Attenzione, ricordati che non puoi più tornare indietro a rivedere le domande sul titolo.

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Transcript:

Prova INVALSI 2012 2013 Alunno/a data PARTE PRIMA Questo è il titolo del racconto che poi leggerai: LE MULTE Al. La parola "MULTA" ti fa venire in mente qualcosa di: A. spiacevole B. faticoso C. dispettoso D. noioso A2. Quando pensi a qualcuno che dà una multa ti viene in mente qualcuno che: A. racconta B. scrive C. guarda D. cerca Adesso puoi voltare pagina e leggere il racconto. Attenzione, ricordati che non puoi più tornare indietro a rivedere le domande sul titolo.

PARTE SECONDA LE MULTE C'era una mamma che quando si arrabbiava col suo bambino, perché faceva una cosa sbagliata o brutta o disobbediva, non lo sgridava. No. Gli dava una multa. La multa era un foglietto e lei ci scriveva sopra cose cosi: GIACOMO HA LASCIATO IN DISORDINE LA SUA CAMERA QUINDI MERITA UNA MULTA Quando il bambino trovava un foglietto del genere sul cuscino, si metteva subito al lavoro, perché sapeva che le multe sono una cosa seria e vanno pagate. Cosi, per esempio, faceva un disegno molto bello alla mamma, con un bambino che sta rimettendo in ordine la sua camera, butta via le cartacce, porta nel cesto della biancheria sporca la biancheria sporca. Poi lo arrotolava, lo chiudeva con un nastrino, ci metteva sopra un bigliettino con scritto PAGAMENTO MULTA e lo lasciava sul cuscino della sua mamma. La volta dopo, però, si ricordava di mettere a posto la camera senza prendere la multa. Naturalmente poteva anche succedere che il bambino combinasse qualche guaio. E in quel caso la multa era più seria. Per esempio, una volta, giocando a pallone, aveva rotto il vetro di una vicina di casa che abitava al piano terreno. Quella volta lì, la vera multa l'aveva pagata la mamma, nel senso che aveva dovuto ripagare il vetro nuovo alla vicina. E anche il bambino aveva dovuto pensare a una multa molto grossa. Praticamente, ogni sera aveva inventato una fiaba e l'aveva raccontata alla mamma, prima di dormire, per una settimana di fila. Proprio il contrario di quello che succede di solito, visto che normalmente sono le mamme (o i papà) a raccontare le storie della sera ai bambini, e non era stato per niente facile. Però il bambino ci si era messo d'impegno, se l'era cavata molto bene e la mamma era rimasta contenta, perché dopo la storia lui le dava un bacio sulla fronte e lei si addormentava tranquilla e faceva dei sogni molto belli. Anche la mamma prendeva una multa, qualche volta. Per esempio, dopo essere andata via per lavoro per alcuni giorni (in quel caso il bambino restava con il papà e la babysitter), la multa se la scriveva da sola. Così: QUESTA E UNA MULTA PER LA LONTANANZA E poi metteva il foglietto sulla scrivania del bambino. In questo caso lui sapeva che poteva decidere qualcosa di bello da fare insieme alla mamma, come andare al cinema o a vedere uno spettacolo a teatro. Si divertivano tutti e due, e soprattutto stavano insieme. Sarebbe stato veramente buffo se quel bambino una volta cresciuto, avesse deciso di fare il vigile, visto che era così abituato alle multe. Invece da grande diventò un inventore, e inventò un telefono speciale che ti faceva vedere le persone, oltre che sentirle, e se toccavi il video, sentivi la pelle di chi ti parlava come se fosse con te. Così almeno le multe per la lontananza sparirono dalla vita dei bambini, e anche delle mamme e dei papà che ogni tanto devono andare lontano per via del loro lavoro. Metti una crocetta sulla risposta giusta: B1. Chi sono i personaggi principali di questo racconto? A. Giacomo e un altro bambino B. Una mamma e il suo bambino D. Un papà e il suo bambino D. I bambini e le loro mamme

B2. In questo racconto si dice che la multa è A. un foglietto con un messaggio B. un discorso con parole serie C. un elenco di cose da fare D. un divieto di giocare in camera B3. Che cosa fa la mamma quando dà una multa a Giacomo? A. Scrive quanto è rimasta male per il comportamento di Giacomo B. Scrive tutte le cose che deve fare Giacomo C. Scrive che cosa Giacomo ha fatto di sbagliato D. Scrive un racconto per far capire a Giacomo come comportarsi meglio B4. Che cosa fa Giacomo ogni volta che riceve una multa? A. Fa qualcosa che mostra quanto è arrabbiato B. Fa qualcosa di nascosto nella sua camera C. Fa una cosa che piace a lui, per esempio un disegno D. Fa qualcosa che fa piacere alla mamma

B7. Dopo avere ricevuto una multa il bambino "si mette subito al lavoro" perché: A. ha paura che la mamma si arrabbi B. vuole fare presto per poi dedicarsi ad altro C. ha capito che è importante pagare le multe D. gli piace molto fare quel lavoro B8. Che cosa arrotolava Giacomo? Rileggi la parte di testo nel riquadro per rispondere alla domanda. A. Arrotolava il cuscino B. Arrotolava il bigliettino C. Arrotolava il disegno D. Arrotolava il nastrino B9. Quale di queste frasi del racconto mostra che Giacomo con le multe impara a comportarsi meglio? A. «Poteva anche succedere che il bambino combinasse qualche guaio. E in quel caso la multa era più seria» B. «La volta dopo, però, si ricordava di mettere a posto la camera senza prendere la multa» C. «In questo caso lui sapeva che poteva decidere qualcosa di bello da fare insieme alla mamma» D. «E anche il bambino aveva dovuto pensare a una multa molto grossa» B10. "Quella volta lì la vera multa l'aveva pagata la mamma". Che cosa metteresti al posto di "quella volta lì" per rendere più chiara questa frase? A. Quando il bambino non aveva riordinato la sua camera la vera multa l'aveva pagata la mamma B. Quando il bambino aveva fatto il disegno la vera multa l'aveva pagata la mamma C. Quando il bambino aveva fatto arrabbiare la mamma la vera multa l'aveva pagata la mamma D. Quando il bambino aveva rotto il vetro la vera multa l'aveva pagata la mamma B11. Nel racconto si dice che "la vera multa l'aveva pagata la mamma". Come paga quella multa la mamma? A. Regala un bel disegno alla vicina B. Va al cinema con la vicina C. Dà dei soldi alla vicina D. Scrive un biglietto di scuse alla vicina B12. Perché inventare storie per una settimana è una multa molto grossa per un bambino? Metti una crocetta per ogni riga. Si No a) Richiede molta fantasia b) Si devono fare molti disegni c) Un bambino non è abituato a farlo d) È qualcosa che di solito fanno i grandi e) Bisogna scrivere tanto

B13. La frase del testo "se l'era cavata molto bene" vuol dire che Giacomo: A. ce l'aveva fatta B. si era tolto la curiosità C. se ne era andato via D. aveva capito subito B14. Perché la mamma si dà le multe da sola? A. Perché le piace giocare a fare il vigile con il suo bambino B. Perché vuole assomigliare al suo bambino D. Perché a volte fa qualcosa che dà dispiacere al suo bambino D. Perché le piace inventarsi qualcosa da fare con il suo bambino B15. Che cosa significa la frase del testo "Invece da grande diventò inventore"? A. Invece di fare quello che piaceva a a mamma diventò inventore B. Invece di fare quello che voleva diventò inventore C. Invece di fare un lavoro che lo portava lontano diventò inventore D. Invece di fare il vigile diventò inventore B16. Perché alla fine del racconto si dice che "le multe per la lontananza sparirono"? Rileggi la parte di testo nel riquadro per rispondere alla domanda. A. Perché le mamme avevano smesso di dare multe B. Perché Giacomo aveva inventato qualcosa che aiutava a superare la lontananza C. Perché le mamme non andavano più via per lavoro D. Perché Giacomo non si allontanava mai dalla sua famiglia per motivi di lavoro B17. Come completeresti il titolo "Le multe'. per fare capire un po' di più la storia? A. Le multe: un gioco divertente della mamma B. Le multe: molto meglio dei castighi C. Le multe: ecco il nostro segreto D. Le multe: la più dura delle punizioni B18. Una di queste informazioni va proprio d'accordo con la storia che hai letto. Quale? A. La mamma per andare al lavoro prendeva un treno affollato e rumoroso B. L'amico di Giacomo abitava a pochi passi da casa sua e giocavano sempre insieme a pallone C. Giacomo era felice quando la mamma era contenta di lui D. Giacomo conosceva un vigile: una volta gli aveva anche prestato il suo fischietto

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