VIOLENZA DI STRADA. OMICIDIO STRADALE.

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Transcript:

Camera dei Deputati, Sala del Mappamondo Giovedì 29 settembre Ora 15.30 Tavola Rotonda VIOLENZA DI STRADA. OMICIDIO STRADALE. Umberto Guidoni Segretario Generale Fondazione Ania per la sicurezza stradale

LA FONDAZIONE ANIA PER LA SICUREZZA STRADALE La Fondazione Ania per la Sicurezza Stradale è nata nel 2004, per volontà delle Compagnie di assicurazione, al fine di migliorare i livelli di sicurezza stradale, attraverso azioni che riducano il numero e la gravità degli incidenti. La Fondazione ANIA mette in campo progetti e iniziative volte a sensibilizzare l opinione pubblica, a formare in modo più completo chi si mette al volante di qualsiasi veicolo e a educare tutti i cittadini al rispetto del codice della strada. Allo stesso tempo, la Fondazione Ania collabora con le maggiori istituzioni nazionali e locali, per avvicinarle ai problemi degli utenti della strada e migliorare le infrastrutture esistenti sul territorio. 2

I numeri dell incidentalità stradale in Italia Secondo l Istat (i dati assicurativi sono diversi e più elevati) nel 2009 in Italia sono stati rilevati oltre 215.000 sinistri, in cui hanno perso la vita 4.237 persone e oltre 307.000 sono rimaste ferite. Ogni giorno, quindi: 590 incidenti 12 morti 842 feriti Costo Sociale all anno di 28 miliardi di euro, pari al 2% circa del PIL. Il 27% circa dei decessi in Italia, pari a 1.142 vittime, riguarda i 3 giovani al di sotto dei 30 anni!

i giovani under 30 anni Dei 1.142 decessi per incidente stradale nel 2009, 716 riguardano i ragazzi tra i 21 e i 29 anni pari a circa il 17% delle morti totali e, con 62.738 persone con lesioni, il 20,4% dei feriti. I decessi tra i giovanissimi tra 0 e 20 anni sono 426 e costituiscono il 10% delle vittime e, con 51.799 persone lese, il 16,8% dei feriti. Morti Feriti 800 700 600 500 400 300 200 100-70.000 60.000 50.000 40.000 30.000 20.000 10.000-0-20 21-29 30-40 41-50 51-60 61-70 71-80 81-90 90 e oltre 0-20 21-29 30-40 41-50 51-60 61-70 71-80 81-90 90 e oltre 4

L incoscienza dei giovani I ragazzi pensano che l incidente stradale sia frutto della fatalità o della responsabilità altrui, ciò, sommato al senso di onnipotenza tipico delle classi d età giovanile genera un mix deflagrante che porta i giovani a ritenere che l incidente a loro non possa capitare. Una ricerca italiana* ha messo in evidenza che il 62,4% dei giovani che arriva nei Pronto Soccorso a causa di un incidente stradale, conferisce la causa dell evento a fattori esterni: Mi vengono sempre addosso!, L asfalto era bagnato, E colpa della gente che mentre guida si distrae, Era destino. *A.M. Giannini, F. Lucidi Il paradosso del Giovane Guidatore, Icaro 2007. 5

ma non solo Il guidatore, a prescindere dall età, è convinto che l incidente non dipende dal proprio comportamento, ma da eventi casuali, imprevedibili o legati solo alle responsabilità o alla incapacità degli altri. Da una recente indagine della Fondazione Ania, è emerso che il 91% degli italiani è convinto che le infrazioni dei guidatori sono dovute ad una sottovalutazione del rischio (91%). 6 Ecco perché, gli italiani al volante si concedono molte eccezioni tanto nulla può accadere!!

la scarsa conoscenza delle norme Oltre alla sottovalutazione dei rischi alla guida, gli italiani hanno una modesta conoscenza delle regole del Codice della strada. Da un indagine della Fondazione Ania è emerso che il 31% degli intervistati dichiara di non sapere nulla sulle norme del Codice, tantomeno sulle novità introdotte di recente. Seppur il ricordo spontaneo delle principali novità varate nel 2010, è incentrato soprattutto sulle norme riferite a alcool, stupefacenti e ai nuovi limiti di velocità, l informazione è estremamente confusa e distorta. Per esempio: il 34% degli italiani non conosce i nuovi limiti alcolemici; il 74% non conosce con esattezza quali sono limiti di velocità. 7

I tre Killer: VELOCITÀ-ALCOL-DROGA La combinazione della sottovalutazione del rischio e dell ignoranza/mancato rispetto delle regole comporta che al conducente sono ascrivibili oltre l 80% degli incidenti e che le cause più ricorrenti sono proprio velocità, alcol e droga. VELOCITÀ L 11,5% degli incidenti è causato dalla velocità troppo elevata! Esiste una correlazione diretta tra velocità di impatto e mortalità: essere investiti a soli 30 km/h è come cadere dal 1 piano di un edificio, a 60 Km/h è come cadere dal 6 piano. Il 30/50% degli incidenti è dovuto a conducenti in stato psicofisico alterato da alcol e droga. ALCOL DROGA Guidare in stato di ebbrezza aumenta la probabilità di avere un incidente stradale. In particolare, con un tasso alcolemico di 1,5 g/l, cioè tre volte il tasso alcolemico massimo previsto dal CDS, la probabilità sale di circa 380 volte. L assunzione di droghe altera il funzionamento di dopamina e serotonina, due neurotrasmettitori che alterano le capacità di reazione, facendo aumentare la probabilità di incidente quando si è alla guida di un mezzo. Gli incidenti dovuti a questi comportamenti non possono essere una semplice fatalità 8

questi fatti come possono essere considerati un incidente? 9

questa è VIOLENZA STRADALE E COME TALE DEVE ESSERE PUNITA La strada non può essere considerata un territorio dove non si sconta la giusta pena. 10

L omicidio stradale: una necessità! Mettersi alla guida sapendo di trovarsi in condizioni tali da poter causare potenzialmente un incidente grave, è un comportamento che non può e non deve essere umanamente e socialmente tollerato. MAI PIU. Il conducente che assume coscientemente condotte di guida pericolose trasforma l auto in un arma impropria: pertanto, deve essere lui stesso ad assumersi la responsabilità delle proprie azioni e non il prossimo che malauguratamente incrocia la sua strada. 11

La percezione DIFFUSA Attualmente, le possibilità di ricorrere ad attenuanti e sconti di pena sono tali da aumentare la percezione di inadeguatezza della condanna rispetto al danno provocato. Mentre, se fosse previsto il dolo eventuale in caso di morti o feriti gravi a seguito di una guida pericolosa, ci si troverebbe di fronte ad un forte deterrente per quanti si mettono alla guida ad alta velocità o sotto effetto di alcol e droghe. 12

QUALI sanzioni oggi? Oggi, mettere in atto condotte di guida oggettivamente pericolose è giudicato come una negligenza o un imprudenza o un imperizia nell osservanza delle leggi (art.43 c.p.). E necessario, pertanto, introdurre il reato di omicidio stradale con conseguente aumento della durata delle misure detentive e impossibilità di ricorrere a patteggiamenti o riduzioni di pena, escludendo anche misure cautelari in caso di arresto in flagranza. 13

Il reato di omicidio stradale La posizione della Fondazione ANIA, favorevole all introduzione di tale fattispecie, è rafforzata dai risultati dell indagine condotta in collaborazione con ISPO, dalla quale emerge come gli italiani siano favorevoli ad un inasprimento delle norme. Infatti, l 84% degli intervistati è d accordo con l introduzione nel codice penale di un reato specifico di violenza stradale. La Fondazione ANIA sostiene il Governo e il Parlamento in questa fase di discussione e revisione della normativa vigente. 14

Non basta battersi per migliorare i comportamenti. Non è sufficiente riparare le buche. Non è abbastanza rendere i veicoli sicuri. Serve una pena più adeguata altrimenti.. sulle nostre strade continueranno a circolare persone che non rischiano quasi nulla, mentre tolgono tutto a qualcun altro. 15

Grazie per l attenzione www.fondazioneania.it

Il delitto è: Elemento psicologico del reato (art. 43 c.p.) doloso, o secondo l intenzione, quando l evento dannoso o pericoloso, che è il risultato dell azione od omissione e da cui la legge fa dipendere l esistenza del delitto, è dall agente preveduto e voluto come conseguenza della propria azione od omissione; preterintenzionale, o oltre la intenzione, quando dall azione od omissione deriva un evento dannoso o pericoloso più grave di quello voluto dall agente; colposo, o contro l intenzione, quando l evento, anche se preveduto, non è voluto dall agente e si verifica a causa di negligenza o imprudenza o imperizia, ovvero per inosservanza di leggi, regolamenti, ordini o discipline. 17