APPRENDISTATO DI ALTA FORMAZIONE E RICERCA AL VIA

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APPRENDISTATO DI ALTA FORMAZIONE E RICERCA AL VIA Il prossimo 22 giugno scadranno i termini fissati dal Decreto Interministeriale del 12 ottobre 2015 1 per l adeguamento da parte delle Regioni al nuovo quadro giuridico tracciato dal Jobs Act in materia di apprendistato di alta e ricerca. Decorsi tali termini, la nuova regolamentazione sarà pienamente operativa in tutto il territorio nazionale, così come le nuove previsioni sugli aspetti retributivi applicabili a tutti gli apprendisti di alta e ricerca assunti a decorrere dal 23 giugno 2016. D.lgs 81/2015 Decreto Interministeriale per l'individuazione degli standard formativi dell'apprendistato Normativa di attuazione da parte delle Regioni Figura 1 - Iter di attuazione del d.lgs 81/2015 Le principali novità introdotte dal Jobs Act sull apprendistato di alta e ricerca rispetto alla disciplina precedente riguardano in particolare: la possibilità di assumere giovani di età compresa tra i 18 e i 29 anni (viene eliminata la possibilità di stipulare questa tipologia per i giovani di 17 anni di età in possesso di qualifica IeFP); l eliminazione della possibilità di conseguire tramite questa tipologia di apprendistato il diploma di istruzione secondaria superiore ed il certificato di specializzazione tecnica superiore (IFTS). Questi titolo sono adesso conseguibili attraverso l apprendistato di I livello; l esonero totale dagli obblighi retributivi per la che l apprendista svolge all esterno dell impresa, presso le istituzioni formative. Il compenso dell apprendista per le ore di in impresa che si prevede corrisponda al 10% di quello previsto dal suo inquadramento. 1 L articolo 10 del Decreto prevede infatti che Entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del decreto [22 dicembre 2015] le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano recepiscano con propri atti le disposizioni di cui al presente decreto [...] trascorso tale termine, in assenza di regolamentazione regionale, l attivazione dei di apprendistato di primo e terzo livello, sarà disciplinata attraverso l applicazione diretta delle disposizioni del decreto.

Il Decreto Interministeriale del 12 ottobre, emanato in attuazione delle disposizioni contenute all articolo 46 del d.lgs 81/2015, individua gli standard formativi dell apprendistato ed in particolare per quanto riguarda l apprendistato di ricerca: definisce le istituzioni formative abilitate ad erogare i che conducono al delle qualificazioni previste per questa tipologia di apprendistato; individua gli standard formativi a cui fare riferimento per determinare i contenuti della in apprendistato; definisce la base di calcolo, per la definizione della della interna, che si svolge sul posto di lavoro, e della esterna, che si svolge presso l istituzione formativa; predispone gli schemi di protocollo tra il datore di lavoro e l istituzione formativa; il piano formativo individuale e il dossier individuale consentendo agli attori coinvolti l utilizzo di strumenti uniformi. Per completare l iter di attuazione della nuova normativa in materia di apprendistato di alta e di ricerca, manca poi il tassello dell attuazione regionale a cui il d.lgs 81 rinvia la la definizione della regolamentazione e della del periodo di apprendistato per attività di ricerca o per di alta. A quasi 6 mesi dall entrata in vigore del Decreto solo Piemonte, Lombardia, Basilicata e Friuli Venezia-Giulia si sono dotate di una propria regolamentazione attuativa riguardante l apprendistato di alta e di ricerca. Le altre, pur avendo avviato l iter di trasposizione del Decreto, non hanno ancora formalizzato gli accordi con le istituzioni formative e le parti sociali. Figura 2 - Stato di attuazione del D.lgs 81/2015 nelle Regioni, Italia Lavoro, 2016

Lombardia Piemonte Friuli Venezia Giulia Basilicata Modalità Con la DGR n. Con la DGR 26- Con la DGR 467/2016 utilizzata 4676 del 23 2946 che recepisce vengono approvate dicembre 2015 l Intesa tra Parti Linee Guida viene individuata la Sociali, Istituzioni differenziate per disciplina relativa a Formative e Atenei ciascuna tipologia di tutte e tre le Piemontesi e apprendistato e tipologie di approva la lo Schema di apprendistato e disciplina degli Protocollo di Intesa per l Accordo per la standard formativi e l apprendistato di alta disciplina dei profili formativi i criteri generali per la realizzazione dei e ricerca. La regione recepisce, dell apprendistato in invece, il Decreto di alta, apprendistato. La Interministeriale 12 mentre si rinvia ad disciplina definita è ottobre 2015 (del una successiva stata Ministero del lavoro e sottoscrizione di precedentemente delle Politiche Sociali, tale Accordo tra gli discussa e di concerto con il attori coinvolti. condivisa con le Ministero L Accordo è stato parti interessate dell Istruzione, sottoscritto dalle nell ambito del dell Università e della Istituzioni formative gruppo tecnico di Ricerca e del Ministero lombarde e dalle lavoro per dell Economia e delle Parti Sociali lo l apprendistato. Finanze), per i profili scorso 9 maggio. che concernono gli standard formativi dei, i requisiti dei datori di lavoro, la dei contratti di apprendistato, le modalità di redazione del piano formativo individuale, l articolazione della interna ed esterna, i diritti e doveri degli apprendisti, i compiti dei tutori aziendali e formativi e le modalità di valutazione e certificazione delle competenze. Tabella 1 - Modalità di attuazione del d.lgs 81/2015 nelle Regioni Con la DGR n. 431 del 26/04/2016 si sostituisce integralmente la precedente disciplina regionale e approvate le nuove disposizioni relative a tutte e tre le tipologie di apprendistato. La DGR inoltre rinvia alla successiva sottoscrizione dell Accordo per la disciplina dei profili formativi dell apprendistato di alta e di ricerca e demanda all Ufficio Sistema Scolastico e Universitario l adozione dei provvedimenti di gestione per l apprendistato di I e III livello. Pur riprendendo quasi totalmente le disposizioni del Decreto Interministeriale, le diverse regolamentazioni regionali sono intervenute, per quanto riguarda l apprendistato di alta e di ricerca, principalmente su tre aspetti: a) titoli e profili conseguibili attraverso l apprendistato di alta e ricerca; b) regolamentazione e del contratto; c) disciplina della interna ed esterna. Rispetto al primo punto, mentre Basilicata, Friuli e Lombardia, correttamente individuano il diploma di istruzione tecnica superiore (ITS) quale titolo conseguibile tramite apprendistato di terzo livello, il Piemonte invece lo ascrive impropriamente - probabilmente per un mero

errore formale all apprendistato di primo livello 2. Una peculiarità interessante riguarda il Friuli Venezia Giulia, che a differenza delle altre Regioni, ha codificato una definizione di progetto di ricerca ai fini dell attivazione di un apprendistato per lo svolgimento di attività di ricerca. Per progetto di ricerca si intende: - lavori sperimentali o teorici svolti aventi quale finalità l acquisizione di nuove conoscenze sui fondamenti di fenomeni; - ricerca pianificata o indagini critiche mirate ad acquisire nuove conoscenze da utilizzare per mettere a punto nuovi prodotti, processi o servizi o permettere un miglioramento dei prodotti, processi o sevizi esistenti; - acquisizione, combinazione, strutturazione e utilizzo delle conoscenze e capacità esistenti di natura tecnologica, scientifica e commerciale allo scopo di produrre piani, progetti o disegni per prodotti, processi o servizi nuovi, modificati o migliorati Uno degli aspetti su cui si registrano viceversa maggiori differenze è quello della massima dei diversi formativi collegati al contratto di apprendistato di alta e di ricerca. Percorso formativo Tecnico Superiore Laurea triennale Laurea magistrale Laurea a ciclo unico Master livello I Master livello II Previsioni del Decreto Interministeriale Piemonte Lombardia Friuli Venezia Giulia 12 o 24 mesi* 36 mesi 24 mesi 36 mesi 24 mesi 24 mesi 24 mesi 48 mesi 24 mesi 12 mesi 24 mesi 24 mesi Basilicata 36 mesi 36 mesi 24 mesi 48 mesi 12 mesi 24 mesi 2 Cfr. pag. 22 dell Accordo piemontese su Apprendistato di 1 livello per il diploma di istruzione tecnica superiore (ITS), www.fareapprendistato.it

Dottorato Attività di In rapporto alla ricerca del progetto di ricerca e non può essere superiore a 36 mesi, salva la facoltà delle regioni e delle province autonome di prevedere ipotesi di proroga del contratto fi no ad un anno in presenza di particolari esigenze legate al progetto di ricerca. Praticantato In rapporto al compiuta pratica per l ammissione all esame di Stato 5 anni 48 mesi 36 mesi (+ 12 in caso di particolari esigenze legate al progetto) In rapporto al compiuta pratica per l ammissione all esame di Stato 36 mesi (+ 12 in caso di particolari esigenze legate al progetto) In rapporto al compiuta pratica per l ammissione all esame di Stato restituzione dei risultati del progetto di ricerca. Può essere prorogata fino ad un anno presenza particolari esigenze legate progetto ricerca. in di al di In rapporto al compiuta pratica per l ammissione all esame di Stato. 48 mesi 36 mesi (+ 12 in caso di particolari esigenze legate al progetto) In rapporto al compiuta pratica per l ammissione all esame di Stato Tabella 2 La massima dei formativi nelle Regioni Il Friuli Venezia Giulia si limita a stabilire che l erogazione della formale interna di competenza del datore di lavoro ( ) può essere impartita, a titolo meramente esemplificativo, in aula, on the job, tramite action learning, e-learning, esercitazioni individuali, esercitazioni di gruppo e visite aziendali. ( ) e che questa termina a seguito del del titolo di studio universitario e/o a conclusione del percorso formativo, al compiuta pratica per l ammissione all esame di Stato o alla restituzione dei risultati del progetto di ricerca. (punti 7 e 8). La Lombardia invece sembra voler precisare che l articolazione della interna ed esterna debba essere funzionale alle necessità tanto dell azienda quanto dell apprendista. In favore dell azienda stabilisce infatti che tale articolazione è concordata dall istituzione formativa e dal datore di lavoro anche in considerazione delle esigenze dell impresa e delle competenze tecniche e professionali correlate agli apprendimenti ordinamentali che possono essere acquisiti in impresa ( ) (punto 3.3). D altro canto è pacifico che il percorso di interna ed esterna deve garantire una programmazione idonea al raggiungimento dei risultati di apprendimento, in termini di competenze, relativi alla qualificazione da conseguire (punto 3.5). è interessante notare come la Basilicata sottolinei esattamente i medesimi aspetti messi in luce dalla Lombardia (punti 3.6 e 3.8), aggiungendo soltanto che la interna all azienda, riconoscendo il valore formativo del lavoro, può essere anche svolta in asetto lavorativo (punto 3.7). Il Piemonte,

infine, non include nella sua delibera particolari indicazioni di ordine generale relative alla ripartizione della. Tecnico Superiore Laurea triennale Laurea magistrale Laurea a ciclo unico AFAM Master livello I Master livello II Dottorato Attività di Previsioni del Decreto Interministeriale orario obbligatorio dei formativi. 50% dell'orario numero dei crediti universitari (CFU). di ore impegnate nell'ambito dei CFU di ciascun insegnamento universitario Piemonte Lombardia Friuli Venezia Giulia Base di calcolo 900 ore (orario obbligatorio formativi). ripartita in: - 150 ore esterna - 750 ore interna 60% della degli insegnamenti previsti di ore impiegate Base di calcolo 60 CFU (numero dei crediti universitari). ripartita in: - 400 ore esterna - 1100 ore interna Base di calcolo 60 CFU (numero dei crediti universitari). ripartita in: - 400 ore esterna - 1100 ore interna 40 ore 60% della (pari a 1080 ore/1620 ore) numero dei crediti universitari (CFU). di ore impegnate nell ambito dei CFU di ciascun insegnamento universitario orario obbligatorio dei formativi. 50% dell'orario numero dei crediti universitari (CFU). di ore impegnate nell'ambito dei CFU di ciascun insegnamento universitario Basilicata 60% della (pari a 1080 ore/1620 ore) numero dei crediti universitari (CFU). di ore impegnate nell'ambito dei CFU di ciascun insegnamento universitario

ricerca Praticantato esterna non interna min. 20% del monte orario annuale previsto. esterna non interna min. 20% del monte ore annuale previsto esterna non interna: min. 20% monte ore annuale previsto esterna: non interna: min. 20% del monte orario annuale previsto esterna: non interna: min. 20% del monte orario annuale previsto. Tabella 3 interna ed esterna nelle Regioni, redatta in collaborazione con Diana Larenza e Martina Castagna Campania Lazio e Liguria, pur non essendosi ancora dotate di una normativa ad hoc in materia di apprendistato di alta e di ricerca, in questo semestre hanno approvato, o in alcuni casi hanno rinnovato, avvisi pubblici diretti ad incentivare questa tipologia contrattuale, principalmente riconoscendo un bonus di importo variabile e compreso tra i 3.000 e i 18.000 euro alle imprese che utilizzino questa tipologia contrattuale per l assunzione di giovani. Incentivi alle imprese Regione Avvisi Incentivi Scadenza Campania Lazio Decreto dirigenziale n. 32 del 22/02/2016 con oggetto: piano di attuazione regionale Garanzia Giovani in Campania approvazione avviso per la partecipazione di aziende e operatori dell offerta formativa regionale di alta e ricerca misura 4C, apprendistato di alta e ricerca. Avviso pubblico per la definizione dell offerta regionale relativa ai servizi e alle misure del PAR Lazio 2014 2015 (dgr. 223/2014 e smi). Avviso n. 6. Apprendistato di alta e di ricerca. E prevista l erogazione di un incentivo all assunzione in apprendistato di alta e ricerca di 3.000,00 erogabile una tantum E prevista l erogazione di un incentivo all assunzione in apprendistato di alta e ricerca di 3.000,00 erogabile una tantum 22 febbraio 2017 31 dicembre 2016 Lombardia Avviso pubblico per la sperimentazione dell apprendistato di alta e ricerca. incentivo pari a 6.000 euro all'anno per ogni contratto di apprendistato di alta e di ricerca 31 dicembre 2016 Oltre a questi incentivi regionali, si aggiunge anche quello messo a disposizione da Italia Lavoro, nell ambito dell avviso FiXo che prevede un contributo pari a 6.000 euro per ogni soggetto assunto con contratto di apprendistato a tempo pieno e a 4.000 euro per ogni soggetto assunto con il contratto di apprendistato a tempo parziale per almeno 24 ore settimanali.

Questi incentivi, cumulabili tra loro per espressa previsione normativa, si accompagnano a quelli previsti dal Jobs Act (esonero della retribuzione per le ore di svolte presso l istituzione formativa e riduzione al 10% di quella spettante per le ore di svolta in azienda) e a quelli tradizionalmente associati all apprendistato (sottoinquadramento o percentualizzazione e sgravio contributivo totale o parziale a seconda delle dimensioni dell impresa) 3. L insieme di questi incentivi, se rendono questo strumento competitivo per l impresa che si trova così a sostenere un costo inferiore a quello previsto per l attivazione di uno stage o internship, sollevano qualche preoccupazione rispetto all attrattività di questa tipologia contrattuale per i giovani che vedono potenzialmente ridotte le loro retribuzioni. Tale criticità, tuttavia, è da interpretarsi, dal nostro punto di vista, come un opportunità per i giovani di contrattare livelli d arrivo maggiormente congrui rispetto alla professionalità che svilupperanno nell ambito di un apprendistato altamente qualificante e di vedere d altra parte garantita una necessariamente densa. Saranno i giovani infatti i primi a pretendere che i contenuti formativi del contratto siano qualitativamente all altezza delle loro aspettative e anche del loro stesso investimento (economico e temporale). Vi è tuttavia un aspetto che non può non essere evidenziato che è quello dello spostamento del rischio - l onere dell investimento sulla viene fatto ricadere sul giovane che mentre si forma non viene retribuito o percepisce una retribuzione più bassa e che meriterebbe di essere controbilanciato attraverso un incentivo economico pubblico riconosciuto direttamente agli apprendisti, incoraggiando la scelta di chi attraverso questo contratto si forma lavorando, ponendo così le premesse per quella società della conoscenza che va costruendosi e che chiede sempre di più un investimento sulla persona che non può non trovare adeguato sostegno anche a livello di sistema. Da ciò non si può prescindere se si vuole delineare una visione comune e condivisa di come far ripartire la crescita e lo sviluppo nel nostro Paese. Perché come disse Richard Florida in uno dei suoi più noti studi, l elemento fondamentale della competizione globale non è il commercio internazionale o il flusso di capitali, ma la competizione globale per le persone, per le loro competenze, la loro attitudine alla creatività, alla ricerca e all innovazione. 3 A. Balsamo, Apprendistato duale. Prime valutazioni sull accordo interconfederale e i suoi effetti in materia di retribuzione, in Bollettino ADAPT del 23 maggio 2016