INVECCHIARE SUL LAVORO. IL PESO DELL'ETÀ E LE POLITICHE DEL LAVORO, LA SALUTE E LA SICUREZZA: UN PROBLEMA DELLE SOLE AZIENDE? Le ricadute per la sicurezza nelle aziende: in termini organizzativi, economici, contrattuali
Le riforme Pensioni Mercato del lavoro Ammortizzatori sociali Politiche attive
Situazione attuale Incremento dei requisiti pensionistici Mancata flessibilizzazione del mercato del lavoro Riduzione degli ammortizzatori sociali Assenza di politiche attive L invecchiamento attivo è un problema sociale prima che lavorativo (vita attiva dopo il lavoro, formazione per combattere l esclusione, stili di vita adeguati, impegno in attività non retribuite)
L invecchiamento della popolazione lavorativa Tutela della salute Tutela del diritto al lavoro Tutela dei diritti sociali (welfare) Tutela normativa (lavori usuranti) Aspetti contrattuali (orario, mansioni)
Le prospettive Secondo un rapporto confidenziale consegnato al governo Merkel da un gruppo di esperti (l'esecutivo federale appronta e aggiorna la sua strategia demografica e di finanziamento di welfare pensioni e sanità) occorrerebbe lavorare in futuro fino a 76 anni
Un possibile cammino Creare carriere lavorative che tengano conto dell età: -Flessibilità di orario (part time) e mansioni organizz. - contratto - normativa -Impiego in mansioni utili solidarietà intergenerazionale -Coerenza tra mansioni e sicurezza flessibilità normativa -Qualificazione degli interventi mirati ergonomia Inail -Politiche formative mirate flessibilità normativa -Carriere compatibili con l attività/dimensioni aziendali flessibilità normativa -Organizzazione del lavoro flessibilità normativa e contrattuale
Il presupposto: le politiche pubbliche per i lavoratori anziani - Riforma del mondo del lavoro per creare una vita lavorativa adatta all età per tutte le generazioni - Riforma del regime pensionistico che tenga conto delle grandi differenze individuali tra i lavoratori anziani mediante una serie flessibile di date per il pensionamento e un incentivo finanziario per lavorare più a lungo - Riforma dei servizi sanitari per rafforzare i servizi proattivi e preventivi in materia di salute sul luogo di lavoro - Approccio proattivo e riflessi critici ai fini di salute e sicurezza
Salute e sicurezza Prevenzione - Mansioni coerenti con gli aspetti sanitari (art. 15) - Rispetto principi ergonomici (art. 15) - Capacità dei lavoratori (art. 18) - Valutazione dei rischi (art. 28 e 29) - Sorveglianza sanitaria (art. 42) - Stili di vita e ruolo del pubblico (prevenzione, accesso alle cure primarie, cure a lungo termine, attività fisica, alimentazione sana, supporto sociale, relazioni sociali, incidenti domestici, nuove tecnologie, alfabetizzazione tecnologica )
La salute Senectus ipsa est morbus La salute: il progressivo deterioramento incide su tutti gli indicatori (cuore, reni, massa muscolare, apparato muscolo-scheletrico, sistema immunitario, equilibrio, ritmo circadiano, ridotta elasticità tessuti, termoregolazione, capacità cognitive, comorbilita', vista, udito, rischi chimici, aspetti psicologici) Nozione di salute secondo il dlgs n. 81/08: stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, non consistente solo in un assenza di malattia o d infermità Approccio multidisciplinare/multidimensionale - soluzioni variabili e flessibili Giudizio di idoneità?
Interventi "Adattare il lavoro al lavoratore" limitare sollevamento carichi pesanti formazione su tecniche di sollevamento uso di nuove tecnologie ridefinizione/rotazione compiti lavorativi tempi di recupero revisione turni di lavoro ergonomia (es. ridurre movimenti ripetitivi, revisione lay out luogo di lavoro) attenzione alle innovazioni tecnologiche che possono favorire emarginazione
La strategia europea 2014-2020 Far fronte al cambiamento demografico adeguamento dei luoghi di lavoro adeguamento organizzazione del lavoro orario di lavoro accessibilità luoghi di lavoro interventi mirati tecnologie innovative (domotica applicata al lavoro) reintegrazione e riqualificazione per il rientro al lavoro diffusione buone pratiche promuovere salute fisica e psicologica
Dall'approccio prevenzionale e sociale a quello normativo vincolante La logica prevenzionale pone l'accento sulla condizione dell'invecchiamento e delle sue conseguenze per individuare possibili interventi per ridurre gli effetti di una situazione oggettiva e dai connotati marcatamente soggettivi. L'ordinamento su salute e sicurezza (e la sua interpretazione) si muovono in una logica differente: con una tecnica prescrittiva ma imprecisa, tendono a ricondurre al datore di lavoro responsabilità non sue, spesso per l'esigenza "sociale" di dare comunque una risposta in caso di malattia/infortunio. Diversi modelli di causalità (civile, previdenziale, penale, scientifico)
La causalità e le malattie professionali Dal principio di equivalenza causale, alla circolare del 16 febbraio 2006 dell'inail alla giurisprudenza. Approccio tendente alla responsabilizzazione oggettiva del datore di lavoro: l'incertezza scientifica si somma alla indeterminatezza delle regole. L'incidenza dei fattori extralavorativi Le malattie tumorali o cronico degenerative ad insorgenza tardiva I giudizi probabilistici "gli esposti ai molteplici rischi di tecnopatia non è giusto che paghino il prezzo delle insufficienze della scienza biomedica (Trattato Med. Leg. 1933, Amedeo Della Volta)