REGOLAMENTO DEL SERVIZIO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE

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Comune di Valtopina (provincia di Perugia) REGOLAMENTO DEL SERVIZIO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE Attuazione dell art.13 del Protocollo di intesa del 11 gennaio 2005 tra i Comuni di Bastia Umbra, Spello, Torgiano, Valtopina e la Comunità Montana Monte Subasio.

INDICE Art. 1- ISTITUZIONE DEL SERVIZIO INTERCOMUNALE ART.2 - OGGETTO DEL REGOLAMENTO ART.3 - COMPITI DEL SERVIZIO ART.4 - ORGANI INTERCOMUNALI DI PROTEZIONE OVILE ART. 5 - IL COMITATO DI INDIRIZZO E COORDINAMENTO E PRESIDENTE ART.6 - COORDINATORE DEL SERVIZIO DI PROTEZIONE OVILE ART. 7 - SERVIZIO TECNICO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE OVILE ART. 8-1 RESPONSABILI DELLE FUNZIONI DI SUPPORTO ART. 9 - IL GRUPPO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE OVILE ART. 10 - LE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE OVILE ART. 11 - RISORSE E MEZZI ART. 12 - GESTIONE ECONOMICA E CONTABILE DEL SERVIZIO ART. 13 - CONVENZIONI ART. 14 - CENTRO DI COORDINAMENTO INTERCOMUNALE PER LA PROTEZIONE CIVILE ART. 15 - ALTRE INIZIATIVE DI PROTEZIONE OVILEART. 16 - PRESTAZIONI VOLONTARIE ART. 17 - NORME FINALI 2

Regolamento del Servizio Intercomunale di Protezione Civile Art.1 - ISTITUZIONE DEL SERVIZIO INTERCOMUNALE Con Protocollo di intesa del 11 gennaio 2005 tra i Comuni di Bastia Umbra, Spello, Torgiano, Valtopina e la Comunità Montana Monte Subasio è istituito il Servizio Intercomunale di Protezione Civile. Tale servizio associato svolge il compito di dare attuazione alle leggi nazionali e regionali in materia di protezione civile, a quanto stabilito nel protocollo di intesa del 11 gennaio 2005, nel presente Regolamento, nonché di favorire iniziative che perseguono finalità di prevenzione, previsione, gestione dell emergenza e ricostruzione e cultura di protezione civile. ART.2 - OGGETTO DEL REGOLAMENTO Ai sensi di quanto stabilito dall art.13 del Protocollo d Intesa dell 11 gennaio 2005 il Regolamento disciplina gli aspetti operativi ed organizzativi del Servizio intercomunale di protezione civile. ART.3 - COMPITI DEL SERVIZIO Il Servizio intercomunale di protezione civile è unità di protezione civile impegnata a fronteggiare soprattutto gli eventi di tipo a) e di tipo b) di cui all art.2 della Legge 24 febbraio 1992 n.225, così come previsto dalla legislazione vigente. Nel caso di eventi di tipo a) di cui all art.2 della Legge n.225/1992, ogni Comune convenzionato manterrà l autonomia prevista dalle disposizioni vigenti, quindi l azione operativa e amministrativa sarà diretta di volta in volta dal Sindaco territorialmente competente o da suo delegato, che si potrà valere per le scelte operative e le azioni di soccorso dal supporto della intera struttura del Servizio intercomunale di protezione civile. Nel caso di eventi tipo di b) cui all art.2 della Legge n.225/1992, che per loro natura ed estensione richiedono l intervento coordinato di più enti od amministrazioni competenti in via ordinaria, il Presidente del Comitato di Indirizzo e Coordinamento si avvarrà del Servizio intercomunale di protezione civile, secondo l attivazione prevista nel piano intercomunale, per lo svolgimento di un azione operativa ed amministrativa di supporto ai Sindaci dei tenitori interessati. ART.4 - ORGANI INTERCOMUNALI DI PROTEZIONE CIVILE Sono organi del Servizio intercomunale di protezione civile: il Comitato di Indirizzo e Coordinamento il Presidente del Comitato di Indirizzo e Coordinamento il Coordinatore Tecnico del Servizio 3

il Servizio Tecnico Intercomunale. il Coordinatore del Gruppo intercomunale di protezione civile ART. 5 - IL COMITATO DI INDIRIZZO E COORDINAMENTO E PRESIDENTE Il Comitato di indirizzo e coordinamento, istituito ai sensi dell art.5 e avente!e attribuzioni di cui all art.6 del Protocollo d Intesa, nomina al proprio interno il Presidente. Il Presidente convoca periodicamente, con comunicazione formale dell ordine del giorno, le riunioni del Comitato di Indirizzo e Coordinamento, in cui partecipa il coordinatore del servizio e chiunque altro invitato. ART.6 - COORDINATORE DEL SERVIZIO DI PROTEZIONE CIVILE Il Comitato di Indirizzo e Coordinamento nomina un Coordinatore Tecnico del Servizio Intercomunale di Protezione Civile ed un Vice Coordinatore. Il Coordinatore sovrintende e organizza sia l attività del gruppo dì lavoro individuato per lo studio e la predisposizione dei Piani di Protezione Ovile, sia l attività del Centro di coordinamento intercomunale per la Protezione Civile e della Sala Operativa Unificata. Il Coordinatore ha inoltre il compito di: recepire le direttive generali del Comitato di indirizzo e Coordinamento ed elaborare i piani operativi per il funzionamento del servizio; svolgere funzioni di coordinamento e di impulso al fine del raggiungimento della programmazione stabilita dal Comitato di Indirizzo e Coordinamento; e) relazionare periodicamente, e comunque tutte le volte che lo ritenga opportuno, sul funzionamento e sull efficacia del Servizio. Il Vice Coordinatore, nominato solamente in caso di necessità, collabora con il Coordinatore e lo sostituisce in caso di sua assenza. Il Comitato di indirizzo e coordinamento stabilisce per il Coordinatore e il Vice Coordinatore del Servizio intercomunale di Protezione Civile un compenso annuo. ART. 7 - SERVIZIO TECNICO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE In conformità a quanto previsto dall art.8 del Protocollo d Intesa l insieme dei responsabili tecnici competenti nella materia della protezione civile dei Comuni e della Comunità Montana associati viene definito Servizio Tecnico Intercomunale di Protezione Civile. Il Servizio Tecnico è organo di Staff del Coordinatore tecnico e si riunisce ordinariamente presso la sede della Comunità Montana Monte Subasio. Il Servizio Tecnico intercomunale di Protezione Civile partecipa attivamente a: alla predisposizione e all aggiornamento della pianificazione comunale ed intercomunale; all organizzazione di tutte le attività ordinarie di prevenzione e previsione; all organizzazione Centro di coordinamento intercomunale per la Protezione Civile e della Sala Operativa Unificata; all organizzazione delle iniziative di formazione, addestramento e aggiornamento del personale, nonché la sua gestione comprese le turnazioni di reperibilità; 4

alle attività di recepimento della pianificazione nazionale e provinciale, nonché alla programmazione regionale; ogni altra attività ad essa demandata dal Comitato di indirizzo e coordinamento. ART. 8 -I RESPONSABILI DELLE FUNZIONI DI SUPPORTO I Responsabili delle funzioni di supporto definite dal metodo Augustus vengono nominati dal Comitato di Indirizzo e Coordinamento, sentito il Coordinatore Tecnico, e vengono individuati nel Piano Intercomunale di Protezione Civile. Curano, avvalendosi anche del Centro di coordinamento intercomunale per la Protezione Civile, l aggiornamento e l attuazione della parte di piano di propria competenza. In situazione di emergenza svolgono le attività di competenza presso la Sala Operativa Unificata. ART. 9-IL GRUPPO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE Il Gruppo Intercomunale di Protezione Civile è il principale organismo operativo degli Enti Associati sui tenitori. Esso è costituito dal Volontariato ed agisce sotto la direzione del Responsabile della Funzione di Supporto Volontariato, che assume la carica di coordinatore con nomina formale del Comitato di Indirizzo e Coordinamento. Tale gruppo è costituito dalle associazioni comunali di volontariato presenti nei territori dei Comuni associati. A tutti i componenti del Gruppo Intercomunale viene fornito emblema distintivo. I membri del Gruppo possono utilizzare in situazioni di emergenza i mezzi dati in dotazione al Servizio intercomunale di Protezione Civile. Ai volontari componenti del Gruppo Intercomunale di Protezione Civile, si applica la normativa nazionale e regionale in materia di gestione giuridica e finanziaria del Volontariato. ART. 10 - LE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE Sono favoriti la partecipazione alle attività della Protezione Civile delle associazioni di Volontariato riconosciute ai sensi delle vigenti disposizioni nazionali e regionali ed il loro inserimento nel Gruppo Intercomunale di Protezione Civile. Il Comitato di Indirizzo e coordinamento, sentito il parere del Coordinatore, con apposita deliberazione può integrare il Gruppo intercomunale con altre associazioni e organizzazioni di volontariato, qualificate nel campo della protezione civile ed in possesso di particolari requisiti o meriti professionali. Il Comitato di Indirizzo e Coordinamento valorizza il Volontariato e ne incentiva secondo le possibilità le attività di formazione e intervento. 5

ART. 11 - RISORSE E MEZZI Il Servizio Intercomunale di Protezione Civile utilizza mezzi, materiali, risorse ed equipaggiamenti posseduti dagli Enti associati. ART. 12 - GESTIONE ECONOMICA E CONTABILE DEL SERVIZIO rapporti finanziari tra gli enti associati sono disciplinati dal Protocollo di Intesa ed in particolare dagli artt. 5-6. Il Comitato di indirizzo e coordinamento, per l espletamento dei servizio, indica agli Enti associati il fabbisogno finanziario per l anno successivo entro il 30 Novembre dell anno corrente. Servizio intercomunale per la propria attività, per le spese per la pubblica incolumità, per le urgenze di ogni genere attinge ad appositi capitoli del bilancio della Comunità Montana Monte Subasio. Le spese relative al Servizio saranno, ove possibile, regolate mediante la forma della gestione diretta in economia dei lavori, delle provviste e delle forniture, ai sensi dei vigenti Regolamenti della Comunità Montana Monte Subasio nonché della normativa specifica di settore. In particolare il Servizio Intercomunale provvedere alle seguenti spese: la gestione e la manutenzione ordinaria del Centro Intercomunale per la Protezione Civile ed il suo perfetto ed efficiente funzionamento, nonché il suo potenziamento in attrezzature e strumenti; le spese relative a forniture dei beni e dei servizi necessari all efficiente funzionamento di tutte le attività di gestione dell emergenza della Sala Operativa Unificata; le spese di funzionamento della Sala Operativa Unificata in situazioni di emergenza compresi lo straordinario e le missioni al personale per tutte le attività di Protezione Civile previste dal presente Regolamento, nonché le spese economali ed i rimborsi; il finanziamento dei progetti aperti di Protezione Civile, che potranno ricomprendere anche interventi di cui ai punti precedenti; spese per convenzioni, studi, consulenze, piani, progetti e collaborazioni inerenti la materia. ART. 13 CONVENZIONI Per tutte le attività inerenti la prevenzione, la previsione e la gestione delle emergenze, e comunque ricomprese nella pianificazione intercomunale o nel presente Regolamento, la Comunità Montana stipula convenzioni e accordi con Enti Pubblici e Privati, Società ed Imprese, Fondazioni ed Istituti, Università e Scuole per l erogazione di servizi, forniture, trasmissioni dati e informazioni, consulenze e studi e quanto altro necessario e funzionale all effettiva conduzione di un Servizio intercomunale aggiornato, tempestivo, efficiente e completo. La Comunità Montana, fatto salvo il parere favorevole del Comitato di indirizzo e coordinamento, può altresì affidare incarichi professionali per studi, consulenze e progettazioni inerenti il settore. 6

ART. 14 - CENTRO DI COORDINAMENTO INTERCOMUNALE PER LA PROTEZIONE CIVILE Centro di Coordinamento Intercomunale per la Protezione Civile è il principale luogo di attività del Servizio Intercomunale di Protezione Civile e sede di attività dì carattere previsionale e di controllo del territorio. Presso il Centro possono operare le associazioni con sede nel territorio dei Comuni associati, con le quali si stipulano apposite convenzioni per l utilizzo funzionale del personale volontario in occasione di attività di formazione e aggiornamento, di esercitazione, di previsione e prevenzione e di eventuale intervento in emergenza. È inoltre la sede ove si articolano le attività di monitoraggio del territorio ai fini della riduzione degli scenari di rischio, e ove opera la Sala Operativa Unificata nella direzione e controllo delle attività di emergenza. Per l attività del Centro possono essere stipulate convenzioni per l ampliamento ed il miglior funzionamento delle apparecchiature, per la formazione e l aggiornamento del personale, per attività di consulenza e di trasmissione dati, per l abbonamento a servizi e quant altro utile ai finì della gestione delle attività. ART. 15 - AL TRE INIZIATIVE DI PROTEZIONE CIVILE Il Gruppo intercomunale partecipa, su richiesta esterna o su proposta del Comitato di Indirizzo e Coordinamento, ad attività ed iniziative che abbiano per oggetto l aiuto delle altre popolazioni in occasione di calamità e disastri, favorendo l invio di materiali e mezzi, promovendo e raccogliendo sottoscrizioni. Per tutte le attività di cui al presente articolo è autorizzato l uso del servizio di economato della Comunità Montana, previa copertura finanziaria nella apposita sezione di Bilancio. La Comunità Montana Monte Subasio può provvedere, all apertura di conti correnti postali o bancari sui quali far confluire contributi economici di soggetti pubblici e privati in occasione di eventi calamitosi, e che potranno essere inviati direttamente ai soggetti interessati a titolo di solidarietà o contribuire a finanziare le missioni, gli interventi e le iniziative di solidarietà che Enti Pubblici e Privati o personale volontario del Servizio di Protezione Civile volessero intraprendere nell ambito dell iniziativa umanitaria stessa. ART. 16 - PRESTAZIONI VOLONTARIE Le prestazioni volontarie dei gruppi di protezione civile avvengono a titolo gratuito, restando inteso che gli oneri assicurativi relativi alla copertura dei rischi connessi agli interventi previsti dal presente Regolamento sono a carico dei gruppi medesimi. I volontari che intendono offrire la loro opera nel Centro di Coordinamento Intercomunale per la Protezione Civile o per iniziative comunque ricomprese nel presente Regolamento, presentano domanda al Coordinatore Tecnico del Servizio il quale, accertandone [Idoneità, li iscrive in un apposito ruolo denominato Registro dei Volontari di Protezione Civile - Servizio Intercomunale. Tale iscrizione comporta il riconoscimento automatico per il volontario di Esercizio di un Servizio di Pubblica Necessità, ai sensi dell alt. 359 del Codice Penale. 7

Dal registro risultano, oltre ai consueti dati anagrafici, la disponibilità all impiego, la specializzazione eventualmente posseduta, l attività normalmente espletata e il luogo abituale di residenza, nonché il tipo di reperibilità. Il Servizio Intercomunale provvede alla formazione e all aggiornamento del personale registrato per avviarlo ad un successivo utilizzo nei diversi settori del Servizio. Provvede inoltre, in occasione delle emergenze di ogni genere, ove necessario, alla fornitura dell attrezzatura individuale, al sostentamento e al ristoro dei volontari. ART. 17- NORME FINALI Per quanto non previsto dal presente Regolamento, si fa riferimento alla pianificazione intercomunale, provinciale e nazionale nonché alla legislazione vigente in materia a carattere nazionale e regionale. È facoltà del Comitato di Indirizzo e Coordinamento proporre modifiche al presente Regolamento, che verranno approvate dal Consiglio della Comunità Montana. Valtopina, addì Il Presidente della Comunità Montana Monte Subasio Il Sindaco del Comune di Spello Il Sindaco del Comune di Bastia Umbra Il Sindaco del Comune di Torgiano Il Sindaco del Comune di Valtopina 8