Prefazione. Prato, Aprile 2002. Renzo Baroncelli Presidente Consiglio d Amministrazione F.I.L S.p.A



Documenti analoghi
Prefazione. Prato, Giugno Organismo Paritetico Bilaterale della Provincia di Prato

Lavorare in sicurezza

Prefazione. Presidente Consiglio d Amministrazione F.I.L. S.p.A.

Prefazione. Presidente Consiglio d Amministrazione F.I.L. S.p.A.

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

GESTIONE DELLA FORMAZIONE E

la valutazione dei rischi nelle costruzioni edili

Dipartimento Salute e Sicurezza LA FORMAZIONE OBBLIGATORIA PER I LAVORATORI QUALCHE UTILE SUGGERIMENTO PER GLI RLS E RLST

LE PERSONE COINVOLTE. Ha i principali obblighi nei riguardi della salute e della sicurezza dei lavoratori durante il lavoro.

Premesso che il Sistema di e-learning federato per la pubblica amministrazione dell Emilia-Romagna (SELF):

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA

Gestione dei documenti e delle registrazioni Rev. 00 del

IL VALORE AGGIUNTO DELLA SICUREZZA: FORMAZIONE, CULTURA, FUTURO

Manuale della qualità. Procedure. Istruzioni operative

Sicurezza sul lavoro: le domande più frequenti! dvrinregola.it è un progetto

La sicurezza sul lavoro. Concetti di base e accenni alla normativa vigente

ENBIC Ente Nazionale Bilaterale Confederale ANPIT, CIDEC, CONFAZIENDA, FEDIMPRESE E UNICA CISAL, CISAL TERZIARIO, FEDERAGENTI

b) Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi;

Corso RSPP Modulo C. Ing. Vincenzo Staltieri

Manuale di Gestione Integrata POLITICA AZIENDALE. 4.2 Politica Aziendale 2. Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI

CODICE ETICO Approvato dai membri del CDA a ottobre 2011

PROTOCOLLO DI RELAZIONI SINDACALI TRA CGIL CISL UIL Piemonte ANCI Piemonte - LEGA DELLE AUTONOMIE LOCALI Piemonte

La valutazione dei rischi: requisito comune di BS 18001:2007 e D.Lgs. 81/2008

MANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ

LA FORMAZIONE COME STRUMENTO ELETTIVO PER LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA DELLA SICUREZZA, DELLA DIFFUSIONE DELLE CONOSCENZE

Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente

Visita il sito

D. LGS 81/2008. Informazione ai lavoratori

D. LGS 81/2008. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli;

INDICAZIONI OPERATIVE PER VALUTARE E PROMUOVERE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE DELLA SICUREZZA

Procedura di Responsabilità Sociale

STUDIO ASSOCIATO DE AMBROGIO

«Gestione dei documenti e delle registrazioni» 1 SCOPO CAMPO DI APPLICAZIONE E GENERALITA RESPONSABILITA DEFINIZIONI...

1.0 POLITICA AZIENDALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO

Uso delle attrezzature di lavoro

Contributo di INAIL alla diffusione dell adozione di un SGSL. INAIL-DR Toscana-CONTARP

La gestione dinamica del nuovo Documento di Valutazione dei Rischi

LA NORMA OHSAS E IL TESTO UNICO SULLA SICUREZZA 81/2008: IMPATTO SUL SISTEMA SANZIONATORIO

LA FORMAZIONE OBBLIGATORIA INGENIA Group

Gestire le NC, le Azioni Correttive e Preventive, il Miglioramento

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.

ISTRUZIONE OPERATIVA ATTIVITÀ PROMOZIONALE

La figura del RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA (RLS) IN AZIENDA quali prospettive di collaborazione

4.6 APPROVVIGIONAMENTO

Articolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità)

Comune di San Martino Buon Albergo

L'obbligo di formazione dei lavoratori ai sensi del D.lgs. 81/08

Collaborazione con aziende terze: la cooperazione è garantita?

MODELLO DI. Livello strategico

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007

Sede Indirizzo Via XX Settembre 98/E ROMA. Telefono Fax

SICUREZZA DEL PERSONALE SCOLASTICO

REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE

Organizzazioni di volontariato: quadro sintetico degli adempimenti in materia di salute e sicurezza dei lavoratori.

Rev. N Descrizione delle modifiche Data Prima emissione del documento per estensione campo applicazione

Città di Desio REGOLAMENTO PER L ISCRIZIONE E LA TENUTA ALBO DELLE ASSOCIAZIONI

Allegato II. La durata ed i contenuti della formazione sono da considerarsi minimi. 3. Soggetti formatori e sistema di accreditamento

Servizio di prevenzione e protezione dai rischi

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione

4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE LAFFRANCO, BIANCONI

OHSAS 18001:2007 Sistemi di Gestione della Sicurezza e della Salute sul Lavoro

Gli attori della sicurezza

1. DISTRIBUZIONE Datore di Lavoro Direzione RSPP Responsabile Ufficio Tecnico Responsabile Ufficio Ragioneria (Ufficio Personale) Ufficio Segreteria

ASQ SINERGIE SRL ACCORDO STATO REGIONI PER LA FORMAZIONE SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS DA LAVORO CORRELATO

EA 03 Prospetto economico degli oneri complessivi 1

PROCEDURE STANDARDIZZATE PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI DELLE PMI

Sistema di Gestione Integrata Qualità/Ambiente/Sicurezza Doc.3 Politiche aziendale. Qualità/Ambiente

SCHEMI LETTERE DI NOTIFICA SCHEMA DI AUTOCERTIFICAZIONE SCHEMI LETTERE DI DESIGNAZIONE SCHEMA LETTERA DI INFORMAZIONE AI LAVORATORI

Il glossario della Posta Elettronica Certificata (PEC) Diamo una definizione ai termini tecnici relativi al mondo della PEC.

Schema metodologico per la valutazione del personale del comparto addetto agli uffici di diretta collaborazione

2 aprile 2010 Sicurezza: Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

Il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza R.L.S. nel Decreto Legislativo 81/08 e 106/09 Articoli 48 e 50

STUDIO TECNICO PROF. NERI s.r.l.

Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

MANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ

Circolare N.85 del 23 Maggio 2013

Funzioni di gestione degli interventi: esperti

DECRETO LEGISLATIVO 81/2008 NOZIONI DI BASE

REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITA E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE

1. opuscoli informativi di carattere scientifico e divulgativo; 2. azioni di coinvolgimento diretto dei cittadini.

COORDINAMENTO SPISAL DELLA PROVINCIA DI VERONA

Documento in attesa di approvazione definitiva Nota per la Commissione Consultiva Permanente

Per essere vincenti in Europa non basta scrivere una buona

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE

Data Inizio : Non Specificato Termine : Non Specificato Gruppo : Costo : 300 EUR Location : Viterbo, Roma, Latina Livello :

Centro studi dei Consulenti del Lavoro della provincia di Messina

LA FORMAZIONE PROFESSIONALE

CONVEGNO regionale DIRIGENTI SCOLASTICI LA GESTIONE DELLA SICUREZZA NELLE ISTTITUZIONI SCOLASTICHE: 1 Dicembre 2014

COMUNE DI VENTOTENE PROVINCIA DI LATINA REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI

IL RUOLO DELLA FORMAZIONE

SOMMARIO: PROCEDURA RAPPORTI CONTRATTUALI. Nota: Emissione Rev. 0: 12/07/2005. Motivo revisione Distribuzione Controllata Redazione

3. GESTIONE DELLE RISORSE UMANE

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA

Il ruolo del chimico per la sicurezza ambientale

IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE

Transcript:

Prefazione Un riconoscimento sincero a tutti coloro, dipendenti e collaboratori FIL, che hanno lavorato con impegno e professionalità all elaborazione di questo manuale, che costituisce uno strumento importante per un inserimento più consapevole dei lavoratori nell organizzazione del lavoro. Tale inserimento deve avvenire a livelli elevati ed occorre quindi innalzare le competenze generali oltre al necessario addestramento. La sicurezza nei luoghi di lavoro è una necessità che riguarda i processi produttivi e l inserimento professionale presuppone una qualità del lavoro che valorizzi innanzitutto la persona. Questo manuale ha lo scopo di incentivare e di ottimizzare la formazione per la sicurezza nei luoghi di lavoro. Le metodologie adottate per la sua realizzazione ne consentono una rapida e agevole consultazione. È inoltre attivo un sito web per la formazione a distanza - www.sicurfad.it - che offre all operatore la possibilità di interagire e comunicare con colleghi ed esperti del settore. La formazione per la prevenzione e la sicurezza nei luoghi di lavoro è un elemento fondamentale nel dialogo fra le parti sociali, con l obiettivo di raggiungere un modello unico condiviso. La diffusione capillare di questo materiale è importante per far avvicinare all educazione permanente molti soggetti altrimenti difficilmente raggiungibili con i canali classici della formazione professionale. Questo manuale può quindi contribuire a migliorare le condizioni di lavoro e a qualificare le relazioni industriali all interno del distretto pratese, in virtù della collaborazione positiva fra associazioni di lavoratori e datoriali che si realizza nell analisi dei fabbisogni formativi e nella realizzazione di interventi e strumenti formativi e informativi. Prato, Aprile 2002 Renzo Baroncelli Presidente Consiglio d Amministrazione F.I.L S.p.A

Progetto editoriale Testi Coordinamento e organizzazione per F.I.L. S.p.A. Leonardo Cardini, Giovanni Giusti, Antonio Lo Iacono Daniele Bogani Valter Pieroni, Claudia Giannelli, Maria Morello Per la collaborazione prestata si ringraziano le seguenti aziende: Filatura a pettine di Vaiano S.p.A., Prato - Manifattura Lane Pettinate S.a.s., Prato - Filatura di Spicciano S.n.c., Vaiano (PO). Alla realizzazione di questa pubblicazione hanno inoltre partecipato Unione Industriale Pratese, C.G.I.L., C.I.S.L., U.I.L. di Prato avvalendosi dell Organismo Paritetico Bilaterale D. Lgs. 626/94. Il presente manuale è stato realizzato all interno del Progetto P.O.R. Sicurf@d: nuove metodologie e tecnologie per la diffusione della cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro finanziato dal Fondo Sociale Europeo, dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dalla Regione Toscana. Tale Progetto è cofinanziato dall Unione Industriale Pratese. Formazione Innovazione Lavoro - F.I.L. S.p.A. - Via Borgo Valsugana 69/71-59100 PRATO 2002 Regione Toscana. Vietata la vendita. Finito di stampare in Firenze dalla tipografia editrice Polistampa Maggio 2002

Com è fatto il manuale Il manuale è rivolto agli operatori di filature pettinate e ai responsabili aziendali per la sicurezza. Il manuale è composto da: una breve parte introduttiva, nella quale vengono illustrati i principali pericoli e sono elencate le lavorazioni, le operazioni e il macchinario che sono descritti nel manuale; 4 schede dettagliate su operazioni e macchinari relativi alla filatura pettinata. Il manuale comprende anche: un glossario, che contiene termini tecnici o comunque di non immediata comprensione; 12 domande, che non hanno lo scopo di verificare quanto è stato appreso ma vogliono essere uno stimolo per migliorare la cultura dell operatore sul tema della sicurezza in azienda. Come sono fatte le schede Le schede 1, 2 e 3 (intersecting, pettinatrice e finitore) hanno una struttura che prevede 10 sezioni, il cui contenuto è descritto di seguito. Scopo dell operazione. Vengono indicati brevemente la finalità e l effetto che si ottiene sulle fibre in lavorazione mediante l operazione. Descrizione della macchina. Vengono descritte le principali parti della macchina, solitamente seguendo il percorso del materiale, dal suo ingresso all uscita. Principali apprestamenti antinfortunistici. Vengono riportate a titolo informativo le principali soluzioni tecniche da adottare sulla macchina per garantirne un uso sicuro. Tuttavia si precisa che, considerate le caratteristiche delle singole macchine, i requisiti di sicurezza indicati nelle schede non possono essere considerati né vincolanti né esaustivi. Descrizione delle operazioni. Vengono descritti i passi che devono essere seguiti per effettuare le varie operazioni in sicurezza, dando particolare risalto agli elementi e alle situazioni di pericolo che l operatore può incontrare durante lo svolgimento di tali attività. Operazioni preliminari alla manutenzione. Vengono descritte le operazioni che devono essere effettuate prima di iniziare lo svolgimento delle attività di manutenzione (ad esempio arrestare la macchina, rimuovere le protezioni, ecc.). Rischi per l operatore. Vengono indicati i rischi ai quali è sottoposto l operatore durante lo svolgimento delle diverse operazioni presso la macchina in esame. Dispositivi di protezione individuale consigliati. Vengono indicati i dispositivi di protezione individuale che è buona norma impiegare per lo svolgimento dell operazione. Importante: si fa presente che i DPI che devono essere effettivamente utilizzati sono comunque quelli che il datore di lavoro ha individuato in base alle particolari esigenze emerse dalla valutazione dei rischi. Strumenti utilizzati durante l operazione. Vengono elencati gli strumenti che sono solitamente impiegati per l esecuzione dell operazione.

Principali norme comportamentali dei lavoratori. Si tratta di una serie di comportamenti che l operatore deve adottare per operare in sicurezza, garantendo la propria incolumità e quella di altri soggetti. Principali casi di infortunio. Vengono descritti i principali casi di infortunio sia per gravità che per frequenza - che si verificano lavorando alla macchina in esame, indicando le dinamiche che ne sono all origine. Gli infortuni sono conseguenti al mancato uso dei sistemi di protezione individuale e/o della macchina o al mancato rispetto delle procedure. La scheda 5 (filatoio ring) è composta da 5 sezioni. Quattro sezioni ( Scopo dell operazione, Principali apprestamenti antinfortunistici, Principali norme comportamentali dei lavoratori, Principali casi di infortunio ) affrontano gli stessi argomenti indicati per le altre schede. Nella sezione Rischi specifici della macchina vengono elencati i rischi che si possono presentare lavorando in corrispondenza di organi o parti della macchina durante particolari situazioni e quei rischi che si possono manifestare per il mancato intervento dei ripari e dei dispositivi di sicurezza. I termini sottolineati sono spiegati nel glossario. Si tratta di termini tecnici oppure di uso corrente ma il cui significato può non essere conosciuto dai nuovi addetti. Come usare il manuale Il manuale può essere impiegato come strumento per la formazione degli operatori sul tema della sicurezza in azienda. Il manuale non ha valenza di protocollo tecnico, né per la progettazione né per la messa a punto delle macchine, e, pertanto, le indicazioni in esso contenute non possono essere considerate vincolanti. Le informazioni principali sono presentate in maniera sintetica e corredate con foto e illustrazioni per favorire la comprensione. Il manuale fornisce gli spunti per approfondimenti che potranno essere effettuati dal responsabile aziendale per la sicurezza o da altri soggetti che curano la formazione sul tema della sicurezza. Ciò che viene indicato nelle schede deve essere integrato con quanto riportato nella valutazione dei rischi dell azienda. La struttura a schede mobili consente di inserire fogli forati o raccoglitori in plastica nei quali introdurre gli schemi delle proprie macchine o le proprie procedure operative e tutto quanto occorre per rendere il manuale più aderente alla propria realtà aziendale.

Indice INTRODUZIONE I. Premessa... 9 II. Descrizione dei pericoli... 10 III. Schema del ciclo di produzione... 12 IV. Operazioni e macchinario... 13 OPERAZIONI E MACCHINARIO DEL PROCESSO DI FILATURA PETTINATA Preparazione 1. Intersecting... 17 2. Pettinatrice... 33 3. Finitore... 43 Filatura 4. Ring... 54 APPENDICI A. Questionario di verifica... 61 B. Glossario... 63