INDICE. Art. 10 OSSARI OSSARIO E CINERARIO COMUNE. pag. 7

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INDICE Art. 1 CAMPO DI OPERATIVITA' E CONTENUTI DEL PIANO pag. 2 Art. 2 EFFETTI DEL PIANO pag. 3 Art. 3 MODALITA' DI ATTUAZIONE DEL PIANO CIMITERIALE pag. 3 Art. 4 ESECUZIONE DEGLI INTERVENTI ED AUTORIZZAZIONI pag. 4 Art. 5 DESTINAZIONE D'USO DELLE AREE pag. 4 Art. 6 OBBLIGHI DEL CONCESSIONARIO pag. 5 Art. 7 SALVAGUARDIA MONUMENTALE pag. 5 Art. 8 TUMULAZIONI IN TERRA pag. 6 Art. 9 COLOMBARI pag. 7 Art. 10 OSSARI OSSARIO E CINERARIO COMUNE GIARDINO DELLE RIMEMBRANZE pag. 7 Art. 11 CAPPELLE GENTILIZIE pag. 8 Art. 12 INUMAZIONE pag. 8 Art. 13 ALTRE DESTINAZIONI D'USO pag. 9 Art. 14 OPERE DI URBANIZZAZIONE pag. 10 1

COMUNE DI INVERUNO Città Metropolitana di Milano PIANO CIMITERIALE COMUNALE NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE ART. 1 - CAMPO DI OPERATIVITA' E CONTENUTI DEL PIANO 1. Il Piano Regolatore Cimiteriale, redatto ai sensi della normativa nazionale e regionale vigente (rif. Cap. 11 dell'allegata Relazione), si applica ai cimiteri di Inveruno e Furato ed alle relative aree di fascia di rispetto. 2. Il Piano Cimiteriale Comunale individua la dislocazione delle aree destinate o da destinare alle attività di sepoltura ed ai servizi ad essa connessi, sulla base delle previsioni di mortalità riferite all'andamento storico delle sepolture ed ai dati demografici dell'ultimo decennio. In particolare il Piano Cimiteriale prevede: a) La dislocazione delle aree da destinare alle sepolture in rapporto allo stato di fatto ed al progetto, in considerazione del bacino di utenza del singolo cimitero; b) L individuazione dei servizi alle sepolture presenti e/o da realizzare; c) La conferma delle vigenti fasce di rispetto cimiteriale, con riferimento alle indicazioni del PGT vigente; d) la razionalizzazione dell utilizzo delle aree (tumulazioni a terra) e delle strutture (colombari) a seguito del censimento delle concessioni scadute. 3. Qualsiasi intervento di trasformazione nelle aree sopra definite è soggetto alla presente normativa, con riferimento a tutti gli elaborati del presente piano, nonché del Regolamento di polizia mortuaria vigente, fatto salvo quanto previsto al successivo art. 2.3. 4. Il Piano è costituito dai seguenti elaborati: - Allegato A - Relazione Tecnica (ai sensi del Reg. Reg. n. 6/2004 - allegato 1 - punto 2 b); - Allegato B - Normativa di Attuazione (ai sensi del Reg. Reg. n. 6/2004 - allegato 1 - punto 5); - Tav. 1 - Area Cimiteriale e Bacino di Utenza Stralci P.G.T. vigente - scala 1:5000 / 1:2000 (ai sensi del Reg. Reg. n. 6/2004 - allegato 1 - punto 4 a - b); - Tav. 2 - Cimitero di Inveruno - Planimetria generale - Stato di fatto scala 1:200 (ai sensi del Reg. Reg. n. 6/2004 - allegato 1 - punto 4 c); - Tav. 3 - Cimitero di Furato - Planimetria generale - Stato di fatto scala 1:200 (ai sensi del Reg. Reg. n. 6/2004 - allegato 1 - punto 4 c); - Tav. 4 Cimitero di Inveruno - Planimetria generale - Azzonamento - scala 1:200 (ai sensi del Reg. Reg. n. 6/2004 - allegato 1 - punto 4 d); - Tav. 5 Cimitero di Furato - Planimetria generale - Azzonamento - scala 1:200 (ai sensi del Reg. Reg. n. 6/2004 - allegato 1 - punto 4 d). 2

ART. 2 - EFFETTI DEL PIANO 1. Il Piano ha dimensionamento ventennale ed efficacia decennale ovvero il Piano viene revisionato ogni dieci anni o qualora si evidenzino variazioni essenziali di uno o più elementi presi in considerazione dal piano. 2. La realizzazione delle previsioni deve rispettare, oltre alle norme contenute nel presente piano, le norme degli strumenti urbanistici generali, del regolamento edilizio e di igiene vigenti nonché le indicazioni fornite degli enti competenti nelle autorizzazioni alle realizzazioni. 3. Il Regolamento di Polizia Mortuaria, approvato con deliberazione C.C. n. 23 del 16.04.1998, ove in contrasto con le presenti norme, si ritiene superato. Si deve quindi provvedere all aggiornamento dello stesso nei tempi tecnici strettamente necessari. 4. In fase di attuazione del presente piano sono ammesse variazioni allo stesso che non riducano il dimensionamento previsto e/o che determinino una implementazione delle dotazioni esistenti e/o previste, con riferimento al successivo art. 3 delle presenti norme. Per tali variazioni sarà sufficiente l approvazione dei progetti delle opere pubbliche, previo parere ASL e ARPA laddove previsto dalla normativa vigente. 5. Quanto non espressamente disciplinato dalle presenti norme si intende disciplinato dalla normativa nazionale e regionale vigente (vv. cap. 11 della Relazione Tecnica). ART. 3 - MODALITA' DI ATTUAZIONE DEL PIANO CIMITERIALE 1. Il Piano Cimiteriale è attuato: - prevalentemente mediante iniziativa pubblica; la realizzazione degli interventi si attua mediante le norme e le procedure di affidamento dei lavori, servizi e forniture pubbliche; - con possibile collaborazione tra ente pubblico e soggetti privati; la realizzazione si attua a mezzo di progetti di concessione di costruzione e successiva gestione; - nel rispetto dei vincoli contenuti negli elaborati grafici, nella loro logica complessiva, come definito dalle presenti norme; - con l'applicazione delle prescrizioni contenute nelle presenti norme; - nel rispetto dell attuazione temporale del piano come indicato nella Relazione Tecnica ai capp. 5 e 6; - con l'elaborazione di piani attuativi di dettaglio; - con attività di manutenzione e miglioramento di infrastrutture (viabilità interna ed esterna e sottoservizi) e servizi; - con l'attuazione di regolari e programmate operazioni atte a garantire le rotazioni di legge nonché la continuità attuativa del piano nel secondo decennio; - con l'esecuzione degli interventi di manutenzione necessari, sulle aree o sulle strutture edilizie, da parte del Comune e dei privati secondo le rispettive competenze. 2. Eventuali varianti in fase attuativa (art. 2.4) devono garantire il rispetto dei criteri dimensionali di piano col fine di: - non pregiudicare la dotazione degli spazi per servizi in rapporto alle leggi vigenti al momento delle variazioni; - attuare gli obiettivi di riordino generale del cimitero rispettando le indicazioni relative al riutilizzo degli spazi all interno dei campi esistenti (cimitero vecchio) secondo quanto riportato nella Relazione Tecnica ai capp. 5 e 6; 3

- rispettare i criteri di disposizione dei campi e dei passaggi pubblici e dei mezzi di servizio in modo da non compromettere l offerta nel tempo delle sepolture disponibili; - non alterare in modo significativo il sistema previsionale generale. ART. 4 - ESECUZIONE DEGLI INTERVENTI ED AUTORIZZAZIONI 1. I provvedimenti autorizzativi, ove necessari, sono rilasciati dal Responsabile dell'edilizia Privata del Comune, fatte salve le competenze attribuite dalla legislazione vigente alla ASL e/o all'arpa. 2. Non sono soggetti ad autorizzazione: - gli interventi di manutenzione ordinaria di spazi, aree e servizi effettuati a mezzo del personale comunale addetto al cimitero e/o con soggetti privati. - le riparazioni, pulitura di lapidi, monumenti ed ornamenti vari purché non necessitino di attrezzature/opere provvisionali (ponteggi, trabattelli, ecc.). 3. Sono soggette a preventiva comunicazione al settore Edilizia Privata Servizi cimiteriali gli interventi di manutenzione ordinaria che necessitino di attrezzature/opere provvisionali. 4. Sono soggette ad atti autorizzativi da parte del Responsabile dell'edilizia Privata: - le nuove costruzioni nelle aree in cui è riconosciuto il diritto di uso di una porzione di suolo (come da successivo art. 5.2.a delle presenti norme); - la posa di monumenti e lapidi. 5. Gli interventi privati di edificazione di cappelle - sono soggetti alle procedure ed alla normativa edilizia e specificatamente regolamentate dal Regolamento di Polizia Mortuaria (come ridefinito per il recepimento della presente normativa), nel rispetto delle norme in materia igienico sanitaria, sicurezza degli impianti e dei cantieri; - sono subordinati alla presentazione di un progetto edilizio redatto in conformità col presente piano cimiteriale ed alle disposizioni legislative vigenti; - definiscono il numero di posti, suddivisi in numero tumulazioni e numero cassette per resti ossei e urne cinerarie. ART. 5 - DESTINAZIONE D'USO DELLE AREE 1. Entro il Cimitero gli interventi di edificazione sono riservati al Comune / gestore avente titolo, fatte salve le aree di cui all art. 5.2.a delle presenti norme. 2. La concessione alla sepoltura cimiteriale (ex art. 1.2 del Reg. Regionale n. 6/2004 e s.m.i.) può riguardare il diritto di uso di: a una porzione di suolo (per tombe di famiglia - tumulazioni ipogee - con realizzazione di lapidi, monumenti o altro elemento identificativo o per edificazione di cappelle gentilizie) b manufatto cimiteriale (per colombari ed ossari tumulazioni epigee o per tomba binata tumulazione ipogea) realizzati dal Comune / soggetto avente titolo gestore delle attività cimiteriali. 3. Il diritto d uso di una porzione di suolo può essere concesso dal Comune / gestore avente titolo a famiglie, collettività, privati o enti ed è subordinato alla stipula di un atto che individui le condizioni della concessione ed ai pagamenti previsti dal tariffario vigente. 4

4. Il diritto d uso di manufatti costruiti dal Comune / gestore avente titolo è concesso per le sepolture individuali ed è subordinato alla stipula di un atto che individui le condizioni della concessione ed ai pagamenti previsti dal tariffario vigente. 5. Ogni tipo di sepoltura (inumazione e tumulazioni) deve essere contraddistinta da un cippo / lapide / monumento /altro supporto sul quale sono riportati nome, data di nascita e di morte del defunto. In caso di espressa volontà del defunto contraria alla identificazione come sopra indicata il Comune / gestore delle sepolture appone un identificativo alfa numerico progressivo. 6. La destinazione d uso (elab. grafici n. 4 e n. 5 di Azzonamento) e la temporalizzazione dei servizi previsti nelle Aree di Azzonamento, anche dove gli stessi risultassero già presenti nel Regolamento comunale di Polizia Mortuaria, sono disciplinate dalle presenti NTA. 7. I rinnovi contrattuali come definiti comportano automatica modifica ai contratti in essere, fatte salve le opportune verifiche di quanto già contrattualizzato. 8. I rinnovi, tanto delle concessioni in essere alla data di approvazione del presente piano quanto quelli di nuova stipula, sono soggetti ad esplicita autorizzazione da parte degli uffici comunali preposti. ART. 6 OBBLIGHI DEL CONCESSIONARIO Il concessionario ed i suoi successori, con riferimento a quanto previsto agli artt. 5.2.a, 8.3, 12.3 delle presenti norme, sono tenuti a provvedere, per tutta la durata della concessione, alla manutenzione ordinaria e straordinaria dei manufatti. Gli interventi, oltre che per iniziativa del concessionario e suoi successori, possono essere richiesti dal Comune / gestore avente titolo laddove la richiesta risponda a ragioni di decoro e/o sicurezza e/o igiene e/o rimozione di e- ventuali abusi. In caso di inadempienza da parte del concessionario e suoi successori il Comune dispone, a mezzo ordinanza e diffida, la sospensione delle tumulazioni e la realizzazione di quanto richiesto. Nel protrarsi dello stato di inadempienza il Comune, in caso di manufatti pericolanti, provvede alla messa in sicurezza, con addebito dei costi al concessionario e suoi successori e delibera la decadenza della concessione. In caso di abbandono, ovvero in caso di non reperibilità del concessionario e suoi successori, la delibera di decadenza della concessione sarà pubblicata e resa efficace nei termini previsti dalla stessa delibera. Il concessionario obbliga se stesso ed i suoi successori a non cedere i diritti derivanti dall atto di concessione a terzi. In caso di rinuncia parziale o totale ai diritti derivanti dall atto di concessione gli stessi tornano nella piena disponibilità del Comune. Il presente articolo è da intendersi richiamato negli atti di nuove concessioni nonché efficace per le concessioni in essere. ART. 7 - SALVAGUARDIA MONUMENTALE 1. Si individua nel cimitero di Inveruno la Cappella Formenti come edificio con valenza storico artistica, pertanto sottoposto a tutela. 5

TURNI DOPO SCADENZA TEMPI CONTRATTUALI COSTI NOTE DEI TEMPI CONTRATTUALI SALVAGUARDIA MONUMENTALE STRAORDINARIO PERPETUO GRATUITO ART. 8 - TUMULAZIONI IN TERRA 1. Nel cimitero di Inveruno è previsto il completamento delle aree disponibili (campo 24, 30A, 30B). Nel secondo decennio, a seguito della verifica delle concessioni esistenti e relative estumulazioni, potranno essere definite aree di nuovo intervento all interno dei campi esistenti. 2. Nel cimitero di Furato è prevista la realizzazione di loculi binati. Le nuove concessioni devono garantire quanto previsto dall art. 16.4 del Reg. Regionale n. 6/2004 e s.m.i. (cfr: ogni loculo è realizzato in modo che l eventuale tumulazione od estumulazione di un feretro possa avvenire senza che sia movimentato un altro feretro). In conformità all art. 16.8 del Reg. Regionale n. 6/2004 e s.m.i., per le concessioni in corso di validità è consentita, fino all anno 2024, la tumulazione senza i requisiti di diretto accesso al feretro. 3. Le tumulazioni in terra ammesse dal piano sono: - nuove tombe di famiglia totalmente realizzate dal titolare della concessione a seguito di presentazione di progetto e rilascio di autorizzazione comunale; Il progetto deve prevedere la realizzazione di n. 16 posti; - tombe a due posti realizzate dal Comune (ad eccezione del monumento); - tombe a quattro file sovrapposte realizzate dal Comune. TURNI DOPO SCADENZA TEMPI CONTRATTUALI COSTI NOTE DEI TEMPI CONTRATTUALI TUMULAZIONI IN TER- RA (diritto di uso di porzione di suolo) ORDINARIO PROLUNGATO 35 ANNI RINNOVABILI RINNOVO ULTERIORI GRATUITA PER A PER A PER 50 ANNI NON RIN- NOVABILE 6

TUMULAZIONI IN TER- RA (diritto di uso di manufatti) ORDINARIO PROLUNGATO 35 ANNI RINNOVABILI RINNOVO ULTERIORI GRATUITA PER A PER A PER 50 ANNI NON ART. 9 - COLOMBARI 1. Sono previste nuove aree nei due cimiteri destinate alla tumulazione epigea. I loculi previsti sono a più file e più colonne e devono essere realizzati secondo le normative vigenti, con esplicito richiamo dell allegato 2 del Reg. Regionale n. 6/2004 e s.m.i.. TURNI DOPO SCADENZA TEMPI CONTRATTUALI COSTI NOTE DEI TEMPI CONTRATTUALI TUMULAZIONI IN CO- LOMBARI ORDINARIO PROLUNGATO 35 ANNI RINNOVABILI RINNOVO ULTERIORI GRATUITA PER 35 ANNI NON RIN- NOVABILE A PER A PER 50 ANNI NON ART. 10 OSSARI OSSARIO E CINERARIO COMUNE GIARDINO DELLE RIMEMBRANZE 1. Gli ossari sono strutture fondamentali per la tumulazione di resti da esumazione o a seguito di cremazione. 2. Il cimitero di Inveruno è dotato di ossario e cinerario comune. 3. Il piano destina in entrambi i cimiteri un'area a giardino delle rimembranze per la pratica di dispersione delle ceneri. 4. Sono presenti strutture destinate ad ossari soggetti a concessione. Il Piano prevede l incremento degli stessi secondo quanto definito nel cap. 5 della Relazione Tecnica. L inviduazione delle aree destinate a nuovi ossari (tavv. 4 e 5) non è prescrittiva. La lapide 7

/ lastra di chiusura di colombari ed ossari deve essere definita in maniera univoca dal Comune / soggetto gestore. La tipologia esecutiva deve rispettare quanto indicato dall art. 10 del Reg. Regionale n. 6/2004 e s.m.i.. TURNI DOPO SCADENZA TEMPI CONTRATTUALI COSTI NOTE DEI TEMPI CONTRATTUALI OSSARI ORDINARIO PROLUNGATO 50 ANNI RINNOVABILI RINNOVO ULTERIORI 50 ANNI OSSARIO COMU- NE GRATUITO LOCULO FAMI- LIARE - CREMA- ZIONE A PAGA- MENTO ART. 11 CAPPELLE GENTILIZIE 1. Il Comune concede il diritto di uso del suolo per l'edificazione delle cappelle ove previsto dall'azzonamento del presente piano (con riferimento all'art. 5 2.a delle presenti NTA) TURNI DOPO SCADENZA TEMPI CONTRATTUALI COSTI NOTE DEI TEMPI CONTRATTUALI CAPPELLE GENTILIZIE ORDINARIO 99 ANNI RINNOVABILI ART. 12 - INUMAZIONE 1. All interno del cimitero sono attuate ed in progetto aree per l inumazione nelle proporzioni fissate dalla legge 6/2004 all art.6 punto 6.7.8., secondo le stime riportate al cap. 4.1 (tabella C Andamento della mortalità) della Relazione Tecnica e come individuate nelle tavv. 4 e 5. 2. Per le inumazioni di tipo ordinario non sono ammessi manufatti fissi e/o lapidei in genere. E ammessa la definizione del perimetro (lati m. 2,00 x 0,80) con cordolo in pietra al cui interno il terreno può essere sistemato con ghiaietto bianco o a giardinetto al cui interno apporre stele o lapide contenente i dati identificativi del feretro, fatto salvo quanto definito al precedente art. 3.7. La lapide o sim. sarà fornita e messa in opera dal Comune. 8

3. Per le inumazioni di tipo prolungato sono ammessi monumenti di altezza non superiore a quello meno alto delle immediate adiacenze. I monumenti possono essere realizzati in marmo o pietra in diverse tonalità di colore. 4. Le dimensioni della fossa, nella parte più profonda, deve avere lunghezza pari a metri 2,20 e larghezza pari a metri 0,80 (con distanza di almento 30 cm per lato). Lapidi / monumenti non devono coprire una superficie maggiore ai 2/3 della dimensione della fossa. TURNI DOPO SCADENZA TEMPI CONTRATTUALI COSTI NOTE DEI TEMPI CONTRATTUALI INUMAZIONI ORDINARIO PROLUNGATO 10 ANNI NON RINNOVABILI 10 ANNI RINNOVABILI PER ALTRI 10 ANNI GRATUITO / GRATUITA' PER: a) motivi economici; b) senza parenti fino al 2 grado OSSARIO COMU- NE GRATUITO A PER 50 ANNI NON A PER 40 ANNI NON 5. Le aree destinate alle inumazioni, qualora non utilizzate per il fabbisogno corrente, possono essere destinate alla mineralizzazione dei cadaveri provenienti ad altra sepoltura. ART. 13 ALTRE DESTINAZIONI D'USO 1. L azzonamento individua altresì le aree di servizio a quelle direttamente destinate alle sepolture: - strutture di servizio e relative destinazioni d uso (camera mortuaria, ossario / cinerario comune, ufficio, magazzino, servizi igienici); - aree di servizio e relative destinazioni d uso (aiuole verdi, spazi di percorrenza, spazi per la raccolta rifiuti); - area per il commiato 4. Servizi alle sepolture: - le strutture di servizio esistenti sono indicate nelle tavv. 2 3; le strutture di servizio e- sistenti e di progetto sono indicate nelle tavv. 4 5; - in fase di revisione decennale ovvero in caso di modifica alla normativa vigente saranno rivisti i servizi così da rispondere alle previsioni di legge. - le caratteristiche tecniche dei servizi sono quelle fissate da leggi e regolamenti specifici; per tutti i servizi esistenti deve essere redatto un piano di manutenzione, col fine di mantenere la completa funzionalità degli stessi. 5. Aree di distribuzione Viabilità interna Sono destinate al passaggio dei feretri e/o dei visitatori. Non presentano salti di quota per cui non necessitano di interventi atti ad eliminazione delle barriere architettoniche. I due cimiteri presentano i percorsi principali pavimentati (autobloccante e pietra) e la rimanente parte in ghiaia costantemente livellata. Tutta la viabilità interna è assimilata ai servizi cimiteriali per cui le manutenzioni ordinarie sono riferite a quanto definito all art. 4.2 sia per le parti pavimentate sia per il mantenimento del corretto drenaggio delle parti in ghiaia. 9

6. Aree di distribuzione viabilità esterna L accesso ai cancelli secondari, riservato agli addetti ai lavori, nel cimitero di Inveruno è garantito da percorsi in terreno battuto. L accesso al cancello secondario del cimitero di Furato è prospiciente al parcheggio, con pavimentazione in asfalto. Gli accessi principali dei due cimiteri si attestano su percorsi esterni in asfalto o autobloccante. Tutta la viabilità esterna è assimilata ai servizi cimiteriali per cui le manutenzioni ordinarie sono riferite a quanto definito all art. 4.2 sia per tutti i tipi di finitura. 7. Aree cimiteriali e fasce di rispetto Le aree a destinazione cimiteriale, come da PGT vigente, sono inedificabili per usi diversi da quella cimiteriale (sepolture e servizi annessi). La fascia di rispetto cimiteriale del cimitero di Inveruno varia dai 100 ai 200 metri, come da PGT vigente, come riportato nell elaborato grafico n. 2 del presente piano. La fascia di rispetto cimiteriale del cimitero di Furato varia dagli 80 ai 200 metri; la porzione di fascia di rispetto di 200 metri (lato sud sud est sud ovest) ricade parzialmente al di fuori del territorio comunale, ovvero insiste nel comune di Ossona, come riportato nell elaborato grafico n. 3 del presente piano. Nelle fasce di rispetto, con riferimento all art 8.3 del Reg. Regionale n. 6/2004 e s.m.i., oltre alle attività peculiari legate alla attività cimiteriale vera e propria è ammessa la presenza di strutture che abbiano carattere di temporaneità e amovibilità, aventi destinazione di servizio al cimitero e compatibili con il decoro e la riservatezza del luogo, nonché la sistemazione del terreno al fine di realizzare opere di urbanizzazione primaria. Il presente piano cimiteriale definisce la non necessità di ampliamento del cimitero di Furato; pertanto per la fascia di rispetto pari a metri 200 è possibile fare riferimento all art 8.3 del Reg. Regionale n. 6/2004 e s.m.i.. 8. I cimiteri di Inveruno e di Furato sono delimitati da recinzioni in muratura di altezza non inferiore ai metri 2,00. Le recinzioni sono intese quali servizi cimiteriali in senso lato per cui le manutenzioni ordinarie sono riferite a quanto definito all art. 4.2. 9. I cimiteri di Inveruno e di Furato sono provvisti della fornitura di acqua potabile, di illuminazione pubblica e smaltimento acque meteoriche. Queste forniture sono assimilate ai servizi cimiteriali e le manutenzioni ordinarie sono riferite a quanto definito all art. 4.2. 10. Nei cimiteri di Inveruno e di Furato sono previste specifiche aree destinate a giardino delle rimembranze. E facoltà del Comune /gestore avente titolo redigere un progetto definitivo / esecutivo caratterizzante dette aree e la relativa realizzazione. 11. Nel cimitero di Furato è azzonata un area per la sepoltura di cadaveri non appartenuti alla religione cattolica. Tale superficie è aggiuntiva al fabbisogno generale stimato nel ventennio e sarà normata secondo quanto previsto per le inumazioni e per le tumulazioni a terra. 12. Nel cimitero di Inveruno è azzonato il campo per gli indecomposti destinato alla collocazione, in via temporanea ed a seguito di estumulazione, di esiti cadaverici trasformativi conservativi, fino al completamento del processo di scheletrizzazione. Questa aree, se non utilizzata e/o per le parti non utilizzate, deve essere mantenuta come area verde (prato). ART. 14 OPERE DI URBANIZZAZIONE 1. In fase di progettazione definitiva/esecutiva dell area destinate a: giardino delle rimembranze; sepoltura di salme di culto diverso; 10

realizzazione dei nuovi colombari; bisogna rilevare eventuali sottoservizi esistenti e verificarne la compatibilità con le previsioni di progetto. In caso di presenza di preesistenti sottoservizi bisogna predisporre un progetto di spostamento di questi ultimi garantendo così la fattibilità delle previsioni di piano. 2. Ulteriori opere di urbanizzazione (nuove pavimentazioni dei percorsi, smaltimento acque meteoriche, implementazione illuminazione e punti acqua) dovranno essere progettate tenendo conto delle destinazioni di piano. 11