Cendon / Book DIRITTO PENALE PROFESSIONAL IL REATO DI ATTI PERSECUTORI Maria Tangari
Edizione GENNAIO 2015 Copyright MMXV KEY SRL VIA PALOMBO 29 03030 VICALVI (FR) P.I./C.F. 02613240601 ISBN 978-88-6959-013-9 I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione, di adattamento totale o parziale, con qualsiasi mezzo (compresi i microfilm e le copie fotostatiche), sono riservati per tutti i Paesi.
Cendon / Book DIRITTO PENALE Professional IL REATO DI ATTI PERSECUTORI Maria Tangari
L'autore Maria Tangari esercita la professione di avvocato a Parma, occupandosi prevalentemente di diritto di famiglia, diritto delle persone, minorile e penale. È mediatrice civile e commerciale e mediatrice familiare, iscritta all'a.i.me.f. (associazione italiana mediatori familiari). È socia dell'associazione Italiana degli Avvocati per la Famiglia e per i Minori (AIAF). È autrice di diverse pubblicazioni in materia. L Opera Nel presente volume si analizzano le origini e la disciplina del reato di atti persecutori, anche alla luce delle modifiche legislative dell'estate 2013, soffermandosi sui piu recenti orientamenti giurisprudenziali.
INDICE Capitolo Primo RAGIONI DELL'INTRODIZIONE DEL NUOVO REATO 1. Atti persecutori art. 612 bis c.p. 2. I vari tipi di persecutori assillanti 3. Le inadeguate fattispecie penali Capitolo Secondo GLI ELEMENTI COSTITUTIVI DEL REATO 1. La condotta materiale 2. La reiterazione delle condotte 3. Le tre tipologie di evento. Il nesso causale 3.1. Cagionare un perdurante e grave stato di ansia o di paura 3.2. Ingenerare un fondato timore per l incolumita propria o di persona legata alla vittima da relazione affettiva 3.3. Costringere la vittima ad alterare le proprie scelte o abitudini di vita 4. L'elemento soggettivo, in particolare nel caso di concorso di persone nel reato 5. Concorso apparente di norme, concorso di reati, assorbimento Capitolo Terzo LE AGGRAVANTI E LA PROCEDIBILITÀ 1. Le circostanze aggravanti 2. La procedibilita Capitolo Quarto LA TUTELA GIURIDICA: L'AMMONIMENTO DEL QUESTORE E IL DIVIETO DI AVVICINAMENTO AI LUOGHI FREQUENTATI DALLA PERSONA OFFESA 1. Il procedimento di prevenzione dell'ammonimento del Questore
2. Cenni generali sulle misure pre-cautelari e cautelari 3. Il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa. Il caso peculiare del c.d. stalking condominiale Bibliografia
Capitolo Primo RAGIONI DELL'INTRODIZIONE DEL NUOVO REATO In linea generale, lo stalking è individuato dalla scienza sociologica nel comportamento assillante e invasivo della vita altrui realizzato mediante la reiterazione insistente di condotte intrusive, quali telefonate, appostamenti e pedinamenti fino, nei casi più gravi, alla realizzazione di condotte integranti di per sé reato (minacce, ingiurie, danneggiamenti e aggressioni fisiche). APPLICAZIONI Quando, nel 2009, il legislatore ha introdotto nell'ordinamento questo nuovo reato, l'intento era quello di apprestare tutela alle donne vittima di atti persecutori ad opera di partner passati o mancati. L'esperienza di questi anni ha tuttavia dimostrato che l'art. 612 bis può sanzionare efficacemente anche altre condotte delittuose, a cominciare dal c.d. "stalking condominiale" e da quello "familiare" ossia agito dai genitori nei confronti dei figli o viceversa. ASPETTI PENALI In precedenza le principiali norme incriminatici applicabili erano quelle di cui agli artt. 660 (molestia o disturbo alle persone), 612 (minaccia), 594 (ingiuria) e, nei casi più gravi, 610 (violenza privata) del codice penale. Dette norme, tuttavia, non fornivano idonea copertura a tutte le possibili manifestazioni persecutorie, lasciando così impunite tutta una serie di condotte poste in essere dagli stalker. SOMMARIO 1. Atti persecutori art. 612 bis c.p. 2. I vari tipi di persecutori assillanti 3. Le inadeguate fattispecie penali 1. Atti persecutori art. 612 bis c.p. Legislazione: c.p. 612 bis L'emergenza pubblica determinata dal preoccupante fenomeno delle c.d. molestie insistenti ai danni principalmente delle donne da parte di partner passati o mancati ha indotto il Governo Italiano ad emanare il decreto legge 23 febbraio 2009, n. 11, recante misure urgenti in materia di sicurezza pubblica e di contrasto alla violenza sessuale, nonché in tema di atti persecutori, convertito, con modificazioni, nella legge 23 aprile 2009, n. 38. 9