P.tta Gasparotto, 8-35131 Padova Tel. 049 8046411 Cell. 349 8602022 Fax 049 8046444 www.paneldata.it sondaggi@paneldata.it Giovani preoccupati per il proprio futuro: pagheranno loro, precari e disoccupati, le conseguenze della manovra. Bene la riduzione dei costi della politica, negativi i tagli alla ricerca. Per ridare fiducia nel futuro non serve la ricetta federalista, quanto piuttosto un adeguamento degli stipendi ed un mercato del lavoro con più opportunità. La preoccupazione dei giovani italiani è che a subire maggiormente gli effetti della manovra economica saranno proprio loro, l esercito dei precari e dei disoccupati, assieme a lavoratori dipendenti e famiglie. La manovra economica del Governo per riportare sotto controllo il debito pubblico divide sulla sua efficacia quasi esattamente il campione, tra chi promuove la riduzione dei costi della politica e la lotta all evasione fiscale e chi boccia senza appello i tagli alla ricerca ed agli Enti territoriali. Ai giovani, più che il federalismo fiscale, servono più opportunità di lavoro ed un innalzamento dei salari per non sentirsi più chiamare bamboccioni. Sono questi gli elementi principali emersi da una indagine di DATAGIOVANI, area di studio di Panel Data, su un campione di 800 giovani italiani dai 18 ai 34 anni. Le statistiche più recenti pubblicate dall Istat e sottolineate dal Governatore della Banca d Italia Draghi hanno evidenziato come la recessione economica del Paese abbia avuto effetti particolarmente rilevanti sui giovani, con un aumento della disoccupazione, in molti casi derivante dalla perdita di posti di lavoro già precari, ed un generale scoraggiamento per il proprio futuro. È stato poi mitigato il significato di bamboccioni, rilevando come la permanenza nel nucleo familiare anche dopo i trent anni non sia più, o almeno non in prevalenza, da ricondursi alla volontà dei giovani quanto piuttosto all impossibilità economica di staccarsi dalla famiglia di origine. Queste indicazioni traspaiono anche dal sondaggio: la preoccupazione maggiore in relazione alla situazione economica ed alla manovra in via di approvazione deriva dal fatto che per i giovani le classi maggiormente penalizzate saranno i precari ed i disoccupati (22%), gruppo in cui purtroppo molti di loro si riconoscono, assieme ad impiegati ed operai (27%) e alle famiglie (18%). La situazione di difficoltà che l economia italiana sta affrontando non lascia spazio a particolari ottimismi per il futuro, visto che il 72% degli intervistati ritiene che l Italia rispetto ad una possibile ripresa sia più o meno allo stesso livello degli altri Paesi, e ben il 20% ritiene che coglierà più tardi eventuali segnali positivi, proporzione che sale al 28% tra i giovani del Nordest. Da considerare, peraltro, che ben il 64% dei giovani italiani, con punte del 76% nel Mezzogiorno, è preoccupato che una crisi greca possa riproporsi anche nel nostro Paese. L incertezza per il futuro, proprio e nazionale, traspare poi dalla sostanziale divisione in due gruppi uguali tra coloro che ritengono efficace la manovra nell ottica della riduzione del debito pubblico e chi invece ha più di qualche perplessità. Gli aspetti positivi, secondo i giovani intervistati, sono soprattutto gli interventi per il contenimento dei costi della politica (32%) e la intensificazione preannunciata nella lotta all evasione fiscale (23%). Le contrarietà, invece, si riferiscono maggiormente ai tagli alla ricerca (30%), agli Enti territoriali (27%) ed a una eccessiva generalizzazione nella riduzione della spesa pubblica (21%). Secondo i giovani italiani il contenimento della spesa pubblica è certamente necessario sottolinea Michele Pasqualotto, coordinatore della ricerca ma sembra che le dimensioni dei tagli e la distribuzione a 360 gradi abbiano aumentato la preoccupazione per il futuro. Bene allora la lotta all evasione fiscale ed una politica più parsimoniosa, ma secondo i giovani, prima dell applicazione del federalismo fiscale, l innalzamento degli stipendi per rilanciare i consumi ed interventi per aprire il mercato del lavoro e permettere ai ragazzi di creare il proprio nucleo familiare potrebbero certamente ridare fiducia alle nuove generazioni. Vedere grafici e tabelle allegate
2 Il deficit pubblico nazionale continua ad essere elevato. Dopo la Grecia, secondo Lei, anche l Italia è a rischio default? POCO 27,6% PER NIENTE 8,7% MOLTO 27,2% Molto / Abbastanza = 63,7% Poco / Per niente = 36,3% ABBASTANZA 36,5% Molto / Abbastanza 62,0% 66,6% 58,3% 76,1% 70,8% 61,8% Poco / Per niente 38,0% 33,4% 41,7% 23,9% 29,2% 38,2% Non sa / non risponde: 1,6% Il Governo ha adottato una manovra economica con l obiettivo di ridurre il deficit. Quali sono le misure della manovra che apprezza di più? Riduzione costi politica 32,4% Lotta evasione fiscale 22,7% Riduzione stipendi manager P.A. 15,2% Riduzione burocrazia 12,6% Tagli spesa pubblica 10,3% 6,8% Non sa / non risponde: 2,9%
3 Quali sono le misure della manovra che apprezza di meno? Tagli alla ricerca 29,6% Tagli agli Enti territoriali Tagli generalizzati alla spesa pubblica Rincari e nuovi pedaggi su strade e autostrade Congelamento salari pubblico impiego 3,6% 12,0% 21,2% 27,2% 6,4% Non sa / non risponde: 2,6% Secondo Lei tale manovra chi penalizzerà maggiormente? Impiegati / operai Precari / disoccupati Famiglie 18,4% 22,3% 26,7% Dipendenti pubblici 13,4% Pensionati 8,7% Altre categorie Tutti 3,9% 6,6% Non sa / non risponde: 2,3%
4 Nel complesso, ritiene efficace la manovra per risanare i conti pubblici? ABBASTANZA 37,5% MOLTO 9,4% PER NIENTE 22,9% Molto / Abbastanza = 46,9% Poco / Per niente = 53,1% POCO 30,2% Molto / Abbastanza 50,8% 43,5% 53,6% 46,7% 54,6% 42,7% Poco / Per niente 49,2% 56,5% 46,4% 53,3% 45,4% 57,3% Non sa / non risponde: 1,6% Come colloca l Italia rispetto agli altri Paesi per quanto riguarda la ripresa economica? PIU' INDIETRO 20,6% PIU' AVANTI 7,1% ALLO STESSO LIVELLO 72,3% Più avanti 5,3% 10,2% 5,0% 8,0% 10,3% 3,6% Allo stesso livello 66,4% 74,2% 80,1% 71,3% 75,7% 70,9% Più indietro 28,3% 15,6% 14,9% 20,7% 14,0% 25,5% Non sa / non risponde: 1,4%
5 Secondo Lei in quali ambiti si deve intervenire per migliorare la situazione economica del Paese? Adeguare salari / stipendi 27,6% Lotta evasione fiscale Sbloccare mercato del lavoro Introdurre federalismo fiscale Rivedere sistema previdenziale 20,5% 16,7% 13,4% 11,5% Ridurre costi della politica 4,8% 5,5% Non sa / non risponde: 3,4% Il sondaggio è stato realizzato da Panel Data contattando telefonicamente, con metodologia CATI dal 28 al 30 maggio 2010, un campione rappresentativo di 800 giovani italiani. Il campione è proporzionale rispetto alla popolazione dai 18 ai 34 anni per genere e macroarea (Nordovest, Nordest, Centro, Sud e Isole). Il documento completo è consultabile sul sito www.agcom.it.