L allevamento dei bovini in Valle d Aosta.
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1 ASSOCIATION RÉGIONALE ELEVEURS VALDÔTAINS 10/L,Règion Borgnalle AOSTA Tél Fax 0165/ C.F L allevamento dei bovini in Valle d Aosta. 1
2 Caratteri generali. La Valle d'aosta ha una superficie di Km² di cui circa un terzo sterile, in quanto situato in alta montagna. L'altitudine media della regione oltrepassa i 2100 metri. In questo panorama articolato ed elevato verso il cielo si muovono le vacche valdostane, dalla piana alla montagna, tra un alpeggio e l'altro, seguendo il ritmo delle stagioni, ed è in questo contesto che operano gli addetti al settore primario. Nel settore agricolo il comparto zootecnico è sicuramente il più importante sia come numero di addetti che come fatturato sviluppato. La pratica dell allevamento qui garantisce la produzione di formaggi e carne dai sapore e aromi unici. La conduzione delle mandrie di bovini di razza valdostana assicura la conservazione del territorio montano ben coltivato che si presenta al visitatore in maniera elegante ed in armonia con l uomo e l animale. Gli animali che presentiamo sono stati sapientemente selezionati per adattarsi a questo territorio avaro e da esso riescono a ricavare l alimento necessario per produrre buone quantità di latte particolarmente adatto alla trasformazione casearia e ottime quantità di buona carne. Origine e storia delle Razze Bovine Valdostane Fin dalla seconda metà del XIX secolo si possono trovare documenti e testimonianze dell'attività di diverse società di allevatori che avevano come compito principale quello del miglioramento qualitativo del bestiame, in particolare mediante la scelta del riproduttore maschio da utilizzare per la fecondazione delle mucche della comunità di appartenenza. Nel 1892 il Comice Agricole di Aosta, organo nato con lo scopo di migliorare le tecniche agricole e la selezione negli allevamenti istituì il primo libro genealogico per i bovini di razza valdostana. La denominazione ufficiale distinse la valdostana Pezzata Rossa, la valdostana Pezzata Nera e la Castana. Queste ultime due si differenziano per il colore del loro mantello: la prima è caratterizzata da un mantello nero pezzato di bianco la seconda è riconoscibile per il suo pelo uniforme con sfumature che variano dal nero al fulvo. 2
3 Per quanto concerne l origine di queste razze, la Pezzata Rossa deriva dai bovini pezzati d origine nord europea, ed è stata introdotta in Valle d Aosta verso la fine del quinto secolo d.c. durante il regno dei Burgundi. Le Pezzate Nere e Castane rappresentano le bovine appartenenti al ceppo Hérens del Valais, la popolazione che abitava all origine l arco alpino, derivata probabilmente dal Bos Brachyceros. In particolare per la castana si ipotizza un incrocio a monte tra le Hérens e la pezzata nera valdostana. Sistema di allevamento e peculiarità delle razze Il sistema tradizionale di allevamento nella Regione prevede la stabulazione nelle aziende di fondovalle in inverno, mentre nel periodo fine primavera-inizio estate le mandrie salgono in alpeggio a diverse altitudini seguendo il ciclo vegetativo dei pascoli. L alimentazione è basata su fieni e modesti quantitativi di concentrati e sfruttamento dell alpeggio, nel periodo estivo, per un periodo di giorni. La maggior parte delle bovine salgono in alpeggio, seguendo la ripresa vegetativa dei prati-pascoli e pascoli ai diversi livelli altitudinali fino ad oltre m. Le Valdostane dimostrano di possedere ottime capacità di sfruttamento dei pascoli e di adattamento alle condizioni ambientali avverse. Nel periodo invernale avviene la maggioranza dei parti. La vacca valdostana nel periodo di lattazione, convenzionalmente fissato di 305 giorni, produce circa kg di latte, che viene trasformato per la quasi totalità in fontina d.o.p. La Fontina è un formaggio a latte crudo intero a pasta semicotta che richiede una stagionatura di circa 100 giorni prima di essere consumato. Il vitello che nasce femmina viene destinato alla rimonta, se di qualità morfologiche desiderate, altrimenti allevato ed ingrassato per la produzione di carne insieme ai soggetti maschi. Il vitellone valdostano presenta degli indici di accrescimento medi, nel periodo intercorrente tra 0 e 365 giorni di vita pari, a 1,2 e 1,5 kg/giorno. Quindi l allevamento costituisce un ottima fonte di ricavo dalla macellazione annuale dei vitelli che nell anno raggiungono peso vivo di circa 380/450 kg di peso vivo. Per le motivazioni di cui sopra tali bovini sono definiti animali a duplice attitudine, in quanto danno ottimi risultati sia nella produzione di latte che di carne. Grazie alla loro elevata rusticità e versatilità, nel periodo estivo, compiono agevolmente lunghi spostamenti per raggiungere i pascoli su suoli scoscesi e duri dove sfruttano severe condizioni ambientali riuscendo a reperire le quote di foraggio necessarie al loro mantenimento e alla produzione. Altre caratteristiche da attribuire a tale razza sono, oltre al facile adattamento ai climi difficili, una buona resistenza alle patologie. Infatti nonostante la prolungata esposizione ai raggi solari durante l estate questi esemplari non manifestano problemi né di origine oftalmico (legato agli occhi), nè dermatologico (legato al mantello), e neppure sofferenze legate all apparato locomotorio. Infine altre tipicità sono rappresentate dalla rusticità e da una spiccata longevità accompagnata ad un elevata attitudine riproduttiva e una notevole facilità al parto, e, come descritto sopra, una predisposizione al consumo di foraggi grossolani a scarso valore nutritivo. Per quanto concerne i controlli sanitari gli animali messi sul mercato provengono da allevamenti ufficialmente indenni da Tubercolosi, Brucellosi e Leucosi Enzootica Bovina. 3
4 La razza bovina Valdostana Pezzata Rossa è una delle poche razze indigene italiane a spiccata attitudine alla produzione lattea, la quale si distingue nel contempo per la sua ottima attitudine alla produzione della carne e per la spiccata robustezza organica. Per i suoi caratteri di rusticità, produttività e adattamento, la razza Valdostana Pezzata Rossa ha incontrato il favore e la preferenza di molti allevatori fuori della sua zona tipica di allevamento ed all estero. Oltre all'attitudine dominante (latte), possiede anche ottime capacità di accrescimento e ingrassamento: i soggetti sono solitamente precoci e hanno una buona resa alla macellazione per la notevole riduzione dello scheletro. Per le motivazioni sopra esposte e a seguito dello studio di fattibilità eseguito dopo il sopralluogo si pensa che la razza valdostana bene possa inserirsi nel contesto della zona individuata in Romania. Selezione La selezione della razza, da considerarsi a duplice attitudine per le elevate rese al macello e la facilità di ingrasso, ha per scopo la produzione di bestiame che alle peculiari qualità di longevità, rusticità e robusta costituzione, aggiunga una conformazione corretta e buone produzioni di latte con titolo di grasso e di proteine adeguato. Principali Caratteri morfologici VALDOSTANA PEZZATA ROSSA Caratteri esteriori Taglia: media, con peso vivo di kg per i maschi e kg per le femmine. Soggetti di mole e peso minori sono allevati in zone montane e quelli più pesanti in zone di pianura. Mantello: pezzato rosso con varie sfumature di colore, che vanno dal rosso mogano (fino quasi al violetto, caratteristico delle zone tipiche di allevamento) al rosso chiaro. La testa, la regione addominale, la parte distale degli arti e la coda sono bianche, le mucose apparenti sono rosee. Testa: corta e di media grossezza nel toro, più leggera, con profilo diritto o lievemente concavo nella vacca; corna leggere di colore ambra, dirette lateralmente nel toro, in avanti e verso l alto nella vacca. Gli occhi sono grandi e vivaci. Tronco: torace ampio e profondo; garrese largo, soprattutto nei maschi; dorso diritto e muscoloso; lombi larghi e piatti; ventre di sviluppo regolare, a volte largo e arrotondato, bacino lungo e ampio; coda fine; mammella ben sviluppata con capezzoli ben proporzionati. Arti: brevi e robusti, con unghioni di colore chiaro, duri, particolarmente adatti alla deambulazione su suoli duri e scoscesi. Le spalle sono larghe e aderenti al tronco; le cosce mediamente muscolose. 4
5 VALDOSTANA CASTANA E PEZZATA NERA Mantello e pigmentazione: i pigmenti fondamentali, nero e rosso, si combinano nel mantello in modo continuo dal tutto nero al fulvo; nel mantello castano può essere presente il gene della pezzatura. Il mantello pezzato nero ha il solo pigmento nero ed è presente la pezzatura bianca; frequente è stella in fronte. Le mucose e gli unghioni generalmente sono di color nero-ardesia; la testa è p i g m e n t a Testa: corta, con espressione distinta e vigorosa, con fronte larga. t a. Pesi vivi e rilevamenti biometrici adulti Valdostani P.R.(x ± s) Maschi Femmine Altezza al garrese cm 135 ± ± 5 Lunghezza tronco cm 165 ± ± 9 Circonferenza toracica cm 200 ± ±10 Peso kg 600 ± ±100 Caratteri produttivi Razza a duplice attitudine (latte e carne), con la produzione del latte come attitudine prevalente. La media produttiva di razza è di circa kg di latte/lattazione con 3,5% di grasso e 3,3% di proteine, livello del tutto apprezzabile se si tiene conto delle condizioni di allevamento. Il latte è particolarmente adatto alla trasformazione casearia, facilitata anche dalla notevole diffusione del genotipo BB della k-caseina (36%). Questo è associato ad una maggiore velocità di coagulazione e di rassodamento della cagliata, migliore consistenza della cagliata e, in definitiva, a rese più elevate. Produzione carne La Valdostana possiede anche un interessante attitudine alla produzione di carne, confermata dalla buona capacità di accrescimento e di ingrassamento. Il vitello, infatti, pur nascendo relativamente piccolo (30-35 kg), recupera velocemente, registrando incrementi ponderali giornalieri medi molto interessanti. I prodotti ottenuti sono il "sanato" (vitello di kg) e il vitellone leggero ( kg) nelle zone di pianura, con maggiori disponibilità foraggere. Le rese di macellazione sono intorno al 60 %, grazie all ossatura leggera, e la carne è di ottima qualità. Caratteri riproduttivi 5
6 La razza presenta una buona fertilità (con elevata percentuale di riuscita in prima inseminazione), il primo parto avviene tra il 2 e il 3 anno di vita (a circa 33 mesi) e i periodi interparto sono nella norma. Notevole anche la longevità dei soggetti. Capacità locomotoria Questa caratteristica è conseguente agli spostamenti su suoli duri e scoscesi tipici dei pascoli alpini a cui sono sottoposte le mandrie in estate. La buona capacità motoria è dovuta alla struttura degli unghioni (estremamente duri e robusti) e alla costituzione relativamente leggera, che permette alle bovine di sopportare facilmente i lunghi spostamenti tra le diverse zone di pascolo. Adattamento ai climi difficili La bovina che si trova in alpeggio ogni giorno deve fare i conti con le ampie escursioni termiche nel periodo estivo. In certi casi si sono registrati sbalzi di 35, dai 3 del mattino fino ai +32 del pomeriggio, sbalzi che sono accompagnati da altrettanto ampie variazioni di umidità. A tutto questo bisogna aggiungere la prolungata esposizione ai raggi solari, che non interferisce minimamente sul pascolo e non ha alcuna ricaduta sulla produzione di latte. Resistenza alle patologie tradizionalmente presenti nell ambiente di allevamento Nonostante la sopraccitata esposizione al sole durante il periodo estivo, gli esemplari delle razze valdostane non manifestano patologie di ordine oftalmico (legato agli occhi) o dermatologico (relativo al mantello), tipiche di molte altre popolazioni bovine. Per quanto riguarda i controlli sanitari, la totalità degli allevamenti è sottoposta ogni anno alle prove ufficiali per la Tubercolosi, Brucellosi e Leucosi Enzootica Bovina. Elevata attitudine riproduttiva È da segnalare la notevole facilità al parto, una buona efficienza riproduttiva, ed una altissima fertilità, a giudicare dalle statistiche delle fecondazioni artificiali e naturali non ripetute. Longevità Non è raro trovare soggetti che nella loro carriera riproduttiva abbiano partorito più di otto volte. Attitudine alla trasformazione di foraggi grossolani Nei pascoli alpini la bovina è costretta a consumare alimenti a scarso valore foraggero. Inoltre, a causa delle avverse condizioni meteorologiche durante il periodo della fienagione, la produzione di fieno non è delle migliori, ma malgrado questa poco incoraggiante situazione nutrizionale, i soggetti delle razze autoctone hanno dimostrato non solo di mantenere, ma anche di aumentare la loro capacità produttiva di latte. Va ancora sottolineato che ancora oggi più dei 2/3 della razione consumata giornalmente è composta da foraggi verdi o secchi. 6
7 CONFRONTO CARATTERISTICHE ZOOTECNICHE FRISONA (HOLSTEIN) / VALDOSTANA GENERALITA N Lattazioni medie per razza (*) Intervallo Parto Concepimento gg. (*) % aborti su parti (*) % parto distocico % taglio cesareo N interventi fecondativi/gravidanza Anomalie spermatiche % allele B Kappa-caseine nel latte % allele B-Beta-Lattaglobuline nel latte PRODUZIONE E FABBISOGNI Peso medio vacca adulta Kg. Lattazione media Kg. Mediana durata lattazione gg.(*) Fabbisogno Kg sostanza secca/die (a metà latt.) Fabbisogno UF/kg alimento Quantità mangime Kg/die Rapporto fieno/concentrato della razione Rapporto Kg. concentrato/kg. latte UFL x vacca in produzione die FRISONA ITALIANA VALDOSTANA 2, ,18 >2 20% 25% 3, ,04 <1% <0,1% 1,5 ininfluenti 70% 95% >0, ,5 40:60 1 / 2,5 (latte 35 kg) , :35 1/3 (latte 20 Kg) SI NO SCARSI MEDIA MEDIA ELEVATI ELEVATA ELAVATA BUONA OTTIMA ALTA OTTIMA ELEVATA Proteine x vacca in produzione gr/die Necessità aggiunta grassi alla razione CARATTERI DI RUSTICITA Capacità locomotoria Adattamento ai climi difficili Resistenza alle patologie Attitudine riproduttiva Longevità Attitudine utilizzo foraggi grossolani Mineralizzazione dello zoccolo RILEVAMENTI BIOMETRICI Altezza garrese Circonferenza toracica 7
8 Linea dorsale Larghezza groppa Larghezza corporea
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