M02 - Servizi di consulenza, di sostituzione e di assistenza alla gestione delle aziende agricole (art. 15)

Documenti analoghi
Riqualificazione e valorizzazione del sistema dei tratturi e del patrimonio naturalistico e culturale delle aree rurali

IL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DELLA LOMBARDIA MILANO 1 APRILE 2014

Misura 16 «Cooperazione» Sottomisura 16.2 «Sostegno a progetti pilota e allo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie»

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DEL LAZIO SOTTOMISURA 16.5

6.4 - sostegno a investimenti nella creazione e nello sviluppo di attività extra-agricole

DECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE. del

Complementarietà e sviluppo di sinergie con il programma per l ambiente e l azione per il clima LIFE a supporto dei PSR 2014/2020

PSR ABRUZZO

L innovazione nel PSR dell Emilia-Romagna I Gruppi Operativi e il sistema della conoscenza

STRATEGIA EUROPA 2020

REGIONE CALABRIA PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE

PSR MOLISE 2014/2020 VERSO IL PIANO DI SVILUPPO LOCALE MISURA 16 COOPERAZIONE

1.1 - sostegno ad azioni di formazione professionale e acquisizione di competenze

DECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE. del

La tipologia delle attività dimostrative sarà prevalentemente di metodo. Infatti, per

OPERAZIONE Diversificazione delle aziende agricole.

Fondi europei per l agricoltura: tipologia di finanziamento, priorità europee, nazionali e regionali

La proposta di PSR della Regione Piemonte Franco Consogno Regione Piemonte - Direzione Agricoltura

Descrizione della misura Titolo della misura Misura 1 - Trasferimento di conoscenze e azioni di informazione

Misura M02 SERVIZI DI CONSULENZA, DI SOSTITUZIONE E DI ASSISTENZA ALLA GESTIONE DELLE AZIENDE AGRICOLE (ART. 15)

DECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE. del

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DEL LAZIO

PROTOCOLLO DI CONSULENZA AZIENDALE

Tipo di sostegno: Grants Contributo in conto capitale agli investimenti materiali ed immateriali

Leader Principali caratteristiche della Misura 19. Bologna 28 aprile 2015 Arch. Maria Luisa Bargossi

L agricoltura sociale nelle nuove politiche di sviluppo rurale: le ipotesi di intervento

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE

Come finanziare la sostenibilità in agricoltura? Fabrizio Adriano Dagostin Responsabile Servizio Agricoltura della Provincia Autonoma di Trento

Investimenti per l introduzione, il miglioramento o l espansione di servizi di base a livello locale

SCHEDA DI MISURA 8.2 DESCRIZIONE DELLA MISURA

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE

Misura M01 - TRASFERIMENTO DI CONOSCENZE E AZIONI DI INFORMAZIONE (ART. 14)

MISURA PRIMO IMBOSCHIMENTO DI TERRENI NON AGRICOLI

AZIONE Sintesi Piano di Sviluppo Locale Gal GardaValsabbia

DECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE. del

Sottomisura: sostegno allo scopo di aiutare gli aventi diritto ad avvalersi di servizi di consulenza

FEAMP Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca 2014/2020

ASSE II. Obiettivi, articolazione e criticità. Parte I - Agricoltura. Antonella Trisorio Istituto Nazionale di Economia Agraria

REGIONE CALABRIA PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE

DECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE. del

sostegno alla stesura di piani di gestione forestale o di strumenti equivalenti

L.R. 23 Gennaio 2006, n. 1 Istituzione dei distretti rurali e dei distretti agroalimentari di qualità (1)

Il Piano di Sviluppo Rurale : strumenti e misure per il recupero di aree abbandonate

CEREALI NELLA RETE Sostegno e incentivi allo sviluppo di progetti nelle filiere agroalimentari: il ruolo dei PSR

MISURA 124. Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nei settori agricolo e alimentare e in quello forestale

BASILICATA AGRICOLTURA 2020 II PACCHETTO BANDI 2017 PSR BASILICATA COMPETITIVITA SISTEMA PRODUTTIVO LUCANO

MISURA 4 Investimenti in immobilizzazioni materiali.

AVVISO PUBBLICO PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DELLA REGIONE CALABRIA

1 d) l acquisto di nuovi macchinari, impianti tecnologici o attrezzature da impiegare nel ciclo di lavorazione,

DECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE. del

Misura 1 Trasferimento di conoscenza e azioni di informazione

REGIONE MOLISE DIREZIONE GENERALE DELLA GIUNTA - AREA SECONDA

Le misure del PSR Marche e la Rete Natura 2000 regionale

Difendere e Promuovere i Prodotti dell Apicoltura

AV V I S O P U B B L I C O P R O G R A M M A D I S V I L U P P O R U R A L E D E L L A R E G I O N E C A L A B R I A

DECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE. del

PSR SICILIA 2014/2020. I giovani, quale futuro

Regione Piemonte. PSR Misura COSTITUZIONE, GESTIONE E OPERATIVITÀ DEI GRUPPI OPERATIVI DEI PEI

FEASR PSR AZIONE CARDINE n SCHEDA DI SINTESI. MISURA 1 Trasferimento di conoscenze e azioni di informazione

Il PSR 2014/2020 della Toscana e la Rete Natura 2000 e la biodiversità

MISURA 111. Azioni nel campo della formazione professionale e dell informazione

CRITERI DI SELEZIONE

Convegno finale Progetto ARCHAEA - Fontane di Villorba (TV) 16 ottobre 2014

SOTTOMISURA 1.1. Sostegno per azioni di formazione professionale e acquisizione di competenze.

Diversificazione delle attività agricole per l assistenza sanitaria, l integrazione sociale e l educazione ambientale

Il sostegno è finalizzato a favorire il ricambio generazionale nell agricoltura molisana con due obiettivi centrali:

REPUBBLICA ITALIANA. Regione Siciliana

Gruppi operativi del PEI per la produttività e la sostenibilità dell'agricoltura

Sottomisura 11.1 Pagamento al fine di adottare pratiche e metodi di produzione biologica

Cepagatti, 21 Luglio 2014

Sottomisura: Contributi in conto capitale Interventi per la crescita digitale nelle aree rurali

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 33 DELIBERAZIONE 4 agosto 2015, n. 805

REGIONE MOLISE GIUNTA REGIONALE

Regione Umbria Giunta Regionale

DECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE. del

21/04/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 32. Regione Lazio

SOTTOMISURA Sostegno per la costituzione e la gestione dei Gruppi Operativi del PEI in materia di produttività e sostenibilità dell agricoltura.

PO FEAMP ITALIA 2014/2020 DISPOSIZIONI ATTUATIVE DI MISURA. Parte B - SPECIFICHE

ISTITUTO PROFESSIONALE SERVIZI PER L'AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE ISISS GIUSEPPE VERDI VALDOBBIADENE

Il PSR della Regione Piemonte. Dott. Gualtiero Freiburger Regione Piemonte - Direzione Agricoltura

REPUBBLICA ITALIANA. Regione Siciliana

OCM e PSR gli aiuti finanziari per l impresa ortofrutticola

REGIONE CALABRIA GIUNTA REGIONALE DIPARTIMENTO N. 8 AGRICOLTURA E RISORSE AGROALIMENTARI

LA REGIONE INCONTRA Percorso tematico di incontri informativi sul Programma di Sviluppo Rurale

DECRETO N. 998/DecA/19 DEL 19 APRILE 2017

Opportunità di Sviluppo Tutela dell Ambiente, Futuro per Giovani e Donne

REGIONE MOLISE GIUNTA REGIONALE

Convegno «lo sviluppo rurale tra mare e montagna» Gruppo di Lavoro n. 2

IMPRESA VERDE 3.0 Azioni a supporto dell imprenditorialità per l innovazione e la diversificazione economica nelle aree rurali

DECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE. del

L organismo pagatore del Veneto

ASSESSORADU DE S'AGRICOLTURA E REFORMA AGRO-PASTORALE ASSESSORATO DELL'AGRICOLTURA E RIFORMA AGRO-PASTORALE

AV V IS O P UBBL I CO P ROGRAMM A D I S V IL UP P O R UR AL E DELL A REGIO NE C AL ABR I A

DECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE. del

P.S.R. Bando P.I.F. progettazione integrata di Filiera. (D.D.G del 03/08/2011) Regione Sicilia

ART A. Agenzia Regionale Toscana Erogazioni Agricoltura (L.R. 19 novembre 1999, n. 60) Settore Sostegno allo Sviluppo Rurale e Interventi Strutturali

L ITALIA SOSTENIBILE IDEE E AZIONI PER IL FUTURO

provincia di mantova

ART A. Agenzia Regionale Toscana Erogazioni Agricoltura (L.R. 19 novembre 1999, n. 60) Settore Sostegno allo Sviluppo Rurale e Interventi Strutturali

MISURA Miglioramento e creazione delle infrastrutture connesse allo sviluppo e all adeguamento dell agricoltura e della silvicoltura

Transcript:

8.2.2. M02 - Servizi di consulenza, di sostituzione e di assistenza alla gestione delle aziende agricole (art. 15) Sottomisura 2.1 Sostegno allo scopo di aiutare gli aventi diritto ad avvalersi di servizi di consulenza Operazione 2.1.1 Supporto per la fornitura di servizi di consulenza 8.2.2.1. Base giuridica Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013. Regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre. Art. 15 Servizi di consulenza, di sostituzione e di assistenza alla gestione delle aziende agricole. Regolamento Delegato (UE) n. 807/2014 della Commissione dell 11 marzo 2014. Regolamento di Esecuzione (UE) n. 808/2014 della Commissione del 17 luglio 2014. Regolamento di Esecuzione (UE) n. 809/2014 della Commissione del 17 luglio 2014. Regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013. 8.2.2.2. Descrizione generale della misura, compresi la sua logica d'intervento e il contributo agli aspetti specifici e agli obiettivi trasversali Dall'analisi di contesto e dalla consultazione tenutasi con gli stakeholders nel corso degli anni 2013 e 2014 è emersa la necessità di un miglioramento del livello medio delle conoscenze professionali degli addetti ai lavori imposta dalla crescente complessità tecnica dell attività agricola. In particolare, sono necessari servizi di consulenza mirati a soddisfare le esigenze specifiche delle aziende, contribuendo a promuovere lo sviluppo di nuova imprenditorialità, ad elevare le capacità innovative, tecniche, gestionali, produttive e commerciali delle imprese agricole e forestali nonché al miglioramento delle condizioni ambientali. Attraverso la Misura 2, pertanto, si vuole rispondere al fabbisogno n. 30 "Garantire consulenza e assistenza tecnica alle aziende per il miglioramento di prestazioni economico-gestionali e ambientali". Per far fronte a tali esigenze viene attivata la sottomisura 2.1 "Sostegno allo scopo di aiutare gli aventi diritto ad avvalersi di servizi di consulenza" che consentirà ai fruitori del servizio di approfondire l'analisi delle prestazioni delle proprie aziende ed individuare i necessari miglioramenti da apportare. I temi oggetto di consulenza sono quelli evidenziati all'art. 12 del Reg. (UE) n. 1306/2013 ovvero i criteri di gestione obbligatori, le buone condizioni agronomiche e ambientali, le pratiche agricole benefiche per il clima e l'ambiente, le misure del PSR per l'ammodernamento delle aziende, i requisiti relativi alla Direttiva quadro sulle acque e i requisiti relativi sull'utilizzo dei prodotti fitosanitari derivanti dall'adozione del Piano d'azione Nazionale per l'uso sostenibile dei prodotti 1

fitosanitari. La consulenza potrà vertere anche sulle tematiche riguardanti la conversione aziendale, la diversificazione delle attività economiche, la gestione del rischio, i requisiti minimi legati ai pagamenti agroclimaticoambientali e quelli previsti per l'agricoltura biologica, la mitigazione ai cambiamenti climatici, la biodiversità e la protezione delle acque. La Misura concorre principalmente alla Priorità (1) Promuovere il trasferimento di conoscenze e l'innovazione nel settore agricolo e forestale e nelle zone rurali e, più specificatamente, in linea con l Accordo di Partenariato alla Focus Area 1A Stimolare l'innovazione, la cooperazione e lo sviluppo della base di conoscenze nelle zone rurali. La Misura incide sui temi trasversali nel seguente modo: Ambiente: contribuisce all'efficientamento degli input, alla promozione di tecniche a basso impatto ambientale e al miglioramento della sostenibilità ambientale dei processi produttivi. Può inoltre contribuire alla riduzione delle emissioni di gas serra, al sequestro del carbonio, al miglioramento energetico (sia con riduzione dei consumi che con produzione di energia da fonti rinnovabili) oltre che incidere sulla tutela della biodiversità e del paesaggio. Innovazione: oltre a contribuire all'introduzione di tecniche innovative, permette all'imprenditore di confrontarsi in modo costruttivo con personale altamente qualificato, diffonde servizi ad alta intensità di conoscenza e valorizza, specie in relazione al PEI, i risultati della ricerca. Nell ambito dell Accordo di Partenariato, la Misura 2 risponde principalmente all OT 10 Investire nell istruzione, formazione e informazione professionale, per le competenze e l apprendimento permanente ed in parte all OT 1 Rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l innovazione. Tale Misura è inoltre coerente con la Strategia di Europa 2020 per quanto riguarda la priorità di "crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva" in quanto promuove l'innovazione e il trasferimento delle conoscenze e fa in modo che le idee innovative si trasformino in nuovi prodotti e servizi tali da stimolare la crescita, creare posti di lavoro di qualità e contribuire ad affrontare le sfide unionali. La tabella sotto riportata, in linea con il Capitolo 5 Descrizione della strategia, evidenzia la relazione principale tra l Operazione attivata sulla Misura 2, le priorità/focus area e il rispettivo fabbisogno. Tabella 8.2.2.a Misura 2 - Relazione fra fabbisogni FA e Operazioni 2

8.2.2.3. Campo di applicazione, aliquota di sostegno, beneficiari ammissibili, e, se del caso, metodo per il calcolo dell'importo o del tasso di sostegno, eventualmente ripartito per sottomisura e/o per tipo di operazione. Per ciascun tipo di operazione, specificare i costi ammissibili, le condizioni di ammissibilità, gli importi e le aliquote di sostegno applicabili nonché i principi per la definizione dei criteri di selezione 8.2.2.3.1. 2.1.1 Supporto per la fornitura di servizi di consulenza Sottomisura: 2.1 - sostegno allo scopo di aiutare gli aventi diritto ad avvalersi di servizi di consulenza 8.2.2.3.1.1. Descrizione del tipo di intervento L obiettivo dell Operazione è quello di soddisfare il fabbisogno emerso dal confronto con il partenariato di garantire consulenza e assistenza tecnica alle aziende per il miglioramento delle prestazioni economico-gestionali ed ambientali. L Operazione sostiene le attività specialistiche, fornite da tecnici qualificati presso le imprese e volte ad affrontare problematiche specifiche. L obiettivo è quello di migliorare le prestazione economiche e la redditività, ridurre i costi, incrementare la professionalità nella gestione, favorire la sostenibilità ambientale e la conoscenza della normativa su alcuni temi quali BCAA, sicurezza, ecc.. La sottomisura agisce direttamente sulla focus area 1A e trasversalmente su diverse focus area in base all oggetto della consulenza. Le tematiche specifiche saranno individuate nei bandi di adesione all Operazione. Tenuto conto di quanto previsto all art. 12 del Reg. (UE) 1306/2013 e all art. 15 comma 4-6 del Reg. (UE) 1305/2013, ai fini del monitoraggio e della quantificazione del target le diverse tipologie di consulenza saranno suddivise come segue. Agricoltori, giovani agricoltori e gestori del territorio Azione A - Focus area 2A: servizi di consulenza che aiutino l'agricoltore a migliorare le prestazioni economiche e la gestione tecnicamente e ambientalmente sostenibile delle attività aziendali nonché ad introdurre ammodernamenti tecnici. Servizi di consulenza per il miglioramento qualitativo delle produzioni sotto il profilo organolettico e sensoriale. Tali elementi consentono di migliorare le performance aziendali, incrementarne l'efficienza e la competitività sul mercato. Rientrano in questa azione anche la consulenza relativa alle misure a livello di azienda previste dal PSR e volte all'ammodernamento aziendale, nonché il rispetto dei requisiti standard di sicurezza sul lavoro; Azione B - Focus area 2B: servizi di consulenza per i giovani imprenditori agricoli, riservati ai richiedenti e beneficiari dell Operazione 6.1.1. Sono fondamentali per orientare il neoinsediato nelle difficili fasi dell'avviamento e realizzazione del proprio Piano aziendale; Azione C - Focus area 3A: servizi di consulenza per l'acquisizione delle competenze necessarie all'introduzione in azienda dei regimi di qualità e alla promozione dei prodotti; Azione D - Focus area 4: servizi di consulenza volti alla preservazione, ripristino e miglioramento degli ecosistemi connessi all'agricoltura e alla silvicoltura, specialmente in riferimento alle aree Natura 2000, alla gestione delle risorse idriche e alla gestione dei suoli. Rientrano in questa categoria: i servizi di consulenza finalizzati ad una razionale gestione dei fertilizzanti e dei prodotti 3

fitosanitari, anche in relazione agli obblighi derivanti dal PAN e alle produzioni con metodo biologico; i requisiti a livello di beneficiari adottati dagli Stati membri per attuare l'articolo 11, paragrafo 3, della direttiva 2000/60/CE e l'articolo 55 del Regolamento (CE) n. 1107/2009; gli obblighi a livello di azienda risultanti dai criteri di gestione obbligatori e dalle norme per il mantenimento del terreno in buone condizioni agronomiche e ambientali [Titolo VI capo I Reg. (UE) 1306/2013]; i requisiti minimi previsti dall'articolo 28, paragrafo 3, e all'articolo 29, paragrafo 2, del regolamento (UE) n. 1305/2013; problemi legati alla fertilità del suolo: comprese tutte le attività legate alle analisi pedologiche. Azione E - Focus area 5: azioni rivolte a incentivare l uso efficiente delle risorse e il passaggio a un economia a basse emissioni di carbonio e resiliente al clima. Rientrano in questa categoria le consulenze relative alla progettazione e gestione degli impianti di irrigazione, l'utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, una corretta gestione degli impianti e l'utilizzo di materiali naturali di provenienza locale; Azione F - Focus area 6A: servizi di consulenza per l introduzione di attività di diversificazione aziendale e valorizzazione dei prodotti agroindustriali e di trasformazione; Azione G - Focus area 6B: servizi di consulenza per lo sviluppo degli approcci collettivi nella gestione del territorio. Silvicoltori Azione A - Focus area 2A: servizi di consulenza che aiutino il silvicoltore a migliorare le prestazioni economiche e la gestione tecnicamente e ambientalmente sostenibile delle attività aziendali nonché ad introdurre ammodernamenti tecnici. Tali elementi consentono di migliorare le performance aziendali, incrementarne l'efficienza e la competitività sul mercato. Rientrano in questa azione anche la consulenza relativa alle misure a livello di azienda previste dal PSR e volte all'ammodernamento aziendale, nonché il rispetto dei requisiti standard di sicurezza sul lavoro nei cantieri forestali; Azione D Focus area 4: servizi di consulenza volti alla preservazione, ripristino e miglioramento degli ecosistemi connessi all'agricoltura e alla silvicoltura, specialmente in riferimento alle aree Natura 2000, alla gestione delle risorse idriche e alla gestione dei suoli. Rientrano in questa categoria: gli obblighi pertinenti ai sensi della Direttiva 92/43/CEE (conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche), della Direttiva 2009/147/CEE (conservazione degli uccelli selvatici) e la direttiva quadro sulle acque; Azione E - Focus area 5: azioni rivolte a incentivare l uso efficiente delle risorse e il passaggio a un economia a basse emissioni di carbonio e resiliente al clima. Rientrano in questa categoria le consulenze relative all'utilizzo di fonti energetiche rinnovabili e l'utilizzo di materiali naturali di provenienza locale. Piccole e medie imprese insediate nelle zone rurali Azione A - Focus area 2A: servizi di consulenza che aiutino le imprese a migliorare le prestazioni economiche e la gestione tecnicamente e ambientalmente sostenibile delle attività aziendali nonché ad introdurre ammodernamenti tecnici; 4

Azione D Focus area 4: servizi di consulenza volti alla preservazione, ripristino e miglioramento degli ecosistemi connessi all'agricoltura e alla silvicoltura, specialmente in riferimento alle aree Natura 2000, alla gestione delle risorse idriche e alla gestione dei suoli; Azione E - Focus area 5: azioni rivolte a incentivare l uso efficiente delle risorse e il passaggio a un economia a basse emissioni di carbonio e resiliente al clima. Rientrano in questa categoria le consulenze relative all'utilizzo di fonti energetiche rinnovabili e l'utilizzo di materiali naturali di provenienza locale. Tabella 8.2.2.b Operazione 2.1.1 Relazione fabbisogni FA e OT 8.2.2.3.1.2. Tipo di sostegno Contributi pubblici in conto capitale. 8.2.2.3.1.3. Collegamenti con altre normative Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che abroga il Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio. Art. 65 Ammissibilità. Regolamento (UE) n. 1306/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 sul finanziamento, sulla gestione e sul monitoraggio della politica agricola comune e che abroga i Regolamenti (CEE) n. 352/78, (CE) n. 165/94, (CE) n. 2999/98, (CE) n. 814/2000, (CE) n. 1290/2005 e (CE) n. 485/2008, Titolo III "Sistema di consulenza". Direttiva 2004/18/CE relativa al coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori, di forniture e di servizi. Direttiva 2004/18/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 31 marzo 2004 relativa al coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori, di forniture e di servizi. Direttiva 2014/23/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 26 febbraio 2014 sull aggiudicazione dei contratti di concessione. Direttiva 2014/24/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 26 febbraio 2014 sugli appalti 5

pubblici e che abroga la direttiva 2004/18/CE. Direttiva 89/665/CEE del Consiglio, del 21 dicembre 1989, che coordina le disposizioni legislative, regolamentari e amministrative relative all'applicazione delle procedure di ricorso in materia di aggiudicazione degli appalti pubblici di forniture e di lavori. Direttiva 92/13/CEE del Consiglio, del 25 febbraio 1992, che coordina le disposizioni legislative, regolamentari e amministrative relative all'applicazione delle norme comunitarie in materia di procedure di appalto degli enti erogatori di acqua e di energia e degli enti che forniscono servizi di trasporto nonché degli enti che operano nel settore delle telecomunicazioni. Legge provinciale n. 4 di data 28 marzo 2003 Sostegno dell'economia agricola, disciplina dell'agricoltura biologica e della contrassegnazione di prodotti geneticamente non modificati sull agricoltura. 8.2.2.3.1.4. Beneficiari Beneficiari diretti del sostegno sono i prestatori del servizio di consulenza selezionati e riconosciuti idonei per capacità ed esperienza, dotati di personale qualificato e con regolare formazione. I Prestatori di Servizi possono presentare domanda anche in forma aggregata di collaborazione temporanea (associazioni temporanee). I destinatari finali del servizio sono: imprenditori agricoli, singoli e associati, e giovani agricoltori; titolari di imprese forestali, singoli e associati; gestori del territorio; piccole e medie imprese insediate in area D aree rurali con problemi complessivi di sviluppo - del territorio provinciale. I destinatari finali del servizio potranno scegliere il consulente di proprio interesse dall elenco pubblicato sul sito www.psr.provincia.tn.it. 8.2.2.3.1.5. Costi ammissibili I costi ammissibili nell ambito della presente Operazione sono riconducibili a: progettazione del servizio di consulenza, compreso il coordinamento organizzativo, nel limite del 10% del costo complessivo del progetto approvato; spese per le giornate - ore lavorative prestate dal tecnico o dai tecnici dell organismo di consulenza rivolto al destinatario del servizio di consulenza, materiale didattico formativo, beni di consumo necessari per organizzare la consulenza; costi relativi al luogo in cui la consulenza è erogata: spese di trasferta, vitto e alloggio; costi a supporto della consulenza per le analisi pedologiche, sui prodotti o sui trasformati come le analisi fisiche, chimiche, organolettiche/sensoriali. 6

8.2.2.3.1.6. Condizioni di ammissibilità I beneficiari del sostegno, organismi pubblici o privati, devono garantire: esperienza: dimostrare comprovata esperienza, adeguate e aggiornate capacità professionali a livello teorico ed operativo sulle tematiche trattate; staff: possedere uno staff adeguato come numero di risorse umane e qualità dei consulenti con titolo di studio pertinente alla materia oggetto di consulenza; formazione: garantire la formazione continua e l aggiornamento dello staff tecnico; capacità amministrativa: possedere adeguata capacità amministrativa per assolvere agli adempimenti richiesti dal servizio di consulenza. Oltre a tali requisiti, gli organismi di consulenza dovranno possedere i requisiti di ammissibilità previsti dalle norme in materia di appalti pubblici (affidabilità, regolarità contributiva, compatibilità, ecc.). Sono incompatibili con l Operazione: 1. i professionisti che operano all'interno di società che svolgono attività di controllo e certificazione ai sensi delle normative comunitarie, nazionali e regionali, e gestiscono fasi e procedimenti connessi con l'erogazione di aiuti e sussidi nel settore agricolo e dello sviluppo rurale; 2. i professionisti che hanno rapporti di consulenza con le aziende per le quali svolgono controlli o per le quali gestiscono direttamente o indirettamente fasi del processo amministrativo; 3. soggetti che esercitino attività di produzione e/o vendita di mezzi tecnici per l'agricoltura. Quando la fornitura dei servizi di consulenza è erogata da gruppi di produttori o altre organizzazioni, l adesione a tali gruppi o organizzazioni non deve essere posta come condizione per l accesso al servizio stesso. Come precisato al paragrafo che descrive l Operazione, la consulenza prestata a singoli agricoltori, ai giovani agricoltori, quali definiti nel Reg. (UE) n. 1305/2013, e ad altri gestori del territorio deve essere in relazione con almeno una delle Priorità dell Unione in materia di Sviluppo rurale e vertere su almeno uno dei punti elencati all articolo 15, comma 4 del Reg. (UE) 1305/2013. La consulenza prestata ai silvicoltori deve ivece vertere, principalmente, sui pertinenti obblighi prescritti dalle direttive 92/43/CEE, 2009/147/CE e dalla direttiva quadro sulle acque. 8.2.2.3.1.7. Principi concernenti la fissazione dei criteri di selezione I principi alla base dei criteri di selezione sono individuati in coerenza con fabbisogni, priorità, focus area, obiettivi di misura e trasversali, strategia e quanto disposto all art. 15, comma 3 del Reg. (UE) n. 1305/2013. I beneficiari saranno selezionati mediante un sistema di punteggi attribuiti ai singoli criteri di selezione escludendo coloro che non raggiungono il punteggio minimo individuato nel bando per l Operazione. Di seguito si elencano i principi dei criteri di selezione in ordine di importanza: professionalità dello staff impiegato, esperienza ed affidabilità, con maggior rilevanza per i professionisti laureati nel settore agrario o forestale ed esperienza di almeno tre anni in attività di consulenza; contenuti dell offerta: rispondenza alle tematiche, alla qualità del servizio offerto e al target 7

dell'intervento di consulenza. Per quanto riguarda l'oggetto della consulenza, verrà data maggior rilevanza ai servizi relativi al miglioramento delle prestazioni economico-gestionali (art. 15, comma 4, lettera c) Reg. (UE) n. 1305/2013) e ai servizi di consulenza relativi all'introduzione di pratiche benefiche per il clima e l'ambiente (art. 15, comma 4, lettera b) Reg. (UE) n. 1305/2013); qualità della proposta: mezzi tecnici e capacità amministrativa, congruità economica dell'offerta, collegamenti tematici con le altre Operazioni del PSR, target dell intervento di consulenza (IAP, giovane agricoltore, numerosità delle aziende coinvolte, comparti produttivi). Tali criteri di selezione verranno scomposti in più voci nell ambito dei Bandi di selezione al fine di determinare la graduatoria e valutati da un apposito comitato. Nei criteri di selezione dei destinatari finali del servizio verrà data priorità ai beneficiari delle seguenti operazioni, in ordine decrescente di importanza: 6.1.1 Giovani agricoltori, 11 Agricoltura biologica e 16 Cooperazione. Nell ambito di ciascuna categoria di beneficiari verrà data priorità ai soggetti più giovani e alle donne. 8.2.2.3.1.8. Importi e aliquote di sostegno (applicabili) Il sostegno concesso è limitato al massimale di 1.500 Euro per consulenza, previsto all'allegato II del Reg. (UE) 1305/2013 del 17 dicembre 2013. Il contributo pubblico riconosciuto al soggetto che ha erogato il servizio è pari al 100% del costo della consulenza. Il pagamento è disciplinato da un contratto di fornitura e viene erogato al termine del servizio a condizione che sia dimostrata la congruità della consulenza prestata al fabbisogno aziendale individuato. Chi riceve la prestazione non è obbligato a pagare il servizio. L importo totale dell Operazione è pari a Euro 1.250.000 di spesa pubblica totale, di cui Euro 537.250 di quota FEASR. 8.2.2.3.1.9. Verificabilità e controllabilità delle misure e/o dei tipi di interventi 8.2.2.3.1.9.1. Rischio/rischi inerenti all'attuazione delle misure I rischi per l attuazione dell Operazione sono trattati nella scheda dei rischi della Misura 2. 8.2.2.3.1.9.2. Misure di attenuazione Le azioni di mitigazione dell Operazione sono trattate nella corrispondente scheda della Misura 2. 8

8.2.2.3.1.9.3. Valutazione generale della misura Tale paragrafo è trattato in seguito a livello di Misura. 8.2.2.3.1.10. Metodo per il calcolo dell'importo o del tasso di sostegno, se del caso Tale paragrafo è trattato in seguito a livello di Misura. 8.2.2.3.1.11. Informazioni specifiche della misura Principi generali atti a garantire risorse adeguate in termini di personale qualificato e regolarmente formato, nonché di esperienza e affidabilità nei settori in cui prestano consulenza. Individuazione degli elementi sui quali verterà la consulenza Tale paragrafo è trattato in seguito a livello di Misura. 8.2.2.4. Verificabilità e controllabilità delle misure e/o dei tipi di interventi 8.2.2.4.1. Rischio/rischi inerenti all'attuazione delle misure Sulla scorta delle verifiche effettuate, l Autorità di Gestione, in collaborazione con l OP Appag, ha individuato i seguenti rischi e le relative azioni di mitigazione, anche in relazione all esperienza maturata nelle pregresse programmazioni ed alle cause all origine degli errori (compresi i risultati dell audit) individuate nel periodo 2007 2013. 1. Ragionevolezza dei costi: il rischio è legato al sostegno di costi non congrui, ragionevoli o fuori mercato. 2. Procedura di gara: il rischio è la non corretta applicazione della normativa sugli appalti pubblici. 3. Condizioni di ammissibilità: il rischio è di ammettere a finanziamento beneficiari, prestatori del servizio, o destinatari del servizio che non ne hanno titolo. 4. Criteri di selezione: il rischio è di non attribuire un giusto punteggio alle domande di aiuto. 5. Sistema di controllo: il rischio è che il controllo non consenta di individuare le irregolarità. 8.2.2.4.2. Misure di attenuazione Ragionevolezza dei costi: le voci di spesa verranno esaminate nel corso dell istruttoria della domanda di aiuto e valutate tramite il confronto con servizi analoghi. Procedure di gara: la provincia di Trento, anche in collaborazione con Agenzia provinciale per gli appalti e contratti (APAC), definirà opportune procedure di controllo se del caso 9

anche diversificate in funzione del rischio sul 100% delle domande. Condizioni di ammissibilità: tutti i soggetti beneficiari dell Operazione dovranno avere costituito/aggiornato un fascicolo aziendale mediante il SIAP (Sistema Informativo Agricolo Provinciale); i requisiti di ammissibilità verranno verificati anche attraverso altre banche dati condivise all interno della Pubblica Amministrazione. Criteri di selezione: i criteri di selezione utilizzati sono oggettivi e quantificabili. La valutazione dei criteri è ottenibile dalla documentazione di progetto e da banche dati già in possesso del funzionario istruttore e quindi facilmente controllabili. Tale attività verrà coadiuvata dall apposito comitato. Sistemi di controllo: al fine di rendere il controllo efficace il funzionario responsabile del controllo traccia mediante check-list a sistema, fin dalle prime fasi del progetto le attività connesse all istruttoria. 8.2.2.4.3. Valutazione generale della misura L operazione è coerente con la Priorità 1 e la focus area 1a) e risponde ai fabbisogni emersi nella strategia. 8.2.2.5. Metodo per il calcolo dell'importo o del tasso di sostegno, se del caso Non pertinente. 8.2.2.6. Informazioni specifiche della misura Principi generali atti a garantire risorse adeguate in termini di personale qualificato e regolarmente formato, nonché di esperienza e affidabilità nei settori in cui prestano consulenza. Individuazione degli elementi sui quali verterà la consulenza L organismo di consulenza deve avere tra le sue finalità statutarie la prestazione di servizi di consulenza. L erogatore del servizio, inoltre, deve possedere i seguenti requisiti minimi: risorse adeguate in termini di personale qualificato, documentate ed evidenziate nell ambito del curriculum; mezzi tecnici ed amministrativi; esperienza ed affidabilità nelle prestazioni di consulenza, in relazione agli obiettivi del Progetto di consulenza presentato. I requisiti minimi che devono essere posseduti dal Soggetto erogatore tengono conto: della complessità delle materie oggetto della consulenza in campo agricolo, zootecnico, forestale ed ambientale; della necessità di garantire un elevato livello qualitativo del servizio di consulenza offerto alle aziende attraverso la presenza nel nucleo tecnico di adeguate professionalità e specializzazioni; 10

della necessità di essere presente sul territorio con la propria struttura tecnica ed operativa in grado di servire una porzione significativa di territorio regionale. I sopraccitati parametri saranno esplicitati nel bando di selezione. Il Servizio Politiche Sviluppo Rurale pubblicherà l elenco provinciale ufficiale con indicato, per ciascun Soggetto erogatore, le tipologie di consulenza che può prestare. L Elenco consentirà all imprenditore agricolo o forestale di scegliere il Soggetto erogatore in base alle proprie esigenze e alle caratteristiche produttive della propria azienda. La procedura di selezione garantisce l esclusione dei candidati con conflitto d interesse. 8.2.2.7. Altre rilevanti osservazioni, utili ai fini della comprensione e dell'attuazione della misura Non pertinente. 11