere cisterna recante un iscrizione quattrocentesca e uno stemma vicariale. A dominare tutta la pianura circostante si erge la Rocca del Brunelleschi, l edificio più rappresentativo della quale è la poderosa torre detta il Cavaliere, posta al centro della fortificazione. Essa riutilizza la struttura di una torre medievale che nel Quattrocento fu sopraelevata e dotata di una merlatura di mattoni aggettante, sorretta da beccatelli. Al di sotto di questa merlatura è collocato un triplice stemma marmoreo con i simboli della Repubblica fiorentina. Al lato orientale della torre si appoggia il cassero, dotato di camminamento per la sentinella; ad esso si accede tramite una scala su archi rampanti.
14 15 Rocca del Brunelleschi, la rocca e le mura Dalla fortificazione si stacca il muraglione, terminante con una serie continua di archetti ogivali su beccatelli, in origine collegato alla torre tramite un ponte levatoio in legno. Esso scende lungo il declivio settentrionale del poggio e arriva a concludersi nella Torre del Soccorso o di Guardia. Queste strutture sono ben visibili dalla strada che costeggia il lato nord del paese. L intera rocca del Brunelleschi è compresa, fin dalla fine del Settecento, nella proprietà della famiglia Fehr-Walser, che fece costruire nelle sue adiacenze una grande villa, ultimata nel 1830, riutilizzando i resti dell antico convento francescano. Rocca del Brunelleschi, Torre del Soccorso
Indice delle immagini Palazzo Comunale pag. 5 Pietà pag. 6 Stemma pag. 5 Palazzo Pretorio pag. 7/10/11 Cella e disegno pag. 12 Filze pag. 12 Rocca del Bunelleschi pag. 15 Porta del muraglione di collegamento delle fortificazioni del Brunelleschi pag. 2 Torre del Soccorso pag. 3/14 Ragguaglio dei pesi e delle misure antiche pag. 4 Torri e case torri pag. 4 Via del Pretorio pag. 3 Vicopisano panorama pag. 13 COMUNE DI V Assessorato al Turismo Testi: Antonella Del Chiaro Francesco Trombi Stefano Renzoni Foto: Dante Ghilli Xxx La Piantina di Vicopisano è stata realizzata da Filippo Mori Si ringrazia Filippo Mori, Simona Morani Ideazione e impaginazione grafica: Sintesi - Pisa Impianti e stampa: Lito-Tipografia Vigo Cursi