AGGIORNAMENTO DEL PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ ( )

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Indice AGGIORNAMENTO DEL PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ (2016 2018) 1. Premessa 2. Normativa di riferimento; 3. Aggiornamento del programma triennale per la trasparenza e l integrità; 3.A Aggiornamento e monitoraggio della sezione Amministrazione Trasparente in adeguamento agli obblighi di pubblicazione richiesti dall allegato 1 della determina 50/2013 di A.N.A.C.; 3.B Corsi di aggiornamento del personale apicale e del Responsabile alla Trasparenza della SpoltoreServizi Srl sulle tematiche Trasparenza e Anticorruzione nelle AAPP ; 3.C Istituzionale di un modello organizzativo di vigilanza ex 231;

1. PREMESSA Richiamato integralmente il punto 1 del PTTI previsto per il triennio 2015-2017 nel quale si specifica che "Con la redazione del Programma triennale per la trasparenza e l integrità, la SpoltoreServizi srl, intende programmare le attività poste in essere al fine di assicurare la trasparenza dell azione amministrativa ottemperando agli obblighi previsti dal decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, ed in particolare l articolo 10. Il decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 rubricato Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione delle informazioni delle pubbliche amministrazioni, è stato emanato in attuazione della delega contenuta nella legge 6 novembre 2012, n. 120, "Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell illegalità nella pubblica amministrazione in base alla delega contenuta nella L. 190/2012 e ha operato il riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle Pubbliche amministrazioni. L'articolo 10 di tale decreto prevede che tutte le amministrazioni pubbliche anche territoriali approvino un Programma triennale della trasparenza. La trasparenza è intesa come accessibilità totale alle informazioni concernenti la propria organizzazione e attività, nel rispetto della disciplina in materia di protezione dei dati personali, allo scopo di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull utilizzo delle risorse pubbliche. Il pieno rispetto degli obblighi di trasparenza, infatti, oltre che costituire livello essenziale delle prestazioni erogate, rappresenta un valido strumento di diffusione e affermazione della cultura delle regole, nonché di prevenzione e di lotta a fenomeni corruttivi. Il presente programma, da aggiornare annualmente, trae origine delle linee guida fornite dalla Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle amministrazioni pubbliche (CIVIT), oggi Autorità Nazionale Anticorruzione (ora A.N.AC.) e descrive le fasi di gestione interna attraverso cui la SpoltoreServizi Srl mette concretamente in atto il principio della trasparenza. Vi sono descritte le azioni che hanno portato all'adozione dello stesso, le iniziative di comunicazione e infine le misure organizzative volte ad assicurare la regolarità e la tempestività dei flussi informativi e in generale l adeguatezza dell organizzazione interna agli adempimenti previsti dalla legge. Gli obiettivi fissati dal Programma si integrano con il Piano triennale di prevenzione della corruzione (P.T.P.C.), di cui costituisce apposita sezione. Esso inoltre mira a definire il quadro essenziale degli adempimenti anche in riferimento alle misure tecnologiche fondamentali per un'efficace pubblicazione, che in attuazione del principio democratico rispetti effettivamente le qualità necessarie per una fruizione completa e non discriminatoria dei dati attraverso il web ".

2. NORMATIVA DI RIFERIMENTO Preso atto che la normativa vigente in tema di Trasparenza amministrativa rimanda alle seguenti disposizioni: legge 6 novembre 2012, n. 190, avente a oggetto "Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione dell'illegalità nella pubblica amministrazione"; D.lgs 13 marzo 2013, recante il "Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni"; deliberazione CIVIT n. 105/2010 avente a oggetto Linee guida per la predisposizione del Programma triennale per la trasparenza e l integrità ; deliberazione CIVIT n. 2/2012 avente a oggetto "Linee guida per il miglioramento della predisposizione e dell'aggiornamento del programma triennale per la trasparenza e l'integrità"; deliberazione CIVIT n. 50 del 4 luglio 2013, avente a oggetto "Linee guida per l'aggiornamento del programma triennale per la trasparenza e l'integrità 2014 2016" e i relativi allegati, con particolare riferimento alle errata corrige pubblicate in data 24 settembre 2013; deliberazione CIVIT n. 59 del 15 luglio 2013, avente a oggetto "Pubblicazione degli atti di concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi e attribuzione di vantaggi economici a persone fisiche ed enti pubblici e privati (artt. 26 e 27, d.lgs n. 33/2013) ; deliberazione CIVIT n. 65 del 31 luglio 2013, avente a oggetto "Applicazione dell art. 14 del d.lgs. n. 33/2013 Obblighi di pubblicazione concernenti i componenti degli organi di indirizzo politico"; deliberazione CIVIT n. 71 del 1 agosto 2013, avente a oggetto "Attestazioni OIV sull assolvimento di specifici obblighi di pubblicazione per l anno 2013 e attività di vigilanza e controllo della commissione "; decreto legislativo 8 marzo 2005, n. 82, avente a oggetto "Codice dell'amministrazione digitale"; legge 9 gennaio 2004, n. 4, avente a oggetto "Disposizioni per favorire l'accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici"; linee Guida per i siti web della PA del 26 luglio 2010, con aggiornamento del 29 luglio 2011;

deliberazione del Garante per la protezione dei dati personali 2 marzo 2011 avente a oggetto le Linee Guida in materia di trattamento dei dati personali contenuti anche in atti e documenti amministrativi, effettuato da soggetti pubblici per finalità di pubblicazione e diffusione sul web" circolare nr. 1/2014 del 14/02/2014 del Ministero per la Pubblica Amministrazione e la semplificazione: ambito soggettivo ed oggettivo di applicazione delle regole di trasparenza di cui alla legge 6/11/2012, n.190 ed al decreto legislativo 14/3/2013 n. 33: in particolare, gli enti economici e le società partecipate controllate e partecipate allegato 1 alla Delibera n. 50/2013 Linee guida per l aggiornamento del Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014-2016 recante: "Obblighi di pubblicazione"; "Linee guida in materia di trattamento dei dati personali, contenuti in atti e documenti amministratici, effettuato per finalità di pubblicità e trasparenza sul web da Soggetti pubblici e da altri enti obbligati" elaborate dal Garante per la Protezione dei dati personali il 15 maggio 2014; Delibera n.144/2014 di A.N.AC.

3. AGGIORNAMENTO DEL PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L'INTEGRITA' Così come specificato nell'aggiornamento al PTPC 2016-2018, "La trasparenza rappresenta uno strumento fondamentale per la prevenzione della corruzione e per l'efficienza e l'efficacia dell'azione amministrativa. Da questo punto di vista essa, infatti, consente: la conoscenza del responsabile per ciascun procedimento amministrativo e, più in generale, per ciascuna area di attività dell'amministrazione e pertanto, la responsabilizzazione dei funzionari; la conoscenza dei presupposti per l'avvio e lo svolgimento del procedimento e pertanto, se ci sono dei blocchi anomali del procedimento stesso; la conoscenza del modo in cui le risorse pubbliche sono impiegate e, pertanto, se l'utilizzo delle risorse pubbliche è deviato verso finalità improprie. Per questi motivi la legge n. 190/2012 è intervenuta a rafforzare gli strumenti già vigenti, pretendendo un'attuazione ancora più spinta della trasparenza, che, come noto, già era stata largamente valorizzata a partire dall'attuazione della L. 241/1990 e, successivamente, con l'approvazione del D.Lgs. n. 150/2009." Preso atto degli adempimenti obbligatori in materia di Trasparenza Amministrativa richiamati in premessa, la Spoltore Servizi si prefissa i seguenti obiettivi: a) Aggiornamento e monitoraggio della sezione "Amministrazione Trasparente" in adeguamento agli obblighi di pubblicazione richiesti dall'allegato 1 della determina 50/2013 di A.N.AC ed al b) Raggiungimento del punteggio di 76/76 obiettivi sul sito istituzionale: "Bussola della Trasparenza"; c) Corsi di aggiornamento del personale apicale e del Responsabile alla Trasparenza della SpoltoreServizi SRL sulle tematiche "Trasparenza ed Anticorruzione nelle AAPP"; d) Istituzione di un modello organizzativo di vigilanza ex 231;

A) Aggiornamento e monitoraggio della sezione "Amministrazione Trasparente" in adeguamento agli obblighi di pubblicazione richiesti dall'allegato 1 della determina 50/2013 di A.N.AC Al fine di garantire il livello di trasparenza più alto possibile, la SpoltoreSerivizi SRL si pone l'obiettivo di aggiornare la sezione amministrazione Trasparente seguendo lo schema fornito dall'a.n.ac. all'allegato 1 della determina 50/2013 così come richiamato all'allegato, punto 1.6 della FAQ in Materia di Trasparenza. Il responsabile della trasparenza, inquadrato nella sig.ra Cinzia Berardinelli, predisporrà una linea di monitoraggio diretto di tutti gli atti e procedimenti amministrativi il cui contenuto va pubblicato nella sezione "Amministrazione Trasparente". Sarà altresì sua premura monitorarne mensilmente il grado di aggiornamento al fine di conseguire e mantenere il risultato pari a 76/76 obiettivi richiesti dalla "Bussola della Trasparenza". Sarà sua premura adottare ogni misura al fine di conseguire l'obiettivo ivi preposto, finanche richiedere il supporto a consulenti altamente qualificati, esterni all'amministrazione. B) Corsi di aggiornamento del personale apicale e del Responsabile alla Trasparenza della SpoltoreServizi SRL sulle tematiche "Trasparenza ed Anticorruzione nelle AAPP" La SpoltoreServizi SRL si prepone l'obiettivo di organizzare corsi di formazione ed aggiornamento sulle tematiche "Trasparenza ed Anticorruzione nelle AAPP" al fine di rimanere costantemente aggiornati avendo preso atto che in seguito al d.lgs 118/2011 e la riforma Madia, sono in atto profondi cambiamenti in seno alle pubbliche amministrazioni. Tale attività di formazione, potrà essere affidata a soggetti esterni alla Società qualorà vengano individuati soggetti altamente professionalizzati e che abbiano già ricoperto incarichi di formazione in altri Enti. C) Istituzione di un modello organizzativo di vigilanza ex 231 Il D.Lgs. n. 231/2001 ha introdotto nel nostro ordinamento il principio della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche per i reati commessi dalle figure apicali, di vertice, e dalle persone sottoposte alla vigilanza delle figure apicali anzidette (dipendenti, fornitori ecc.) nell interesse o a vantaggio dell ente stesso. Il Decreto introduce, pertanto, la nuova responsabilità amministrativa per un numero predeterminato (ma progressivamente sempre più esteso col passare degli anni: i c.d. reati presupposto 231), in realtà assai simile a quella penale della persona fisica, a carico dell ente (che starà in giudizio attraverso il legale rappresentante, o altro procuratore se il primo è sotto processo per il reato presupposto 231) che va ad aggiungersi a quella tradizionale della persona fisica che ha commesso o tentato il reato. Tale responsabilità

estende i propri effetti sul patrimonio dell Ente (ma può portare anche alla revoca dell'autorizzazione necessaria per svolgere l'attività o al commissariamento giudiziale dell'ente) e, indirettamente, sugli interessi economici dei soci. Il legislatore, ad ogni modo, ha espressamente previsto, con il decreto in oggetto, la possibilità per l Ente di andare esente dalla predetta responsabilità nella sola ipotesi esimente in cui questi si sia dotato di un Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo (nonché di un Organismo di Vigilanza sempre) nonché qualora il predetto modello risulti costantemente verificato, efficace ed aggiornato. L Ente/Società non risponde dei reati commessi dai propri dipendenti se prova: di aver adottato ed attuato efficacemente Modelli di Organizzazione, Gestione e Controllo 231 conformi ai requisiti del D.Lgs. 231/2001; di aver affidato ad un organismo dotato di autonomi poteri d iniziativa e controllo (ODV) la vigilanza e l aggiornamento di tale Modello 231; che il modello è stato eluso in modo fraudolento.