NATURA, ORIGINE E DIFFUSIONE DEL RADON IN ITALIA

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Convegno RADON, NEMICO INVISIBILE. MA PRESENTE IN PROVINCIA DI NATURA, ORIGINE E DIFFUSIONE DEL RADON IN ITALIA Rosabianca Trevisi Lab. Radiazioni Ionizzanti - Dip. Igiene del lavoro INAIL Settore Ricerca 1

RADON 1 Elemento chimico appartenente all VIII gruppo della tavola periodica degli elementi, gas nobili caratterizzati da inerzia chimica. E infatti il più pesante dei gas nobili, quindi anche quello che ha maggiore densità. Il radon è di origine naturale. Non è percepibile dai nostri sensi. 2

RADON 2 Il radon è un elemento radioattivo. Il radon è un elemento caratterizzato da numero atomico 86 (N); sono stati identificati 26 isotopi del radon che hanno massa atomica (Z) che va da 199 Rn a 226 Rn. Tre isotopi sono presenti in natura: il 220 Rn (toron), derivante dalla catena di decadimento del 232 Torio, il 219 Rn (actinon) appartenente alla serie dell 235 U, il 222 Rn (radon), derivante dalla catena di decadimento dell 238 U. Con il termine radon si farà riferimento esclusivamente all isotopo 222 4

CATENA DI DECADIMENTO DELL 238 URANIO 238 U α 226 Ra α α 222 Rn 218 Po α 214 Pb 214 Bi 214 Po α 210 Pb Le particelle alfa hanno elevata energia ed un breve cammino in aria (possono essere schermate da un foglio di carta); se scaricano la loro energia su una cellula sono in grado di produrre un danno ai legami prodotti chimici nelle di decadimento catene del del DNA radon

RADON 3 La presenza dei diversi isotopi del radon nell ambiente dipende principalmente dall abbondanza di 238 U, 235 U e 232 Th nel suolo e nelle rocce. Tra gli isotopi naturali dell uranio, tuttavia, l abbondanza relativa in peso è rispettivamente 99,28% per l 238 U e 0,71% per l 235 U, per cui l 238 U predomina sull 235 U. Il radon, prodotto all interno delle rocce, in presenza di fessure, fratture, faglie, ecc. tende a sfuggire, diluendosi nell atmosfera. Livelli tipici di radon outdoor pari a 5-6 Bq/m 3. Per una data litologia, il contenuto di 238 uranio, il grado di fratturazione, la permeabilità, la porosità sono caratteristiche geomorfologiche di notevole rilevanza. 5

FORMAZIONE DEL RADON NELLE ROCCE La potenza di una data litologia, quale sorgente di radon, è legata a diverse caratteristiche tra le quali: Esalazione il contenuto di 226 Ra il grado di fratturazione la permeabilità la porosità. Emanazione Due sono i fenomeni di maggior rilievo: l emanazione dato dalla frazione di atomi di Rn rilasciata nell aria dei pori presenti nel materiale l esalazione ossia il flusso continuo di Rn che passa in atmosfera 8

FORMAZIONE DEL RADON NELLE ROCCE L emanazione del radon è dovuto a due processi: il rinculo legato all emissione della particella α la diffusione. Il contributo principale all emanazione proviene dal primo processo anche perchè la diffusione in materiali solidi è bassa. α Rn Rn Ra α Ra α Ra Rn energia di rinculo del 222 Rn è pari a 86 kev, energia di rinculo del 220 Rn è pari a 123 kev Tratto da: J.Porstendorfer, 1993. Properties and behaviour of radon and thoron and theri decay products 8 in the air. Fifth International Symposium on the Natural Radiation Evironment. Tutorial sessions. EUR 14411, 73-150.

Le principali sorgenti del radon in un edificio sono: suolo materiali edili acqua aria esterna e gas RADON INDOOR - 2 Modello UNSCEAR: per una casa tipica con una conc. di Rn al pianoterra di 50 Bq m -3, 60% proviene dal suolo 20% dai materiali edili 20% dall aria esterna Per edifici multipiano ai piani sup. si stima una conc. media di 20 Bq m -3. I contributi relativi ad ogni fonte sono di 0%, 50% e 50%. 15

INGRESSO DEL RADON IN UN EDIFICIO 1 - Effetto camino Diff. di pressione (DP) tra l ambiente interno ed esterno, dovuto alla differenza di temp. tra int. ed est. dell edificio. 1 P = α t e + 273 1 t i + 273 dove t e e t i sono la temp. est. ed int. (in C) ed α = 3462 Pa K. La leggera depressione interna di fatto «risucchia» aria esterna anche dal sottosuolo. Il fenomeno cresce al crescere della diff. di temperatura. Immagine tratta da: Linee guida per la prevenzione delle esposizioni al gas radon in ambienti indoor Regione Lombardia 2011 16

INGRESSO DEL RADON IN UN EDIFICIO 2 - Effetto vento La differenza di velocità dell aria che esiste tra esterno ed interno dell edificio che porta ad una depressione interna. La pressione esercitata su una parete è data dalla formula: 1 P = P 0 + Cp 2 ρv 2 P 0 è la pressione statica nel vento, ν la velocità del vento, ρ è la densità dell aria e C p il coefficiente di pressione ottenuto da prove in galleria del vento Immagine tratta da: Linee guida per la prevenzione delle esposizioni al gas radon in ambienti indoor Regione Lombardia 2011 17

VIE DI INGRESSO DEL RADON Immagine tratta da: Linee guida per la prevenzione delle esposizioni al gas radon in ambienti indoor Regione Lombardia 2011 20

RADON INDOORS Variabilità giornaliera del radon Stanza 110 In genere si hanno livelli più elevati nelle ore notturne 1600 1400 1200 1000 800 600 400 200 0 0 2000 4000 6000 8000 10000 Te m p o ( m i n ) 12

RADON INDOORS Variabilità stagionale del radon In genere si hanno livelli più elevati nella stagione fredda inverno estate 13

RADON INDOORS Variabilità spaziale Le conc. di Rn sono spesso molto diverse all interno del medesimo edificio (dati pre-bonifica dei locali di una scuola al pianoterra) Cod. Dosimetro Locale/ambiente della misura Conc Rn (Bq/m 3 ) 42115 Lab. Scientifico 931 ±95 4292 Aula 324 ±34 4291 Segreteria 521 ±54 4299 Aula 1 369 ±39 4277 Archivio 484 ±50 4258 Aula H 300 ±32 4282 Palestra 713 ±73 4257 Aula 11 422 ±44 42114 Direzione 595 ±61 4286 Aula 2 220 ±24 4294 Biblioteca 814 ±83 42106 Aula 16 962 ±98 4274 Aula 4 484 ±50 42105 Mensa 339 ±36 Convegno 4252 RADON, Segreteria NEMICO INVISIBILE. MA PRESENTE IN 585 PROVINCIA ±60 DI 14

IL RADON INDOOR IN ITALIA Un indagine nazionale condotta tra il 1989 e il 1994, coordinata da ISS e ANPA (ora ISPRA) su un campione di circa 5000 abitazioni, ha stimato che la concentrazione media negli ambienti indoor in Italia è 75 Bq/m 3 (40 Bq/m 3 è il valore medio mondiale - UNSCEAR, 2000). Lazio e Lombardia (100-120 Bq/m 3 ), seguiti da Friuli Venezia Giulia e Campania (80-100 Bq/m 3 ), sono le regioni con i valori medi più alti. Necessità di attenzione ai materiali da costruzione di origine naturale. In Lazio e Campania sono stati riscontrati valori particolarmente alti di dose gamma indoor. 15

IL RADON INDOOR IN ITALIA Alto Adige Valle d Aosta Piemonte Liguria Lombardia Trentino Emilia-Romagna Toscana Veneto Umbria Friuli- Venezia Giulia Marche 20 40 Bq/m 3 40 60 Bq/m 3 60 80 Bq/m 3 80 100 Bq/m 3 100 120 Bq/m 3 Risultati dell Indagine nazionale sulla radioattivitànaturale nelle abitazioni (1989-1997) da Bochicchio et al. 1999 Lazio Abruzzo Sardegna Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia 16

CONTESTO NORMATIVO Decreto Legislativo n.241/00 Capo III bis art. 10-bis Campo di applicazione Le attività lavorative di interesse, di cui all art.10-bis, sono le seguenti: a) attività lavorative svolte nei luoghi di lavoro sotterranei; b) attività lavorative svolte in luoghi di lavoro in zone ben individuate o con caratteristiche determinate; c) attività lavorative implicanti l uso o lo stoccaggio di NORM; d) attività lavorative implicanti la produzione di residui NORM; e) attività lavorative in stabilimenti termali o miniere non-uranifere. L art.10-ter lascia all esercente 24 mesi di tempo per far effettuare il controllo. Tali termini per le valutazioni radiometriche per le attività di cui alla lettera a) o dosimetriche di cui alla lettere c), d) ed e) decorrono dal 1 gennaio 2001 o dall inizio dell attività. Per le attivitàb) dalla data di pubblicazione in GURI dell identificazione delle aree a rischio (radon prone areas). Nel caso di superamento dei livelli di azione, decorrono gli obblighi previsti nell art. 10-quater.

CONTESTO NORMATIVO Decreto Legislativo n.241/00 Il livello di azione per le attività di cui all'articolo 10-bis, comma 1, lettere a), b), è pari a 500 Bq/m 3, intesa come concentrazione media annua di radon in aria Il livello di azione per le attività di cui all'articolo 10-bis, comma 1, lettere c), d) ed e) è paro ad una dose efficace media annua pari ad 1 msv/anno

Progetto CCM «Avvio del Piano nazionale radon per la riduzione del rischio di tumore polmonare in Italia» (2006) Piano Nazionale Radon fu elaborato da esperti di varie istituzioni nell ambito della Commissione tecnico-scientifica per l elaborazione di proposte di intervento legislativo in materia di inquinamento indoor (nota come Commissione indoor), promossa dal Ministero della Sanità nel 2001. Ha avuto l approvazione del Consiglio Superiore di Sanità e dalla Conferenza Stato-Regioni. Nel 2004 è stato approvato un progetto CCM «Avvio del PNR», sotto il coordinamento di ISS con il supporto di un Sottocomitato Scientifico (approvato nel 2006) 19

Progetto CCM «Avvio del Piano nazionale radon per la riduzione del rischio di tumore polmonare in Italia» (2006) Ha elaborato diversi documenti tecnici (linee guida e guide tecniche), la cui pubblicazione è ancora in corso. Ha dato supporto alla realizzazione di campagne di misura della concentrazione di radon indoor in ambienti di vita e di lavoro. Ha emanato una raccomandazione per l introduzione di sistemi di prevenzione dell ingresso del radon in tutti gli edifici di nuova costruzione. 20

Scaricabile dal sito www.iss.it 21

Progetto CCM «Avvio del Piano nazionale radon per la riduzione del rischio di tumore polmonare in Italia» (2006) Il Sottocomitato raccomanda che: A) negli strumenti urbanistici (piani di coordinamento, PRG, regolamenti edilizi, ecc.) di tutti gli enti preposti alla pianificazione e controllo del territorio (in particolare le amministrazioni comunali) sia introdotta la prescrizione per tutti i nuovi edifici di adottare semplici ed economici accorgimenti costruttivi finalizzati alla riduzione dell ingresso di radon ed a facilitare l installazione di sistemi di rimozione del radon che si rendessero necessari successivamente alla costruzione dell edificio. B) analoghe prescrizioni siano adottate per quegli edifici soggetti a lavori di ristrutturazione o manutenzione straordinaria che coinvolgano in modo significativo le parti a contatto con il terreno (attacco a terra). 22

PROSPETTIVE FUTURE NUOVA DIRETTIVA EUROPEA Direttiva 96/29/EURATOM Nuova Direttiva (BSS) Livello di azione Livello di riferimento Radon nelle abitazioni Radon nei luoghi di lavoro Piano Nazionale Radon ---------- 300 Bq/m 3 (Art 53) 500 1000 Bq/m 3 300 Bq/m 3 (Art 74) ---------- Regolamentato all art. 103; contenuti nell Annex XVI 23

GRAZIE PER L ATTENZIONE Rosabianca Trevisi r.trevisi@inail.it tel. 06/94181264 24