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Transcript:

CONSIGLIO COMUNALE L'anno 2013 addì 11 del mese di aprile, presso la sala consiliare, alle ore 20,50, si è riunito il Consiglio Comunale, in 1^ convocazione, adunanza ordinaria pubblica, per trattare gli affari iscritti all'ordine del giorno. Al momento dell adozione della deliberazione in oggetto, risultano presenti il Sindaco ed i Consiglieri: Enrico Minelli, Rosauro Solazzi, Pier Luigi Zanella, Guido Signorini, Paolo Santurro, Paolo Frezzi, Antonio Angeli, Mirko Briziarelli, Angelo Antonio Falmi, Sabrina Nencioni, Alberto Briccolani, Marco Manzoli, Alberto Acanfora, Alessandra Passigli, Beatrice Bensi. Assenti giustificati: Cecilia Beconcini, Giulia Ulivi, Lorenzo Cappelletti, Andrea Poli, Massimo Mari. Assenti ingiustificati: //. Presiede il Consigliere Sig. Rosauro Solazzi. Partecipa il Segretario Generale Dr. Stefano Mori. Assessori presenti alla seduta Sigg.ri: Claudio Tonarelli, Rita Guidetti, Francesco Casini. Scrutatori nominati all inizio della seduta i Sigg.ri: Massimo Mari, Beatrice Bensi, Mirko Briziarelli. Deliberazione n. 26 Oggetto: Creazione strumenti di calcolo del consumo di S.U.L. - Sospensione previsioni Regolamento Urbanistico. L'Assessore Tonarelli illustra la proposta deliberativa e sintetizza quindi la relazione illustrativa dell'ufficio Urbanistica. Trattasi, in sostanza, di sospendere in via di autotutela, per trenta giorni, l'efficacia delle disposizioni del R.U. che consentono il recupero all'uso residenziale, tanto in territorio rurale che urbano, al fine di consentire le definitive verifiche e la predisposizione e pubblicizzazione di uno strumento di calcolo della SUL da recupero. In secondo luogo, vengono sospese per sette mesi l'efficacia delle previsioni di cui sopra limitatamente al cambio d'uso, a decorrere dal consumo della quantità massima ammessa per ciascuna UTOE, da attestarsi con apposito atto della Giunta Municipale. Specifica infine che la sospensione non opera per le SCIA ed i permessi di costruire già presentati alla data odierna. Il Consigliere Bensi rileva che vi sono dati politici molto interessanti che emergono da questo provvedimento e ciò denota che vi è stato un incremento al recupero a seguito dell'approvazione del P.S., come sollecitato anche dal suo Gruppo. Sottolinea che questo tipo di delibera-

pag. 2 zione semmai dovrebbe essere esaminata avendo maggior tempo a disposizione e non solo qualche giorno prima del Consiglio Comunale, come avvenuto nella fattispecie. Ritiene altresì che su queste tematiche non ci si deve rivolgere costantemente ad uffici legali esterni, dal momento in cui il Dirigente dell'urbanistica è guarda caso un Avvocato, per cui si ha uno spreco di spese. Il Consigliere Frezzi riflette che effettivamente questo argomento è stato discusso solo negli ultimi dieci giorni ed invece avrebbe avuto la necessità di maggior tempo per i necessari approfondimenti. A suo parere, il problema politico sotteso a questa proposta di deliberazione è che il dimensionamento è stato rigidamente interpretato, anche per la non chiarezza della normativa regionale. Ritiene che il percorso per giungere alla successiva variante urbanistica vada inserito nel disegno per il nuovo Regolamento Urbanistico. Il Consigliere Briccolani afferma che i Consiglieri ed i cittadini non hanno capito alcunché di questa proposta deliberativa, anche per la complessità della materia. Questo è uno di quei bellissimi esempi di come non si devono fare le cose. Il risultato è che viene bloccato tutto in questo momento di crisi e si mettono in difficoltà i cittadini. Annuncia voto contrario. L'Assessore Tonarelli replica agli intervenuti fornendo chiarimenti e maggiori approfondimenti. Il Sindaco afferma che istintivamente condivide l'intervento del Consigliere Briccolani, anche se purtroppo questa è anche una conseguenza dell'affastellarsi di norme, circolari, ecc., spesso in contraddizione tra loro e quasi impossibili da interpretarsi in maniera adeguata. Comprende che il momento economico è difficile, però ritiene che il provvedimento in discussione sia un atto dovuto. In merito alla polemica riguardante le consulenze, afferma di aver fornito ampia documentazione in merito, sui costi e sul loro abbattimento avvenuto negli ultimi anni. Afferma che il ricorso all'avv. Traina per la redazione di questo atto è dovuto alla complessità della materia ed ai possibili rischi che potrebbero derivare all'amministrazione Comunale a seguito dell'adozione del provvedimento. Infine, ribadisce che la politica del recupero dell'esistente è una scelta ben precisa di questa Amministrazione Comunale. L'Assessore Tonarelli fa rilevare che la consulenza prestata dall'avv. Traina in questo caso non costa niente, in quanto rientra nell'incarico di consulenza per la stesura del Piano Strutturale e del Regolamento Urbanistico, a suo tempo conferito. Dopo di che,

pag. 3 IL CONSIGLIO COMUNALE PREMESSO che il Comune di Bagno a Ripoli si è dotato fino dal 1999 di Piano Strutturale e Regolamento Urbanistico approvati e vigenti ai sensi della L.R. 5/95 e successive modifiche e integrazioni; CHE con delibera Consiglio Comunale n. 90 del 16 luglio 2002 fu dato avvio al procedimento di formazione di una variante al Piano Strutturale con i contenuti strategici definiti nella relazione programmatica, prevedendo la costruzione di un Quadro Conoscitivo in stretto rapporto con le strutture tecniche della Regione Toscana e dalla Provincia di Firenze; CHE pertanto furono prodotti alcuni studi preliminari, senza tuttavia pervenire alla predisposizione della variante citata; CHE nel frattempo, la nuova Amministrazione Comunale, insediatasi nel giugno 2004, maturava ulteriori esigenze rispetto a quelle rappresentate negli obiettivi dichiarati nella sopracitata relazione programmatica: CHE pertanto, in forza di delibera del Consiglio Comunale n. 96 del 27 luglio 2006 veniva revocata la precedente deliberazione del Consiglio Comunale n. 90/2002 dando avvio, contestualmente al nuovo procedimento di revisione generale del Piano Strutturale e adeguamento del Regolamento Urbanistico CHE nelle more dell'espletamento degli adempimenti necessari e propedeutici alla adozione del Piano Strutturale, al fine di aggiornare il supporto geologico tecnico alle conoscenze emerse nell'ambito della elaborazione del Quadro Conoscitivo di Riferimento nonché delle modifiche introdotte con le novellazioni della Legge Regionale 1/05 al Territorio Rurale, con delibera Consiglio Comunale n. 104 del 29 luglio 2008 è stata adottata la variante di assestamento al Regolamento Urbanistico; CHE la predetta variante, subordinatamente all'espletamento delle procedure di pubblicazione e all'esame delle osservazioni, è stata definitivamente approvata con delibera di Consiglio Comunale n. 78 del 22 Aprile 2009;

pag. 4 ACCERTATO come nelle more della definitiva approvazione della variante di assestamento al Regolamento Urbanistico, alla luce dei contributi emersi nel processo partecipativo della redigenda Variante Generale al Piano Strutturale nonché degli esiti della valutazione integrata degli effetti del Piano Strutturale, in data 29 gennaio 2009 veniva formalmente avviata la Conferenza dei Servizi avente ad oggetto la previa verifica della necessità di procedere o meno mediante Accordo di Pianificazione ai sensi dell'art. 21 e seguenti della L.R.1/05, mediante invio della necessaria documentazione alla Regione Toscana, alla Provincia di Firenze, alla Soprintendenza ai Beni Ambientali di Firenze, Prato e Pistoia nonché all'autorità di Bacino del Fiume Arno e all'ufficio del Genio Civile di Firenze; CHE in data 30 marzo 2009 presso la Regione Toscana ha avuto luogo la Conferenza dei Servizi tra le strutture tecniche convocate che, come risultante da specifico verbale agli atti dell'amministrazione, hanno concordato di svolgere la conferenza ai sensi dell'art. 27 della L.R. 1/05; CHE i lavori della conferenza dei servizi, avviati come sopra, subordinatamente alla acquisizione di pareri e contributi si sono conclusi in data 9 aprile 2010; CHE è emerso che il progetto di variante al Piano Strutturale non comportava la variazione di altri strumenti della pianificazione o atti di governo del Territorio, risultando coerente al PTCP approvato con delibera Consiglio Provinciale n. 94/98 e alle direttive del PIT approvato con deliberazione del Consiglio Regionale 72 del 24 luglio 2007; CHE all'esito di quanto emerso nell'ambito della Conferenza dei Servizi, in data 9 giugno 2010, con delibera Consiglio Comunale n. 85 veniva provveduto alla adozione della Variante Generale al Piano Strutturale; CHE all'esito della fase di esame delle osservazioni pervenute e di confronto interno in relazione alla proposta di controdeduzioni delle stesse, è stato provveduto all'invio della documentazione stessa alla Regione Toscana e alla Provincia di Firenze; CHE, nell'ottica del rapporto di collaborazione e reciproca sinergia, come previsto dall'art. 27 della L.R. 1/05, preliminarmente alla indizione della conferenza dei servizi, fra gli enti coinvolti, si sono tenute riunioni, tavoli di lavoro e confronti informali, utili ad assolvere le necessità di in-

pag. 5 tegrazione cartografica e normativa atta a garantire il perfezionamento del progetto di variante al Piano Strutturale che è stato discusso nella conferenza dei servizi del 23 giugno 2011; RILEVATO come, alla luce di quanto convenuto in sede di conferenza dei servizi, sia stato provveduto alla modifica ed adeguamento delle norme tecniche di attuazione, nonché delle tabelle relative al dimensionamento del Piano Strutturale che è stato definitivamente approvato con delibera Consiglio Comunale n. 103 del 27 luglio 2011; CHE il Piano Strutturale, a seguito di pubblicazione sul BURT, è divenuto pienamente efficace in data 19.10.2011; CHE l'art. 63 del Piano Strutturale dà conto che il dimensionamento complessivo del Piano Strutturale è riportato nelle tabelle sinottiche finali che costituiscono parte integrante delle presenti norme (...) e che (...) il Piano Strutturale, conformemente a quanto disposto dalla normativa regionale, adotta come parametro dimensionale la superficie utile lorda (SUL), con le eccezioni di cui al successivo punto 3.2. Nelle previsioni relative alla residenza, tale parametro è accompagnato, a titolo puramente esplicativo il numero di vani convenzionalmente corrispondenti (...) ; CHE l'art. 70 del Piano Strutturale Salvaguardie, continuità della gestione urbanistica e interventi fatti salvi prevede che Fino all'approvazione del nuovo Regolamento Urbanistico, che darà piena operatività alla revisione generale del Piano Strutturale, e comunque non oltre il periodo di validità quinquennale del Regolamento Urbanistico previgente, si applicano se ed in quanto non in contrasto con la presente disciplina, le disposizioni contenute nel Regolamento Urbanistico previgente con le condizioni, le limitazioni e/o specificazioni di seguito elencate ( aggiuntive rispetto a quelli di cui all'art. 51 punto 7.1 delle presenti norme. Resta ferma la possibilità di variare il suddetto Regolamento Urbanistico per garantire operatività alle previsioni del Piano Strutturale previgente confermate dalla presente revisione generale ( ) ; CHE tale previsione non reca limitazione alcuna, in particolare e per quanto di interesse nella presente delibera, all'applicazione in Territorio Rurale - delle previsioni di cui all'art. 32 3.1.2 nonché dell'art. 32 4.2 vigente RU a mente dei quali è consentito il cambio di destinazione d'uso da altri usi a residenza di annessi (ante L.R. 10/1979), costruzioni stabili o precarie (...) se accorpati all'unità immobiliare abitativa di riferimento, per una superficie utile lorda non superiore a quella di detta unità abita-

pag. 6 tiva e senza dar luogo, sulla base di un apposito atto unilaterale d'obbligo registrato e trascritto, alla costituzione di nuove unità immobiliari per un periodo di almeno 30 anni (...) ; CHE il sopra citato art. 70 del Piano Strutturale, ulteriormente, non reca limitazione alcuna, all'applicazione nei Tessuti a prevalente carattere residenziale - del cambio di destinazione d'uso di volumetrie già esistenti da altri usi a residenza; CHE, allo stesso tempo, le tavole sinottiche esplicative del dimensionamento massimo del PS (allegate alla relazione istruttoria alla presente delibera), conformemente a quanto richiesto dalla Regione Toscana in sede di discussione della variante generale al PS, hanno provveduto a dimensionare (tanto in territorio rurale quanto negli ambiti urbani) anche il recupero all'uso residenziale di volumetrie attualmente destinate ad altri usi; CHE la Tabella 3 Insediamenti Residenziali:capacità edificatoria totale PS declina per ciascuna UTOE la quantità di SUL da recupero sia in ambito urbano che in territorio rurale; CHE tali quantità, frutto dell'analisi delle dinamiche demografiche evidenziate nel Quadro Conoscitivo di riferimento al PS, sono destinate a costituire parametro di conformità e coerenza del Quadro Conoscitivo di riferimento al Nuovo Regolamento Urbanistico già in corso di studi; CHE le trasformazioni territoriali intervenute tra l'approvazione del P.S. e l'approvazione del nuovo R.U. sono pertanto di interesse al fine di comprendere come l'applicazione dell'attuale assetto normativo di R.U. si confronterebbe ove riversato nel nuovo R.U. in corso di elaborazione con la capacità insediativa totale del P.S.; CHE, pertanto, appare necessario ed opportuno mantenere tale coerenza anche a garanzia del perseguimento delle strategie di P.S.; CHE, nell'elaborare il Piano Strutturale l'amministrazione ha inteso salvaguardare, attraverso il dimensionamento, gli incrementi di carico urbanistico, onde i casi di cambio della classificazione residenziale da rurale a civile, non andando appunto ad incidere sui carichi, non si pongono in termini analoghi al cambio da altri usi non abitativi a residenza meglio sopra descritto;

pag. 7 CHE, viceversa, le sopra descritte previsioni del RU (art. 32 3.1.2; art. 32 4.2; art 36 nei termini sopra specificati) essendo pienamente efficaci fin dalla sua definitiva approvazione in forza della delibera del Consiglio Comunale n. 78 del 22 Aprile 2009 e quindi da un tempo antecedente l'entrata in vigore del P.S. potrebbero consentire non solo il raggiungimento della capacità insediativa di P.S. ma anche in linea teorica - il suo superamento, attesa la loro piena efficacia non attenuata né impedita dalle limitazioni dell'art. 70 del Piano Strutturale; CHE la necessità di regolare e coordinare le sopra menzionate norme del R.U. è tanto più urgente se si considera che il cambio d'uso in questione, ovvero attraverso l'accorpamento di locali, attualmente destinati ad altro uso, ad unità abitative esistenti può avvenire, in larga misura attraverso la presentazione di SCIA ai sensi dell'art. 79 L.R. 1/2005 circostanza che, tenuto conto della coincidenza della presentazione della SCIA con l'avvio dei lavori, impedisce di fatto non solo il previo controllo degli uffici in ordine al raggiungimento della soglia dimensionale del PS ma, altresì, sottrae ai richiedenti la possibilità di verificare se nell'u- TOE nel quale è previsto l'intervento sia possibile autocertificare la conformità urbanistica dell'intervento medesimo; CHE gli uffici, sebbene privi di uno strumento ufficiale che consenta il calcolo, hanno tuttavia evidenziato all'amministrazione che, sulla base di una ricognizione tecnica, dalla vigenza del PS ad oggi (18 mesi) le trasformazioni frutto dell'utilizzo delle sopra menzionate norme, sebbene rilevanti sulla sola UTOE di Bagno a Ripoli - territorio rurale, mostrano l'attitudine a raggiungere la capienza relativa alle altre UTOE in considerazione, sopra tutto, della quantità di SUL da recupero prevista dal nuovo P.S. in territorio rurale; CHE pertanto è necessario richiedere agli uffici di effettuare il calcolo del consumo di SUL dotandoli di uno strumento ufficiale di calcolo degli interventi di recupero che sia in grado di annotare il progressivo consumo della SUL di recupero prevista nelle singole UTOE e di rendere disponibile a terzi i medesimi dati; CHE a tale fine occorre che lo strumento di calcolo sia predisposto secondo i criteri meglio delineati nell'allegata nota contenente le linee guida per la sua costruzione, nonché la diversa modalità di prelievo della SUL dalla capienza di P.S. a seconda del titolo abilitativo fruito (Scia o permesso a costruire), il tutto facente parte integrante e sostanziale della presente delibera;

pag. 8 CHE, in considerazione del tempo necessario per la predisposizione e pubblicizzazione dello strumento, nonché per lo svolgimento di definitive verifiche - anche in relazione alle altre previsioni del vigente RU non limitate dall'art. 70 del PS - è necessario sospendere in via di autotutela l'efficacia delle previsioni che consentono il recupero all'uso residenziale in forza degli articoli 32 3.1.2; 32 4.2; art 36 nei termini sopra specificati del RU, per 30 giorni decorrenti dalla data odierna, allo scadere dei quali entrerà automaticamente in uso lo strumento di calcolo che opererà secondo le specifiche tecniche meglio descritte nella sopra citata nota allegata; CHE, ulteriormente, è necessario prevedere che alla concorrenza delle quantità ammesse per ogni UTOE, sia sospesa, in via di autotutela l'efficacia delle previsioni che consentono il recupero all'uso residenziale, sia in ambito urbano che territorio rurale mediante accorpamento di locali, attualmente destinati ad altro uso, ad unità abitative esistenti, per il tempo occorrente a definire apposita variante al P.S. ed eventualmente al R.U., finalizzata a ridefinire la distribuzione della capacità edificatoria totale di P.S.; CHE tale lasso di tempo risulta stimabile in mesi sette, prorogabili una sola volta, attese le procedure previste dalla L.R. 1/2005; VISTO l'art. 21 quater della L. 241/90 il quale, tra l'altro, stabilisce che l'efficacia ovvero l'esecuzione del provvedimento amministrativo, può essere sospesa, per gravi ragioni e per il tempo strettamente necessario, dallo stesso organo che lo ha emanato ovvero da altro organo previsto dalla legge. Il termine della sospensione è esplicitamente indicato nell'atto che la dispone e può essere prorogato o differito per una sola volta, nonché ridotto per sopravvenute esigenze. ; PRESO ATTO che, per acquisita elaborazione giurisprudenziale, il potere di sospensione opera anche nei confronti di atti amministrativi generali quali singole previsioni di Regolamento Urbanistico e che pertanto il Consiglio Comunale ha la competenza di sospendere con propria delibera e con iter semplificato l'efficacia di queste ultime assolvendo alla connessa funzione cautelare; RITENUTO che, nel caso di specie, le gravi ragioni siano da rinvenire nella circostanza che, in difetto della sospensione di efficacia delle norme di RU, potrebbe venir disatteso il quadro strategico di PS oltre a

pag. 9 scomporre la necessaria coerenza tra quanto previsto nel Quadro Conoscitivo di riferimento al PS e quanto recato nel Quadro Conoscitivo di riferimento al Nuovo Regolamento Urbanistico già in corso di elaborazione; RITENUTO altresì che le gravi ragioni siano da rinvenire, ulteriormente, nel fatto che allo stato gli uffici sono privi di alcun strumento di controllo e regolamentazione del consumo di SUL da recupero, così come i soggetti abilitati alla predisposizione dei più volte richiamati progetti edilizi sono privi dei dati necessari a certificare la conformità edilizia ed urbanistica dell'intervento agli strumenti vigenti; RIBADITA la congruità del termine di 30 giorni, con decorrenza immediata, della sospensione dell'efficacia delle previsioni al fine di consentire le definitive verifiche - anche in relazione alle altre previsioni del vigente RU non limitate dall'art. 70 del PS - nonché la costruzione ed attivazione dello strumento di calcolo del consumo di SUL da recupero, nonché del termine di mesi sette decorrente dal consumo delle quantità massime ammesse per ciascuna UTOE al fine di definire apposita variante al P.S. ed eventualmente al R.U., finalizzata a ridefinire la distribuzione della capacità edificatoria totale di P.S.; INFORMATA la seconda commissione consiliare nella seduta del 10 aprile 2013; VISTO il parere favorevole del Dirigente dell Area Pianificazione Urbanistica e Gestione del territorio reso per gli aspetti tecnici ai sensi e per gli effetti dell art. 49 del Decreto Legislativo 18.8.2000 n. 267; VISTA altresì l attestazione di conformità del Segretario Generale ai sensi e per gli effetti di cui all art. 97 comma 2 e 4 lett. d) del Decreto Legislativo 18.8.2000 n. 267; Con 11 voti favorevoli, 3 contrari (Consiglieri Briccolani, Manzoli e Acanfora del Gruppo P.d.L.) e 2 astenuti (Consiglieri Bensi del Gruppo C.A.-Bagno a Ripoli e Passigli), su 16 presenti, espressi per alzata di mano, DELIBERA 1) di sospendere in via di autotutela, ai sensi e per gli effetti dell'art. 21 quater della L. 241/1990 e s.m.i., per giorni 30, con decorrenza im-

pag. 10 mediata, l'efficacia delle previsioni che consentono il recupero all'uso residenziale, tanto nel territorio rurale quanto in ambito urbano, in forza degli articoli, del vigente Regolamento Urbanistico, 32 3.1.2; 32 4.2; art 36 limitatamente al cambio d'uso, al fine di consentire le definitive verifiche - anche in relazione alle altre previsioni del vigente RU non limitate dall'art. 70 del PS - e la predisposizione e pubblicizzazione di uno strumento di calcolo del consumo di SUL da recupero che dovrà conformarsi a quanto esplicitato in linea tecnica nel documento chiamato Linee guida per l'elaborazione e il funzionamento dello strumento di calcolo, assegnazione e consumo della SUL residenziale da recupero facente parte integrante e sostanziale della presente delibera; 2) di sospendere - in via di autotutela, ai sensi e per gli effetti dell'art. 21 quater della L. 241/1990 e s.m.i., per mesi sette, comprensivi della sospensione di cui al punto 1), prorogabili una sola volta, l'efficacia delle previsioni che consentono il recupero all'uso residenziale, tanto nel territorio rurale quanto in ambito urbano, in forza degli articoli, del vigente Regolamento Urbanistico, 32 3.1.2; 32 4.2; art 36 limitatamente al cambio d'uso, a decorrere dal consumo delle quantità massime ammesse per ciascuna UTOE attestato da apposita delibera di Giunta Municipale in cui verrà curata adeguata pubblicizzazione, e con effetto immediato per l'utoe di Bagno a Ripoli territorio rurale, al fine di definire apposita variante al P.S. ed eventualmente al R.U., finalizzata a ridefinire la distribuzione della capacità edificatoria totale di P.S.; 3) di dare atto che la sospensione non opere relativamente alle SCIA ed i permessi a costruire relativi alle previsioni oggetto della presente delibera già presentati alla data odierna. Successivamente, con 11 voti favorevoli, 3 contrari (Consiglieri Briccolani, Manzoli e Acanfora del Gruppo P.d.L.) e 2 astenuti (Consiglieri Bensi del Gruppo C.A.-Bagno a Ripoli e Passigli), su 16 presenti, espressi per alzata di mano, DELIBERA di dichiarare immediatamente eseguibile la presente deliberazione ai sensi del 4 comma dell art. 134 del Decreto Legislativo 18.8.2000 n. 267.

pag. 11 ---------------- Si dà atto che, prima della votazione sull'argomento in oggetto, si allontanano dall'aula i Consiglieri Beconcini e Ulivi. Firmati nell'originale: IL SEGRETARIO GENERALE f.to Mori IL PRESIDENTE f.to Solazzi ------------------------------- Certificato di Pubblicazione --------------------------- Io sottoscritto Segretario Generale, su conforme dichiarazione del Messo, certifico che copia della presente deliberazione viene affissa all'albo Pretorio di questo Comune in data odierna e vi resterà per 15 giorni consecutivi. Lì 23 aprile 2013 IL SEGRETARIO GENERALE f.to Mori ----------------------------------------------------------------------------------------------- La presente copia di deliberazione è conforme all'originale. Lì 23 aprile 2013 L Istruttore Amministrativo (S. Baldini) ---------------------------------- Certificato di esecutività ----------------------------- Io sottoscritto Segretario Generale certifico che la suestesa deliberazione è stata dichiarata immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 134, 4 comma, del Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267. Lì 23 aprile 2013 IL SEGRETARIO GENERALE f.to Mori