La consulenza aziendale per l impresa sociale: a che punto siamo? Roma 10 novembre 2016
Quali sono le imprese sociali in Italia? Associazioni ex Titolo I del Codice civile Associazioni di promozione sociale ex lege 383/00 Fondazioni Cooperative sociali ex lege 381/91 Imprese sociali ex lege 155/06 Start up innovative a vocazione sociale ex lege 221/12
Quali sono le competenze richieste per assistere le imprese sociali? Conoscenza normativa di riferimento specifica; competenze in area aziendale; competenze in ambito fiscale; competenze nella gestione di rapporti di lavoro; competenze in materia finanziaria; Progettazione, gestione e rendicontazione bandi nazionali ed europei.
A che punto è il consulente? Elementi positivi: Crescita progressiva nella preparazione da parte dei consulenti Programmi di formazione specifica realizzati dagli ordini professionali Aumento della consapevolezza che l impresa sociale ha un futuro Elementi negativi: Diffusa presenza di tuttologi Ricerca di clienti meno impegnativi e più redditizi Difficoltà a comprendere le dinamiche del business sociale
Cosa chiede l imprenditore sociale? Possibilità di reperire sul mercato consulenti specializzati; Formazione adeguata sulle modalità di gestione; Ricerca partner bancario affidabile; Assistenza nel monitoraggio di bandi ed opportunità (crowdfunding, 5X1000, bandi regionali e comunitari ecc.) Business planning Conoscenza del sistema fiscale Marketing e azione commerciale
Quali sono le criticità riscontrate? Scelta del soggetto giuridico non adeguato; Business Plan assente o incompleto; Politiche di marketing non efficaci; Difficoltà nel reperire risorse umane preparate; Scarsa dotazione finanziaria iniziale; Difficoltà di accesso al credito; Scarsa cultura imprenditoriale.
Quali sono le imprese sociali in Italia? Le start up innovative a vocazione sociale Il 19 dicembre 2012 è entrata in vigore la legge n. 221/2012 di conversione del Dl 179/2012, chiamato anche Decreto Legge Crescita 2.0, che contiene norme dirette a favorire la crescita sostenibile, lo sviluppo tecnologico, l occupazione, in particolare giovanile, con riguardo alle imprese startup innovative. In favore della startup innovativa sono previste una serie di esenzioni ai fini della costituzione ed iscrizione dell'impresa nel Registro delle Imprese, agevolazioni fiscali, nonché deroghe al diritto societario e una disciplina particolare nei rapporti di lavoro nell'impresa. Condizione fondamentale per poter beneficiare di tali vantaggi è che le imprese vengano iscritte nell'apposita sezione speciale del Registro delle Imprese riservata alle startup innovative.
Quali sono le imprese sociali in Italia? Le start up innovative a vocazione sociale L'impresa startup innovativa è la società di capitali, costituita anche in forma cooperativa, di diritto italiano ovvero una Societas Europaea, le cui azioni o quote rappresentative del capitale sociale non sono quotate su un mercato regolamentato, che possiede i seguenti requisiti: a) i soci, persone fisiche, detengono al momento della costituzione e per i successivi ventiquattro mesi, la maggioranza delle quote o azioni; b) è costituita e svolge attività d'impresa da non più di quarantotto mesi; c) ha la sede principale dei propri affari e interessi in Italia; d) a partire dal secondo anno di attività della start-up innovativa, il totale del valore della produzione annua non è superiore a 5 milioni di euro; e) non distribuisce, e non ha distribuito, utili; f) ha, quale oggetto sociale esclusivo o prevalente, lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico; g) non è stata costituita da una fusione, scissione societaria o a seguito di cessione di azienda o di ramo di azienda;
Quali sono le imprese sociali in Italia? Le start up innovative a vocazione sociale Inoltre le start up innovative devono possedere almeno uno dei seguenti ulteriori requisiti: 1) le spese in ricerca e sviluppo sono uguali o superiori al 20 per cento del maggiore valore fra costo e valore totale della produzione della start-up innovativa. Dal computo per le spese in ricerca e sviluppo sono escluse le spese per l'acquisto e la locazione di beni immobili mentre vi rientrano: le spese relative allo sviluppo precompetitivo e competitivo, quali sperimentazione, prototipazione e sviluppo del business plan, le spese relative ai servizi di incubazione forniti da incubatori certificati, i costi lordi di personale interno e consulenti esterni impiegati nelle attività di ricerca e sviluppo, inclusi soci ed amministratori, le spese legali per la registrazione e protezione di proprietà intellettuale, termini e licenze d'uso.
Oppure in alternativa: Quali sono le imprese sociali in Italia? Le start up innovative a vocazione sociale 2) impiego come dipendenti o collaboratori a qualsiasi titolo, in percentuale uguale o superiore al terzo della forza lavoro complessiva, di personale in possesso di titolo di dottorato di ricerca o che sta svolgendo un dottorato di ricerca presso un'università italiana o straniera, oppure in possesso di laurea e che abbia svolto, da almeno tre anni, attività di ricerca certificata presso istituti di ricerca pubblici o privati, in Italia o all'estero; 3) sia titolare o depositaria o licenziataria di almeno una privativa industriale relativa a una invenzione industriale, biotecnologica, a una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietà vegetale direttamente afferenti all'oggetto sociale e all'attività di impresa
Quali sono le imprese sociali in Italia? Le start up innovative a vocazione sociale Il Decreto definisce anche una speciale categoria di startup innovative: sono le startup a vocazione sociale. Per rientrare in questa categoria la startup innovativa deve operare in via esclusiva nei settori indicati all articolo 2, comma 1, del decreto legislativo 24 marzo 2006, n. 155: assistenza sociale, assistenza sanitaria, assistenza socio sanitaria, educazione istruzione e formazione, tutela dell ambiente, valorizzazione del patrimonio culturale, turismo sociale, formazione universitaria e post-universitaria, servizi culturali, formazione extra-scolastica, servizi strumentali alle imprese sociali di enti composti al 70% da imprese sociali. Le start-up innovative (e quindi anche quelle a vocazione sociale), non possono distribuire utili per un periodo di 48 mesi, dopo sì. La norma prevede, inoltre, agevolazioni fiscali a favore di chi investe nelle start-up innovative, incrementandone la portata per le quelle a vocazione sociale.
Quante sono le imprese sociali in Italia? Le cooperative sociali sono tra 12.000 e 15.000 Includendo le associazioni e le fondazioni si arriva ad oltre 80.000 potenziali imprese sociali Le imprese sociali previste dalla legge 155/06 sono circa 600 Gli occupati sono tra un milione ed un milione e mezzo Gli utenti sono circa 10 milioni Il fatturato è stimato attorno ai 10 miliardi Le imprese profit che operano in settori previsti dalla normativa sono circa 500.000 Marco Traversi
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