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ESAME DELL IMPATTO PAESISTICO per le zone NON soggette a tutela specifica con riferimento alla D.G.R. Lombardia 08.11.2002 n. 7/11045 LINEE GUIDA PER L ESAME a cura di architetto Domenico Palezzato - via Leonardo da Vinci n. 13, Lecco tel./fax 0341/36.00.34 e-mail: domenico@studiopalezzato.info per l associazione Italia Nostra sezione di Lecco aggiornamento aprile duemiladieci - 1 -

Spett.le COMUNE DI Settore Edilizia Privata ESAME DELL'IMPATTO PAESISTICO DEI PROGETTI (ai sensi dell'art. 35 e seguenti della normativa del P.P.R. approvato con DCR n. 951 del 19.01.2010) PROPRIETA C.F.: residente a: CAP via n. titolare/legale rappresentante della società (in caso di enti o società) con sede a: CAP via n. INTERVENTO sito in via n. sezione censuaria foglio mappale nuova costruzione ristrutturazione sanatoria altro GRADO DI SENSIBILITA GRADO DI INCIDENZA DEL PROGETTO IMPATTO PAESISTICO ampliamento recupero abitativo del sottotetto variante (PG..) la proprietà il progettista - 2 -

SPAZIO RISERVATO ALL UFFICIO INVIARE IN COMMISSIONE EDILIZIA ACCETTAZIONE RIESAME DEL GIUDIZIO DI IMPATTO PAESISTICO NON INVIARE IN COMMISSIONE EDILIZIA RIESAME DEL GIUDIZIO DI IMPATTO PAESISTICO VARIANTE (unire la pratica originaria) RIESAME (unire la pratica esaminata) GRADO DI SENSIBILITA GRADO DI INCIDENZA DEL PROGETTO IMPATTO PAESISTICO INVIARE IN COMMISSIONE EDILIZIA NON INVIARE IN COMMISSIONE EDILIZIA data firma - 3 -

PREMESSE PER LA COMPILAZIONE E LA VALUTAZIONE DI CONGRUITA : L art. 35 della normativa del P.P.R. chiede una valutazione dell impatto paesistico per ogni progetto che incide sull esteriore aspetto dei luoghi. Le linee guida di cui alla D.G.R. 7/11045 dell 08.11.2002 danno un percorso tipo per esplicitare tale valutazione. Bisogna innanzitutto fare tre considerazioni: primo, che la valutazione paesistica è parte integrante del progetto: segue, quindi, le stessa procedura ed adempimenti dell intero progetto nelle sue ramificazioni (parametri urbanistici, igienico-sanitari, geologici, barriere architettoniche, rispondenze energetiche, ecc.). Dunque, in caso di D.I.A. l asseverazione del progettista sulla regolarità del progetto comprende necessariamente anche la parte di valutazione paesaggistica e, quindi, una sua carenza documentale o inattendibilità di espressione dei valori comporta automaticamente l inefficacia della Dichiarazione e tutte le possibili conseguenze; secondo, è utile dire a priori che qualunque intervento che incide sull aspetto esteriore dei luoghi costituisce una perturbazione dello stato di fatto che porta ad un nuovo assetto dei luoghi dei luoghi stessi; terzo, è necessario mettere un punto comune sul concetto di tutela del paesaggio che, al di là di tutte le formule scritte in varie occasioni, si vuole semplificare (quale atto iniziale di approccio) nell obbiettivo di conservare l identità e la leggibilità dei luoghi. Considerato che il metodo di esame che il P.P.R. codifica non deve essere inteso come un adempimento formale da gestire secondo una logica burocratica e nel tentativo di ridare valenza, anche progressiva, ad una valutazione paesaggistica che porti maggiore conoscenza e controllo delle mutazioni territoriali, si formula questa procedura, di semplice applicazione, portando all interesse del compilatore soprattutto la parte concettuale dell obbiettivo evidenziando alcuni passaggi delle stesse linee guida. Il metodo proposto vuole installare un dialogo, non necessariamente verbale, fra il proponente e l ente approvante al fine di costituire ed utilizzare un linguaggio di comune comprensione per esprimere e valutare l impatto paesistico del progetto. Per fare ciò si utilizzano alcuni concetti espressi nelle linee guida codificate dalla D.G.R. 7/11045 dell 08.11.2002 restando così nelle direttive espresse dal legislatore. - 4 -

Quindi, alcuni punti su cui formulare un dialogo fra proponente ed autorizzante possono essere: - la qualità paesistica rappresenta ovunque un primario valore territoriale; - portare il paesaggio al centro dell attenzione degli operatori ma anche diffondere e radicare l uso di un linguaggio comune tra progettisti, tecnici comunali, amministratori e tutti i cittadini desiderosi di partecipare consapevolmente ai processi di trasformazione del loro ambiente di vita; - ogni intervento che opera una trasformazione del territorio è potenzialmente un intervento di trasformazione del paesaggio; - la metodologia non intende costringere la valutazione in una griglia rigida ma mira... a criteri di giudizio il più possibile espliciti e noti a priori ; - l entità dell impatto non coincide con la qualità dell impatto; - verificare se quel progetto in quel luogo contribuisce a qualificare o a deteriorare il contesto; - l incidenza paesistica è necessariamente connessa al linguaggio architettonico adottato dal progetto (copertura, composizione volumetrica rapporto pieni-vuoti, colori, finiture, trattamento degli spazi esterni ) rispetto a quelli presenti nel contesto. Se le parti in causa hanno tenuto conto dei concetti sopra espressi per la formulazione e la conseguente valutazione dell intervento, il risultato del dialogo fra progettista-progetto-luogoesaminatore autorizzante dovrebbe essere un elaborato confezionato in modo da rispondere positivamente a domande di valutazione che saranno utilizzate nella relazione descrittiva quali elementi costitutivi della stessa. Si ricorda che uno dei problemi più rilevanti dei nostri tempi è certamentequello della confusione dei linguaggi, spesso all interno di uno stesso edificio, derivante principalmente dall attività edilizia che si avvale sempre più di componenti scelti a catalogo e provenienti da ogni dove. La casualità degli assemblaggi diviene così la norma con conseguenti effetti perlopiù devastanti sul paesaggio: la banalizzazione per confusione. E chiaro che, comunque, la valutazione non può esimersi da una espressione finale numerica, in quanto le disposizioni attuali danno legalità a tale tipo di enunciazione e quindi anche questo percorso terminerà necessariamente nella tabella numerica valutativa. - 5 -

Si vuole però ribadire che si considera di maggiore importanza l espressione del preliminare percorso progettuale che ha portato alla proposta. Al fine, comunque, di dare una misura tipo quale prima e labile valutazione del progetto potremmo assumere in una iniziale fase di linguaggio la dimensione fisica dell uomo quale soglia base di rilevanza. In buona sostanza, ogni intervento che supera dimensionalmente il corpo umano può essere considerato di impatto sensibile e, quindi, misurarne in unità umane la perturbazione probabile. Questo, naturalmente, senza farne un punto fermo e ribadendo che la qualità paesaggistica non è direttamente dipendente dalla quantità di manufatto inserito e, comunque, sempre ricordando che non si propone di eliminare la discrezionalità insita nelle valutazioni di merito in materia paesistica. Il presente modello dovrà essere consegnato completo di ogni sua parte al fine di esplicitarne, da parte del progettista, la sua conoscenza. - 6 -