All. N DISCIPLINA DEGLI INTERVENTI

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2 DISCIPLINA DEGLI INTERVENTI Articolo 1 Campo di applicazione 1. Il piano regolatore cimiteriale (nel seguito PRC) attua le disposizioni del Regolamento di polizia mortuaria approvato con D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285, con particolare riferimento all art Il PRC individua i campi di inumazione necessari per il soddisfacimento dello standard di dimensionamento dettato dall art. 58 del D.P.R. 285/90 e individua lo spazio riservato alle opere, servizi e sepolture private indicate all'art Il PRC detta la disciplina degli interventi da osservare per la realizzazione di sepolture private e fornisce indicazioni non vincolanti per gli interventi di competenza comunale. 4. Il PRC non introduce vincoli preordinati all esproprio. Tali effetti sono determinati unicamente dallo strumento urbanistico comunale (P.U.C. o P.R.G.) e/o dalla progettazione di interventi di ampliamento. 5. Gli ampliamenti indicati dal PRC, ad eccezione di quello destinato alla realizzazione del crematorio, non necessitano dell introduzione di un vincolo preordinato all esproprio, in quanto sono conformi al vigente Piano Regolatore Generale. 6. In materia di definizione dei titoli abilitativi all attività edilizia dei privati si rinvia alla normativa generale vigente in materia. Nella progettazione degli interventi dei privati dovrà essere rispettata la disciplina indicata dal PRC. Articolo 2 Interventi privati di recupero 1. I progetti di intervento sulle cappelle e sepolture private antiche, che risalgono ad epoca precedente al 1955, devono essere basati sull analisi dettagliata delle componenti di maggiore interesse decorativo e tecnico, che devono essere oggetto di tutela e restauro, e non possono eccedere la categoria del restauro e risanamento conservativo. È ammesso l incremento o la modifica dei loculi, purché vengano rispettati i caratteri tipologici ed i caratteri architettonici originari. 2. Il recupero di cappelle e sepolture private di epoca successiva può comportare anche la realizzazione di opere in tutto o in parte diverse da quelle preesistenti contenute nell ingombro planimetrico attuale ed al di sotto del piano orizzontale posto a m 3,50 dal piano di campagna. In caso di demolizione e fedele ricostruzione a parità di sagoma, è ammessa la conservazione delle altezze attuali. 3. In ogni caso, agli interventi sulle cappelle e sepolture private si applicano le eventuali più restrittive norme del titolo concessorio e degli atti dallo stesso richiamati.

3 Articolo 3 Nuove cappelle private 1. Le nuove cappelle private in corso di realizzazione o da realizzare nell area a monte del monumento ai caduti del mare sono soggette alle specifiche norme dettate dall apposito disciplinare tecnico amministrativo già adottato dal Comune. 2. Le cappelle private previste nell ampliamento a valle saranno preventivamente oggetto di definizione planimetrica dei lotti da assegnare. Nell ambito di ciascun lotto gli assegnatari potranno realizzare cappelle di famiglia nel rispetto dei seguenti limiti: a) copertura piana con estradosso a quota + 3,50 dal piano di campagna di riferimento assegnato dal Comune per l intero complesso di cappelle; b) fronti confinanti con altri lotti o retrostanti completamente privi di aperture; c) fronti anteriori con altezza costante pari a m 3,80 sul piano di campagna di riferimento; d) piano interrato con calpestio a quota 2,60 dal piano di campagna di riferimento. Articolo 4 Edificio di servizio 1. L edificio di servizio previsto nell area di ampliamento a valle ospiterà i locali necessari allo svolgimento delle seguenti funzioni, oltre quelle che l Amministrazione riterrà opportuno introdurre: a) servizi igienici per il personale addetto e per il pubblico in locali separati; b) ufficio custode; c) camera mortuaria. 2. La progettazione e realizzazione dell edificio sono soggette alle disposizioni impartite dalla Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei con nota prot. n del La copertura dell edificio dovrà essere piana e carrabile e costituirà parte del piazzale di manovra. Articolo 5 Nuovi colombari 1. Nell area di ampliamento a valle è prevista la realizzazione di nuovi colombari per la conservazione di resti mortali secondo una specificata configurazione planimetrica, con la quale si è inteso recepire le prescrizioni impartite dalla Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei. 2. L intervento resta subordinato alla preventiva approvazione della stessa Soprintendenza. 3. Le dimensioni dei colombari e dei singoli loculi rispetteranno, per quanto possibile, quelle previste nel progetto di riferimento del procedimento di assegnazione. 2

4 4. L ampliamento previsto a monte ospiterà un nuovo colombare in ampliamento di quello esistente lungo il confine. Articolo 6 Campi di inumazione 1. L Amministrazione comunale adotta soluzioni progettuali standardizzate per la realizzazione delle fosse, del cippo e delle altre eventuali opere visibili e per la pavimentazione dei vialetti di distribuzione interna dei campi di inumazione. Le soluzioni adottate sono depositate presso l ufficio comunale competente in libera visione. 2. La notevole importanza dell aspetto complessivo dei campi di inumazione nella definizione della qualità architettonica del cimitero impone l abbandono di prassi operative sottratte al controllo dell Amministrazione ed il progressivo allineamento delle sepolture alle soluzioni formalmente adottate. 3. Il progetto delle soluzioni standard, eventualmente articolate per tipologia, deve essere orientato alla sobrietà ed al contenimento dei costi. Saranno preferite soluzioni che conferiscano ai campi di un aspetto naturale, evitando il massiccio ricorso a pavimentazioni impermeabili. 4. Le caratteristiche delle fosse e dei vialetti dovranno rispettare le norme indicate al Capo XIV del D.P.R. 285/90. Articolo 7 Viali e sistemazioni a verde 1. I viali carrabili e pedonali esistenti e di nuova costruzione saranno preferibilmente pavimentati in pietra e dotati di una rete di smaltimento delle acque piovane. 2. Lungo i bordi dei viali saranno realizzati cordoni o altri elementi che impediscano il dilavamento delle acque nelle aree laterali e tengano i viali puliti. 3. Le aree a verde non destinate all inumazione, quali quelle poste ai lati del viale di accesso principale e le zone parzialmente occupate da alberature, saranno dotate di impianto di irrigazione e piantumate stabilmente con prato, essenze tappezzanti e cespugli. Le aiuole poste nelle aree maggiormente frequentate saranno occasionalmente decorate con fiori. 4. Nell area a verde non destinata all inumazione sita all estremità meridionale del cimitero a monte dell accesso carrabile al terrazzamento superiore è prevista la collocazione del cinerario comune prescritto dall art. 80, comma 6, del D.P.R. 285/90. Articolo 8 Parco archeologico 1. L area sarà oggetto di un progetto di valorizzazione d intesa con la Soprintendenza competente e fornirà ai visitatori del cimitero un occasione di approfondimento culturale e di svago. 3

5 2. L accesso all area potrà avvenire attraverso la prevista diramazione del viale di accesso principale e sarà garantita la possibilità di visitare il sito anche ai soggetti a ridotta o impedita capacità motoria. 3. Il sito sarà dotato di due livelli di percorribilità interna: uno liberamente fruibile ed uno utilizzabile con l accompagnamento di operatori autorizzati. Il primo potrà essere protetto dalla pioggia, anche ricorrendo alla prospettata soluzione strutturale a sbalzo per il colombare posto al piano superiore, in modo da consentire l installazione di tavole illustrative del sito. Il secondo sarà realizzato con strutture leggere e smontabili appoggiate su piastre prive di fondazioni. Articolo 9 Crematorio 1. L eventuale progetto di realizzazione del crematorio, che dovrebbe essere oggetto di specifica deliberazione del consiglio comunale a norma dell art. 78 del D.P.R. 285/90, è soggetto alla preventiva approvazione regionale prescritta dalla L.R. 20/ A titolo puramente indicativo il PRC, oltre a proporre una localizzazione possibile, raccomanda di realizzare l edificio vero e proprio del crematorio ad una distanza non minore di m 10,00 dalla strada e m 50,00 dall edificio più vicino. 4

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