CAMBIAMENTO CLIMATICO. Eurobarometro speciale primavera 2008 Primi dati grezzi: media europea e grandi tendenze nazionali

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Transcript:

Direzione generale della Comunicazione Unità Osservazione dell opinione pubblica Bruxelles, 30 giugno 2008 CAMBIAMENTO CLIMATICO Eurobarometro speciale 300 - primavera 2008 Primi dati grezzi: media europea e grandi tendenze nazionali Popolazione: 15+ Copertura: Periodo interessato: dal 25 marzo al 4 maggio 2008 NB: per l'analisi generale si rimanda alla "sintesi analitica". I. QUESTIONE DI TERMINOLOGIA La tecnica dello split ballot 1 ha consentito di dimostrare che le espressioni "" e "riscaldamento del pianeta" sono sinonimi per i rispondenti e possono essere utilizzate indistintamente. II. PERCEZIONE DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO 1. Identificazione del come problema grave Secondo lei qual è, tra i problemi seguenti, il più grave per il mondo nel suo complesso? [In ordine di importanza] (Q1) Problemi per il mondo La povertà, la mancanza di cibo e di acqua potabile 68% Il 62% Il terrorismo internazionale 53% I conflitti armati 38% Una grave recessione dell'economia mondiale 24% La propagazione di una malattia infettiva 23% La proliferazione delle armi nucleari 23% L'aumento della popolazione mondiale 19% NSP 3% 1 Sono state poste due domande alla prima metà del campione utilizzando il termine "riscaldamento del pianeta" e le stesse domande sono poi state poste alla seconda metà del campione, questa volta utilizzando l'espressione "". Non è emersa alcuna differenza degna di nota tra i risultati di queste due domande.

Variazioni nazionali Il viene visto come un problema grave nella stragrande maggioranza dei paesi dell'ue. La sua importanza è maggiore a Cipro (92%), in Grecia (90%) e in Slovenia (80%). Paesi in cui il viene visto come un problema meno grave: Italia (47%), Portogallo (47%) e Repubblica ceca (45%). Criteri sociodemografici I giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni (67%), gli studenti (69%) e i rispondenti che hanno proseguito gli studi fino a 20 anni o oltre (67%) sono i soggetti che ritengono maggiormente che il sia un problema grave per il mondo. Il 64% degli uomini e il 60% delle donne condivide tale opinione. 2. Livello di gravità percepito In quale misura ritiene che il sia attualmente un problema grave? Utilizzi una scala da 1 a 10, dove 1 significa che non è affatto un problema grave e 10 che si tratta di un problema estremamente grave (Q2). Livello di gravità Un problema molto grave (7-10) 75% Un problema mediamente grave (5-6) 15% Un problema non grave (1-4) 7% NSP 3% Variazioni nazionali Il viene ancora percepito come un problema molto grave nella maggior parte dei paesi degli Stati membri: - di più: a Cipro (96%), in Grecia (95%) e in Slovenia (89%). - di meno: nel Regno Unito (59%), in Estonia (63%) e nei Paesi Bassi (62%). A eccezione dell'italia (74%), i paesi mediterranei si collocano tutti al di sopra della media europea: Cipro (96%), Grecia (95%), Malta (88%), Francia (84%) e Spagna (83%). I rispondenti che non si pronunciano sono più numerosi in Romania (12%) e Bulgaria (11%). 2/9

III. INFORMAZIONE Personalmente ritiene di essere ben informato/a o non ben informato/a su...? (Q3) Le diverse cause del Le diverse conseguenze del I modi per lottare contro il Molto bene Piuttosto bene Non molto bene Molto male 9% 47% 32% 9% 9% 47% 32% 9% 8% 44% 35% 10% Variazioni nazionali I cittadini che si dichiarano più informati in merito a ciascuno dei tre temi vengono dai paesi del nord Europa (Svezia, Finlandia, Danimarca e Paesi Bassi) 2. I cittadini che si dichiarano meno informati vengono da Portogallo, Repubblica ceca, Lituania, Bulgaria e Romania 3. In generale, i rispondenti si dichiarano meno ben informati sui modi per lottare contro il rispetto alle cause e alle conseguenze. Criteri sociodemografici Coloro che si dichiarano meglio informati sulle cause, le conseguenze e i modi per lottare contro il sono soprattutto gli uomini, gli studenti e i rispondenti che hanno proseguito gli studi più a lungo (13% in media). 2 Dal 71 all'88% in funzione delle tre variabili. 3 Tra il 58% e il 69% di "mal informati" per le tre variabili. 3/9

IV. COMBATTERE IL CAMBIAMENTO CLIMATICO 1. Modi per lottare conto il Per ciascuna delle affermazioni seguenti, mi potrebbe dire se è completamente d'accordo, abbastanza d'accordo, non molto d'accordo, nient'affatto d'accordo? (Q5) Carburanti alternativi come i "biocarburanti" dovrebbero essere utilizzati per ridurre le emissioni di gas a effetto serra NB: il periodo interessato va dal 25 marzo al 4 maggio 2008, ossia prima delle gravi carestie alimentari in taluni paesi del Sud. Ha adottato personalmente misure per contribuire alla lotta contro il cambiamento climatico La lotta contro il può avere un effetto positivo sull'economia europea Il è un processo impossibile da fermare, non è possibile fare nulla Le emissioni di CO2 (anidride carbonica) hanno soltanto un effetto marginale sul La gravità del è stata esagerata D'accordo Non d'accordo NSP 70% 18% 12% 61% 31% 8% 56% 24% 20% 31% 60% 9% 30% 55% 15% 26% 65% 9% 4/9

Variazioni nazionali I rispondenti che dichiarano in maggior numero di aver adottato personalmente misure per lottare contro il sono l'87% in Svezia, il 79% in Slovenia e il 78% in Lussemburgo. Sono meno numerosi in Bulgaria (17%), Lituania (26%) e Lettonia (29%). Criteri sociodemografici Indipendentemente dalla fascia di età, una maggioranza assoluta di rispondenti dichiara di aver adottato personalmente misure per lottare contro il cambiamento climatico. - 15-24 anni 52% - 25-39 anni 62% - 40-54 anni 65% - 55 e + 59% In compenso, più è elevato il livello di istruzione, più i rispondenti dichiarano di aver adottato tali misure (il massimo è il 71% tra gli intervistati che hanno proseguito gli studi dopo i 19 anni). Si noti un equilibrio tra gli uomini (60%) e le donne (61%). 2. Responsabilità dei vari soggetti Per ciascuno dei gruppi seguenti, mi potrebbe dire se fanno troppo, abbastanza o non abbastanza per lottare contro il? (Q4) Fanno troppo Fanno Non fanno abbastanza abbastanza NSP L'Unione europea 3% 25% 58% 14% Il governo nazionale 4% 24% 64% 8% I cittadini stessi 2% 23% 67% 8% Le grandi imprese e l'industria 2% 14% 76% 8% Variazioni nazionali In merito all'azione dell'ue, la percentuale di NSP è molto elevata in Bulgaria (38%) e in Irlanda (25%), ma anche in Romania (23%), nel Regno Unito (22%) e in Spagna (19%). 5/9

Il numero di rispondenti che dichiara che l'ue "fa abbastanza" è particolarmente elevato negli Stati che hanno aderito nel 2004: Cipro (43%), Malta e Slovacchia (39%), Estonia (37%) e Repubblica ceca (36%). Lo stesso vale per la Germania (37%). A Malta soltanto, le risposte "l'ue fa abbastanza" (39%) arrivano a un livello analogo al 41% di risposte "non fa abbastanza". Criteri sociodemografici Sono soprattutto gli uomini (29%), i soggetti della fascia 15-24 anni (30%) e gli studenti (32%) a pensare che l'ue faccia abbastanza. La percentuale di NSP è elevata tra le donne (18%), i rispondenti con più di 55 anni (19%) e coloro che hanno finito gli studi a 15 anni o prima (22%). 3. Contributo dei cittadini Tra il 61% di rispondenti che dichiara di aver personalmente adottato misure per lottare contro il, i comportamenti adottati sono i seguenti. a) Natura dei comportamenti adottati Tra le seguenti soluzioni per lottare contro il, quali ha adottato personalmente? È possibile fornire più risposte (Q6) Comportamenti Effettua la raccolta differenziata della maggior parte dei suoi rifiuti per il riciclaggio 76% Riduce il consumo energetico nella sua casa 64% Riduce il consumo d'acqua della sua casa 55% Riduce il consumo di prodotti usa e getta 40% Ha scelto un mezzo di spostamento rispettoso dell'ambiente 28% Acquista prodotti di stagione e locali per evitare prodotti che vengono da lontano 27% Utilizza l'automobile con minore frequenza 25% Ha acquistato un'automobile che consuma meno carburante o che maggiormente rispettosa dell'ambiente 18% Per quanto possibile, evita di prendere l'aereo per voli a breve percorrenza 12% Ha cambiato fornitore o tariffa per l'energia, per ricevere una quota di energia proveniente da fonti rinnovabile più elevata che in precedenza 8% Ha installato apparecchi a domicilio che generano energia rinnovabile 5% 6/9

NSP 1% Base: 61% del campione totale Si noti come queste misure hanno un carattere essenzialmente economico: sono semplici da realizzare, non costano nulla e consentono di realizzare economie. b) Bilancio di tali comportamenti Personalmente, quanto sarebbe disposto/a a pagare in più per l'energia prodotta a partire da fonti con minori emissioni di gas a effetto sera, per lottare contro il? In media quanto sarebbe disposto/a a spendere in più, in termini percentuali? (Q9) Bilancio 1-5% 18% 6-10% 14% 11-30% 10% più del 31% 2% No 30% NSP 26% 7/9

Variazioni nazionali nell'ambito del 61% La percentuale di NSP è elevata in Italia (43%), Irlanda e Portogallo (42%) e in Bulgaria (40%). Più di sette cittadini su dieci in Danimarca e Grecia si dichiarano disposti a pagare di più per l'energia "verde". Sono soltanto tre su dieci in Portogallo, a Malta, in Bulgaria e in Romania. Solo il 30% dei rispondenti non è disposto a pagare di più, nonostante l'aumento del prezzo dell'energia. b) Ragioni di tali comportamenti Sono vari i motivi che spingono le persone ad adottare misure di lotta contro il. Tra le affermazioni seguenti, potrebbe dirmi quali si applicano al suo caso? È possibile fornire più risposte (Q8) Motivi Pensa che se tutti cambiassero comportamento, ciò avrebbe un effetto reale sul 63% Pensa che sia suo dovere di cittadino proteggere l'ambiente 61% È preoccupato/a per il mondo che lascerà ai giovani e alle generazioni future 52% Pensa che queste azioni possano farle risparmiare denaro 25% Ha avuto una conoscenza diretta delle conseguenze del 8% NSP 1% Base: 61% del campione totale Variazioni nazionali nell'ambito del 61% Il 47% degli slovacchi, il 45% dei belgi, il 37% dei rumeni e il 34% dei danesi pensa che le azioni di lotta contro il possano far risparmiare denaro. Contro il 14% in Lettonia e il 15% in Grecia e Lituania. 8/9

d) Motivi per non adottare alcuna misura La domanda è stata rivolta al 31% dei rispondenti che dichiara di non aver adottato misure per lottare contro il. Sono vari i motivi che frenano le persone quando si tratta di adottare misure di lotta contro il. Tra le affermazioni seguenti, potrebbe dirmi quali si applicano al suo caso? È possibile fornire più risposte (Q9) Motivi Pensa che siano i governi, le imprese e l'industria a dover cambiare i loro comportamenti, non i cittadini 42% Vorrebbe prendere delle misure, ma non sa che cosa fare per lottare contro il 34% Pensa che cambiare il suo comportamento non avrà alcun effetto reale sul 26% Pensa che le misure per lottare contro il costerebbero troppo 15% Il non la preoccupa 9% NSP 7% Base: 31% del campione totale Variazioni nazionali nell'ambito del 31% Il 54% dei greci, il 50% dei rumeni e il 48% degli slovacchi vorrebbe adottare misure, ma non sa che cosa fare per lottare contro il. Tale percentuale scende al 21% in Ungheria, al 22% in Belgio e al 23% nei Paesi Bassi. 9/9