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Provincia di Ravenna settore ambiente e suolo Piazza dei Caduti per la Libertà, 2 / 4 Provvedimento n. 684 del 22/10/2007 Oggetto: D.LGS 59/05 - L.R. 21/04 DITTA CONSORZIO AGRARIO DI RAVENNA SOC. COOP. ARL AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE PER L IMPIANTO IPPC ESISTENTE DI TRATTAMENTO E TRASFORMAZIONE DI PRODOTTI DESTINATI ALLA FRABBRICAZIONE DI PRODOTTI ALIMENTARI A PARTIRE DA MATERIE PRIME VEGETALI - (PUNTO 6.4 B2 DELL ALL. I D.LGS 59/05) SITO IN COMUNE DI RAVENNA, VIA CLASSICANA, N.75 - IL DIRIGENTE DEL SETTORE AMBIENTE E SUOLO RICHIAMATO il decreto legislativo 18 Febbraio 2005, n. 59 Attuazione integrale della direttiva 96/61/CE relativa alla prevenzione e riduzione integrate dell inquinamento ; RICHIAMATI in particolare gli articoli: art. 3 Principi generali dell autorizzazione integrata ambientale, art. 4 Individuazione e utilizzo delle migliori tecniche disponibili, art. 5 Procedure ai fini del rilascio dell Autorizzazione integrata ambientale, art. 7 Condizioni dell autorizzazione integrata ambientale, che disciplinano le condizioni per il rilascio dell Autorizzazione Integrata Ambientale (successivamente indicata con AIA), art.9 Rinnovo e riesame ; VISTA la Legge Regionale n. 21 del 11 ottobre 2004 che attribuisce alle Province le funzioni amministrative relative al rilascio di AIA; RICHIAMATA la deliberazione di Giunta regionale n. 375 del 20/03/2006 di approvazione della settima modifica al calendario delle scadenze per la presentazione delle domande di autorizzazione integrata ambientale; RICHIAMATA altresì la Deliberazione della Giunta Regionale n. 1198 del 30/07/2007 con la quale sono stati emanati indirizzi alle Autorità competenti e all ARPA per lo svolgimento del procedimento di rilascio dell Autorizzazione Integrata Ambientale ai sensi della normativa IPPC; RICHIAMATA inoltre la determina del Direttore Generale Area Ambiente della Regione Emilia Romagna n. 10147 del 03/08/2007 con la quale è stato approvato un fac-simile standard di AIA speditiva per i settori industriali e un fac-simile di AIA speditiva e piano di monitoraggio per gli allevamenti da assumere a riferimento da parte della Provincia. VISTA la domanda presentata allo Sportello Unico del Comune di Ravenna in data 30/05/2006 e pervenuta a questa Provincia in data 07/06/2006 prot. n.54078/2006 da parte di Cimatti Massimo in qualità di gestore della Ditta Consorzio Agrario di Ravenna Soc. Coop. arl, - avente sede legale in Comune di Ravenna, Via Mazzini, n.49 e impianto in Comune di Ravenna, Via Classicana, n.75, ai sensi dell'art. 7, della Legge Regionale n. 21/2004 intesa ad ottenere il rilascio dell AIA per l impianto esistente di trattamento e trasformazione di prodotti destinati alla frabbricazione di prodotti alimentari a partire da materie prime vegetali - (Punto 6.4 B2 dell All. I D.Lgs 59/05), nel rispetto del calendario sopracitato; VISTA l avvenuta pubblicazione della documentazione presentata ai sensi dell art. 8 della L.R. n.21/04 dal 21/06/2006 al 20/07/2007; CONSIDERATO altresì che non sono pervenute osservazioni dai soggetti interessati in base a quanto previsto dalla L.R. n. 21/04 sulla domanda di AIA presentata; VISTO il parere espresso dal Comune di Ravenna in data 22/09/2006 prot. n. 80519 ai sensi dell art.10, commi 3) e 4) della L.R. n.21/2004; VISTA altresì la comunicazione in data 16/10/2006 inoltrata dalla Ditta in merito alla variazione della sede amministrativa da Via Mazzini, n.49, Comune di Ravenna a Via Madonna di Genova, n.39, Comune di Cotignola e la variazione della sede legale in Via Classicana, n.75;

VISTA la richiesta di integrazione inoltrata da questa alla Ditta Consorzio Agrario di Ravenna Soc. Coop. Arl relativamente alla domanda di autorizzazione allo scarico di acque reflue di dilavamento, acque di prima pioggia e di lavaggio aree esterne in acque superficiali e sul suolo; VISTA la documentazione presentata dalla Ditta in data 28/09/2007 prot. n.73681; Considerato che per gli aspetti riguardanti da un lato, i criteri generali essenziali che esplicitano e concretizzano i principi informatori della Direttiva 96/61/CE per uno svolgimento omogeneo della procedura di autorizzazione, e, dall altro lato, la determinazione del Piano di Monitoraggio e Controllo, il riferimento è costituito dagli allegati I e II al DM 31 Gennaio 2005 pubblicato sul supplemento ordinario n. 107 alla Gazzetta Ufficiale - serie generale 135 del 13 giugno 2005: - Linee guida generali per la individuazione e l utilizzo delle migliori tecniche per le attività esistenti di cui all allegato I del D.lgs 372/99 ; - Linee guida in materia di sistemi di monitoraggio. Preso atto dell esame e delle valutazioni effettuate dagli uffici del Settore Ambiente e Suolo in concorso e con il supporto dei Servizi ARPA competenti; Visto il verbale dell incontro istruttorio con il Servizio Territoriale ARPA Distretto di Ravenna - posto agli atti dell Autorità Competente e le previgenti autorizzazioni ambientali settoriali rilasciate nel rispetto della normativa nazionale e regionale; Dato atto che sulla base degli elementi e delle valutazioni e pareri sopracitati, l impianto risponde alla condizioni minime di soddisfacimento dei principi della norma IPPC, salvo che la presente AIA sarà oggetto di riesame nei casi previsti all art.9 - comma 4), del Decreto Legislativo n.59/2005 oltre alle modifiche sostanziali e alle verifiche sul Piano di Monitoraggio e controllo; Dato atto altresì che la Ditta Consorzio Agrario di Ravenna Soc. Coop. arl non risulta registrata ai sensi del Regolamento (CE n.761/2001-emas), per cui, ai sensi dell art.9 comma 3) del Dlgs n.59/05, la presente AIA ha validità di anni 5 (cinque) a partire dalla data di rilascio della stessa. SI informa che ai sensi dell art. 13 del DLgs n.196/2003 il titolare dei dati personali è la Provincia di Ravenna, con sede in Piazza dei Caduti, n.2/4 e che il Responsabile del trattamento dei medesimi dati è il Dirigente del Settore Ambiente e Suolo Dott. Stenio Naldi. VISTO l art.107, 5 comma del Decreto Legislativo 18 Agosto 2000, n.267; VISTO l'art.4, comma 8, del regolamento di attribuzioni di competenze al Presidente della Provincia, alla Giunta Provinciale, ai Dirigenti e al Segretario Generale che stabilisce che:... "Ai dirigenti competono, in generale, nell'esercizio delle attribuzioni di competenza: il rilascio, la sospensione, la revoca, la riforma, le modifiche delle licenze, delle autorizzazioni e delle concessioni previste dalle leggi statali, regionali, dallo statuto e dai regolamenti"; SU proposta del Responsabile del procedimento: DISPONE di rilasciare l'autorizzazione Integrata Ambientale, ai sensi dell art 10 della LR 21/04 al sig. Cimatti Massimo in qualità di gestore dell impianto di esistente di trattamento e trasformazione di prodotti destinati alla fabbricazione di prodotti alimentari a partire da materie prime vegetali - (Punto 6.4 B2 dell All. I D.Lgs 59/05), della Ditta Consorzio Agrario di Ravenna Soc. Coop. arl con sede legale e impianto in Comune di Ravenna, Via Classicana, n.75, per la prosecuzione dell attività esistente di cui al punto 6.4 B2 All. I D.Lgs 59/05; La validità della presente autorizzazione è subordinata al rispetto delle seguenti condizioni e prescrizioni:

1. il presente provvedimento sostituisce le seguenti autorizzazioni settoriali già di titolarità della Ditta: - Autorizzazione allo scarico acque reflue domestiche unite ad acque meteoriche di dilavamento in acque superficiali n.67 del 08/02/2001 rilasciata dalla Provincia di Ravenna che viene prorogata al 31/03/2008 con le seguenti prescrizioni: lo scarico, nel pozzetto ufficiale di prelevamento, dovrà rispettare i valori limiti di emissione previsti dalla Tabella 3 allegato 5 parte terza del D.Lgs n.152/06; la planimetria della rete fognaria - stato attuale - costituirà parte integrante dell autorizzazione. il pozzetto ufficiale di prelevamento dovrà essere sempre reso accessibile agli organi di vigilanza, tramite gli opportuni interventi di manutenzione; dovrà essere effettuata periodica manutenzione ai sistemi di trattamento delle acque reflue domestiche, al fine di mantenere efficiente il sistema di depurazione; la vasca di prima pioggia dovrà essere mantenuta costantemente vuota, tra un evento meteorico, al fine di consentire il suo corretto funzionamento; le acque di prima pioggia e quelle derivanti dall attività di lavaggio automezzi devono essere smaltite come rifiuti secondo quanto previsto dal D.Lgs.n.152/06. - autorizzazione alle emissioni in atmosfera ai sensi del DPR n.203/88 (DLgs. N.152/2006) n. 600 del 21/12/2000 rilasciata dalla Provincia di Ravenna. 2. l impianto dovrà essere condotto con le modalità tecniche e prescrizioni e condizioni previste nel presente atto e nelle autorizzazioni settoriali sopracitate al punto 1) e riprese nell allegato Condizioni dell AIA ; 3. il presente provvedimento è comunque soggetto a riesame nei casi di seguito indicati: - qualora si verifichi una delle condizioni previste dall articolo 9, comma 4 del D.Lgs. 59/05 ; - qualora si verifichino modifiche sostanziali sull assetto dell impianto rispetto alle condizioni indicate nella domanda per l impianto esistente; - sulla base del quadro informativo ottenuto a seguito dell esame dei dati del piano di monitoraggio e controllo; 4. nel caso in cui intervengano variazioni nella titolarità della gestione dell impianto, il vecchio gestore e il nuovo gestore ne danno comunicazione entro 30 giorni alla Provincia di Ravenna anche nelle forme dell autocertificazione; 5. in caso di modifica degli impianti il gestore comunica alla Provincia di Ravenna, al Servizio Territoriale ARPA Distretto di Ravenna ed al Comune di Ravenna, le modifiche progettate dell'impianto. Tali modifiche saranno valutate ai sensi dell art. 10 del D.Lgs. 59/05; 6. Il gestore è tenuto a presentare CONGUAGLIO alle spese istruttorie come previsto dalla Delibera GR 11 Aprile 2005 n. 667 Modalità per la determinazione da parte delle Province degli anticipi delle spese istruttorie per il rilascio della Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) La presente Autorizzazione Integrata Ambientale con le relative condizioni di cui all allegato, parte integrante, ha validità di anni 5 (cinque) a partire dalla data di rilascio della stessa. Avverso il presente atto è possibile proporre ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale, entro sessanta giorni dalla comunicazione al gestore, ovvero, in ogni caso, dall avvenuta pubblicazione sul BUR. Per il rinnovo della presente autorizzazione almeno sei mesi prima della scadenza il gestore deve inviare a questa Provincia una domanda, corredata da una relazione contenente un aggiornamento delle informazioni di cui all'articolo 5, comma 1 del D.Lgs. 59/05. Fino alla pronuncia in merito al rinnovo dell'autorità competente, il gestore continua l'attività sulla base della precedente autorizzazione integrata ambientale.

Copia della presente autorizzazione viene trasmessa al SUAP del Comune di Ravenna e si provvede altresì alla pubblicazione di un estratto sul Bollettino Ufficiale Regionale. Il monitoraggio e il controllo delle condizioni dell AIA sono esercitate dalla Provincia di Ravenna, ai sensi dell art. 11 del D.Lgs. 59/05, avvalendosi del supporto tecnico, scientifico e analitico dell ARPA, al fine di verificare la conformità dell impianto alle condizioni contenute nel provvedimento di autorizzazione. La Provincia, ove rilevi situazioni di non conformità alle condizioni contenute nel provvedimento di autorizzazione, procederà secondo quanto stabilito nell atto stesso o nelle disposizioni previste dalla vigente normativa nazionale e regionale. IL DIRIGENTE DEL SETTORE AMBIENTE E SUOLO (Dott. Stenio Naldi)

ALLEGATO ALLEGATO A - SEZIONE INFORMATIVA A1 - INFORMAZIONI SULL IMPIANTO Si assumono le informazioni descrittive dell impianto esistente riportate nella domanda di AIA presentata. A2 - ITER ISTRUTTORIO Si dà atto che l iter autorizzativo è stato effettuato nel rispetto dei passaggi procedurali fissati dalla vigente normativa regionale e nazionale secondo quanto indicato nelle premesse del presente provvedimento. A3 AUTORIZZAZIONI SOSTITUITE Elenco autorizzazioni settoriali sostituite: autorizzazione allo scarico acque reflue domestiche unite ad acque meteoriche di dilavamento in acque superficiali n.67 del 08/02/2001 rilasciata dalla Provincia di Ravenna che viene prorogata al 31/03/2008 con le seguenti prescrizioni: lo scarico, nel pozzetto ufficiale di prelevamento, dovrà rispettare i valori limiti di emissione previsti dalla Tabella 3 allegato 5 parte terza del D.Lgs n.152/06; la planimetria della rete fognaria - stato attuale - costituirà parte integrante dell autorizzazione. il pozzetto ufficiale di prelevamento dovrà essere sempre reso accessibile agli organi di vigilanza, tramite gli opportuni interventi di manutenzione; dovrà essere effettuata periodica manutenzione ai sistemi di trattamento delle acque reflue domestiche, al fine di mantenere efficiente il sistema di depurazione; la vasca di prima pioggia dovrà essere mantenuta costantemente vuota, tra un evento meteorico, al fine di consentire il suo corretto funzionamento; le acque di prima pioggia e quelle derivanti dall attività di lavaggio automezzi devono essere smaltite come rifiuti secondo quanto previsto dal D.Lgs.n.152/06. - autorizzazione alle emissioni in atmosfera ai sensi del DPR n.203/88 (DLgs. N.152/2006) n. 600 del 21/12/2000 rilasciata dalla Provincia di Ravenna - B - SEZIONE FINANZIARIA La ditta ha provveduto al versamento delle spese istruttorie pari a euro 2650,00 con versamento in data 29/05/2006. Eventuale conguaglio sarà versato ai sensi della Delibera di Giunta Regionale n. 667 del 11 aprile 2005. C - SEZIONE DI VALUTAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE Si da atto che alla luce del quadro informativo attualmente disponibile, quadro che dovrà essere integrato e migliorato utilizzando i dati che deriveranno dal piano di monitoraggio e controllo, e delle valutazioni effettuate rispetto alle autorizzazioni settoriali in essere, l attuale assetto dell impianto risponde ai principi della normativa IPPC (art.3 del DLgs n.59/05).

D - PIANO DI ADEGUAMENTO E PROPOSTE VOLONTARIE AVANZATE DAL GESTORE PER IL MIGLIORAMENTO AMBIENTALE Si prende atto di quanto presentato dalla Ditta nella nota integrativa presentata in data 28/09/2007 e precisamente:. Entro il 31/03/2008 dovrà essere realizzata la nuova rete fognaria così come indicato nel progetto presentato al punto E1. In particolare lo stato di progetto dovrà uniformarsi a quanto segue: gli scarichi delle acque di prima pioggia, nei rispettivi pozzetti ufficiali di prelevamento, dovranno rispettare i valori limiti di emissione previsti dalla Tabella 3 allegato 5 parte terza del D.Lgs n.152/06 per la ricerca dei seguenti parametri: ph, Azoto totale, Fosforo totale, COD, Solidi sospesi totali, idrocarburi totali; la planimetria della rete fognaria - stato di progetto - costituirà parte integrante dell autorizzazione. i pozzetti ufficiali di prelevamento delle acque di prima pioggia, posti a valle del filtro, dovranno essere sempre resi accessibili agli organi di vigilanza, tramite gli opportuni interventi di manutenzione; dovrà essere effettuata periodica manutenzione ai sistemi di trattamento delle acque reflue domestiche, al fine di mantenere efficiente il sistema di depurazione; dovrà essere effettuata periodica manutenzione alle vasche di prima pioggia, in quanto svolgono anche il trattamento di decantazione e disoleazione e al filtro posto a valle delle stesse; ad evento meteorico esaurito dovrà essere garantito lo scarico delle acque di prima pioggia in acque superficiali entro le 48-72 ore successive all ultimo evento piovoso, così come previsto dalla DGR 286/05; dovrà essere eseguito, con cadenza almeno annuale, un campionamento rappresentativo delle acque di prima pioggia scaricate che attesti la conformità alla Tabella 3 allegato 5 parte terza del D.Lgs n.152/06, per i parametri sopracitati. I certificati d analisi, redatti a firma di tecnico abilitato, dovranno essere disponibili presso l attività a disposizione degli organi di vigilanza; le acque contenute nella vasca di raccolta e provenienti dall attività di lavaggio automezzi dovranno essere smaltite come rifiuti secondo quanto previsto dal D.Lgs.n.152/06; nell ultimo pozzetto della rete fognaria dovrà essere previsto un sistema di intercettazione e chiusura prima dello scarico, al fine di evitare in casi di emergenza (sversamenti accidentali, incendi, ecc.) un potenziale scarico inquinante in acque superficiali (ricettore della rete fognaria pubblica bianca). Al fine di valutare se il sistema per la gestione delle acque meteoriche di dilavamento è stato progettato e realizzato in conformità a quanto stabilito dalle DGR n.286/05 e n.1860/06, la ditta dovrà eseguire uno studio per la caratterizzazione qualitativa delle proprie acque meteoriche di dilavamento. Lo studio dovrà essere redatto sulla base delle risultanze analitiche di almeno tre campagne di campionamento di tre eventi meteorici distinti. A ogni evento meteorico dovranno essere campionate: 1. acque meteoriche in ingresso alla vasca di prima pioggia entro i primi 15 minuti dall inizio della pioggia (caratterizzazione acqua meteorica in ingresso nel periodo definito di prima pioggia). 2. lo scarico delle acque di prima pioggia, nel pozzetto ufficiale di prelevamento, (attivato entro le 48-72 ore dalla fine dell evento meteorico). In questo periodo di scarico la ditta dovrà eseguire 2 campionamenti dilazionati in base alla durata di scarico. I parametri chimici attraverso i quali è possibile caratterizzare la qualità delle acque meteoriche di dilavamento, in relazione all attività svolta, sono: ph, Azoto totale, Fosforo totale, COD, Solidi sospesi totali, idrocarburi totali. Entro tre mesi dalla realizzazione dell adeguamento delle acque di prima pioggia e comunque non oltre giugno 2008, dovrà essere presentato lo studio di caratterizzazione delle acque di prima pioggia all Autorità competente e all ARPA.

E SEZIONE EMISSIONI (CONDIZIONI DI ESERCIZIO DELL IMPIANTO) E1 - CONDIZIONI GENERALI PER L ESERCIZIO DELL IMPIANTO Per l esercizio dell impianto il gestore deve rispettare le condizioni, i valori limite di emissione e le prescrizioni gestionali contenute nelle autorizzazioni settoriali di cui al precedente punto A3, che vengono formalmente sostituite dalla presente Autorizzazione Integrata Ambientale. Tali condizioni, prescrizioni e limiti vengono ripresi e fatti propri dalla presente AIA. A tal fine il gestore è tenuto a conservare le autorizzazioni settoriali, di cui al precedente punto A3, e le eventuali successive modifiche e integrazioni, da esibire obbligatoriamente in allegato al presente provvedimento. F - PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO DELL IMPIANTO Si prende atto del Piano di Monitoraggio proposto dalla Ditta nella domanda di AIA per l impianto esistente. Al riguardo, come previsto dall art.7 comma 6) del DLgs n.59/05, la Ditta è tenuta a redarre annualmente una relazione descrittiva delle attività di monitoraggio effettuate e dei relativi risultati con una verifica di conformità rispetto ai limiti e alle prescrizioni contenute nella presente autorizzazione. Tale relazione deve essere inviata a Provincia, Comune e ARPA entro il 30 aprile dell anno successivo al presente provvedimento. Una volta disponibili saranno forniti al gestore i modelli standard per il reporting dei dati. Fino a quel tempo i dati del monitoraggio vengono forniti sulla base di formati standard eventualmente già in uso ovvero su modelli predisposti dal gestore stesso. G: PIANO DI CONTROLLO - ORGANO DI VIGILANZA (ARPA) CICLI PRODUTTIVI Verifica Ispettiva con periodicità ANNUALE per il controllo dell applicazione di quanto previsto dal Piano di Monitoraggio. SCARICHI IDRICI Verifica Ispettiva con periodicità ANNUALE delle analisi effettuate EMISSIONI IN ATMOSFERA Verifica Ispettiva con periodicità ANNUALE per il controllo del registro degli autocontrolli delle emissioni in atmosfera. EMISSIONI SONORE Verifica Ispettiva con periodicità TRIENNALE per il controllo del piano di intervento e di misura che la ditta dovrà eseguire. RIFIUTI Verifica Ispettiva con periodicità ANNUALE per controllo dei registri di carico e scarico rifiuti. La periodicità riportata è da ritenersi indicativa e comunque da valutarsi anche in base alle risultanze contenute nei report periodici che la ditta è tenuta a fornire, come da prescrizioni e da piano di monitoraggio, alla Provincia e all Arpa.

Le spese occorrenti per le attività di controllo programmato da parte dell Organo di Vigilanza (ARPA) previste nel Piano di Controllo dell impianto, oltre alla verifica del Piano di Adeguamento, sono a carico del gestore e saranno determinate secondo quanto previsto nel Piano stesso. Il corrispettivo economico relativo al Piano di Controllo verrà valutato in base alle tariffe in corso di definizione a livello regionale per questa attività; in mancanza di tale riferimento, verrà utilizzato il tariffario delle prestazioni di ARPA Emilia-Romagna. Il corrispettivo economico delle determinazioni analitiche sarà valutato in base ai costi industriali relativi alle attività analitiche, mentre le altre attività verranno rendicontate in base alla tariffa oraria, secondo quanto definito dal Tariffario delle prestazioni di ARPA Emilia-Romagna.