APT s umma. December 13, 2009. Introduzione all Apt System - Guide@Debianizzati.Org



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APT s umma December 13, 2009 Introduzione all Apt System - Guide@Debianizzati.Org Introduzione all Apt System Da Guide@Debianizzati.Org. Vai a: navigazione, ricerca Indice 1 Introduzione 2 Elenco comandi principali 3 Link 2.1 Installazione, Rimozione, Aggiornamento 2.2 Ricerca e Informazioni sui pacchetti 2.3 Gestione delle fonti (o repository) 2.4 Pacchetti sorgenti e compilazione 2.5 Altro Introduzione L apt-system creato dagli sviluppatori di debian un insieme di script che si appoggiano al comando dpkg allo scopo di snellire/agevolare la gestione di pacchetti e dipendenze nei sistemi Debian GNU/Linux. Notoriamente chi prende confidenza con debian difficilmente sar tentato di cambiare distribuzione, e questo anche grazie a questo splendido set di tools. Il sistema APT (Advanced Packaging Tool) permette di installare qualsiasi programma gestendo in maniera automatica le dipendenze. Ma anche in grado di fornire una lista di pacchetti consigliati, e di pacchetti suggeriti. Pu rimuovere un programma conservandone i file di configurazione, oppure eliminandolo totalmente. Pu mostrare la descrizione di ogni pacchetto o ricercare quale pacchetto contiene una certa parola chiave nella descrizione. Pu aggiornare in 1

blocco l intero sistema usando varie politiche di aggiornamento. Pu installare i sorgenti di un pacchetto e gestire le dipendenze necessarie alla compilazione. E molto altro ancora. Nonostante la sua complessit usare l APT molto semplice e intuitivo una volta imparati i comandi basilari. Per chi si avvicina per la prima volta a debian o per chi preferisce una via totalmente grafica per la gestione dei pacchetti si consiglia di usare Synaptic (che non altro che una interfaccia grafica costruita sulle basi dell APT). Il pi potente strumento grafico per la gestione dei pacchetti (anche se l interfaccia a caratteri) rimane comunque Aptitude. Elenco comandi principali Lungi dall essere completa, questa brevissima panoramica ha lo scopo di fornire un piccolo vademecum per mantenere in forma il nostro sistema operativo senza far ricorso a tools grafici che, nella maggior parte dei casi, non hanno la necessaria precisione. Vediamo brevemente i principali comandi (ovviamente dovete essere root): Installazione, Rimozione, Aggiornamento dpkg -i nome-pachetto.deb installa un pacchetto debian gi scaricato e presente nella directory corrente. apt-get install [pacchetto1, pacchetto2, pacchetton,... ] il comando scarica e installa/aggiorna i pacchetti indicati, risolvendo le dipendenze. apt-get remove [pacchetto1, pacchetto2, pacchetton,... ] e l esatto opposto del comando precedente, rimuove i pacchetti indicati. aptitude purge [pacchetto1, pacchetto2, pacchetton,... ] rimuove i pacchetti indicati ed elimina anche i file di configurazione. apt-get update aggiorna la lista dei pacchetti e le relative informazioni (versione disponibile, descrizione, ecc... ). apt-get upgrade aggiorna i pacchetti installati sul nostro sistema (se sono disponibili versione piu recenti). Non installa nuovi pacchetti. apt-get dist-upgrade simile al precedente, ma aggiorna tutti i pacchetti anche a costo di installare nuovi pacchetti e rimuoverne di presenti, per soddisfare le dipendenze. apt-get install [pacchetto -s] simula (stampando l output) il processo di installazione di un pacchetto. Utili per controllare se il paccheto che stiamo installando/aggiornando modifichera altri pacchetti da noi installati. Vedere anche la Guida ad Aptitude. 2

Ricerca e Informazioni sui pacchetti apt-cache search [stringa da cercare ] usando questo comando possiamo cercare pacchetti in base al nome, alla descrizione, ecc... apt-cache show [nome pacchetto ] questo comando visualizza una breve descrizione del pacchetto da noi richiesto, fornendo versione, uso, dipendenze e altre utili informazioni. apt-file search nome-file cerca in quali pacchetti presente il file nome-file. Vedere anche: Apt-file: ricerca all interno dei pacchetti. Gestione delle fonti (o repository) apt-setup serve per aggiungere/aggiornare le fonti (o repository) da cui scaricare i pacchetti. apt-cdrom aggiunge alle fonti per i pacchetti il contenuto di un CD debian. Pacchetti sorgenti e compilazione apt-get source [pacchetto ] questo il comando da utilizzare nel caso volessimo installare i sorgenti di un pacchetto. NOTA BENE: i sorgenti cos scaricati, una volta compilati, daranno origine ad un pacchetto.deb che andra a sua volta installato!i sorgenti vengono scaricati nella directory da cui si lanciato il comando. apt-get build-dep [pacchetto ] questo un pacchetto fondamentale, specie se si lavora molto con i sorgenti. Si preoccupa di soddisfare le dipendenze del pacchetto che andremo a compilare dopo aver eseguito apt-get source. apt-get source [pacchetto - -compile] e il passo finale per la compilazione di un pacchetto deb. Lanciatelo dalla stessa directory in cui avete scaricato i sorgenti da compilare. Altro apt-get autoclean i pacchetti scaricati vengono memorizzati in /var/cache/apt/archive/ che col passare del tempo tende a gonfiarsi notevolmente. Con questo comando e possibile dire all apt-system di cancellare questi pacchetti. Notare che, se fatta a mano, questa operazione causera un certo disorientamento da parte di apt convinto di avere una copia di eventuali pacchetti in locale. apt-get clean elimina tutti i pacchetti dalla cache. apt-get moo Have you mooed today? 3

Link Per una panoramica completa sulle funzionalit e sull utilizzo del sistema APT vedere: Apt HowTo Autore: Keltik Estratto da http://guide.debianizzati.org/index.php/introduzione all%27 Apt System Categoria: Apt I repository ed il loro utilizzo - Guide@Debianizzati.Org I repository ed il loro utilizzo Da Guide@Debianizzati.Org. Vai a: navigazione, ricerca Indice 1 Introduzione 2 Lista repository ufficiali debian 2.1 Vecchia Stabile: Debian Etch 2.2 Stabile: Debian Lenny 2.3 Testing: Debian Squeeze 2.4 Unstable: Debian Sid 3 I repository speciali 3.1 Debian Volatile 3.2 Debian Volatile/Sloppy 4 Lista repository non ufficiali 5 La Struttura dei repository 6 La Suddivisione del repository 7 Sources.list 7.1 Il ruolo fondamentale 7.2 Ordine di Inserimento 7.3 Sintassi 7.4 Alcuni esempi 4

Introduzione Il repository a tutti gli effetti un archivio ordinato dove sono raccolti i pacchetti Debian (siano essi pacchetti binari o sorgenti) in modo ben organizzato e costantemente aggiornato. In ogni sistema debian i repository utilizzati vengono indicati nel file /etc/apt/sources.list. Vedi anche FAQ: Cos un repository?. Lista repository ufficiali debian Di seguito troverete l elenco repository ufficiali da inserire nel sources.list per le varie versioni di debian. Il mirror quello italiano. I repository dei pacchetti sorgente sono commentati. per ulteriori informazioni leggere la sezione: Sources.list. Vecchia Stabile: Debian Etch ATTENZIONE: Etch ormai la vecchia stable. Usate Lenny per le nuove installazioni ## Debian Stable (etch) deb http://ftp.it.debian.org/debian/ etch main contrib non-free #deb-src http://ftp.it.debian.org/debian/ etch main contrib non-free ## Aggiornamenti della sicurezza deb http://security.debian.org/ etch/updates main contrib #deb-src http://security.debian.org/ etch/updates main contrib Stabile: Debian Lenny ## Debian Stable (lenny) deb http://ftp.it.debian.org/debian/ lenny main contrib non-free #deb-src http://ftp.it.debian.org/debian/ lenny main contrib non-free ## Aggiornamenti della sicurezza deb http://security.debian.org/ lenny/updates main contrib #deb-src http://security.debian.org/ lenny/updates main contrib Per avere pacchetti pi aggiornati su lenny si possono usare i backport: Debian Backports Testing: Debian Squeeze ## Debian Testing (squeeze) deb http://ftp.it.debian.org/debian/ squeeze main contrib non-free #deb-src http://ftp.it.debian.org/debian/ squeeze main contrib non-free ## Aggiornamenti della sicurezza 5

deb http://security.debian.org/ squeeze/updates main contrib #deb-src http://security.debian.org/ squeeze/updates main contrib Unstable: Debian Sid ## Debian Unstable (sid) deb http://ftp.it.debian.org/debian/ unstable main contrib non-free #deb-src http://ftp.it.debian.org/debian/ unstable main contrib non-free Per Sid non c il repository per la sicurezza dato che eventuali falle vengono corrette semplicemente con l aggiornamento del pacchetto incriminato. I repository speciali Debian Volatile Cos debian-volatile? Alcuni pacchetti (come quelli per il filtraggio dello spam e per la scansione dei virus) dovendo usare dati aggiornati tendono ad essere dei bersagli mobili che non funzionano al meglio per tutto il ciclo di vita di una release stable. Lo scopo principale di volatile di permettere agli amministratori di aggiornare i loro sistemi in maniera semplice ed ordinata, senza dover affrontare gli svantaggi dati dall uso di unstable. Per cui debian-volatile contiene solo i cambiamenti a programmi stabili che permettono di mantenerli intatti, funzionali e aggiornati. ## Debian Volatile (lenny) deb http://volatile.debian.org/debian-volatile lenny/volatile main contrib non-free ## Debian Volatile (squeeze) deb http://volatile.debian.org/debian-volatile squeeze/volatile main contrib non-free Debian Volatile/Sloppy Cos debian-volatile/sloppy? Per i pacchetti che finiscono nella sezione debian volatile, si cerca di assicurare che le nuove versioni non introducano modifiche funzionali ai programmi o che necessitino della supervisione degli amministratori dei file di configurazione per essere installati. Quei programmi che non rispettano questi requisiti per essere aggiornati finiscono nell archivio volatilesloppy. ## Debian Volatile (sarge) #deb http://volatile.debian.org/debian-volatile sarge/volatile-sloppy main contrib non-f ## Debian Volatile (etch) #deb http://volatile.debian.org/debian-volatile etch/volatile-sloppy main contrib non-fr 6

Lista repository non ufficiali Per una lista dei repository non ufficiali pi diffusi vedere: Repository non ufficiali. La Struttura dei repository Un repository suddivisibile, grossomodo, in due sezioni: dists in questo ramo sono contenuti i file di controllo, che permettono il funzionamento del sistema di pacchettizzazione. Infatti sono presenti i file che descrivono i pacchetti presenti nell archivio (divisi per la release di appartenenza); doc raccoglie la documentazione di base per Debian (segnalazioni di Bug, Faq, il Contratto Sociale ed altro) indices contiene l indice di tutti i file contenuti in tutti i pacchetti. Queste informazioni sono usate da apt-file. non-us a causa di problemi legali dovuti al divieto di esportazione di matariale per la difesa (tra cui materiale crittografici, utilizzati anche in PGP e SSH). Per ovviare a questi problemi, i pacchetti sono stati posti in una sezione a parte, la cui distribuzione legata a server non Statunitensi. pool questo l archivio vero e proprio, dove sono contenuti i pacchetti, raggruppati per lettera iniziale; project contiene materiale per sviluppatori. Degne di nota la direcotory experimetal, che contiene i pacchetti in fase di sviluppo e perfezionamento; tools contiene degli strumenti Dos per la creazione di dischetti di boot, partizionamento e lancio di Linux. La Suddivisione del repository Navigando un po tra gli archivi Debian, si nota subito una particolare suddivisione: i repository, infatti, sono divisi in main, contrib e non-free, nel modo seguente: main la sezione principale, che contiene il 90% dei pacchetti presenti in Debian contrib raccoglie i pacchetti coerenti con i punti 5 e/o 6 delle DFSG, ma che dipendono da pacchetti che non la rispettano non-free contiene dei pacchetti che possiedono delle limitazioni nella distribuzione (ad esempio perch non utilizzabili in ambito commerciale o perch dipendenti da applicazioni o pacchetti che non rispettano la Debian Free Software Guidelines) 7

Sources.list Il ruolo fondamentale Il file /etc/apt/sources.list forse il pi importante file di configurazione del sistema di gestione dei pacchetti Debian. Esso, infatti, contiene l elenco e gli indirizzi dei repository a cui apt accede. Ordine di Inserimento importante inserire i repository con un giusto ordine: i primi in elenco, infatti, sono i pi importanti (o favoriti). Per migliorare le performance, consigliabile ordinarli per velocit (Es. prima il cdrom, poi la rete locale, poi internet,...). Sintassi Ogni riga che descrive un repository ha una ben determinata sintassi: deb uri distribution [component..] Analizziamo i singoli componenti: deb o deb-src serve ad indicare se il repository indicato contiene pacchetti binari o pacchetti sorgenti (se li contiene entrambi, necessario specificarlo usando due righe diverse). uri indica l indirizzo a cui possibile trovare il repository; possibile scegliere tra i seguenti metodi di accesso ai pacchetti: file permette di inserire un repository presente sull Hard Disk del computer; cdrom permette di inserire un repository presente su un cd-rom; http permette di accedere ad un repository tramite il protocollo http (se impostata una variabile di ambiente http proxy col formato http://server:port/ verranno usate queste opzioni per accedere al repository; in caso di necessit di autenticazione, possibile specificare l inidirizzo del proxy, nella variabile d ambiente http proxy, nel seguente modo: http://user:pass@server:port/, anche se risulta non essere un modo sicuro di autenticazione); ftp permette di accedere ad un repository tramite il protocollo ftp; possibile specificare un proxy nell stesso modo indicato per http al punto precedente, sostituendo alla variabile http proxy ftp proxy; copy idendico a file, ma i file utilizzati vengono salvati nella cache di apt; utile nel caso di supporti removibili quali Usb-drive, Floppy, Zip,...; rsh, ssh permette di accedere ad un repository tramite il protocollo ssh. Non possibile, per, effettuare alcuna autenticazione interativa, ma solo tramite lo scambio di chiavi RSA. 8

distribution indica la distribuzione (o release) utilizzata... possibile usare il nome in codice (sarge, etch, sid) o il nome generico (stable, testing, unstable); component indica la sezione (non-free, main, contrib...) del repository da inserire; sono possibili scelte multiple. Alcuni esempi Non c niente di meglio, per capire la sintassi del file sources.list, si un po di esempi. I repository ufficiali (binari e sorgenti) presi da un mirror italiano: deb http://ftp.it.debian.org/debian/ stable main non-free contrib deb-src http://ftp.it.debian.org/debian/ stable main non-free contrib Il repository di apt-build (Rif. 7.1 Pag. [*]): deb file:/var/cache/apt-build/repository apt-build main Un repository artigianale accessibile tramite un webserver: deb http://repos.debianizzati.org./ Un repository situato nella home dell utente maxer, creato con dpkg-scanpackages: deb file:/home/maxer/repos./ Per altri repository vedere: Lista repository ufficiali debian e Repository non ufficiali. MaXeR Estratto da http://guide.debianizzati.org/index.php/i repository ed il loro utilizzo Categorie: Apt Repository Il repository Backports Da Guide@Debianizzati.Org. Vai a: navigazione, ricerca Indice 1 Il repository Backports 1.1 Che cos e a cosa serve 1.2 Configurazione 1.3 Utilizzo 9

Il repository Backports Che cos e a cosa serve Chi utilizza il ramo stable di Debian si scontra spesso con un problema: il software troppo datato. Il repository backports sopperisce alla necessit di software pi aggiornato, mettendo a disposizione pacchetti ricompilati dal ramo testing, senza che questi richiedano nuove librerie per funzionare. Configurazione Aprite il vostro /etc/apt/sources.list e aggiungete la riga: deb http://www.backports.org/debian lenny-backports main contrib non-free Installate adesso la chiave del repository per verificare i pacchetti scaricati: wget -O - http://backports.org/debian/archive.key apt-key add - Ora aggiornate la vostra lista di pacchetti: apt-get update Utilizzo Il repository backports disabilitato di default. Per installare qualche programma dai backports bisogna perci specificare ad apt o aptitude la sorgente di installazione: apt-get -t lenny-backports install package aptitude -t lenny-backports install package Se desiderate che i pacchetti installati dal repository backports si aggiornino automaticamente, dovete aggiungere in /etc/apt/preferences queste righe: Package: * Pin: release a=lenny-backports Pin-Priority: 200 Estratto da http://guide.debianizzati.org/index.php/il repository Backports Il repository di Google Da Guide@Debianizzati.Org. Vai a: navigazione, ricerca 10

Il repository Debian di Google Google mette a disposizione degli utenti Debian un repository contenente le sue applicazioni gi pacchettizzate in formato.deb ATTENZIONE: Installando pacchetti da questo repository si accettano le licenze d uso di Google e si installano pacchetti non open-source Per configurare il repository bastano pochi passi. Innanzitutto aprite il file /etc/apt/sources.list e inserite le seguenti righe: # Google software repository deb http://dl.google.com/linux/deb/ stable non-free main Qundi scaricate la firma del repository e aggiornate la lista dei pacchetti di apt: wget -q -O - https://dl-ssl.google.com/linux/linux_signing_key.pub apt-key add - apt-get update Ora potete installare il software di Google, ad es: apt-get install picasa Estratto da http://guide.debianizzati.org/index.php/il repository di Google Pulire Debian - Guide@Debianizzati.Org Pulire Debian Da Guide@Debianizzati.Org. Vai a: navigazione, ricerca Debianized Questo un articolo consigliato dallo staff di Debianizzati. Gli articoli Debianized sono scritti in maniera particolarmente accurata (sia nella forma che nel contenuto) e la loro correttezza stata verificata personalmente da pi persone nella community. Indice 1 Introduzione 2 Prevenire meglio che curare 3 CheckInstall: deb da sorgenti 4 Debfoster 5 Deborphan 6 File di Configurazione 11

7 Localepurge: rimuoviamo le lingue che non ci interessano! 8 La cache di apt-get 9 La cache di apt-build 10 Home 11 Conclusione Introduzione Dopo qualche mese di utilizzo di una linux box, spesso si notano dei sostanziali rallentamenti... Magari abbiamo passato questi periodi installando e disintallando applicazioni, provando programmi e configurazioni...ed il sistema risente un po di queste esperienze... In questo HowTo vedremo di analizzare una soluzione molto comoda (sicuramente molto di pi di quella classica di formattare e ricominciare da capo) per rimettere in sesto la nostra amata Debian. Prevenire meglio che curare Penso che sia una cosa certa, poter lavorare su un sistema pulito e pulibile sicuramente pi comodo e divertente che su uno sporco e mal gestito, soprattutto quando si tratta di pulizia o di interventi sul sistema! Iniziamo con la rassegna di applicazioni utili: CheckInstall: deb da sorgenti Checkinstall una utilit che permette di creare dei pacchetti Debian partendo da sorgenti... Attenzione, per: non sono pacchetti completi, ma semplicemente aiutano a tenere traccia dei file installati dal programma, facilitando l aggiornamento e la rimozione dello stesso. Iniziamo con l installazione: # apt-get install checkinstall L utilizzo molto semplice ed intuitivo: la configurazione dei sorgenti (./configure - -some-options) e la compilazione (make) devono venir svolte, mentre il comando # make install deve essere sostituito da # checkinstall Ed il gioco fatto! Durante l esecuzione del programma verranno poste alcune domande, ad esempio il tipo di pacchetto (il programma permette di creare pacchetti deb, rpm, tgz (usati da slackware))! Sono disponibili, opzionalmente, le seguenti direttive (anche se non mi mai capitato di doverne fare uso): 12

-y, - -default Accetta i valori di default (Modalit non interattiva) - -pkgname=name Imposta il nome del pacchetto - -pkgversion=version Imposta la versione -A, - -arch, - -pkgarch=arch Imposta l architettura - -pkgrelease=release Imposta la release version - -pkggroup=group Imposta il gruppo a cui il pacchetto deve appartenere (doc, games, net...) - -pakdir=directory Dove salvare il pacchetto - -maintainer=email addr Il maintainer del pacchetto - -dpkgflags=flags Eventuali flag da passare a dpkg - -bk Esegue un Backup dei file che verranno sovrascritti Una volta completato il processo, il pacchetto verr automaticamente installato. Nota Bene Nel file di controllo del pacchetto non vengono segnate eventuali dipendenze, sostituzioni e/o conflitti, in quanto lo scopo di checkinstall quello di tenere traccia dei file generati, e non di creare un pacchetto Debian ufficiale... Non ridistribuite il pacchetto cos creato: solo per uso personale (per motivazioni uguali a quella precedente)! Questa la premessa per poter avere un sistema pulito, senza file orfani che gironzolano per il sistema... Debfoster # apt-get install debfoster Lo scopo di questo programma di mostrare i pacchetti che non sono installati come dipendenze... Una volta individuato uno di questi pacchetti, ver mostrata una lista con indicati i pacchetti bloccati da questo. Output d esempio: libxml-libxml-perl is keeping the following 3 packages installed: libxml-libxml-common-perl libxml-namespacesupport-perl libxml-sax-perl Keep libxml-libxml-perl? [Ynpsiuqx?], [H]elp: Ora possiamo scegliere cosa fare: Y n mantiene il pacchetti installato Rimuove il pacchetto segnalato 13

p s i Rimuove il pacchetto segnalato e tutti i pacchetti da lui trattenuti Salta la domanda Visualizza informazioni sul pacchetto? Uguale a i u q x h Ripropone la domanda precedente Esce senza apportare alcuna modifica Esce e rimuove i pacchetti selezionati Visualizza la guida ai comandi Che dire...uno strumento veramente potente! Quando si procede alla pulizia con questo programma, per, bene fare attenzione ad alcune cose, che potrebbero generare non pochi problemi: - Tutte le informazioni mostrate non prendono in considerazione eventuali programmi compilati da sorgenti (con il classico make install o anche con checkinstall); - Leggere con attenzione le librerie elencate come bloccate, in quanto qualche volta potrebbe essere indicata, per esempio, una libreria di sviluppo non necessaria all esecuzione di altri programmi, ma indispensable per la compilazione (libncurses5-dev, ad esempio). Deborphan # apt-get install deborphan Questo programma, genera una lista di pacchetti orfani. Per pacchetti Orfani indichiamo quelle librerie che non sono pi necessarie, in quanto nessun pacchetto installato le indica come dipendenza. Attenzione se si hanno programmi compilati da sorgente (in modo classico o con checkinstall): le dipendenze di quei pacchetti sono saranno controllate, e si potrebbe incorrere in problemi di esecuzione di questi programmi! Opzione interessante - -libdev, che genera una lista delle librerie di sviluppo (quelle che finiscono con -dev) non necessarie! Per visualizzare una lista dei pacchetti Orfani, sufficiente lanciare il seguente comando: # deborphan o # deborphan -$\,$-libdevel possibile fare in modo che apt-get legga la lista dei pacchetti generata da deborphan: # apt-get -$\,$-purge remove deborphan # apt-get -$\,$-purge remove deborphan -$\,$-libdev L opzione - -purge ha la funzione di rimuovere anche i file di configurazione. 14

File di Configurazione Eliminando i file di configurazione si libera spazio, e si mantiene pi pulita la directory /etc. Con il seguente comando possibile rimuovere i file di configurazione che sono stati lasciati nel sistema dai pacchetti rimossi senza l opzione - -purge: # dpkg -$\,$-purge COLUMNS=300 dpkg -l egrep "\^{}rc" cut -d -f3 Ecco una breve spiegazione dei comandi: dpkg -$\,$-purge listapacchetti rimuove i file di configurazione di tutti i pacchetti indicati. pacchetti ottentuta tramite il comando: La lista dei COLUMNS=300 dpkg -l egrep "\^{}rc" cut -d -f3 che genera la lista dei pacchetti che non sono stati rimossi completamente (cio dei quali non sono stati rimossi i file di configurazione). In dettaglio: COLUMNS=300 Modifica la larghezza delle righe, evitando cos il troncamento dei nomi dei pacchetti (COLUMNS una semplice variabile di ambiente) dpkg -l Elenca tutti i pacchetti disponibili egrep "^rc" Visualizza solo quelle righe che iniziano con rc (stato che indica che il pacchetto stato rimosso ma sono ancora presenti i file di configurazione) cut -d -f3 Restituisce solo il nome del pacchetto: usa come delimitatore (-d) di campo uno spazio ( ) e prende solo il terzo campo (-f3, field in inglese). Localepurge: rimuoviamo le lingue che non ci interessano! Spesso, non sono necessarie tutte le lingue che un pacchetto installa.. Di solito ne bastano due: en (lingua generale) it IT (lingua dell utilizzatore) Tra le varianti va scelta quella che viene usata nel proprio sistema (nel mio caso it IT@euro e en US) Quindi, quelle superflue, potrebbero essere tranquillamente rimosse, liberando un po di spazio inutile! NOTA BENE 15

sconsigliabile rimuovere l inglese, in quanto la lingua di default del sistema... per evitare problemi, lasciarla installata. Durante la configurazione di localepurge, verr mostrata una lista di lingue, dalla quale vanno selezionate solo quelle che non devono venir rimosse. Una volta fatto questo, lanciando il comando # localepurge verranno eliminati i locales non necessari!!! Ma non solo! quando si installer uno o pi pacchetti, a questi verranno automaticamente rimosse le localizzazioni che non erano state selezionate durante la configurazione del programma. Nota Per chi avesse dei dubbi sull efficacia di questa utility, ecco le statistiche sullo spazio liberato sul mio laptop (su cui ho appena installato Debian): knio:/home/maxer# localepurge localepurge: Disk space freed in /usr/share/locale: 109778K localepurge: Disk space freed in /usr/share/man: 1940K Total disk space freed by localepurge: 111718K La cache di apt-get Quando scarichiamo un pacchetto, questo viene salvato in /var/cache/apt/archives in modo da rendere pi veloce il download in caso di reinstallazione, oppure per permettere il salvataggio di questi su cd (in caso di connessioni lente o a consumo). Per, ovviamente, occupano spazio e (dopo qualche mese, tra aggiornamenti e nuove installazioni) si arriva facilmente ad 1Gb di dati.. Per risolvere questo problemia, lo stesso apt-get ha due comandi che gestiscono la pulizia della cache dei pacchetti scaricati: clean e autoclean Vediamoli in dettaglio: apt-get clean Rimuove tutti i pacchetti contenuti in /var/cache/apt/archives e in /var/cache/apt/archives/partial (eccezione fatta per i file di lock) apt-get autoclean Rimuove tutti i pacchetti che non possono pi essere scaricati (perch rimossi dai repository Debian, versioni non pu scaricabili in quanto superate,...) Per quanto riguarda il sistema, abbiamo terminato... La cache di apt-build Le stesse cosa dette per apt-get, valgono anche per apt-build. Questo, infatti, una volta scaricati e compilati i sorgenti, non li rimuove. facile, cos, occupare svariati Gb di spazio con i sorgenti (e i risultati della compilazione). Apt-build, per effettuare pulizia, ci mette a disposizione 3 azioni: 16

clean-sources esegue un debian/rules clean, che rimuove solamente i prodotti della compilazione; clean-build rimuove il contenuto della directory /var/cache/apt-build/build/ che contiene i sorgenti dei pacchetti ricompilati; clean-repository rimuove il contenuto della directory /var/cache/apt-build/repository/ che contiene i pacchetti ricompilati tramite apt-build. Home Nella vostra home vengono creati i file di configurazione delle applicazioni! niente di strano, se non fosse che occupano spazio, spesso senza un motivo! per vedere questi file/directory di configurazione necessario usare ls seguito dalla opzione -a: \$ ls -a Cos facendo verranno mostrati i file/directory nascosti (in pratica quelli con un punto davanti). Una volta individuati dei file/directory appartenenti ad applicazioni non pi presenti nel sistema, o non pi utilizzate dal vostro utente, si pu procedere alla rimozione con: \$ rm -r nome_dir dove l opzione -r indica la ricorsivit dell operazione, consentendo l eliminazione delle directory. Conclusione Queste sono le tecniche base per tenere pulita una Debian, e sono quelle che applico regolarmente alle mie macchine... Diciamo che si avvertono i miglioramenti, soprattutto per quanto riguarda lo spazio risparmiato, che permette una miglior organizzazione dei dati all interno del disco! MaXeR Estratto da http://guide.debianizzati.org/index.php/pulire Debian Categorie: Debianized Apt Sistema Apt-cdrom - Guide@Debianizzati.Org Apt-cdrom Da Guide@Debianizzati.Org. Vai a: navigazione, ricerca 17

Indice 1 Introduzione 2 Installazione 3 Opzioni disponibili 4 Esempi Introduzione Apt-cdrom permette di automatizzare l aggiunta e l aggiornamento dei repository presenti su Cd-Rom. Installazione L installazione non necessaria, in quanto contenuto nel pacchetto base di apt. Opzioni disponibili L utilizzo del comando semplicissima: permette due sole azioni: add per l aggiunta di un cd/dvd alla lista di quelli disponibili ident per identificare il cd/dvd inserito Il fatto che ci sia l opzione ident fa capire che presente un sistema di indentificazione: dopo la scansione del supporto, quando sar necessario recuperare un pacchetto, verr richiesto il cd/dvd chiamandolo per nome. Le opzioni disponibili, invece, sono: -d Permette di indicare un mount-point alternativo -r Consente di rinominare il cd/dvd da analizzare -m Non esegue il mount (nel caso sia gi montato) Degna di nota la gestione totalmente automatizzata del processo di mount e umount del dispositivo: quando verr richiesto un pacchetto, infatti, il cassetto del lettore verr aperto automaticamente, e tutte le operazioni di mount e umount eseguite autonomamente. 18

Esempi Una breve rassegna di esempi, per prendere familiarit con questo strumento: comando semplice per aggiungere il supporto correntemente inserito nel primo cd all archivio # apt-cdrom add per sapere come viene identificato il supporto correntemente inserito # apt-cdrom ident permette di aggiungere all archivio il dvd accessibile tramite il mount point /media/dvd # apt-cdrom -d /media/dvd add come nell esempio precedente, specificando il nome del supporto: Sarge DVD n1 2005-05-24 # apt-cdrom -d /media/dvd -r "Sarge DVD n1 2005-05-24" add MaXeR Estratto da http://guide.debianizzati.org/index.php/apt-cdrom Categorie: Apt Repository Apt-file: ricerca all interno dei pacchetti - Guide@Debianizzati.Org Apt-file: ricerca all interno dei pacchetti Da Guide@Debianizzati.Org. Vai a: navigazione, ricerca Indice 1 Introduzione 2 Installazione 3 Configurazione 4 Utilizzo 5 Esempio Introduzione Apt-file un potente motore di ricerca in grado di indicare a quale pacchetto appartiene un determinato file... sembra una cosa da poco, ma non sempre cos... soprattutto quando si ha a che fare con le compilazioni da sorgenti. 19

Installazione Niente di pi semplice, ovviamente # apt-get install apt-file Configurazione Non necessita di modifiche... Nel file sono presenti due sezioni: 1. dove collocare i file archivio e come rinominarli (all interno del file presente uno specchietto riassuntivo delle variabili utilizzabili... 2. le sintassi dei comandi utilizzati per scaricare i file. Queste direttive, salvo casi particolari, non necessitano di modifiche. Utilizzo Una volta installata, dobbiamo aggiornare la lista dei file. sufficiente dare il seguente comando: Per fare questo # apt-file update cos verranno scaricate le liste... Attenzione: sono file piuttosto corposi, fino a 8Mb...quindi vi consiglio di non usarlo con una normale connessione dial-up... Vediamo, ora, le principali funzioni: # apt-file update Aggiorna gli archivi dei contenuti dei pacchetti. # apt-file purge Rimuove tutti gli archivi di apt-file scaricati. # apt-file search <testo> Cerca, e stampa a video l elenco dei pacchetti che contengono testo. # apt-file list <nomepacchetto> Stampa a video il contenuto dei pacchetti corrispondenti a nomepacchetto. tra le opzioni disponibili, ricordo quelle principali (di uso comune...) - -ignore-case -i Permette di effettuare ricerca case-insensitive - -regexp -x Tratta come un pattern di una espressione regolare. - -package-only Mosta solo il nome del pacchetto, e non quello dei file, utile quando si esegue una ricerca usando come un nome molto comune. 20

Esempio Per cercare in quale pacchetto contenuto un eseguibile si pu usare: # apt-file search bin/nome-eseguibile trover tutti i pacchetti che contengono file che comincino per nome-eseguibile e che siano in una directory che finisce per bin (come /bin/, /sbin/, /usr/bin, /usr/sbin). MaXeR Estratto da http://guide.debianizzati.org/index.php/apt-file: ricerca all%27interno dei pacchetti Categoria: Apt Apt-listbugs: come monitorare i bug - Guide@Debianizzati.Org Apt-listbugs: come monitorare i bug Da Guide@Debianizzati.Org. Vai a: navigazione, ricerca Indice 1 Introduzione 2 Installazione 3 Configurazione 4 Utilizzo 5 Conclusione Introduzione Spesso ci capitato di installare dei pacchetti contenenti dei bug, conosciuti anche prima del nostro download. Prima di installare un pacchetto, infatti, sarebbe opportuno fare una visitina sul sito http://bugs.debian.org, dove vengono tracciati i bug segnalati. Questo motore di gestione dei bug molto potente e funzionale..ma se non volessimo perdere tempo ogni volta? apt-listbugs la risposta! apt-listbugs, infatti, ci permette di essere informati sui bug presenti nel nostro sistema e presenti nei pacchetti che stiamo per installare...vediamo come utilizzarlo e configurarlo al meglio per le nostre esigenze! Installazione Per installare apt-listbugs, sufficiente un # apt-get install apt-listbugs 21

Configurazione Apt-listbugs gi configurato per interagire con dpkg e apt in quanto aggiunge uno script nella directory /etc/apt/apt.conf.d/, che contiene gli script da eseguire al termine del download dei pacchetti. Raccomando di non modificare il contenuto di questa directory, a meno di non sapere esattamente cosa fare pena l impossibilit di installare pacchetti e/o il cattivo funzionamento di dpkg e aptget). Nella directory /etc/apt/ verr aggiunta una nuova folder: listbugs che conterr dei file di supporto per il normale funzionamento del programma (ad esempio il file ignore bugs, contenente la lista dei bug ignorati durante l installazione dei pacchetti). Utilizzo L utilizzo base del programma semplicissimo: ogni volta che installeremo o aggiorneremo dei pacchetti, apt-listbugs interrogher i server Debian per sapere se ci sono dei bug aperti per le applicazioni installate; raccolte le informazioni ci avvertir in caso di bug (altrimenti lascer continuare normalmente il processo di installazione). In caso di presenza di bug, mostrer a video la lista di quelli presenti (sia aperti che chiusi); ecco un esempio: Retrieving bug reports... Done critical bugs of login (1:4.0.3-30.7 -> 1:4.0.3-30.8) <done> #290803 - login: /var/log/btmp is created with insecure permissions critical bugs of postfix (2.1.4-5 -> 2.1.5-5) <done> #288728 - postfix gives up with warning: no MX host for xxxx.com has a valid A record grave bugs of mysql-server (4.0.23-1 -> 4.0.23-3) <open> #291378 - mysql-server: Security fixes pending in experimental version grave bugs of postfix (2.1.4-5 -> 2.1.5-5) <open> #285111 - postfix: newaliases not working due to some library problem #291031 - postfix: Upgrade from Postfix 2.1.4-5 to 2.1.5-4 fails #3 #292086 - stock installed master.cf file causes postfix to fail to start Summary: mysql-server(1 bug), login(1 bug), postfix(4 bugs) Are you sure you want to install/upgrade the above packages? [Y/n/?/...] Come potete vedere, visualizza una lista di bug presenti, divisi per categoria (prima quelli Critical, poi quelli Grave ) e poi per pacchetto. Inoltre i bug sono contraddistinti da 2 tag: done e open : done rappresenta un bug corretto open rappresenta un bug ancora aperto Ecco una tabella riassuntiva delle categorie in cui sono divisi i bug: critical si riferisce a problemi che bloccano il pacchetto o l intero sistema; oppure causano la perdita di dati importanti; oppure introducono dei problemi di sicurezza sui sistemi nei quali installi il pacchetto. 22

grave rende il pacchetto in questione inusabile o quasi; oppure causa la perdita di dati; oppure introduce dei problemi di sicurezza legati agli utenti del pacchetto. serious indica una seria violazione della policy Debian (vale a dire di tutto quello che identificato come must o required ) o che comunque secondo il manutentore del pacchetto rende lo stesso inappropriato per il rilascio. important un bug che abbia un effetto pesante sull usabilit del pacchetto, senza per renderlo inusabile per tutti. normal il valore predefinito, utilizzabile per i bug normali. minor un bug che non inficia l usabilit del pacchetto e che facile da correggere. wishlist per ogni richiesta di cambiamento del programma non legata a bug. (fonte: http://www.debian.org/bugs/developer#severities) Apt-listbugs ci mostra prevalentemente quelli appartenenti alle prime due categorie. Tornando ad apt-listbugs, in caso di bug rilevati, viene chiesto cosa fare. Le opzioni disponibili sono: y Continua l installazione ignorando i bug trovati; n Interrompe immediatamente l installazione; num Inserendo il numero del bug (quello preceduto da #) al posto di possibile ottenere maggioni informazioni riguardo il bug; r Mostra la lista dei bug (comodo dopo la visualizzazione dei dettagli, ad esempio); p Esegui il pinning di tutti i pacchetti segnalati nel bug report (cio lo blocca e non lo installa); questa opzione richiede l uscita da apt-get e una riesecuzione del comando di installazione/aggiornamento precedentemente lanciato; 23

p pkg Esegue il pinning del pacchetto indicato; i Ignora il bug corrispondente a (per evitare il pinning di pacchetti il cui bug segnato come done ;? Mostra un piccolo help con le opzioni utilizzabili; w Mostra il report bug in html (mai usato...). Il funzionamento, quindi, molto semplice! Basta leggere con attenzione la lista dei bug riscontrati ed agire di conseguenza! Ricordo che, nel caso di pinning di anche un solo pacchetto, necessario ricominciare il processo di aggiornamento/installazione... In caso di pinning di uno o pi pacchetti, necessario (al prossimo aggiornamento) rimuoverlo da /etc/apt/preferences: Nel file /etc/apt/preferences, ad esempio, trovo questo blocco relativo a postfix (prima l ho pinnato, visto che il bug comprometteva gravemente il funzionamento): Explanation: Pinned by apt-listbugs at Mon Jan 31 22:17:38 CET 2005 Explanation: #288728: postfix gives up with warning: no MX host for xxxx.com has a vali A record Explanation: #285111: postfix: newaliases not working due to some library problem Explanation: #291031: postfix: Upgrade from Postfix 2.1.4-5 to 2.1.5-4 fails #3 Explanation: #292086: stock installed master.cf file causes postfix to fail to start Package: postfix Pin: version 2.1.4-5 Pin-Priority: 1000 al prossimo aggiornamento, per controllare se sono presenti nuove versioni di postfix, dovr rimuovere queste indicazioni, altrimenti il pacchetto in questione verr assunto sempre come aggiornato. Se non sono mai state fatte modifiche al file /etc/apt/preferences (soprattutto per quanto riguarda pinning per l utilizzo di pi release insieme) lo si pu tranquillamente eliminare prima di ogni aggiornamento. L utilizzo di apt-listbugs in modo manuale (richiamandolo direttamente da shell) inutile, ma pu servire (seguito dal parametro -h oppure consultando il manuale (man apt-listbugs)) per modificare il comportamento del programma (i parametri possono essere modificati nel file /etc/apt/apt.conf.d/10aptlistbugs, anche se raccomando l utilizzo delle opzioni di default, che fino ad ora si sono rivelate le migliori. Conclusione apt-listbugs senza dubbio uno strumento utilissimo, in quanto previene l installazione di pacchetti che possono rendere inusabile o instabile la nostra Debian Box. 24

Ovviamente non viene a sostituire le normali visite al sito http://bugs.debian.org, dove sono elencati tutti i bug di tutti i pacchetti presenti in Debian (che invito a controllare prima di chiedere aiuto per un comportamento strano di una applicazione). MaXeR Estratto da http://guide.debianizzati.org/index.php/apt-listbugs: come monitorare i bug Categoria: Apt Apt-zip: aggiornamenti senza una connessione veloce - Guide@Debianizzati.Org Apt-zip: veloce aggiornamenti senza una connessione Da Guide@Debianizzati.Org. Vai a: navigazione, ricerca Indice 1 Introduzione 2 Installazione 3 Configurazione 4 Preparazione del Sistema 4.1 Supporto Removibile 4.2 In una directory locale 5 Sintassi ed Opzioni 6 Utilizzo 6.1 Aggiornare il sistema 6.1.1 dselect-upgrade 6.1.2 upgrade 6.1.3 dist-upgrade 6.2 Installare i pacchetti mancanti 7 Gli Script 8 Installazione dei pacchetti 9 Nessuna Connessione ad Internet 9.1 L idea 25

9.2 Configurazione di Apache 9.3 La struttura delle Directory 9.4 Modifica di sources.list 9.5 Creazione della lista di pacchetti 9.6 Conversione dello script 10 Conclusione 11 Bookmarks Introduzione Qualche volta ci troviamo nella situazione di dover aggiornare una macchina con una connessione internet lenta o inesistente... Alcune volte viene suggerito Debmirror (soluzione che reputo sovradimensionata e dispendiosa), altre viene suggerito il download del primo DVD o dei primi 2-3 CD di Sarge (ma per quanto riguarda sid, non esiste niente del genere)... Cos ho pensato di organizzare qualche appunto che avevo su apt-zip, un comodo tool che ci viene in aiuto proprio in questi casi! Vedremo come utilizzarlo su computer connessi ad internet con una connessione lenta... Installazione L installazione semplicissima: # apt-get install apt-zip Configurazione Il file di configurazione /etc/apt/apt-zip.conf e contiene alcuni valori di defalut utilizzati dai due comandi di apt-zip. Ecco quello di default: # Configuration file for apt-zip. # This is a /bin/sh code snippet. # METHOD is taken from /usr/share/apt-zip/. METHOD=wget # MEDIUM should be defined in /etc/fstab with option noauto. MEDIUM=/ZIP # OPTIONS is a comma-separated list of options. # Possible options include: tar[=posixtarprogram], gnutar[=gnutarprogram], # solaristar[=solaristarprogram], restart # Examples: # OPTIONS=tar=gtar 26

# OPTIONS=solaristar,restart # OPTIONS="gnutar, restart=1" # Recommended for a Solaris download host when possible: # OPTIONS=solaristar,gnutar=gtar,restart OPTIONS= # DEFAULT_APTGETACTION is the action taken by apt-get when neither # the -$\,$-aptgetaction nor the -$\,$-packages options are given. # Possible actions include: dselect-upgrade(default), upgrade and dist-upgrade DEFAULT_APTGETACTION=dselect-upgrade # The regexp applied to filter (with grep) the files to download. # Examples: # GREP=\^{}http$\backslash$ \^{}ftp # GREP="-v \^{}cdrom$\backslash$ \^{}file" GREP="\^{}http$\backslash$ \^{}ftp" Le direttive che ci interessano sono due: MEDIUM e DEFAULT APTGETACTION MEDIUM indica il path della periferica removibile che verr utilizzata (io l ho modificata in /mnt/pen, il mountpoint della mia pennina usb); DEFAULT APTGETACTION l azione di default da apt-get (a meno che non sia indicata una lista di pacchetti od un altra azione), quella di default esegue un aggiornamento tramite dselect. Normalmente solo MEDIUM viene modificato, in quanto le opzioni di default sono pi che corrette per qualsiasi utilizzo. Preparazione del Sistema Ora, prima di passare all analisi del programma ed al suo utilizzo, prepariamo il sistema per usare apt-zip. Normalmente necessario un disco removibile (penna usb, disco usb, uno ZIP o altro) ma possibile, con alcuni accorgimenti, esportare i due file creati da apt-zip tramite un floppy od una mail, e poi creare in un altra sede un cd od un dvd con i pacchetti scaricati. Supporto Removibile Nel caso si disponga di un supporto removibile consigliato modificare il file /etc/fstab aggiungendo la seguente riga (riferita al dispositivo): mountpoint device filesystem options 0 0 per esempio (nel caso di una penna usb) /dev/sda1 /mnt/pen vfat rw,users,umask=000,quiet 0 0 per le opzioni ed i filesystem disponibili, invito a leggere la documentazione visualizzata dal comando 27

\$ man mount Inoltre, se non presente nel sistema, necessario creare la directory indicata nel mountpoint (nell esempio precedente /mnt/pen ). In una directory locale Nessuna preparazione richiesta. Sintassi ed Opzioni Apt-zip composto da due eseguibili: apt-zip-list e apt-zip-inst apt-zip-list ha il compito di generare uno script (ed un file contenente le opzioni per l installazione dei pacchetti che verranno scaricati) per il download dei pacchetti da una qualsiasi macchina Linux (con un trucchetto possibile eseguire il download anche da macchine con un sistema operativo diverso, purch con wget installato). apt-zip-inst come). ha il compito di installare i file scaricati (vedremo in seguito La sintassi la seguente: apt-zip-list [-$\,$-help] [-$\,$-version] [-$\,$-medium=mountpoint] [-$\,$-aptgetaction=action] [-$\,$-packages=package[,package...]] [-$\,$-fix-broken] [-$\,$-skip-mount] [-$\,$-method=method] [-$\,$-options=o [ -$\,$-accept=accept[,accept...]] [ -$\,$-reject=reject[,reject...]] apt-zip-inst [-$\,$-help] [-$\,$-version] [-$\,$-medium=mountpoint] [-$\,$-aptgetaction=a [-$\,$-packages=package[,package...]] [-$\,$-fix-broken] [-$\,$-skip-mount] Dove le opzioni hanno il seguente significato: In comune - -help, -h Mostra un piccolo help - -medium, -m Indica un mountpoint differente da quello indicato nel file di configurazione - -aptgetaction, -a Indica una azione da far compiere ad apt-get, le scelte possibili sono: dselect-upgrade, upgrade e dist-upgrade; Se non viene passata l opzione - -packages, viene eseguita l azione di default (se non modificata con questa opzione) 28

- -packages, -p Indica una lista (separata da virgola) dei pacchetti da installare - -fix-broken, -f Esegue apt-get con l opzione - -fix-broken (man apt-get) - -skip-mount Non esegue il mount e l umount della periferica (utile se non si vuole utilizzare una periferica removibile) Solo per apt-get-list - -accept, -A / - -reject, -R Lista separata da virgola dei protocolli utilizzari per il download (default http e ftp) Utilizzo Tratteremo allo stesso modo sia il caso in cui venga utilizzato un supporto removibile, sia quello in cui venga usata una directory del filesystem... Prima di lanciare apt-zip dobbiamo decidere cosa fare: 1. aggiornare il sistema (a) usare dselect (b) fare un upgrade (c) fare un dist-upgrade 2. installare dei pacchetti mancanti Aggiornare il sistema forse la pratica pi diffusa...abbiamo a disposizione tre opzioni: dselect-upgrade eseguendo # dselect e lanciando l aggiornamento, verranno scaricati gli archivi con le liste dei pacchetti aggiornati, che verranno processati da dselect... inoltre si potranno anche selezionare i pacchetti che si vorrebbero installare (in pratica si usa normalmente il tool dselect, avendo cura di non selezionare l opzione di installare i pacchetti, ma uscendo dal programma)... Una volta fatto, sufficiente lanciare il seguente comando per creare i due script necessari per scaricare, da un altro computer, i pacchetti: 29

# apt-zip-list -$\,$-aptgetaction=dselect-upgrade -$\,$-medium=/mnt/point dove /mnt/point rappresenta il punto di mount del dispositivo; se si tratta di una directory normale, invece, il comando sar # apt-zip-list -$\,$-aptgetaction=dselect-upgrade -$\,$-skip-mount -$\,$-medium=/mnt/poin upgrade verr generata la lista dei pacchetti da scaricare per eseguire un # apt-get upgrade il comando per fare questo # apt-zip-list -$\,$-aptgetaction=upgrade -$\,$-medium=/mnt/point nel caso di un supporto removibile, o # apt-zip-list -$\,$-aptgetaction=upgrade -$\,$-skip-mount -$\,$-medium=/mnt/point nel caso di una directory del filesystem... dist-upgrade in questo caso, verr generata la lista dei pacchetti da scaricare per completare il comando # apt-get dist-upgrade il comando per fare questo # apt-zip-list -$\,$-aptgetaction=dist-upgrade -$\,$-medium/mnt/point nel caso di un supporto removibile, o # apt-zip-list -$\,$-aptgetaction=dist-upgrade -$\,$-skip-mount -$\,$-medium=/mnt/point nel caso di una directory del filesystem... Installare i pacchetti mancanti in questo caso, possibile creare la lista di pacchetti necessari per l installazione di un programma/pacchetto e per soddisfare le sue dipendenze... il comando # apt-zip-list -$\,$-packages=pacchetto,pacchetto1,pacchetto2 -$\,$-medium=/mnt/point nel caso di un supporto removibile, o # apt-zip-list -$\,$-packages=pacchetto,pacchetto1,pacchetto2 -$\,$-skip-mount -$\,$-medi nel caso di una directory del filesystem... dove pacchetto,pacchetto1,pacchetto2 la lista dei pacchetti da installare, separati da una virgola... Come potete vedere, l utilizzo veramente semplice ed intuitivo... 30

Gli Script Dopo l esecuzione dei comandi illustrati precedentemente, verranno generati due script: apt-zip.options contenente le opzioni passate ad apt-zip-list, che verranno utilizzate da apt-zip-inst per installare correttamente i pacchetti scaricati fetch-script-wget-nomemacchina che si occuper di scaricare i pacchetti, di controllarne l md5 (cos da evitare i problemi derivanti da una possibile (remotamente) corruzione dei file) In parole povere, sar semplice, sulla macchina da cui si possono scaricare i pacchetti, lanciare il secondo script: \$./fetch-script-wget-nomemacchina cos verranno scaricati i pacchetti contenuti nella lista... Se non si dispone di una shell dove eseguire lo script (se la macchina windows, per esempio, anche se una visitina a [1] sarebbe indicata), possibile scaricare ugualmente i pacchetti... sufficiente, infatti, lanciare questo comando: \$ cat fetch-script-wget-maxer egrep "://" cut -d " " -f 1 > lista.txt per ottenere una lista normale di file, utilizzabile da wget o da un normale programma per il download di file dalla rete... Se si usa wget (Disponibile anche per windows [2]) sufficiente un \$ wget -i lista.txt Nota Bene: i file scaricati, per procedere con l installazione, devono essere nella stessa directory che contiene il file apt-zip.options Installazione dei pacchetti Una volta terminato, possibile installare i pacchetti con il comando # apt-zip-int -$\,$-medium=/mnt/point (ricordo che la direttiva - -medium pu essere omessa se presente nel file di configurazione di apt-zip) aggiungendo, eventualmente, - -skip-mount se si tratta di una directory locale... Nessuna Connessione ad Internet In questa sezione vedremo come poter usare apt-zip in casi di totale assenza di connessione ad Internet. Premetto che la cosa abbastanza macchinosa, e richiede due accessi al computer provvisto di connessione. 31