Formare i docenti per proteggere gli studenti

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Transcript:

Formare i docenti per proteggere gli studenti Un iniziativa di In collaborazione con

Attività dell Ufficio Minori della Questura L attenzione che la Polizia di Stato ha dedicato a tutti i temi che possono coinvolgere i minori, come vittime e come autori di reato, risale al 1996, anno in cui è stato istituito l "Ufficio minori" presso tutte le questure italiane. Nato come "pronto soccorso" per i problemi degli adolescenti e delle famiglie in difficoltà, ha tra i suoi obiettivi quello di tenere sotto controllo la delinquenza, di prevenire gli abusi e gli abbandoni dei minorenni, di recuperare i loro diritti. Sapere che in ogni questura c è un ufficio, formato da personale qualificato, che dispone di un metodo operativo adeguato e di una forte interazione con altre Istituzioni, significa generare una diversa domanda di sicurezza in grado di mettere in relazione risorse pubbliche, private e sociali. L Ufficio minori non svolge infatti soltanto compiti tipici di un ufficio di Polizia, ma è anche un punto di riferimento per le associazioni, gli enti morali, gli uffici sanitari e assistenziali impegnati sui temi del disagio minorile. Collaborano con loro anche gli assistenti sociali, neuropsichiatri infantili, psicologi, pediatri, medici e associazioni di volontariato.

Dati relativi a delitti, denunciati nella Provincia di Milano, con vittime minori di anni 18 2009 2010 2011 Lesioni dolose 211 321 250 Percosse 70 65 60 Minacce 120 113 96 Ingiurie 66 67 60 Violenze sessuali 108 105 103 Furti con strappo 33 30 35 Furti con destrezza 622 555 552 Furti in esercizi commerciali 69 71 52 Rapine 273 329 410 Estorsioni 9 6 15 Truffe, frodi e delitti informatici 13 20 19 Danneggiamenti 22 13 13 Sfruttamento prostituzione minorile 29 25 14 Totale delitti 3358 3477 3231

Dati relativi a delitti, denunciati nella Provincia di Milano, con autori minori di anni 18 2009 2010 2011 Lesioni dolose 81 31 48 Percosse 8 8 2 Minacce 30 10 22 Ingiurie 8 14 8 Violenze sessuali 4 7 19 Furti con strappo 3 3 1 Furti con destrezza 30 12 12 Furti in esercizi commerciali 109 140 80 Rapine 55 51 35 Estorsioni 3 3 1 Truffe, frodi e delitti informatici 3 2 2 Danneggiamenti 37 36 46 Sfruttamento prostituzione minorile 3 0 1 Totale minori denunciati 841 786 696 Totale minori arrestati 170 123 220

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Divario digitale Un divario generazionale Giovani 11-24 anni Adulti 35-44 anni Adulti dopo 54 anni Uso di Internet (e del PC) Fonte: ISTAT

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Cyberbullismo 28% dei ragazzi italiani tra gli 8 e i 17 anni è stato vittima di atti di bullismo online E alta la media di conoscenza del fenomeno (69% contro il 57% del resto del mondo) Il 61% dei genitori parla con i ragazzi dei rischi a cui sono esposti su Internet Il 25% delle scuole dispone di norme ufficiali contro il bullismo online e il 23% delle scuole impartisce una formazione

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L Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia (U.S.R.L.) è una articolazione territoriale del Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

L U.S.R.L. si occupa di: gestione delle risorse umane del sistema lombardo dell istruzione e della formazione attività di coordinamento di tutte le scuole della Lombardia

L U.S.R.L. gestisce: 1500 scuole 140.000 docenti 1.500.000 studenti

Iniziativa Web in cattedra Oltre 800 insegnanti aderenti Due periodi di formazione tenuti da esperti della Polizia Postale e delle Comunicazioni, dell Ufficio Minori delle Questure, di Microsoft e dell ONAP in scuole di Milano, Brescia, Lecco, Pavia e Varese -1^ sessione con inizio 1 marzo e termine 7 aprile: 11 cicli di lezioni per massimo 25-30 persone, con durata di 9 ore, distribuite in 3 giornate -2^ sessione ad ottobre-novembre: in fase di organizzazione

Iniziativa Web in cattedra Date degli incontri -Milano (comprende docenti delle province di Milano e di Monza Brianza): 1/3, 9/3, 14/3; 2/3, 10/3, 22/3; 3/3, 15/3, 23/3; 8/3, 16/3, 24/3; -Lecco (comprende le province di Como, Lecco, Sondrio): 1/3, 8/3, 15/3; -Varese: 2/3, 7/3, 16/3; -Pavia (comprende le province di Lodi e Pavia): 10/3, 21/3, 29/3; 15/3, 22/3, 30/3; -Brescia (comprende Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova): 15/3, 23/3, 31/3; 16/3, 24/3, 5/4; 23/3, 30/3, 6/4;

Iniziativa Web in cattedra Argomenti Nozioni specifiche per la conoscenza dei rischi, delle precauzioni e dei rimedi per navigare in modo sicuro su Internet Formazione dei formatori: trasferimento delle conoscenze agli altri insegnanti ed agli studenti Laboratorio a cura di esperti di Microsoft sull uso di Internet per la didattica A disposizione materiale informativo, kit didattici sulla sicurezza on line realizzati nell ambito di Sicuramenteweb I docenti faranno parte di una newsletter finalizzata al costante aggiornamento ed allo scambio di informazioni

Consigli per un uso sicuro della Rete Nove regole da tenere sempre a mente 1 Mantieni il tuo PC ben protetto Usa gli aggiornamenti automatici per avere sempre l ultima versione del software, soprattutto quello per la navigazione internet. Usa firewall, antivirus ed antispam. 2 Custodisci le informazioni personali Prima di inserire i tuoi dati personali su Internet, controlla che siano presenti i segni che indicano la sicurezza della pagina: la scritta https nell indirizzo ed il segno del lucchetto. 3 Crea password solide e tienile al sicuro Non riferire mai le tue password, nemmeno ad amici, e non usare la stessa password per siti diversi. 4 Prima di fare click usa la testa! Quando ricevi un allegato, controlla bene prima di aprirlo: potrebbe essere un virus. Se conosci la persona che lo invia, chiedi conferma che te lo abbia mandato volontariamente; se non la conosci, ignoralo. 5 Non riferire informazioni personali via mail Cognome, indirizzo, numero di telefono, foto sono tutte informazioni personali che non dovresti mai divulgare a soggetti sconosciuti.

Consigli per un uso sicuro della Rete 6 Attenzione ai falsi Messaggi allarmistici, richieste disperate di aiuto, segnalazioni di virus, offerte imperdibili fin troppo allettanti, richieste di dati personali per aggiornare il tuo account : diffida di tutti i messaggi di questo tono che vogliono solo catturare la tua attenzione ed approfittare della tua buona fede. 7 Sui social network con allegria e prudenza Su Facebook, Twitter, Windows Live e su tutti gli altri social network controlla bene le impostazioni. Chi può vedere il tuo profilo? Chi può fare ricerche su di te? Scoprire la tua età? Chi può scrivere commenti ed esporti in situazioni che non puoi controllare? 8 Pensa a quello che pubblichi su internet Le tue foto, i tuoi messaggi e le tue conversazioni possono essere viste anche da sconosciuti. Non postare nulla che consideri personale o riservato e di cui potresti pentirti in futuro. 9 Rispetta la netiquette Bisogna essere educati nella vita virtuale così come nella vita reale. La netiquette è un insieme di regole da seguire sui social network, nei forum, nelle community: prima di seguire il tuo istinto, leggi il regolamento del sito in cui ti trovi. Non insultare o mettere in cattiva luce nessuno. Non pubblicare contenuti privati di altre persone.

Risultati operativi della Polizia Postale e delle Comunicazioni Soggetti tratti in ARRESTO 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 Pedopornografia Computer Crime Illeciti nel commercio Stalking (atti persecutori) elettronico 2009 53 0 2 2010 63 37 43 0 2011 49 4 92 2

Risultati operativi della Polizia Postale e delle Comunicazioni Soggetti INDAGATI 4500 4000 3500 3000 2500 2000 1500 1000 500 0 Pedopornografia Computer Crime Illeciti nel commercio elettronico Stalking (atti persecutori) 2009 1186 960 2297 2010 582 986 2721 29 2011 777 975 4286 32

Risultati operativi della Polizia Postale e delle Comunicazioni PERQUISIZIONI effettuate 1400 1200 1000 800 600 400 200 0 Pedopornografia Computer Crime Illeciti nel commercio elettronico Stalking (atti persecutori) 2009 1224 207 2010 966 101 190 10 2011 665 92 190 16

Osservatorio Nazionale Abusi Psicologici SCOPI DELL ONAP 1. PROMUOVERE LA SALUTE PSICO/SOCIALE L O.N.A.P., Ente Scientifico e Professionale di Promozione Sociale, nasce con l idea di promuovere la salute psico/sociale, intesa come competenza emozionale, che consenta di esprimere al meglio quelle potenzialità di cui ciascuno di noi è dotato, siano esse rivolte agli impegni scolastici o lavorativi, che allo stabilire relazioni con gli altri, o al dialogo con se stessi. È infatti possibile individuare di frequente nelle personalità deviate un deficit delle abilità sociali e una notevole difficoltà a instaurare e mantenere relazioni intime caratterizzate da reciproca soddisfazione. 2. FAVORIRE LA FORMAZIONE E LO SVILUPPO Operando un attenta ricognizione delle richieste del territorio, in modo da acquisire una conoscenza quanto più completa degli ostacoli, dei condizionamenti dei processi di costruzione dell identità, dei luoghi e degli ambiti dove si diventa uomini e donne, L O.N.A.P., intende arginare la portata del fenomeno della devianza, ponendosi come struttura in grado di recepire le richieste e i disagi della società e di operare, in un ottica formativa, attraverso il valido strumento della prevenzione. 3. COLLABORARE CON LE ISTITUZIONI L O.N.A.P., intende collaborare con le Forze dell Ordine e con le Istituzioni territoriali affinché si possa promuovere sul territorio nazionale una cultura del diritto/dovere e della convivenza civile.

Osservatorio Nazionale Abusi Psicologici GIOVANI E DEVIANZA Due costrutti sono importanti al fine di comprendere meglio il fenomeno della devianza giovanile: 1. Sensation Seeking (ricerca delle sensazioni forti); 2. Risky shift (spostamento verso il rischio). Infatti, la trasgressione non è più una caratteristica tipica del periodo adolescenziale (l età si abbassa costantemente), ma sta diventando la norma o quantomeno fa tendenza, in una continua gara al rialzo e all estremizzazione dei comportamenti, tanto da dare la sensazione che i processi di differenziazione dall adulto e la ricerca di una propria identità si debbano esprimere, per forza, attraverso la manifestazione di comportamenti ostili o violenti.

Osservatorio Nazionale Abusi Psicologici INTERVENTO O.N.A.P. 1. Far acquisire al giovane consapevolezza attraverso la responsabilizzazione del suo comportamento. 2. Attivare risposte personali, famigliari e ambientali del ragazzo, attraverso l immediato contatto con la famiglia. 3. Predisporre un programma educativo calibrato sulle esigenze del giovane e sulle sue risorse famigliari e sociali. 4. Promuovere azioni di coordinamento interistituzionale a supporto di una maggiore cultura della legalità, realizzando nel contempo azioni di informazione/formazione e sensibilizzazione sul territorio nazionale per richiamare l attenzione di istituzioni e cittadinanza sulle caratteristiche e bisogni di intervento di un fenomeno, quale la criminalità, di notevole gravità e complessità che coinvolge l intera società.

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