MANUALE DI MANUTENZIONE

Documenti analoghi
INDICE manuale di manutenzione dell'opera

MANUALE D'USO (Articolo 38 del D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207)

PROGRAMMA DI MANUTENZIONE

Elenco dei Corpi d'opera:

SCHEDA TECNICA TUBAZIONI IN GHISA SFEROIDALE PICCOLI DIAMETRI: DN

BRAVOFIL FILTRO AUTOPULENTE SEMI AUTOMATICO

COMUNE DI SAVA PROVINCIA DI TARANTO

BRAVOFIL. Filtro autopulente semi-automatico con datario.

SCHEDA TECNICA TUBAZIONI IN GHISA SFEROIDALE

BRAVOFIL. Filtro autopulente semi-automatico

Taratura valvole di sicurezza bar bar bar bar

Oggetto: Capitolato Tecnico per manutenzione annuale da eseguire su impianto climatizzazione - camera pulita MDT.

Manuale d uso Valvola autoazionata a membrana con funzione di troppo pieno EU110/10

Valvola di derivazione utenza acqua verticale filettata NEXUS FLUXI VERTICALE

VALVOLE DI FONDO CON FILTRO IN ACCIAIO INOX

CONTROLLO E MANUTENZIONE IMPIANTI A GASOLIO OLTRE 35 kw (da UNI 8364) {PRIVATE } {PRIVATE }Scheda indicativa del rapporto di controllo

Serie F15. Riduttore di pressione flangiato ad azione diretta a pistone. Campi di applicazione. Regolazione.

PIANO DI MANUTENZIONE

PROGRAMMA DI MANUTENZIONE

Comune di Roma Provincia di Roma

VALVOLA DI SICUREZZA tipo DBDS 9.1 I 01-12

ESTRATTO FILTRI. Requisiti degli impianti di circolazione, filtrazione, disinfezione e trattamento chimico dell'acqua di piscina.

PROGRAMMA DI MANUTENZIONE SOTTOPROGRAMMA DEI CONTROLLI

FILTRO DEFANGATORE Serie 9064

PROGRAMMA DI MANUTENZIONE

Watts Industries. Valvola di sovrappressione tipo ACV EU116 Manuale di istruzioni

CONDUZIONE CENTRALI TERMICHE

RELAZIONE TECNICA PER LA GESTIONE, CONDUZIONE, MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI TERMICI E CONTABILIZZAZIONE DEL CALORE

Bollitori a doppio serpentino IDRA N DS

Istruzioni di installazione e di manutenzione

Filtri chiarificatori per uso potabile e industriale

822 NOVAMIX REGOLAZIONE DELLA PORTATA DI GAS IN FUNZIONE DELLA PORTATA D ARIA RAPPORTO GAS/ARIA 1:1

Manuale d uso Valvola autoazionata a membrana con funzione di regolatore di livello a galleggiante EU110/14 tipo ACV

822 NOVA DOPPIA ELETTROVALVOLA AUTOMATICA DI INTERCETTAZIONE REGOLATORE DI PRESSIONE SERVOASSISTITO TUTTE LE REGOLAZIONI ACCESSIBILI DALL ALTO

DA 50. Regolatori di pressione differenziale Regolatore di pressione differenziale con set-point regolabile DN 32-50

Filtro con lavaggio controcorrente JRG Infinity A, Codice JRG

LIBRETTO D ISTRUZIONE Filtro protettivo Junior JJF ¾ - 1-¼

IIL COLLAUDO NELLE CONDOTTE NON IN PRESSIONE

Modulo per produzione acqua calda sanitaria ACS 35 LE

DN 15 1/ DN 20 3/ DN DN / DN / DN 50 2

PROGRAMMATA DELLE CALDAIE DELLE VS. CENTRALI TERMICHE

PISCINA TERAPEUTICA COMUNE DI PALERMO (Provincia di Palermo)

820 NOVA DISPOSITIVO TERMOELETTRICO DI SICUREZZA REGOLATORE DI PRESSIONE SERVOASSISTITO ELETTROVALVOLA DI INTERCETTAZIONE.

Per. Ind. Sorri Enrico Termotecnico. Bergamo, 20 novembre AMCCM01-1_Sarpi.xls Pagina 1 di 4. prezzi unitari

Filtrazione. CONDIZIONAMENTO RISCALDAMENTO

FLESSIBILI ESTENSIBILI STORM

MANUALE DI MANUTENZIONE

Vademecum illustrato Impianti gas domestici UNI :2015. Certifico Srl - IT N.1

FILTRO AUTOPULENTE CON CARTUCCIA MAGNETICA SERIE 9063

MANUALE DI MANUTENZIONE

PREMESSA NORMATIVA E DATI DER LA PROGETTAZIONE ESECUTIVA

E L E N C O D E I P R E Z Z I

RELAZIONE DI CALCOLO

Valvola automatica di riempimento ALIMAT Serie AL - ALM

CONDOR AUTOMAT CONDOR AUTOMAT LP VAPORE TUBI FUMO. Pressione di bollo da 6 a 15 bar. LOW PRESSURE - Bassa Pressione Pressione di bollo 0,89 bar

Codice Elementi Manutenibili / Controlli C01 Controllo a vista ogni 3 anni

DALL IDEA AL PROGETTO

Istruzioni di montaggio Bollitore solare SEM-1 Pagina 17-24

Sottoprogramma dei controlli

Valvole di zona 2 vie, 3 vie Serie VU02 - VU3 - VU4

Valvole di sovrapressione Serie 466 Thermatic, Serie USVR e USV16/L

VIVERE IN UN CLIMA IDEALE VALVOLE EQUIPERCENTUALI VALVOLE DI REGOLAZIONE A GLOBO A 3 VIE GUIDA. Installazione

VENTILCONVETTORI CENTRIFUGHI DI SPESSORE RIDOTTO SLIM

COMPUTO METRICO ESTIMATIVO

Valvole di regolazione a globo a 2 e 3 vie Serie V2BM, V3BM

PIANO DI MANUTENZIONE PER GLI IMPIANTI MECCANICI PIANO DI MANUTENZIONE IMPIANTI MECCANICI

Manutenzione Edifici: scheda mensile delle operazioni programmate da contratto per antincendio e reti idranti.

PIANO DI MANUTENZIONE

RELAZIONE DI PROGETTO MANUTENZIONE STRAORDINARIA E ADEGUAMENTO NORMATIVO EDIFICI SCOLASTICI VARI

MANUALE DI MANUTENZIONE IMPIANTI ELETTRICI

Scheda Tecnica INCAFIX DUO EVO. Identificazione Prodotto. Definizione e Applicazione CARATERISTICHE TECNICHE STRUTTURA CASSETTA

SCHEDA TECNICA N PC Rif. cap. 01 Sistemi di filtrazione a calza Revisione 01 Data 01/10/2010

SEZIONE 10 Bollitori a doppio serpentino TANK N BV

INDICE. Premessa... 13

Manutenzione Edifici: scheda mensile delle operazioni programmate da contratto per antincendio e reti idranti.

GRUPPI POMPE ANTINCENDIO A NORME EN 12845

ALLEGATO D SCHEDA VERIFICHE SEMESTRALI. Immobilie.. Firma operatore. Data verifica. Descrizione

Collana: Manuali pratici Autore: CIG Edizione: I (2008) ISBN: Impianti a gas Applicare la norma UNI 7129 parte I Impianto interno

MA RTINI I N G E G N E R I A

TRONCO TRENTO VALDASTICO PIOVENE ROCCHETTE

Ventilconvettori a cassetta CSW. Ventilconvettori a cassetta CSW

ACQUEDOTTICA FILTRI PER ACQUA

LIBRETTO D ISTRUZIONE Filtro protettivo Helvetia MHF ½ - 1-¼ (mv)

820 NOVA mv ALIMENTAZIONE TRAMITE TERMOPILA DISPOSITIVO TERMOELETTRICO DI SICUREZZA REGOLATORE DI PRESSIONE SERVOASSISTITO

Manutenzione Edifici: scheda mensile delle operazioni programmate da contratto per antincendio e reti idranti.

VIESMANN. Istruzioni di montaggio VITOFLAME 300. per il personale specializzato

Capitolato manutenzione impianti termici e ITS DEPOSITO DI MESTRE. Verifiche mese di

Manutenzioni, Ispezioni Impianti, Attrezzature Antincendio

VNR- 0 VNR - I - Valvole non ritorno

SCHEDA TECNICA 54694XX/NOV06 SARACINESCA IN GHISA SFEROIDALE CORPO PIATTO E CUNEO GOMMATO PN10

Art RIDUTTORI DI PRESSIONE

Valvole di sovrapressione Serie 466 Thermatic e Serie USVR

I.De.A. Trattamento Acque Mail: Cell: Vasche antincendio

NK300S. Gruppo di riempimento automatico combinato Specifiche tecniche. Applicazione. Caratteristiche speciali. Costruzione. Campo di applicazione

PRESSIONE MINIMA ARIA MASSIMA ARIA

STAZIONE DI SOLLEVAMENTO OTTAGONALE PER ACQUE CHIARE (SOL1 O 200 P ) *********************************

RAK.C/PC. Caratteristiche. Accessori. 01C1m - 12C1 POMPE DI CALORE ARIA/ACQUA. Capacità Frigorifera 5,7-32,3 kw Capacità Termica 6,9-39,5 kw

COMUNE DI BARLETTA (Provincia BAT)

Indice. Prefazione alla terza edizione... Capitolo 1 Approvvigionamento e fabbisogno... 1

Transcript:

Comune di Bologna Provincia di Bologna PIANO DI MANUTENZIONE MANUALE DI MANUTENZIONE (Articolo 38 del D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207) OGGETTO: Piano di Manutenzione Intervento di Restauro Scientifico Conservativo del Complesso Monumentale del Nettuno COMMITTENTE: Data, IL TECNICO Pagina 1

Manuale di Manutenzione Comune di: Provincia di: Oggetto: Bologna Bologna Piano di Manutenzione Intervento di Restauro Scientifico Conservativo del Complesso Monumentale del Nettuno Elenco dei Corpi d'opera: 01 Impianto adduzione acqua Fontana del Nettuno Pagina 2

Corpo d'opera: 01 Manuale di Manutenzione Impianto adduzione acqua Fontana del Nettuno Unità Tecnologiche: 01.01 Impianto di distribuzione acqua 01.02 Componenti e accessori Pagina 3

Unità Tecnologica: 01.01 Impianto di distribuzione acqua Manuale di Manutenzione L'impianto di distribuzione dell'acqua fredda consente l'utilizzazione di acqua nell'ambito interno agli spazi del sistema edilizio o degli spazi esterni connessi. L'impianto è generalmente costituito dai seguenti elementi tecnici: - allacciamenti, che hanno la funzione di collegare la rete principale (acquedotto) alle reti idriche d'utenza; - macchine idrauliche, che hanno la funzione di controllare sia le caratteristiche fisico-chimiche, microbiologiche, ecc. dell'acqua da erogare sia le condizioni di pressione per la distribuzione in rete; - accumuli, che assicurano una riserva idrica adeguata alle necessità degli utenti consentendo il corretto funzionamento delle macchine idrauliche; - reti di distribuzione acqua, aventi la funzione di trasportare l'acqua fino ai terminali di erogazione; - regolatori elettronici e/o elettromeccanici - terminali di erogazione L'Unità Tecnologica è composta dai seguenti Elementi Manutenibili: 01.01.01 Gruppo di pressurizzazione 01.01.02 Serbatoi di accumulo 01.01.03 Tubazioni in rame 01.01.04 Tubi in acciaio zincato Pagina 4

Elemento Manutenibile: 01.01.01 Gruppo di pressurizzazione Manuale di Manutenzione Unità Tecnologica: 01.01 Impianto di distribuzione acqua Il gruppo di pressurizzazione ha la funzione di elevare i valori della pressione idrica. Generalmente un impianto è costituito da: un serbatoio in acciaio, un quadro elettrico, tubazioni in acciaio, elettropompa, valvola di non ritorno, valvola di sicurezza, valvola di intercettazione, presso stato e alimentatore d'aria. REQUISITI E PRESTAZIONI (EM) 01.01.01.R01 (Attitudine al) controllo della portata dei fluidi Classe di Requisiti: Funzionalità d'uso Classe di Esigenza: Funzionalità Gli impianti autoclave dell'impianto idrico sanitario devono essere in grado di garantire valori minimi di portata dei fluidi circolanti. Gli impianti autoclave poiché sono installati per garantire un livello di pressione superiore rispetto alla rete normale devono assicurare, anche nelle più gravose condizioni di esercizio, una portata d acqua non inferiore a quella di progetto. Il dimensionamento delle reti di distribuzione dell acqua fredda e calda può essere verificato mediante l individuazione della portata massima contemporanea utilizzando il metodo delle unità di carico (UC). Pertanto bisogna accertare che facendo funzionare contemporaneamente tutte le bocche di erogazione dell acqua fredda previste in fase di calcolo per almeno 30 minuti consecutivi, la portata di ogni bocca rimanga invariata e pari a quella di progetto (con una tolleranza del 10%). UNI EN 837-1/2/3; UNI EN 10240; UNI EN 10224; UNI EN 1074-1; UNI EN 10255; UNI 9182. ANOMALIE RISCONTRABILI 01.01.01.A01 Corto circuiti Corto circuiti dovuti a difetti nell'impianto di messa a terra, a sbalzi di tensione (sovraccarichi), ecc.. 01.01.01.A02 Corrosione Corrosione delle tubazioni di adduzione con evidenti segni di decadimento delle stesse evidenziato con cambio di colore e presenza di ruggine in prossimità delle corrosioni. 01.01.01.A03 Difetti agli interruttori Difetti agli interruttori magnetotermici e differenziali dovuti all'eccessiva polvere presente all'interno delle connessioni o alla presenza di umidità ambientale o di condensa. 01.01.01.A04 Difetti ai raccordi o alle connessioni Perdite del fluido in prossimità di raccordi dovute a errori o sconnessioni delle giunzioni. Pagina 5

Manuale di Manutenzione 01.01.01.A05 Difetti alle valvole Difetti di funzionamento delle valvole dovuti ad errori di posa in opera o al cattivo dimensionamento delle stesse. 01.01.01.A06 Difetti di taratura Difetti di taratura dei contattori, difetti di collegamento o di taratura della protezione. 01.01.01.A07 Disconnessione dell'alimentazione Disconnessione dell'alimentazione dovuta a difetti di messa a terra, di sovraccarico di tensione di alimentazione, di corto circuito imprevisto. 01.01.01.A08 Incrostazioni Accumuli di materiale di deposito all'interno delle tubazioni ed in prossimità dei filtri che causano perdite o rotture delle tubazioni. 01.01.01.A09 Surriscaldamento Surriscaldamento che può provocare difetti di protezione e di isolamento. Può essere dovuto ad ossidazione delle masse metalliche. CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 01.01.01.C01 Controllo gruppo di riempimento Cadenza: ogni 12 mesi Tipologia: Controllo a vista Verificare il corretto funzionamento del galleggiante, della valvola di alimentazione e del tubo di troppo pieno. Anomalie riscontrabili: 1) Difetti di taratura._ 01.01.01.C02 Controllo quadri elettrici Cadenza: ogni 12 mesi Tipologia: Controllo a vista Controllare lo stato degli interblocchi elettrici effettuando delle manovre di apertura e chiusura. Verificare la corretta pressione di serraggio delle lame dei sezionatori e delle bobine dei circuiti di sgancio degli interruttori di manovra sezionatori. Anomalie riscontrabili: 1) Corto circuiti; 2) Corrosione; 3) Difetti agli interruttori; 4) Difetti ai raccordi o alle connessioni; 5) Difetti alle valvole; 6) Difetti di taratura; 7) Disconnessione dell'alimentazione; 8) Incrostazioni; 9) Surriscaldamento._ 01.01.01.C03 Controllo manovrabilità delle valvole Cadenza: ogni 12 mesi Tipologia: Controllo Effettuare una manovra di prova di tutti gli organi di intercettazione per evitare che si blocchino. Anomalie riscontrabili: 1) Difetti ai raccordi o alle connessioni; 2) Difetti alle valvole._ 01.01.01.C04 Controllo tenuta Cadenza: ogni 12 mesi Tipologia: Controllo a vista Verificare l'integrità delle tubazioni con particolare attenzione ai raccordi tra tronchi di tubo e tra tubi ed apparecchi Pagina 6

Manuale di Manutenzione utilizzatori. Requisiti da verificare: 1) (Attitudine al) controllo della portata dei fluidi. Anomalie riscontrabili: 1) Difetti ai raccordi o alle connessioni._ 01.01.01.C05 Controllo tenuta valvole Cadenza: ogni anno Tipologia: Controllo Regolazione del serraggio dei premistoppa sugli steli ed eventuale sostituzione degli organi di tenuta. Anomalie riscontrabili: 1) Difetti alle valvole._ 01.01.01.C06 Controllo valvole Cadenza: ogni anno Tipologia: Controllo a vista Controllare lo stato degli eventuali dilatatori e giunti elastici. Verificare la tenuta delle congiunzioni a flangia, la stabilità dei sostegni e degli eventuali giunti fissi, e l'assenza di inflessioni nelle tubazioni. Requisiti da verificare: 1) (Attitudine al) controllo della portata dei fluidi. Anomalie riscontrabili: 1) Corto circuiti; 2) Corrosione; 3) Difetti agli interruttori; 4) Difetti alle valvole; 5) Difetti di taratura; 6) Disconnessione dell'alimentazione; 7) Incrostazioni; 8) Surriscaldamento._ MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 01.01.01.I01 Lubrificazione Cadenza: ogni 6 mesi Effettuare una lubrificazione con lubrificanti indicati dalle case costruttrici delle filettature e dei rubinetti. 01.01.01.I02 Pulizia generale Cadenza: ogni 12 mesi Lubrificare con vaselina pura i contatti, le pinze e le lame dei sezionatori di linea, gli interruttori di manovra, i sezionatori di messa a terra. Lubrificare con olio grafitato tutti gli ingranaggi e gli apparecchi di manovra. 01.01.01.I03 Pulizia otturatore Cadenza: quando occorre Pulizia o eventuale sostituzione dell'otturatore nel caso si verifichi il passaggio del fluido ad otturatore chiuso. 01.01.01.I04 Pulizia serbatoio autoclave Cadenza: ogni 2 anni Pulizia interna mediante lavaggio con eventuale asportazione di rifiuti. Pagina 7

Elemento Manutenibile: 01.01.02 Serbatoi di accumulo Manuale di Manutenzione Unità Tecnologica: 01.01 Impianto di distribuzione acqua I serbatoi di accumulo consentono il corretto funzionamento delle macchine idrauliche ed assicurano una riserva idrica adeguata alle necessità degli utenti in caso di cattivo funzionamento delle reti di distribuzione o in caso di arresti della erogazione da parte dei gestori del servizio di erogazione. REQUISITI E PRESTAZIONI (EM) 01.01.02.R01 (Attitudine al) controllo della tenuta Classe di Requisiti: Di stabilità Classe di Esigenza: Sicurezza Gli elementi costituenti i serbatoi devono essere in grado di evitare fughe dei fluidi di alimentazione in modo da assicurare la durata e la funzionalità nel tempo. I materiali e componenti devono essere idonei ad impedire fughe dei fluidi in modo da assicurarne la durata e la funzionalità nel tempo. Tali prestazioni devono essere garantite in condizioni di pressione e temperatura corrispondenti a quelle massime di esercizio. I serbatoi sono sottoposti alla prova di tenuta. Si sottopone l intera rete idrica, per un tempo non inferiore alle 4 ore, all azione di una pressione di 1,5 volte quella massima di esercizio, con un minimo di 600 kpa. La prova si ritiene superata positivamente se la pressione della rete è rimasta invariata, con una tolleranza di 30 kpa (controllata mediante un manometro registratore) e non si sono verificate rotture, deformazioni o altri deterioramenti in genere (trafilamenti d acqua, trasudi, ecc.). UNI EN 837-1/2/3; UNI EN 10240; UNI EN 10224; UNI EN 1074-1; UNI 9182; UNI EN 10255; UNI EN ISO 4126-1/2/3/4/5/6/7; CEI 64. ANOMALIE RISCONTRABILI 01.01.02.A01 Difetti del galleggiante Difetti di funzionamento del galleggiante. 01.01.02.A02 Difetti di regolazione Cattivo funzionamento del sistema di taratura e controllo. 01.01.02.A03 Perdita di carico Perdite del liquido per cattivo funzionamento del livellostato e del pressostato delle pompe. CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO Pagina 8

Manuale di Manutenzione 01.01.02.C01 Controllo generale Cadenza: ogni 12 mesi Tipologia: Controllo a vista Controllare lo stato generale e l'integrità dei serbatoi e provvedere alla eliminazione di eventuali perdite ripristinando le guarnizioni del passo d'uomo. Anomalie riscontrabili: 1) Difetti di regolazione; 2) Perdita di carico._ 01.01.02.C02 Controllo gruppo di riempimento Cadenza: ogni 12 mesi Tipologia: Controllo a vista Controllare il corretto funzionamento del galleggiante, della valvola di alimentazione e verificare che il tubo di troppo pieno sia libero da ostruzioni. Anomalie riscontrabili: 1) Difetti di regolazione._ MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 01.01.02.I01 Pulizia Cadenza: ogni 2 anni Pulizia interna mediante lavaggio con eventuale asportazione di rifiuti. Pagina 9

Elemento Manutenibile: 01.01.03 Tubazioni in rame Manuale di Manutenzione Unità Tecnologica: 01.01 Impianto di distribuzione acqua Le tubazioni in rame hanno la funzione di trasportare i fluidi ai terminali. REQUISITI E PRESTAZIONI (EM) 01.01.03.R01 (Attitudine al) controllo dell'aggressività dei fluidi Classe di Requisiti: Funzionalità tecnologica Classe di Esigenza: Funzionalità I fluidi termovettori dell'impianto idrico sanitario non devono dar luogo a fenomeni di incrostazioni. corrosioni, depositi che possano compromettere il regolare funzionamento degli impianti stessi. Devono essere previsti specifici trattamenti dell acqua dei circuiti di riscaldamento, raffreddamento e umidificazione in modo che le caratteristiche chimico-fisiche (aspetto, ph, conduttività elettrica, durezza totale, cloruri, ecc.) corrispondano a quelle riportate dalla normativa. Inoltre le tubazioni in rame devono essere rivestite con idonei materiali coibenti in grado di limitare le variazioni della temperatura dell'acqua in circolazione. L analisi deve essere ripetuta periodicamente possibilmente con frequenza settimanale o mensile e comunque ogni volta che si verifichi o si sospetti un cambiamento delle caratteristiche dell acqua secondo quanto indicato dalla normativa UNI. D.M. Sviluppo Economico 22.1.2008, n. 37; UNI EN 1057. ANOMALIE RISCONTRABILI 01.01.03.A01 Difetti di coibentazione Difetti di tenuta della coibentazione. 01.01.03.A02 Difetti di regolazione e controllo Difetti di taratura dei dispositivi di sicurezza e controllo quali manometri, termometri, pressostati di comando. 01.01.03.A03 Difetti di tenuta Perdite o fughe dei fluidi circolanti nelle tubazioni. 01.01.03.A04 Deformazione Cambiamento della forma iniziale con imbarcamento degli elementi e relativa irregolarità della sovrapposizione degli stessi. 01.01.03.A05 Errori di pendenza Errore nel calcolo della pendenza che causa un riflusso delle acque con conseguente ristagno delle stesse. Pagina 10

Manuale di Manutenzione 01.01.03.A06 Incrostazioni Accumuli di materiale di deposito all'interno delle tubazioni ed in prossimità dei filtri che causano perdite o rotture delle tubazioni. CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 01.01.03.C01 Controllo generale tubazioni Cadenza: ogni 12 mesi Tipologia: Ispezione a vista Verificare le caratteristiche principali delle tubazioni con particolare riguardo a: -tenuta delle congiunzioni a flangia; -giunti per verificare la presenza di lesioni o di sconnessioni; -la stabilità de sostegni dei tubi; -vibrazioni; -presenza di acqua di condensa; -serrande e meccanismi di comando; -coibentazione dei tubi. Anomalie riscontrabili: 1) Difetti di coibentazione; 2) Difetti di regolazione e controllo; 3) Difetti di tenuta; 4) Incrostazioni; 5) Deformazione._ MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 01.01.03.I01 Ripristino coibentazione Cadenza: quando occorre Effettuare un ripristino dello strato di coibentazione delle tubazioni quando sono evidenti i segni di degradamento. Pagina 11

Elemento Manutenibile: 01.01.04 Tubi in acciaio zincato Manuale di Manutenzione Unità Tecnologica: 01.01 Impianto di distribuzione acqua Le tubazioni generalmente utilizzate per l'impianto idrico sono in acciaio zincato e provvedono all'adduzione e alla successiva erogazione dell'acqua destinata ad alimentare l'impianto. REQUISITI E PRESTAZIONI (EM) 01.01.04.R01 (Attitudine al) controllo della portata dei fluidi Classe di Requisiti: Funzionalità d'uso Classe di Esigenza: Funzionalità Le tubazioni devono essere in grado di garantire in ogni momento la portata e la pressione richiesti dall'impianto. Le prestazioni delle tubazioni e quindi la portata delle stesse devono essere verificate in sede di collaudo (ed annotate sul certificato di collaudo) e successivamente con ispezioni volte alla verifica di detti valori. Anche i risultati delle ispezioni devono essere riportati su un apposito libretto. Per la verifica idrostatica effettuare una prova di tutte le tubazioni con una pressione pari ai valori derivanti dalla formula P = (20 x d x s) / D e per un periodo minimo di 10 secondi, dove d è la sollecitazione unitaria pari al 60% del carico unitario di snervamento (N/mm2); s è lo spessore nominale del tubo espresso in mm; D è il diametro esterno della tubazione. Per i tubi aventi diametro esterno maggiore di 219,1 mm i risultati della prova idraulica devono essere forniti dal fabbricante. UNI 9182. 01.01.04.R02 Assenza di emissioni di sostanze nocive Classe di Requisiti: Protezione dagli agenti chimici ed organici Classe di Esigenza: Sicurezza I materiali costituenti le tubazioni non devono produrre o riemettere sostanze tossiche, irritanti o corrosive per la salute degli utenti. I materiali e i componenti degli impianti idrosanitari non devono produrre o riemettere sostanze tossiche, irritanti e/o corrosive che alterino le caratteristiche (organolettiche, fisico-chimiche, microbiologiche, ecc.) dell'acqua destinata al consumo umano, sia in condizioni ordinarie che alla massima temperatura di esercizio (60 C). Le reti di distribuzione dell'acqua potabile all'interno delle abitazioni realizzate in acciaio zincato devono essere conformi al Regolamento sanitario approvato con R.D. 3.2.1901 n. 45 e successive mod. ed integrazioni. R.D. 3.2.1901, n. 45; R.D. 23.6.1904, n. 369; C.M. Sanità 2.12.1978, n. 102; D.P.R. 24.5.1988, n. 236; UNI 9182. 01.01.04.R03 Resistenza alle temperature e a sbalzi di temperature Classe di Requisiti: Di stabilità Classe di Esigenza: Sicurezza Pagina 12

Manuale di Manutenzione Le tubazioni e gli elementi accessori devono essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture sotto l'azione di temperature elevate o a sbalzi delle stesse. Per tale scopo possono essere dotati di adeguati rivestimenti. Le tubazioni devono resistere alle temperature ed agli sbalzi termici prodotti dalle condizioni di funzionamento; pertanto gli isolanti termici ed i materiali di tenuta in genere non devono deteriorarsi o perdere le proprie caratteristiche anche nelle condizioni di massima o minima temperatura di progetto dell acqua distribuita dalla rete. I rivestimenti che possono essere utilizzati per le tubazioni sono: cemento, smalto bituminoso, vernice bituminosa, resine epossidiche, materie plastiche ecc.. Per le caratteristiche dei rivestimenti valgono le prescrizioni riportate dalla norma UNI di settore. UNI 9182. 01.01.04.R04 Resistenza meccanica Classe di Requisiti: Di stabilità Classe di Esigenza: Sicurezza Le tubazioni e gli elementi accessori quali valvole e rubinetti devono essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture sotto l'azione di determinate sollecitazioni. Le tubazioni e gli elementi accessori devono essere idonei ad assicurare stabilità e resistenza all azione di sollecitazioni meccaniche in modo da garantirne durata e funzionalità nel tempo, senza pregiudicare la sicurezza degli utenti. Pertanto gli elementi devono essere sottoposti a prove di verifica quali resistenza a trazione, a schiacciamento e a curvatura. La prova a trazione a temperatura ambiente deve essere effettuata secondo le modalità indicate dalla norma UNI di settore per determinare il carico di rottura Rm, lo snervamento Re e l'allungamento percentuale A. Anche i risultati della prova a schiacciamento e a curvatura devono rispettare i valori minimi indicati dalla norma UNI di settore. UNI 9182. 01.01.04.R05 Stabilità chimico reattiva Classe di Requisiti: Di stabilità Classe di Esigenza: Sicurezza Le tubazioni e gli elementi accessori quali valvole e rubinetti devono essere in grado di mantenere inalterate nel tempo le proprie caratteristiche chimico-fisiche. I componenti dell'impianto devono essere realizzati con materiali e finiture che non presentino incompatibilità chimico-fisica fra loro o che possano dar luogo a fenomeni di corrosione elettrolitica evitando in particolare contatti diretti fra rame e zinco (o acciaio zincato) o fra metalli e materiali aggressivi (alluminio o acciaio e gesso). Verificare che la composizione chimica degli acciai utilizzati per realizzare tubazioni per la condotta dell'acqua non superi le tolleranze ammissibili indicate dalla norma UNI di settore. Per il prelievo di campioni da sottoporre ad analisi chimico fisiche seguire le modalità indicate dalla norma UNI EU 18. UNI EN ISO 377. ANOMALIE RISCONTRABILI 01.01.04.A01 Corrosione Corrosione delle tubazioni di adduzione con evidenti segni di decadimento delle stesse evidenziato con cambio di colore Pagina 13

Manuale di Manutenzione e presenza di ruggine in prossimità delle corrosioni. 01.01.04.A02 Difetti ai raccordi o alle connessioni Perdite del fluido in prossimità di raccordi dovute a errori o sconnessioni delle giunzioni. 01.01.04.A03 Difetti alle valvole Difetti di funzionamento delle valvole dovuti ad errori di posa in opera o al cattivo dimensionamento delle stesse. 01.01.04.A04 Incrostazioni Accumuli di materiale di deposito all'interno delle tubazioni ed in prossimità dei filtri che causano perdite o rotture delle tubazioni. CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 01.01.04.C01 Controllo coibentazione Cadenza: ogni 12 mesi Tipologia: Controllo a vista Verificare l'integrità delle coibentazioni con eventuale ripristino. Requisiti da verificare: 1) Resistenza meccanica._ 01.01.04.C02 Controllo manovrabilità delle valvole Cadenza: ogni 12 mesi Tipologia: Controllo Eseguire una manovra di prova di tutti gli organi di intercettazione per evitare che si blocchino. Requisiti da verificare: 1) Resistenza meccanica. Anomalie riscontrabili: 1) Difetti ai raccordi o alle connessioni; 2) Difetti alle valvole._ 01.01.04.C03 Controllo tenuta Cadenza: ogni anno Tipologia: Controllo a vista Verificare l'integrità delle tubazioni con particolare attenzione ai raccordi tra tronchi di tubo e tra tubi ed apparecchi utilizzatori. Requisiti da verificare: 1) (Attitudine al) controllo della portata dei fluidi. Anomalie riscontrabili: 1) Difetti ai raccordi o alle connessioni._ 01.01.04.C04 Controllo tenuta valvole Cadenza: ogni anno Tipologia: Registrazione Regolazione del serraggio dei premistoppa sugli steli ed eventuale sostituzione degli organi di tenuta. Requisiti da verificare: 1) Resistenza meccanica. Anomalie riscontrabili: 1) Difetti alle valvole._ Pagina 14

Manuale di Manutenzione MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 01.01.04.I01 Pulizia Cadenza: ogni 6 mesi Pulizia o eventuale sostituzione dei filtri dell'impianto. 01.01.04.I02 Pulizia otturatore Cadenza: quando occorre Pulizia o eventuale sostituzione dell'otturatore nel caso si verifichi il passaggio del fluido ad otturatore chiuso. Pagina 15

Unità Tecnologica: 01.02 Componenti e accessori Manuale di Manutenzione Componentistica e accessori per complemento sistiemi di distrubuzione ove presenti dotazioni elettromeccanici per la distribuzione ed il trattamento dell'acqua L'Unità Tecnologica è composta dai seguenti Elementi Manutenibili: 01.02.01 Valvole a saracinesca (saracinesche) 01.02.02 Valvole a farfalla 01.02.03 Pompe di circolazione 01.02.04 Prefiltri 01.02.05 Filtri a cartucce 01.02.06 Filtri a sabbia 01.02.07 Filtri catalitici 01.02.08 Terminali Pagina 16

Elemento Manutenibile: 01.02.01 Valvole a saracinesca (saracinesche) Manuale di Manutenzione Unità Tecnologica: 01.02 Componenti e accessori Per consentire l'interruzione sia parziale sia completa del flusso e per regolare la pressione di esercizio vengono installate, lungo le tubazioni, delle valvole dette appunto di intercettazione e di regolazione. Fanno parte di questa categoria le valvole a saracinesca che sono più comunemente chiamate saracinesche. Sono realizzate in ghisa o in acciaio e sono dotate di un apparato otturatore movimentato da un albero a vite. Possono essere del tipo a corpo piatto, ovale e cilindrico. REQUISITI E PRESTAZIONI (EM) 01.02.01.R01 (Attitudine al) controllo della tenuta Classe di Requisiti: Funzionalità d'uso Classe di Esigenza: Funzionalità Le valvole devono garantire la tenuta ad una pressione d acqua interna uguale al maggiore dei due valori: la pressione di prova ammissibile (PEA) o 1,5 volte la pressione di esercizio ammissibile (PFA). Le valvole ed i relativi accessori oltre a garantire la tenuta alla pressione interna devono garantire la tenuta all entrata dall esterno di aria, acqua e ogni corpo estraneo. Per verificare questo requisito una valvola finita viene sottoposta a prova con pressione d'acqua secondo quanto indicato dalla norma UNI EN 1074 o ad una prova con pressione d'aria a 6 bar. Al termine della prova non deve esserci alcuna perdita rilevabile visibilmente. UNI EN 1074-1; UNI EN 1213; UNI EN 1487. 01.02.01.R02 Resistenza a manovre e sforzi d'uso Classe di Requisiti: Di stabilità Classe di Esigenza: Sicurezza Le valvole a saracinesca devono essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture in seguito ad operazioni di manovra o di utilizzo. Sotto l azione di sollecitazioni derivanti da manovre e sforzi d uso,le valvole ed i relativi dispositivi di tenuta devono conservare inalterate le caratteristiche funzionali assicurando comunque i livelli prestazionali di specifica. Il diametro del volantino e la pressione massima differenziale (alla quale può essere manovrata la valvola a saracinesca senza by-pass) sono quelli indicati nel punto 5.1 della norma UNI EN 1074. UNI EN 1074-1; UNI EN 1213; UNI EN 1487. ANOMALIE RISCONTRABILI Pagina 17

Manuale di Manutenzione 01.02.01.A01 Difetti del volantino Difetti di funzionamento del volantino di manovra dovuti a mancanza di sostanza lubrificante (oli, grassi, ecc.). 01.02.01.A02 Difetti di serraggio Difetti di serraggio dei bulloni della camera a stoppa o dei bulloni del premistoppa che causano perdite di pressione del fluido. 01.02.01.A03 Difetti di tenuta Difetti di tenuta delle guarnizioni del premistoppa o della camera a stoppa che provocano perdite di fluido. 01.02.01.A04 Incrostazioni Depositi di materiale di varia natura (polveri, grassi, terreno) che provoca malfunzionamenti degli organi di manovra delle saracinesche. CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 01.02.01.C01 Controllo premistoppa Cadenza: ogni 2 mesi Tipologia: Registrazione Effettuare una verifica della funzionalità del premistoppa accertando la tenuta delle guarnizioni. Eseguire una registrazione dei bulloni di serraggio del premistoppa e della camera a stoppa. Requisiti da verificare: 1) Resistenza a manovre e sforzi d'uso. Anomalie riscontrabili: 1) Difetti di tenuta; 2) Difetti di serraggio._ 01.02.01.C02 Controllo volantino Cadenza: ogni 2 mesi Tipologia: Verifica Verificare la funzionalità del volantino effettuando una serie di manovre di apertura e chiusura. Requisiti da verificare: 1) Resistenza a manovre e sforzi d'uso. Anomalie riscontrabili: 1) Difetti del volantino; 2) Difetti di tenuta; 3) Incrostazioni._ MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 01.02.01.I01 Disincrostazione volantino Cadenza: ogni 2 mesi Eseguire una disincrostazione del volantino con prodotti sgrassanti per ripristinare la funzionalità del volantino stesso. 01.02.01.I02 Registrazione premistoppa Cadenza: ogni 2 mesi Eseguire una registrazione del premistoppa serrando i dadi e le guarnizioni per evitare fuoriuscite di fluido. 01.02.01.I03 Sostituzione valvole Pagina 18

Cadenza: quando occorre Manuale di Manutenzione Effettuare la sostituzione delle valvole quando deteriorate con valvole dello stesso tipo ed idonee alle pressioni previste per il funzionamento. Pagina 19

Elemento Manutenibile: 01.02.02 Valvole a farfalla Manuale di Manutenzione Unità Tecnologica: 01.02 Componenti e accessori Per consentire l'interruzione sia parziale sia completa del flusso e per regolare la pressione di esercizio vengono installate, lungo le tubazioni, delle valvole dette appunto di intercettazione e di regolazione. Le valvole a farfalla sono costituite da un disco circolare (realizzato in ghisa o in acciaio) e di diametro uguale a quello della tubazione su cui viene installato. Il disco circolare viene fatto ruotare su un asse in modo da poter parzializzare o ostruire completamente la sezione del tubo. Gli sforzi richiesti per l'azionamento sono così modesti che le valvole possono essere azionate facilmente anche a mano. REQUISITI E PRESTAZIONI (EM) 01.02.02.R01 (Attitudine al) controllo della tenuta Classe di Requisiti: Funzionalità d'uso Classe di Esigenza: Funzionalità Le valvole devono garantire la tenuta ad una pressione d'acqua interna uguale al maggiore dei due valori: la pressione di prova ammissibile (PEA) o 1,5 volte la pressione di esercizio ammissibile (PFA). Le valvole ed i relativi accessori oltre a garantire la tenuta alla pressione interna devono garantire la tenuta all'entrata dall'esterno di aria, acqua e ogni corpo estraneo. Per verificare questo requisito una valvola finita viene sottoposta a prova con pressione d'acqua secondo quanto indicato dalla norma UNI EN 1074 o ad una prova con pressione d'aria a 6 bar. Al termine della prova non deve esserci alcuna perdita rilevabile visibilmente. UNI EN 1074-1; UNI EN 1213; UNI EN 1487. 01.02.02.R02 Resistenza a manovre e sforzi d'uso Classe di Requisiti: Di stabilità Classe di Esigenza: Sicurezza Le valvole devono essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture in seguito ad operazioni di manovra o di utilizzo. Sotto l azione di sollecitazioni derivanti da manovre e sforzi d uso,le valvole ed i relativi dispositivi di tenuta devono conservare inalterate le caratteristiche funzionali assicurando comunque i livelli prestazionali di specifica. Il diametro del volantino e la pressione massima differenziale (alla quale può essere manovrata la valvola a saracinesca senza by-pass) sono quelli indicati nel punto 5.1 della norma UNI EN 1074. UNI EN 1074-1; UNI EN 1213; UNI EN 1487. ANOMALIE RISCONTRABILI Pagina 20

Manuale di Manutenzione 01.02.02.A01 Difetti del volantino Difetti di funzionamento del volantino di manovra dovuti a mancanza di sostanza lubrificante (oli, grassi, ecc.). 01.02.02.A02 Difetti di tenuta Difetti di tenuta delle guarnizioni del premistoppa o della camera a stoppa che provocano perdite di fluido. CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 01.02.02.C01 Controllo volantino Cadenza: ogni 2 mesi Tipologia: Verifica Verificare la funzionalità del volantino effettuando una serie di manovre di apertura e chiusura. Requisiti da verificare: 1) (Attitudine al) controllo della tenuta; 2) Resistenza a manovre e sforzi d'uso. Anomalie riscontrabili: 1) Difetti del volantino; 2) Difetti di tenuta._ MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 01.02.02.I01 Disincrostazione volantino Cadenza: ogni 2 mesi Eseguire una disincrostazione del volantino con prodotti sgrassanti per ripristinare la funzionalità del volantino stesso. 01.02.02.I02 Sostituzione valvole Cadenza: quando occorre Effettuare la sostituzione delle valvole quando deteriorate con valvole dello stesso tipo ed idonee alle pressioni previste per il funzionamento. Pagina 21

Elemento Manutenibile: 01.02.03 Pompe di circolazione Manuale di Manutenzione Unità Tecnologica: 01.02 Componenti e accessori Sono elementi dell'impianto sia per la distribuzione che per l'eventuale depurazione dell'acqua. Le pompe sono formate da una girante fornita di pale che imprime al liquido un movimento di rotazione, un raccordo di entrata convoglia il liquido dalla tubazione di aspirazione alla bocca di ingresso della girante. REQUISITI E PRESTAZIONI (EM) 01.02.03.R01 (Attitudine al) controllo delle dispersioni elettriche Classe di Requisiti: Sicurezza d'uso Classe di Esigenza: Sicurezza I componenti delle pompe di circolazione devono essere dotati di collegamenti equipotenziali con l impianto di terra per evitare alle persone qualsiasi pericolo di folgorazioni per contatto diretto, secondo quanto prescritto dalla norma tecnica. L alimentazione di energia elettrica al gruppo di pompaggio deve avvenire tramite accorgimenti necessari per garantire l isolamento della pompa dall alimentazione elettrica stessa. L apparecchiatura elettrica deve soddisfare i requisiti indicati dalla norma. CEI 64. 01.02.03.R02 (Attitudine al) controllo del rumore prodotto Classe di Requisiti: Acustici Classe di Esigenza: Benessere La pompa con tutti gli accessori completamente montati non deve emettere un livello di rumore superiore a quello consentito dalla norma. L emissione di rumore da parte dell apparecchio deve essere verificata effettuando misure sull apparecchio in questione oppure su apparecchi simili che operano in condizioni similari. Le emissioni di rumore devono essere riferite al gruppo completamente montato con tutti gli apparecchi ausiliari, i ripari e qualsiasi elemento di contenimento del rumore. Le misurazioni del rumore devono essere effettuate in conformità a quanto previsto dalle normative vigenti in materia. UNI 10637; UNI EN 13451. ANOMALIE RISCONTRABILI 01.02.03.A01 Depositi di sabbia Accumuli di sabbia e di materiale vario non trattenuto dai dispositivi di filtraggio. Pagina 22

Manuale di Manutenzione 01.02.03.A02 Difetti ai filtri Difetti di funzionamento ai filtri ed ai prefiltri. 01.02.03.A03 Difetti ai raccordi o alle connessioni Difetti ai raccordi o alle connessioni dovuti ad errori di posizionamento o di calcolo. 01.02.03.A04 Difetti di funzionamento delle valvole Difetti di funzionamento delle valvole dovuti ad errori di posa in opera o al cattivo dimensionamento delle stesse. 01.02.03.A05 Perdite di carico Perdite di carico di esercizio delle valvole dovute a cattivo funzionamento delle stesse. 01.02.03.A06 Rumorosità Eccessivo livello del rumore prodotto dalle pompe durante il loro normale funzionamento. CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 01.02.03.C01 Controllo generale delle pompe Cadenza: ogni settimana Tipologia: Aggiornamento Verificare lo stato di funzionalità della pompa accertando che non ci sia stazionamento di aria e che la pompa ruoti nel senso giusto. Verificare tutti gli organi di tenuta per accertarsi che non vi siano perdite eccessive e che il premitraccia non lasci passare l'acqua. Verificare inoltre il livello del rumore prodotto. Requisiti da verificare: 1) (Attitudine al) controllo delle dispersioni elettriche. Anomalie riscontrabili: 1) Difetti ai raccordi o alle connessioni; 2) Difetti di funzionamento delle valvole; 3) Perdite di carico; 4) Rumorosità; 5) Difetti ai filtri; 6) Depositi di sabbia._ MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 01.02.03.I01 Pulizia Cadenza: ogni settimana Eseguire una pulizia dei filtri mediante asportazione dei materiali di deposito e lavaggio con acqua a pressione. 01.02.03.I02 Revisione generale pompe Cadenza: ogni mese Effettuare una disincrostazione meccanica e/o chimica biodegradabile della pompa e del girante nonché una lubrificazione dei cuscinetti. 01.02.03.I03 Sostituzione pompe Cadenza: quando occorre Effettuare la sostituzione delle pompe con altre dalle caratteristiche simili. Pagina 23

Elemento Manutenibile: 01.02.04 Prefiltri Manuale di Manutenzione Unità Tecnologica: 01.02 Componenti e accessori I prefiltri sono costituiti da un contenitore all'interno del quale è inserita o ricavata una griglia a fori di dimensione massima 8 mm. La griglia deve altresì offrire sufficiente resistenza meccanica per evitare deformazioni anche in presenza di materiali trattenuti che ostruiscano parzialmente i fori e che potrebbero danneggiare o intasare il filtro. Per questo motivo è collocato prima del filtro a protezione della pompa di circolazione. I prefiltri devono resistere alla pressione massima di utilizzo indicata dal costruttore mediante marcatura o etichettatura degli stessi, e comunque ad una pressione di progetto di 1,5 volte la pressione di utilizzo. Devono inoltre resistere a depressione per punte massime non maggiori di 0,01 MPa. REQUISITI E PRESTAZIONI (EM) 01.02.04.R01 Resistenza alla corrosione Classe di Requisiti: Controllabilità tecnologica Classe di Esigenza: Controllabilità I prefiltri devono essere realizzati con materiali in grado di non subire disgregazioni se sottoposti a fenomeni di corrosione. I materiali utilizzati per la realizzazione dei prefiltri devono garantire adeguata resistenza alla corrosione per evitare malfunzionamenti. Devono essere rispettati i valori indicati dai produttori di detti materiali. D.M. Interno 10.9.1986; D.M. Interno 18.3.1996; C.M. Sanità 16.7.1971, n. 128; C.M. Sanità 15.6.1972, n. 86; UNI 10637; UNI EN 13451. ANOMALIE RISCONTRABILI 01.02.04.A01 Depositi di materiale Depositi di materiale presenti nell'acqua (saliva, urina, creme, sudore, ecc.). 01.02.04.A02 Difetti di tenuta Perdite o fughe di sostanze dai filtri. 01.02.04.A03 Perdita di carico Valori della pressione non rispondenti a quelli di esercizio. CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO Pagina 24

Manuale di Manutenzione 01.02.04.C01 Controllo generale Cadenza: ogni settimana Tipologia: Ispezione a vista Effettuare un controllo generale dello stato dei prefiltri, verificando che non vi siano perdite di materiale. Verificare che non ci siano fenomeni di corrosione in atto. Requisiti da verificare: 1) Resistenza alla corrosione. Anomalie riscontrabili: 1) Difetti di tenuta; 2) Perdita di carico; 3) Depositi di materiale._ MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 01.02.04.I01 Pulizia Cadenza: ogni settimana Eseguire la pulizia dei prefiltri per evitare problemi di funzionamento alle pompe. 01.02.04.I02 Sostituzione prefiltri Cadenza: quando occorre Sostituire i prefiltri quando usurati o non in grado di svolgere la propria funzione. Pagina 25

Elemento Manutenibile: 01.02.05 Filtri a cartucce Manuale di Manutenzione Unità Tecnologica: 01.02 Componenti e accessori Le impurità organiche ed inorganiche in sospensione che non possono essere eliminate dal trattamento chimico sono rimosse attraverso il gruppo filtrante: l'acqua si fa passare attraverso un percorso riempito di materiale poroso e si pulisce. I filtri a cartucce sono dei materassini di tessuto in fibra sintetica di poliestere attraverso cui passa l'acqua. REQUISITI E PRESTAZIONI (EM) 01.02.05.R01 Asetticità Classe di Requisiti: Protezione dagli agenti chimici ed organici Classe di Esigenza: Sicurezza I filtri a cartucce delle piscine devono essere realizzati con materiali idonei e posti in opera in modo da evitare lo sviluppo di sostanze nocive per la salute degli utenti. Per garantire la protezione dagli agenti patogeni deve essere garantita la qualità della progettazione, della fabbricazione e dell installazione dei materiali e componenti nel rispetto delle disposizioni normative. La velocità massima di filtrazione ammissibile per i filtri a cartucce è 1 m/h. Sui filtri a cartucce non è consentita la flocculazione. D.M. Interno 10.9.1986; D.M. Interno 18.3.1996; C.M. Sanità 16.7.1971, n. 128; C.M. Sanità 15.6.1972, n. 86; UNI 10637; UNI EN 13451. 01.02.05.R02 Assenza dell'emissione di sostanze nocive Classe di Requisiti: Protezione dagli agenti chimici ed organici Classe di Esigenza: Sicurezza I filtri a cartucce devono limitare la emissione di sostanze inquinanti o comunque nocive alla salute degli utenti. Per garantire la protezione dagli agenti patogeni deve essere garantita la qualità della progettazione, della fabbricazione e dell installazione dei materiali e componenti nel rispetto delle disposizioni normative. Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto. D.M. Interno 10.9.1986; D.M. Interno 18.3.1996; C.M. Sanità 16.7.1971, n. 128; C.M. Sanità 15.6.1972, n. 86; UNI 10637; UNI EN 13451. 01.02.05.R03 Pulibilità Classe di Requisiti: Facilità d'intervento Classe di Esigenza: Funzionalità I filtri a cartucce devono essere realizzati con materiali e componenti tali da consentire la rimozione di sporcizia e sostanze di accumulo. Pagina 26

Manuale di Manutenzione Per garantire un regolare funzionamento i filtri devono funzionare in condizioni di pulizia in modo da garantire una capacità di rendimento corrispondente a quella nominale di progetto e richiesta dalla normativa vigente. Dopo il controlavaggio il filtro non dovrà causare una perdita di carico maggiore di 0,05 MPa rispetto alla pressione in entrata. D.M. Interno 10.9.1986; D.M. Interno 18.3.1996; C.M. Sanità 16.7.1971, n. 128; C.M. Sanità 15.6.1972, n. 86; UNI 10637; UNI EN 13451. ANOMALIE RISCONTRABILI 01.02.05.A01 Depositi di materiale Depositi di materiale presenti nell'acqua (saliva, urina, creme, sudore, ecc.). 01.02.05.A02 Difetti di filtraggio Difetti di tenuta e perdita di materiale dai filtri. 01.02.05.A03 Difetti di tenuta Perdite o fughe di sostanze dai filtri. 01.02.05.A04 Perdita di carico Valori della pressione non rispondenti a quelli di esercizio. CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 01.02.05.C01 Controllo stato dei filtri Cadenza: ogni settimana Tipologia: Ispezione a vista Effettuare un controllo generale dello stato dei filtri, verificando che non vi siano perdite di materiale. Requisiti da verificare: 1) Assenza dell'emissione di sostanze nocive; 2) Pulibilità. Anomalie riscontrabili: 1) Difetti di filtraggio; 2) Difetti di tenuta; 3) Depositi di materiale._ 01.02.05.C02 Controllo tenuta dei filtri Cadenza: ogni settimana Tipologia: Ispezione a vista Effettuare un controllo generale della tenuta dei filtri, verificando che non vi siano perdite o fughe di sostanze. Requisiti da verificare: 1) Pulibilità. Anomalie riscontrabili: 1) Difetti di filtraggio; 2) Difetti di tenuta._ MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 01.02.05.I01 Pulizia filtri Pagina 27

Cadenza: ogni settimana Manuale di Manutenzione Effettuare una pulizia dei filtri mediante lavaggio controcorrente della massa filtrante con acqua e aria a pressione. 01.02.05.I02 Sostituzione filtri Cadenza: quando occorre Sostituire i filtri quando sono usurati, seguendo le indicazioni fornite dal costruttore, o quando lo spessore dello strato filtrante si è ridotto del 20% rispetto al valore di integrità iniziale. Pagina 28

Elemento Manutenibile: 01.02.06 Filtri a sabbia Manuale di Manutenzione Unità Tecnologica: 01.02 Componenti e accessori Le impurità organiche ed inorganiche in sospensione che non possono essere eliminate dal trattamento chimico sono rimosse attraverso il gruppo filtrante: l'acqua si fa passare attraverso un percorso riempito di materiale poroso e si pulisce. I filtri a sabbia sono formati da uno strato di sabbia di quarzo che ha spessore e granulometria varia a seconda della capacità del filtro in cui circola l'acqua dall'alto verso il basso e le impurità sono trattenute dalla sabbia. REQUISITI E PRESTAZIONI (EM) 01.02.06.R01 Asetticità Classe di Requisiti: Protezione dagli agenti chimici ed organici Classe di Esigenza: Sicurezza I filtri a sabbia devono essere realizzati con materiali idonei e posti in opera in modo da evitare lo sviluppo di sostanze nocive per la salute degli utenti. Per garantire la protezione dagli agenti patogeni deve essere garantita la qualità della progettazione, della fabbricazione e dell installazione dei materiali e componenti nel rispetto delle disposizioni normative. La velocità massima di filtrazione può raggiungere i 50 m/h per le piscine tipo A e B. Per le piscine tipo C sono consigliabili velocità minori o uguali a 40 m/h. D.M. Interno 10.9.1986; D.M. Interno 18.3.1996; C.M. Sanità 16.7.1971, n. 128; C.M. Sanità 15.6.1972, n. 86; UNI 10637; UNI EN 13451. 01.02.06.R02 Assenza dell'emissione di sostanze nocive Classe di Requisiti: Protezione dagli agenti chimici ed organici Classe di Esigenza: Sicurezza I filtri a sabbia devono limitare la emissione di sostanze inquinanti o comunque nocive alla salute degli utenti. Per garantire la protezione dagli agenti patogeni deve essere garantita la qualità della progettazione, della fabbricazione e dell installazione dei materiali e componenti nel rispetto delle disposizioni normative. L'altezza minima dello strato filtrante al di sopra della graniglia o del sistema di ripresa dell'acqua deve essere di 200 mm per i filtri con ø < 800, di 400 mm per filtri con ø >= 800 mm e ø < 1,000m, e di 600 mm per i filtri con ø >= 1,000 mm. D.M. Interno 10.9.1986; D.M. Interno 18.3.1996; C.M. Sanità 16.7.1971, n. 128; C.M. Sanità 15.6.1972, n. 86; UNI 10637; UNI EN 13451. 01.02.06.R03 Pulibilità Classe di Requisiti: Facilità d'intervento Classe di Esigenza: Funzionalità Pagina 29

Manuale di Manutenzione I filtri a sabbia devono essere realizzati con materiali e componenti tali da consentire la rimozione di sporcizia e sostanze di accumulo. Per garantire un regolare funzionamento i filtri devono funzionare in condizioni di pulizia in modo da garantire una capacità di rendimento corrispondente a quella nominale di progetto e richiesta dalla normativa vigente. Alla portata di progetto e subito dopo il lavaggio, un filtro non dovrà causare una perdita di carico maggiore di 0,05 MPa rispetto alla pressione in entrata. D.M. Interno 10.9.1986; D.M. Interno 18.3.1996; C.M. Sanità 16.7.1971, n. 128; C.M. Sanità 15.6.1972, n. 86; UNI 10637; UNI EN 13451. ANOMALIE RISCONTRABILI 01.02.06.A01 Depositi di materiale Depositi di materiale presenti nell'acqua (saliva, urina, creme, sudore, ecc.). 01.02.06.A02 Difetti di filtraggio Difetti di tenuta e perdita di materiale dai filtri. 01.02.06.A03 Difetti di tenuta Perdite o fughe di sostanze dai filtri. 01.02.06.A04 Perdita di carico Valori della pressione non rispondenti a quelli di esercizio. CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 01.02.06.C01 Controllo pressione nei filtri Cadenza: ogni settimana Tipologia: Ispezione strumentale Controllare la pressione a valle e a monte dei filtri. Requisiti da verificare: 1) ; 2) Assenza dell'emissione di sostanze nocive; 3) Pulibilità. Anomalie riscontrabili: 1) Difetti di filtraggio; 2) Perdita di carico; 3) Difetti di tenuta._ 01.02.06.C02 Controllo stato dei filtri Cadenza: ogni settimana Tipologia: Ispezione a vista Effettuare un controllo generale dello stato dei filtri, verificando che non vi siano perdite di materiale. Requisiti da verificare: 1) Assenza dell'emissione di sostanze nocive; 2) Pulibilità; 3). Anomalie riscontrabili: 1) Difetti di filtraggio; 2) Difetti di tenuta; 3) Perdita di carico; 4) Depositi di materiale._ 01.02.06.C03 Controllo tenuta dei filtri Cadenza: ogni settimana Pagina 30

Manuale di Manutenzione Tipologia: Ispezione a vista Effettuare un controllo generale della tenuta dei filtri, verificando che non vi siano perdite o fughe di sostanze. Requisiti da verificare: 1) Pulibilità. Anomalie riscontrabili: 1) Difetti di filtraggio; 2) Difetti di tenuta._ MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 01.02.06.I01 Pulizia filtri Cadenza: ogni settimana Effettuare una pulizia dei filtri mediante un lavaggio controcorrente della massa filtrante con acqua e aria a pressione. 01.02.06.I02 Sostituzione filtri Cadenza: quando occorre Sostituire i filtri quando sono usurati, seguendo le indicazioni fornite dal costruttore, o quando lo spessore dello strato filtrante si è ridotto del 20% rispetto al valore di integrità iniziale. Pagina 31

Elemento Manutenibile: 01.02.07 Filtri catalitici Manuale di Manutenzione Unità Tecnologica: 01.02 Componenti e accessori Questi tipi di filtro sono costituiti da vari strati di materiale filtrante che consentono una filtrazione cosiddetta di volume. REQUISITI E PRESTAZIONI (EM) 01.02.07.R01 Asetticità Classe di Requisiti: Protezione dagli agenti chimici ed organici Classe di Esigenza: Sicurezza I filtri catalitici devono essere realizzati con materiali idonei e posti in opera in modo da evitare lo sviluppo di sostanze nocive per la salute degli utenti. Per garantire la protezione dagli agenti patogeni deve essere garantita la qualità della progettazione, della fabbricazione e dell installazione dei materiali e componenti nel rispetto delle disposizioni normative. Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto. D.M. Interno 10.9.1986; D.M. Interno 18.3.1996; C.M. Sanità 16.7.1971, n. 128; C.M. Sanità 15.6.1972, n. 86; UNI 10637; UNI EN 13451. 01.02.07.R02 Assenza dell'emissione di sostanze nocive Classe di Requisiti: Protezione dagli agenti chimici ed organici Classe di Esigenza: Sicurezza I filtri catalitici devono limitare la emissione di sostanze inquinanti o comunque nocive alla salute degli utenti. Per garantire la protezione dagli agenti patogeni deve essere garantita la qualità della progettazione, della fabbricazione e dell installazione dei materiali e componenti nel rispetto delle disposizioni normative. Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto. D.M. Interno 10.9.1986; D.M. Interno 18.3.1996; C.M. Sanità 16.7.1971, n. 128; C.M. Sanità 15.6.1972, n. 86; UNI 10637; UNI EN 13451. 01.02.07.R03 Pulibilità Classe di Requisiti: Facilità d'intervento Classe di Esigenza: Funzionalità I filtri catalitici devono essere realizzati con materiali e componenti tali da consentire la rimozione di sporcizia e sostanze di accumulo. Per garantire un regolare funzionamento i filtri devono funzionare in condizioni di pulizia in modo da garantire una capacità di rendimento corrispondente a quella nominale di progetto e richiesta dalla normativa vigente. Pagina 32

Manuale di Manutenzione Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto. D.M. Interno 10.9.1986; D.M. Interno 18.3.1996; C.M. Sanità 16.7.1971, n. 128; C.M. Sanità 15.6.1972, n. 86; UNI 10637; UNI EN 13451. ANOMALIE RISCONTRABILI 01.02.07.A01 Anomalie delle valvole Difetti di funzionamento delle valvole idropneumatiche di controlavaggio. 01.02.07.A02 Anomalie della molla di contrasto Difetti di funzionamento della molla di contrasto che consente il ritorno al sistema di filtraggio dopo l'azionamento del lavaggio. 01.02.07.A03 Depositi di materiale Depositi di materiale presenti nell'acqua (saliva, urina, creme, sudore, ecc.). 01.02.07.A04 Difetti di filtraggio Difetti di tenuta e perdita di materiale dai filtri. 01.02.07.A05 Difetti di tenuta Perdite o fughe di sostanze dai filtri. 01.02.07.A06 Perdita di carico Valori della pressione non rispondenti a quelli di esercizio. CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 01.02.07.C01 Controllo pressione nei filtri Cadenza: ogni settimana Tipologia: Ispezione strumentale Controllare la pressione a valle e a monte dei filtri. Requisiti da verificare: 1) ; 2) Assenza dell'emissione di sostanze nocive; 3) Pulibilità. Anomalie riscontrabili: 1) Difetti di filtraggio; 2) Perdita di carico; 3) Difetti di tenuta._ 01.02.07.C02 Controllo stato dei filtri Cadenza: ogni settimana Tipologia: Ispezione a vista Effettuare un controllo generale dello stato dei filtri, verificando che non vi siano perdite di materiale. Verificare il corretto funzionamento delle valvole e dei relativi accessori. Requisiti da verificare: 1) Assenza dell'emissione di sostanze nocive; 2) Pulibilità; 3). Anomalie riscontrabili: 1) Difetti di filtraggio; 2) Difetti di tenuta; 3) Perdita di carico; 4) Depositi di materiale._ Pagina 33