Regolamento con modifiche proposte Proposta di modifica Note della Segreteria Note

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Proposte di modifiche, correzioni e integrazioni da apportare al regolamento Dinghy 2009-2012 (ed. 22 Marzo 09) A seguito dei commenti di R. Santini, A. Carmagnani, V. Penagini, E. Corsi, G. Pizzarello, G. Pollesel [ ndr : La maggioranza delle modifiche proposte comporta la modifica sia dei Piani Costruttivi (Cap. 3) che della modulistica (All.1) ] 1.5 - Modifiche ed interpretazioni del regolamento Nel presente regolamento, laddove dovessero emergere dei conflitti da due regole riguardanti lo stesso argomento o particolare di costruzione, vale la regola più restrittiva. In casi dubbi l'interpretazione...(omissis) Punto 1.5 Modifiche ed interpretazioni Modificare il titolo sostituendo la parola interpretazioni in integrazioni Inserire una premessa: Nel presente regolamento, laddove dovessero emergere dei conflitti da due regole riguardanti lo stesso argomento o particolare di costruzione, vale la regola più restrittiva. coerenza con il testo che non parla di interpretazioni ma solamente di modifiche e integrazioni. Eliminazione di dubbi o incongruenze che si dovessero incontrare nel caso di sovrapposizione di regole. 2.1.2.4 Chiglia La larghezza del paramezzale (solo per scafi non in VTR) deve misurare: - 76 mm. + 5 mm. nella sezione 17 (poppa); - 102 mm. + 5 nelle sezioni A, B e C (raccordate linearmente con le sezioni 17 e 1) e 89 mm. + 5 mm nella sezione 1 E' consentito mantenere la larghezza del paramezzale costante da prua a poppa come da dimensione prevista per le sezioni A, B, C. Punto 2.1.2.4 2) Aggiungere è consentito mantenere la larghezza del paramezzale costante da prua a poppa come da dimensione prevista per le sezioni A, B, C. 2) L aumento delle dimensioni del paramezzale è migliorativo rispetto alle caratteristiche di longevità dell imbarcazione, non migliora le prestazioni ma consente un maggior irrobustimento delle estremità. Dal punto di vista del raggio d inerzia è peggiorativo, ma consente una miglior economia nella costruzione della barca non dovendo rastremare l elemento e quindi semplificando la costruzione stessa. Risultano già sanate diverse imbarcazioni con misure del paramezzale costante da prua a poppa o con misure (n.d.r. diverse) da quelle previste dai disegni. Volendo mantenere le caratteristiche della maggior parte degli scafi in legno costruite dal 1931 al 1967 (ultima registrazione F.I.V.), questa modifica snatura la costruzione tradizionale. (Olandesi: larghezza 100 mm; spessore 19 mm senza tolleranze) Lo spessore del paramezzale (solo per scafi non in VTR) deve misurare: 20 mm 1) Aggiungere il dato relativo allo spessore del paramezzale (massimo 20 mm 1) Dato mancante. (n.d.r.: errato!) Lo spessore del paramezzale è già specificato nella tavola 1 (scafo) dei piani costruttivi ed è di mm. 20. 2.1.3.1 Peso scafo Punto 2.1.3.1 Peso scafo Per tutti gli scafi il peso minimo...(omissis) Per le barche senza doppifondi i pesi delle riserve di galleggiamento e delle pompe sono compresi nel peso minimo dello scafo e vanno identificati nel verbale di stazza. Introdurre: Per le barche senza doppifondi i pesi delle riserve di galleggiamento e delle pompe sono compresi nel peso minimo dello scafo e vanno identificati nel verbale di stazza. diminuire il gap con le barche di VTR e uniformare le prestazioni. Quale "gap"? Positivo o negativo per gli scafi senza doppiofondo? Queste ultime sono già svantaggiate e così le si svantaggia ulteriormente!! 2.1.4.3 Ghirlanda, palchetto e mastra dell albero 2.1.4.3 Ghirlanda, palchetto (omissis La mastra potrà permettere uno spostamento totale pruapoppa dell'albero di massimo mm. 20 di 10 mm verso prua e 10 mm verso poppa rispetto al centro della mastra stessa posto a 420 mm da prua e laterale di massimo mm. 10. E' ammessa una boccola di centraggio per rispettare queste tolleranze. Specificare meglio lo spostamento prua-poppa modificando il paragrafo come segue: La mastra potrà permettere uno spostamento di 10 mm verso prua e 10 mm verso poppa rispetto al centro della mastra stessa posto a 420 mm da prua. maggiore chiarezza del requisito. 1

2.1.5.2 Riserve di galleggiamento Punto 2.1.5.2 Riserve di galleggiamento Dovranno essere disponibili e fissati allo scafo, ma amovibili e non strutturali, almeno 4 serbatoi gonfiabili o in espanso a cella chiusa per un totale di minimo 140 litri per tutte le barche in legno e vetroresina, senza doppifondi. Permessi i serbatoi in espanso a cella chiusa amovibili. Modificare come segue: Dovranno essere disponibili e fissati allo scafo, ma amovibili e non strutturali, almeno 4 serbatoi gonfiabili o in espanso a cella chiusa per un totale di 140 litri. miglioramento della sicurezza. Per le barche il VTR e VTR e legno può essere considerato ai fini del raggiungimento della capacità galleggiante di 140 litri totale, anche lo spessore del piano di calpestio del doppiofondo qualora in materiale espanso a cella chiusa (airex o similare). Per le barche il VTR e VTR e legno può essere considerato ai fini del raggiungimento della capacità galleggiante di 140 litri totale, anche lo spessore del piano di calpestio del doppiofondo qualora in materiale espanso a cella chiusa (airex o similare). Sono consigliati ulteriori serbatoi gonfiabili fissati sotto l'estrema prua. Sono consigliati ulteriori serbatoi gonfiabili fissati sotto l estrema prua. 2.2.1.1 Pala (omissis) Punto 2.2.1.1 Timone Pala Specificare le caratteristiche della testa del timone come segue: La testa del timone potrà essere di misure diverse da quelle dei disegni per poter utilizzare scatole in commercio o auto costruite, nel rispetto del design originale. (omissis La testa del timone potrà essere di misure diverse da quelle dei disegni, poter utilizzare le scatole in commercio o auto costruite, nel rispetto del design originale. // 2.2.1.4 Agugliotti e Femminelle Punto 2.2.1.4 Le appendici : Agugliotti e femminelle (omissis) E consigliato ammesso il montaggio di una lamella (o altro dispositivo) in prossimità dell agugliotto inferiore, atta ad impedire la perdita del timone in caso di concomitante fuoriuscita della barra. Modificare la parola consigliato con ammesso. Aumento della sicurezza. 2.2.1.5 Marca di posizione rispetto allo scafo Punto 2.2.1.5 Timone: Marca di posizione rispetto allo scafo Sulla pala del timone deve essere disegnata da entrambi i lati, in colore contrastante, una marca di 10 mm di spessore e di 100 mm di lunghezza, il cui bordo inferiore deve distare 410 mm +/ 20 mm dalla gola di alloggiamento della barra. Il punto di stazza poppiero, come definito all articolo 2.1.2.1, deve rientrare tra i bordi interni della marca Sulla pala del timone permettere la marcatura di due marche costituenti il limite minimo e massimo cui deve rientrare il punto di stazza dello specchio di poppa. Non è quindi necessario stampigliare il numero velico, è sufficiente il punzone dello stazzatore. Sarebbe possibile stazzare i timoni senza dover aspettare il loro posizionamento rispetto alla barca (attività che può essere eseguita e modificata in qualsiasi momento). Facilità di verificare durante le regate se il punto rientra fra le due marche. (Può essere lasciato l attuale metodo di una sola marca per un anno al fine di permettere una transizione alla nuova modalità). 2 La stazza di un timone, senza che questi sia montato sullo scafo per la verifica della sua effettiva immersione, non è possibile perché manca qualsiasi possibilità di riferimento tra scafo e timone. E' solo il punto di stazza poppiero (2.1.2.1) sullo specchio di poppa e la marca sul timone che crea questo collegamento. Mettere una o due marche sul timone non cambia il problema. Quanto al vedere la o le marche in regata...che occhi d'aquila!!!! NO! Il numero velico, convalidato dallo Stazzatore nel momento della stazza, impedisce di usare un timone di un'altra barca!

2.2.2.3 Massima estensibilità Punto 2.2.2.2 (n.b.: il punto è 2.2.2.3) Sono obbligatori due ganci metallici E' obbligatorio almeno un gancio di sicurezza metallico di sicurezza, di spessore non superiore a 2 mm,come da disegno (tav.4), atti atto ad impedire la fuoriuscita accidentale della deriva in caso di scuffia. Obbligatoria anche una ritenuta ( cimetta od elastico ), fissata convenientemente e strozzabile. Obbligatorio un sistema per il quale la deriva non rientri nella cassa in caso di scuffia a 180. Modificare il testo come segue: 1) E obbligatorio almeno un gancio di sicurezza metallico di spessore non superiore a 2 mm. 2) Inserire il seguente concetto al posto della necessità di avere la cima strozzabile è obbligatorio un sistema per il quale la deriva non rientri nella cassa in caso di scuffia a 180. 1) E stato appurato che in molti casi non è possibile inserire due ganci da 2 mm. Di spessore poiché le casse di deriva sono deformate. L utilizzo di un solo gancio non inficia lo scopo. 2) nel caso si utilizzi l elastico non serve che la ritenuta sia strozzabile. Accettabile formulato male! 2.3 - LE ANTENNE Punto 2.3 Per antenne si intendono: Albero, Pénnola, Boma. Potranno essere realizzate in Legno o Lega di alluminio. Le dimensioni delle antenne sono riportate nella Tav. 5, comprese le relative tolleranze dove permesse. Le antenne in legno potranno essere cave o piene ed essere realizzate in diversi strati di legni diversi con disposizione libera. Se realizzate in profilato di leghe di alluminio, pénnola e boma devono avere uno spessore non inferiore a 1,5 mm, mentre l'albero deve avere uno spessore non inferiore a 1,8 mm. Inserire dopo il secondo paragrafo le seguenti parole: Le antenne in legno potranno essere cave o piene ed essere realizzate in diversi strati di legni diversi con disposizione libera. Precisazione necessaria per definire meglio le antenne in legno. La modifica, così come espressa, permetterebbe anche - al limite - la costruzione di una antenna a settori orizzontali (fette) e l'utilizzo di qualsiasi tipo d'essenza. Sarebbe utile definire le essenze permesse. (Olandesi: Tutte le antenne: materiale legno, rotonde e in legno massiccio.) 2.3.1.1 Misure e profilo dell albero Punto 2.3.1.1 Le antenne: misure e profilo dell albero L albero deve avere una striscia di stazza di colore contrastante di 20 mm di spessore, avente la funzione e rappresentante la tolleranza, il cui bordo inferiore deve trovarsi ad una distanza di mm 3307 di mm 3207 dal fondo della gola superiore della puleggia di drizza in testa d'albero misurato a prua via dell albero. La faccia superiore del palchetto della mastra deve cadere, distare verso prua, all interno del segno non più di 100 mm dall inizio della parte bassa della striscia di stazza dello spessore di 20 mm di spessore. Modificare come segue: L albero deve ad una distanza di mm. 3207 da fondo della gola superiore della puleggia di drizza in testa d albero. La faccia superiore del palchetto della mastra deve distare, verso prua, non più di 100 mm dall inizio della parte bassa della striscia di stazza, di spessore di 20 mm. La striscia di stazza attualmente utilizzata per la verifica dell altezza del piano velico dal palchetto della mastra, risulta spesso cancellata a seguito dello strofinio con la mastra stessa. L utilizzo della striscia a 100 mm permette una rapida verifica nelle operazioni preventive e dopo le regate. Se le strisce di stazza si rovinano, di norma, è compito dell'armatore ripristinarle! Spostare si 100 mm in alto la striscia di stazza non cambia i tempi delle verifiche ad albero smontato, mentre allunga i tempi della verifica dell'albero montato perché impedisce una verifica visiva diretta e presuppone l'uso di un metro!. 3

2.4.1 La vela standard Punto 2.4.1 la Vela Eliminare la specificità standard del termine Vela, essendo unica. Il numero velico, le lettere nazionali, il simbolo di Classe devono essere applicati sulle due facce della vela come da regolamento ISAF. Modificare come segue: Potranno essere utilizzati colori diversi per i numeri velici e lettere nazionali ma dovranno essere uniformi nella stessa vela. 1) Potranno essere utilizzati colori diversi per i numeri velici e lettere nazionali ma dovranno essere uniformi nella stessa vela. 1) Necessità di uniformare l aspetto delle vele in regata: attualmente non risulta ancora indicato in nessun documento ufficiale il logo e le sue dimensioni di massima. Non esatto, la forma del logo è indicata! I caratteri devono avere l altezza di 300 mm, la larghezza di 200 mm (eccetto 1 e I) e lo spessore di 50 mm e la distanza tra di loro di 60 mm. Il simbolo della Classe è il profilo della vela del Dinghy diviso in tre settori verticali : rosso,bianco e blu e deve essere posizionato sopra i numeri velici. Non si capisce perché togliere i dati riportati sui numeri velici, quando bastava aggiungere le dimensioni del logo! Le dimensioni ed il posizionamento dei numeri e del logo della classe sono indicate nella tavola 6a. Le dimensioni ed il posizionamento dei numeri e del logo della classe sono indicate nella tavola 6a. N.B.: Non esiste la Tavola 6a 2.4.1.1 Materiale del tessuto e finestra La vela deve essere fatta di tessuti di cotone o di dacron, senza aggiunta di pellicole, di tipo e grammatura uniforme in ogni sua parte differenziata, salvo che per la finestra trasparente, non obbligatoria ma raccomandata, della superficie massima di 0,32 mq., la cui forma è libera. 2) permettere la grammatura differenziata della vela. 2) Ottimizzazione del peso della vela. NO! La modifica della dizione "uniforme in..." con "differenziata" permette la costruzione di vele con parti (ferzi o rinforzi) con pesi del tessuto diversi, modificando sostanzialmente la tipologia di vela attuale Regolamento 2005-2008 2.8 Vela j) Il tessuto deve essere cotone o Dacron di tipo strutturalmente uniforme sia pure di grammatura diversa salvo che per la finestra trasparente. N.B.: Il regolamento precedente non autorizzava grammatura differenziata nella stessa vela ma vele con grammature diverse. La dizione proposta modifica il concetto di vela uniforme nella grammatura. E consentito un meolo sulla base della vela non regolabile in regata. 3)Permettere la regolazione del meolo della base randa. 3) Permettere una regolazione tipica del velista. Altra regolazione, riportata in barca, che complica inutilmente delle manovre correnti già estremamente complicate. In contrasto con la volontà di avvicinarsi al regolamento Olandese.! 4)Permettere l esecuzione di una manovra corrente che consenta di mantenere il picco vicino all albero in caso di terzaroli e di abbassamento del picco stesso. 4) Rendere la manovra sicura e migliorare l andatura con terzaroli. Vedi sopra! 4

2.5.1 Sartie Punto 2.5.1 Le manovre: Sartie L'albero deve essere tenuto in posizione per mezzo di due sartie in fune funi d'acciaio inox spiroidale o funi in Dyfrom (è permesso il tondino per gli scafi moderni), una per lato, fissate alla testa dell'albero mediante il sistema classico dell'incappellaggio, oppure con due martelletti, redance, perni in acciaio. Aggiungere:.funi in acciaio inox spiroidale o funi in Dyform. maggior precisione del linguaggio tecnico. 2.5.3 Archetto L archetto per lo scorrimento del bozzello di scotta, deve essere in acciaio inox, bronzo od ottone di spessore minimo non inferiore a mm 10,5 mm 10, ed essere fissato ai braccioli di poppa, se esistenti, o allo specchio di poppa. Punto 2.5.3 Le manovre : Archetto Modificare la misura del diametro dell archetto da 10,5 mm a 10 mm. La misura da 10,5 mm non è disponibile nel mercato, la misura precedente era 8 mm e quindi la nuova misura è sempre a favore della sicurezza. 2.5.5 Manovre correnti Punto 2.5.5. Manovre correnti Sono ammessi, caricabasso, tesabugna della randa, vang, regolazione del piede albero, regolazione della deriva, regolazione delle cinghie puntapiedi, regolazione della drizza della randa, regolazione solo trasversale del bozzello dell'archetto di poppa, regolazione della ralinga della pénnola entro bordo, regolazione entro bordo del punto di attacco della drizza sulla pénnola, nei limiti consentiti dalle strisce di stazza al punto 2.3.3.1. N.B. la norma deve essere modificata anche con l'introduzione delle manovre correnti richieste negli articoli precedenti!! Introdurre la possibilità di eseguire dei sistemi atti a migliorare le modalità di raddrizzamento in caso di scuffia a 180 aumento della sicurezza e ricoprimento di una specificità non espressa e quindi vietata. In cosa consistono i "sistemi atti..."? Se non specificati permettono tutto! 2.6.1 Scafo Tutti i legni utilizzati devono essere in legno massiccio La ruota di prua può essere costruita in massimo due pezzi di legno massiccio incollati longitudinalmente, della stessa essenza La chiglia può essere costruita con massimo due pezzi in legno massiccio incollati longitudinalmente, della stessa essenza. Punto 2.6.1 Regolamento di costruzione dei dinghy classici :Scafo La dicitura tutti i legni devono essere in legno massello deve essere meglio definita per quanto riguarda gli esempi di costruzione delle ruota di prua e della chiglia. Aggiungere: La ruota di prua può essere costruita in massimo due pezzi di legno massello incollati longitudinalmente, della stessa essenza. La chiglia può essere costruita con massimo due pezzi in legno massello incollati longitudinalmente, della stessa essenza. [N.d.R. il termine "massello" è dizione della pubblicità dei mobili il termine esatto è "massiccio"] allineamento con il regolamento olandese, maggior robustezza e durata dei componenti senza aumento di costi. NO! Con la dizione "...massimo due pezzi di legno massello incollati longitudinalmente." si permette la costruzione di Dritto di prora e Chiglia in due pezzi separati, cosa che indebolisce la struttura ma, sicuramente, costa meno. Tale dizione NON INDICA la possibilità di laminazione dei due componenti. Dovrebbe essere: "...laminati longitudinalmente" Il regolamento Olandese, al paragrafo "1.2 SPECIFICA" permette esclusivamente la laminazione "Laminazione: Per tutte le parti considerate in questo capitolo, in sostitruzione del legno massello possono essere usati strati di legno laminati con vena che corre nella stessa direzione.", ma non permette la costruzione di Chiglia e Dritto di prora in due parti. Infatti, nella specifica delle due parti, non aggiunge "in più pezzi" od altro. Chiglia: Rovere, pino o teak, 180x50 mm. Ruota di prora: Rovere, spessore 45 mm, incollata alla chiglia e fissata con chiodi o avvitata. 5

2.6.4.11 - Falchetta e scalmiere Materiale: Rovere, Frassino, Cedro, Iroko, Mogano,Teak Punto 2.6.4.11 Regolamento di costruzione dei dinghy classici :Falchetta e scalmiere Inserire fra le essenze utilizzabili anche il teak. Il legno risulta simile agli altri legni per la falchetta sia per peso specifico che per durezza. 2.7.0.11 - Dritto di prua Dimensioni come da disegni per l imbarcazione classica (Tav.1). La parte superiore del dritto di prua può contenere un anima in legno (consigliato rovere) o anche in metallo, che termina nella pernaccia. Punto 2.7.0.11 Scafo delle imbarcazioni in legno e VTR e sola VTR Eliminare il consiglio del Rovere Motivazione : Un regolamento prescrive, in questo caso il legno è libero. 2.7.3.1.8 - Fasciame Punto 2.7.3.1.8. Imbarcazioni incollate in compensato marino e legno massello: Fasciame : Fissaggio: Ogni tavola sarà fissata con un chiodo di rame a ribattere e dischetto alle eventuali ordinate. Il collegamento fra i corsi dovrà essere realizzato unicamente mediante incollaggio con resine epossidiche, colla poliuretanica o con incollaggio marino Fissaggio: consentire l utilizzo di viti e di collegamento incollato o avvitato limitazione contraria allo spirito del concetto di barca moderna. L'introduzione della possibilità dell'utilizzo alternativo di viti (o di chiodi!) nel collegamento dei corsi è contrario allo spirito con cui è stato approvato lo scafo "moderno" che era: permettere la costruzione di uno scafo con caratteristiche simili allo scafo tradizionale, ma completamente incollato 2.7.3.1.14 - Ulteriori particolari dello scafo Punto 2.7.3.1.14 Imbarcazioni incollate in compensato marino e legno massello: Ulteriori particolari dello scafo. Bottazzo:Rovere, Frassino, Cedro, Sitka spruce, Teak Inserire il teak fra i materiali consentiti del bottazzo. // 2.7.3.1.16 - Doppifondi e riserve di galleggiamento fisse Punto 2.7.3.1.16 Imbarcazioni incollate in compensato marino e legno massello: Doppifondi e Riserve di galleggiamento fisse Motivazione : Materiale: I doppifondi-casse stagne fisse dovranno essere realizzati in legno o compensato marino (compensato marino per gli scafi in compensato), dello spessore minimo di mm 6, ed avere una volumetria minima di 140 litri suddivisi almeno in tre compartimenti. E' vietato realizzare le casse stagne nel prolungamento delle panche laterali verso prua. 1)Utilizzo di compensato marino per le casse stagne fisse anche per le imbarcazioni moderne in legno. 2) specificare la proibizione di realizzare le casse stagne nel prolungamento delle panche laterali verso prua. Altrimenti non costruibili Perchè? 2.7.3.1.17 - Paratie Nelle barche in cui il doppiofondo si estende fino a poppa, è consentita una ulteriore paratia dello spessore di 16 mm trasversale o l innalzamento della chiglia (rastremata a 16 mm) o longitudinale sopra il paramezzale, nella parte poppiera allo scopo di sorreggerlo. Punto 2.7.3.1.17 Imbarcazioni incollate in compensato marino e legno massello: Paratie Modificare il paragrafo : Nelle barche in cui il doppiofondo si estende fino a poppa, è consentita una ulteriore paratia dello spessore di 16 mm trasversale o l innalzamento della chiglia (rastremata a 16 mm) nella parte poppiera allo scopo di sorreggerlo. Con il seguente: Nelle barche in cui il doppiofondo si estende fino a poppa, è consentita una ulteriore paratia dello spessore di 16 mm trasversale o longitudinale sopra il paramezzale, nella parte poppiera allo scopo di sorreggerlo. L innalzamento della chiglia non può essere concepito se non con un elemento supplementare sopra il paramezzale. 6

2.7.3.1.19 - Rinforzo sotto la scassa dell albero Punto 2.7.3.1.19 Imbarcazioni incollate in compensato marino e legno massello:rinforzo sotto la scassa dell albero Nel caso di imbarcazione con doppifondi, nella zona sottostante la scassa dell albero, è ammesso un solo rinforzo trasversale di mm 300, ovvero a croce delle di dimensioni massime 300 mm x 300 mm, ovvero interno allo spazio della sopra la chiglia/paramezzale dalla cassa di deriva al dritto di prua con altezza fino al congiungimento col doppiofondo,... Modificare il paragrafo: Nel caso si imbarcazione con doppifondi, nella zona sottostante la scassa dell albero, è ammesso un solo rinforzo trasversale di dimensioni 300mmmX300mm ovvero interno allo spazio sopra la chiglia / paramezzale con altezza fino al congiungimento col doppiofondo. maggior chiarezza del testo. 4.1.2 - Pendolamento 4.1.2.0 - In generale Parte finale del regolamento Punto 4.1.2.0 Pendolamento : In generale La procedura di pendolamento e di verifica del baricentro per la stazza è prevista solo per gli scafi classici e moderni di nuova costruzione e per tutte le imbarcazioni prive di certificato di stazza all entrata in vigore del presente regolamento fatte salve quelle il cui peso dello scafo senza deriva e timone sia superiore di 10 kg al minimo di stazza.( 111 kg ). Specificherei meglio le modalità di stazza di vecchie imbarcazioni classiche senza certificato. (suggerirei che dopo la verifica delle misure fondamentali e delle seste, se il peso del solo scafo è superiore a 121 Kg, non serve eseguire il pendolamento ed eventuali anomalie sulle misure possono essere poste al approvazione del comitato direttivo per il rilascio del certificato ). Ritengo che, una volta appurata la reale data di costruzione dello scafo, sia più logico (e corretto) stazzarlo con le regole di costruzione valide al momento della costruzione usando il Regolamento in atto in quell'anno.. Figura 5 del regolamento a pagina 17 La misura massima dell altezza del timone dalla gola della barra al fondo della pala deve essere 910 +/- 20. Per uniformità alla tolleranza di 520 (+/- 20) in quanto se non fosse indicata varrebbe la regola generale +/- 1% e cioè +/- 9mm. In contrasto con la possibilità di avere una timone di 540 nella parte alta, + 390 della parte bassa (cioè 930, oppure 500+ 390= 890). N.B.: Aggiungere la tolleranza di (+/- 20) a tutta l'altezza timone permette di compensare con un allungamento della parte bassa una riduzione della parte alta, o viceversa, oltre i limiti concessi con il risultato di DIMINUIRE L'IMMERSIONE della pala. La soluzione più logica sarebbe di definire la tolleranza dell'altezza della parte immersa in mm e non in % cioè: mm 390 (+/- 3 mm) Il regolamento Olandese stabilisce: 2.4.2 Timone: Mogano,spessore 22 mm ± 1 mm.può essere rastremato ad un minimo di 7 mm sui bordi. La forma come da disegno ± 5 mm. Guance: Mogano, 18 mm di spessore. La ferramenta verticale è permessa, come disegnata sul foglio 3. La ferramenta non può essere incassata ad eccezione della prima parte dell'agugliotto sul davanti della pala del timone. fig. 5 7

fig. 6 L' inclinazione massima della deriva deve essere di 75 misurati tra il bordo d'uscita della lama e la tangente orizzontale alla chiglia). Figura 6 di pagina 18 (massima estensibilità) La misura di massima estensibilità deve essere limitata a 820 mm se misurata come indicato nel disegno, considerando che il raggio di curvatura non deve essere superiore a 15 mm (ndr. pendolamento), come da piani di costruzione delle deriva stessa. Dai rilievi di stazza del 2009 non risultano derive con estensibilità maggiore di 820 mm misurate come sopra descritto, inoltre dai calcoli risulterebbe che misure superiori non sarebbero compatibili con le misure della distanza del perno di deriva dalla chiglia o dalla lunghezza della deriva stessa. I rilievi statistici del 2009 mostrano misure massime di estensibilità di 820 mm per le barche in VTR e VTR e legno, mentre per le barche in legno abbiamo misure non superiori a 815 mm. Ho visto una deriva con raggio di curvatura della punta molto superiore a 15 mm e questo potrebbe falsare la misura rapida in fase di controlli preventivi di stazza. Quindi è necessario imporre anche il raggio di curvatura come elemento necessario per la misura considerata, qualora la misura risultasse al limite. Un maggior raggio di curvatura su un deriva con misure fondamentali in tolleranza sarebbe di per se svantaggioso, ma se la misura di massima estensibilità fosse di 820mm con ad esempio un raggio di curvatura di 20mm, significherebbe che la deriva sarebbe 5 mm più profonda di un altra in stazza. Dal controllo fatto a CAD sulle misure comparate tra lama di deriva e scafo è risultato che l'immersione massima teorica dovrebbe essere di 817 mm, quindi 820 mm dovrebbe essere una misura accettabile. 2.7.1 - Imbarcazioni in vetroresina e legno 2.7.1.1 - Specchio di poppa Dimensioni e forma: Vedi Titolo 2.1.2.1 2.7.2 - Imbarcazioni totalmente in vetroresina 2.7.2.1 - Specchio di poppa Dimensioni e forma: Vedi Titolo 2.1.2.1 2.1.2.1 Specchio di poppa e punto di stazza - larghezza alla falchetta (bottazzo escluso) 844 mm; - larghezza alla falchetta (bottazzo escluso) per gli scafi in VTR e VTR/legno 844 mm (-5 +10); Form (?) relativo alle misure di stazza per le barche in VTR e VTR e Legno: Inserire la tolleranza della larghezza dello specchio di poppa -5+10mm sulla misura 844 mm. Gli stampi della barche in VTR e VTR e Legno sono stati costruiti usando le barche di legno come manichini, quindi è chiaro che se nella barca di legno tolleriamo +/- 10mm, ce li ritroviamo negli scafi derivati. Con l età degli stampi che sono rimasti attivi si osserva che la tendenza è verso una maggiorazione della misura nominale a causa dell usura. La tolleranza canonica +/- 1% potrebbe essere così mantenuta ma spostata verso il +. La tolleranza è dell'1% cioè 8,4 mm Non è una scusa, se gli stampi si sono usurati... vanno rifatti. NO! Aggiungere tolleranze per scafi specifici modifica il concetto di monotipo. Comunque il + 10 sarebbe eccessivo. 7.6 - ATTREZZATURE OPZIONALI CONSENTITE E VIETATE Punto 7.6 Attrezzature opzionale consentite e vietate Sono consentiti la bussola anche elettronica tipo Tacktick (sono escluse le bussole con funzioni tattiche superiori es. Micronet Race Master), il cronometro, il binocolo e, l anemometro, l'inclinometro, il windex e le tavole con segnali e bandiere. Permettere la bussola elettronica tipo Tacktick non permettendo le bussole con funzioni tattiche superiori (es. Micronet Race Master). Aggiungere fra gli strumenti consentiti: inclinometro, windex e tavole con segnali e bandiere. // E consentito fissare (velcro biadesivo o quattro viti) due imbottiture (una per lato) della lunghezza...(omissis) Le imbottiture possono essere fissate con viti in numero libero (togliere il numero delle viti). (omissis) 8