L Università riformata al giudizio dei direttori del personale e delle famiglie Stefano Molina (Fondazione Giovanni Agnelli) molina@fga.it Genova, 9 giugno 2011
Schema della presentazione Il paradosso italiano (indagine Eurobarometro) Sintesi risultati dell indagine AIDP-Fondazione Agnelli presso i direttori e responsabili del personale Le scelte degli studenti e delle famiglie: la prosecuzione dal I al II livello il declino delle immatricolazioni 2
Uno sguardo all Europa Pubblicato a novembre 2010 7.036 interviste nell UE 27 a imprese, organizzazioni, enti -75% medie dimensioni tra 50 e 249 dipendenti -25% grandi dimensioni 250 dipendenti e più di cui 400 in Italia (78% medie e 22% grandi) 3
Si conferma lo scarso impiego di laureati nelle imprese italiane Fonte: 4
Quali sono i laureati più adatti all azienda? In media europea, 55% preferiscono i bachelor s degreese 35% i master s degrees, mentre in Italia la proporzione si ribalta: 38% bachelors e 50% masters Fonte: 5
L indagineaidp -Fondazione Giovanni Agnelli Realizzata all inizio del 2010 Per l occasione è stato creato un sito sul quale i direttori del personale hanno potuto compilare un questionario on line Hanno partecipato 226 direttori e responsabili del personale di imprese medio-grandidistribuite su tutto il territorio nazionale Responsabile dell indagine: Claudia Villosio WP scaricabile dal sito www.fga.it 6
Obiettivi dell indagine Qual è il giudizio dato dai responsabili del personale sui nuovi laureati e sulla riforma del 3+2? Quali sono i profili di laureati maggiormente ricercati dalle imprese? Quali sono i singoli Atenei che godono di maggior credito presso le imprese? 7
Giudizio complessivo sulla qualità dell Università Da quel che può giudicare un direttore del personale alla luce di selezioni ed inserimenti in azienda, negli ultimi dieci anni la qualità dell'università è... Diminuita 54% Rimasta costante 38% Aumentata 8% I responsabili delle risorse umane si uniscono al coro 8
L importanzadellalaurea 76% Il lavoro in azienda è molto cambiato. Se una volta bastava il diploma, oggi occorre almeno la laurea triennale La laurea diventa sempre più necessaria, La laurea è importante, ma ancor più importante è la fase di formazione iniziale in azienda 90% ma non è sufficiente 9
Differenze tra laureati triennali e magistrali 14% E preferibile un laureato triennale perché in genere ha aspettative di carriera più realistiche rispetto a un laureato quinquennale 19% Tra i laureati triennali e quelli specialistici/magistrali non ci sono sostanziali differenze 35% 66% I laureati triennali non hanno un profilo di competenze adatte alle esigenze delle aziende Rispetto ai laureati triennali, i laureati specialistici/magistrali dimostrano in azienda maggiori capacità di rappresentare, affrontare e risolvere i problemi Le imprese riconoscono che i laureati di I e di II livello hanno competenze diverse Al magistrale viene riconosciuta una maggior capacità di problem solving, senza peraltro che questo generi aspettative di carriera eccessivamente pretenziose. Il triennale trova una sua collocazione in azienda, ma emerge una preferenza per il magistrale 10
Che Università vorrebbero i soci dell AIDP? Gli aspetti più carenti dell offerta formativa 140 120 100 80 60 40 20 0 Capac ità di problem s olv ing O rientam ento al ris ultato Capac ità di lav orare in gruppo Capac ità di analis i Capac ità di dec is ione e s pirito d'iniz iativ a Capac ità di pres entaz ionec om unic az ione Com petenz e tec nic o- s c ientific he S elf c ontrolres is tenz a allo s tres s numero risposte fornite per ciascun aspetto (fino a 3 risposte possibili)
Il candidato ideale: un esercizio di conjoint analysis Pensi a una posizione vacante che sia opportuno coprire nella sua azienda con un laureato. Le chiediamo ora di considerare i seguenti 5 profili. Su una scala da 1 (totalmente inadatto) a 10 (potenzialmente molto adatto a ricoprire la posizione vacante), quale voto darebbe a ciascun profilo? Esempio di profilo utilizzato nell indagine Genere uomo Titolo di studio laurea triennale Età 25 anni Votazione al conseguimento del titolo di studio 82/110 Esperienze di lavoro 1 anno Conoscenza lingua inglese scolastica VOTO ASSEGNATO =... 12
Il candidato ideale: i risultati (1/2) 13
Il candidato ideale: i risultati (2/2) Non molta differenza tra candidati uomini e donne Aver conseguito una laurea magistrale/specialistica migliora il profilo di quasi un punto (equivalente a due anni di esperienza lavorativa ) Il laureato con le maggiori probabilità di assunzione ha una buona conoscenza della lingua inglese, almeno un anno di esperienza di lavoro, un voto di laurea preferibilmente superiore a 100 e un età ancora lontana dalla soglia dei 30 anni. 14
Le scelte degli studenti e delle famiglie La prosecuzione dal I al II livello Il declino delle immatricolazioni 15
Tassi di passaggio dal I al II livello, per gruppi di facoltà: media degli ultimi 4 anni (da 2005-6 a 2009-10) 90 80 80 78 75 70 68 65 60 50 40 59 58 55 53 52 52 50 45 45 45 42 40 30 20 10 15 12 0 Elaborazioni su dati Ufficio Statistica del MIUR 16
Il declino delle immatricolazioni all Università italiana
La gobba dell indicatore classico (immatricolati/19enni) 60% 55% 50% 45% 40% 35% 30% 18
In realtà calano le immatricolazioni precoci (18 anni) e tardive (dai 22 anni in su), mentre tengono quelle regolari (19-21 anni) 2009_2010 2008_2009 2007_2008 2006_2007 2005_2006 2004_2005 2003_2004 2002_2003 2001_2002 Immatricolati all'università italiana per sesso ed età 150.000 140.000 130.000 120.000 110.000 100.000 90.000 80.000 70.000 60.000 50.000 40.000 30.000 20.000 10.000 0 F 18 e - M 18 e - F 19-21 M 19-21 F 22 e + M 22 e + Elaborazioni su dati Ufficio Statistica del MIUR 19
Una sfida sottovalutata: l accesso all Università da parte dei figli degli immigrati Diciannovenni residenti in Italia, dal 1993 al 2010, per cittadinanza 900.000 19enni 800.000 19enni italiani 700.000 600.000 500.000 400.000 300.000 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 Elaborazioni su dati Istat
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