I PRINCIPALI ANIMALI ALLEVATI IL TORRENTE COSIA: FILO CONDUTTORE DELLA BIODIVERSITA' TRA NATURA E UOMO FASE 1: "ESPLORAZIONE DELL'ARGOMENTO UNITA' DI APPRENDIMENTO 1: L'AGROECOSISTEMA CLASSE III Cantaluppi Martino Gilardoni Marco
L asino Il manto è generalmente di colore grigio salvo il ventre, il muso e il contorno degli occhi che sono bianchi, ma delle razze domestiche possono essere prevalentemente di colore nero o brune. Le razze con un manto grigio hanno anche un croce nera che si disegna sulla loro schiena, chiamate «croce mulina». L'asino domestico aveva le stesse funzioni del cavallo ma era meno costoso poiché si accontentava di poco dal punto di vista alimentare; i contadini più poveri lo preferivano al cavallo, da cui il nome di «cavallo del povero», l'asino può essere utilizzato per il transito su strade di montagna. Il verso dell'asino viene chiamato raglio. L utilizzo dell asino è andato via via scomparendo negli anni ma oggi si sta riscattando grazie alla pratica dell onoterapia.
L asino
La pecora Bergamasca Razza italiana a prevalente attitudine alla produzione di carne. Originaria dell'altipiano di Clusone e delle vicine valli bergamasche. Presente soprattutto in Lombardia (Bergamo), ma diffusa anche in altre regioni dell'italia settentrionale e centrale specialmente come razza incrociante. E' considerata la migliore razza italiana per la produzione di carne, la produzione di lana è elevata, anche se di qualità mediocre ed il latte prodotto è totalmente poppato dall'agnello. L'azione selettiva è orientata ad esaltare la già pregiata attitudine alla produzione di carne anche mediante la riduzione del periodo interparto per ottenere tre parti in due anni.
La Bruna Alpina La razza Bruna allevata in Italia rappresenta il ceppo italiano della razza Bruna Alpina, derivato dall'introduzione di soggetti svizzeri, austriaci ed in parte bavaresi. Prima del 1981 era denominata Bruna Alpina. Presente in Italia dal XVI secolo, specializza per il latte. In generale il maggior numero di allevamenti è situato in zone particolarmente sfavorite di montagna e collina. Oggi, però anche allevamenti di una certa importanza utilizzano il "nuovo" ceppo della Bruna Italiana. Nel 1957 è stata fondata l'associazione Nazionale Allevatori di Razza Bruna A.N.A.R.B. Il mantello è di colore uniforme, bruno o variabile dal sorcino al castano, il vitello è grigio per i primi tre mesi ed il peso medio di un capo adulto è 550 700 Kg.
La Bruna Alpina
I cavalli Il Cavallo è stato addomesticato dall'uomo migliaia di anni fa l Equus przelawski è il solo cavallo selvatico ancora esistente. Oggi sono moltissime le razze equine, spesso molto diverse l'una dall'altra, selezionate per i vari campi d'impiego: lavoro, tiro, sport, passeggio, svago, ecc. Anche se la nostra civiltà è dominata dai motori, l'uomo nutre ancora per il cavallo, animale generoso e fiero che lo ha accompagnato fin dalla preistoria, un affetto e un legame molto profondi.
I cavalli
Frisona Italiana L'area di origine è la Pianura Padana. La Frisona Italiana è derivata da quelle Olandese e Nord Americana. Le prime importazioni risalgono al 1870. Dal 1950 la Frisona sostituisce sempre più la Bruna specialmente in pianura, la zona di maggior diffusione è il Nord Italia, in particolare Lombardia ed Emilia-Romagna. Il colore del mantello è pezzato nero ma anche le pezzate rosse si possono iscrivere al LG (libro genealogico). Le corna sono corte. L'aspetto generale è armonico e vi è un buon equilibrio dei caratteri lattiferi. Il mantello è di colore pezzato nero o pezzato rosso, statura alta, il peso di un capo adulto si aggira intorno ai 550 900 Kg.
Frisona Italiana
La capra Orobica La capra Orobica, detta anche di Val Gerola, è presente sul versante orobico e sul fondovalle della bassa Valtellina, oltre che nella valle Gerola, in provincia di Sondrio; alcune greggi sono presenti anche in provincia di Lecco, Como e Bergamo. Le origini sono sconosciute. Oggi, dopo un periodo di contrazione numerica, è in aumento: a ciò hanno contribuito la valorizzazione del formaggio DOP "Bitto della Valtellina", la sua spiccata rusticità e il suo caratteristico aspetto. Il Libro Genealogico è stato attivato nel 1993. Razza a duplice attitudine. Il capretto viene macellato a 12-14 kg. E' in grado di valorizzare gli alimenti più grossolani e si adatta a vivere in ambienti molto difficili. Il suo latte, nella quota di circa il 10%, viene utilizzato per la produzione del famoso Bitto della Valtellina.
La capra Orobica