Approvazione delle linee guida Prevenzione delle allergopatie da ambrosia in Lombardia per gli anni

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DECRETO N. 7257 DEL 4 MAGGIO 2004 DIREZIONE GENERALE SANITA N. 389 Oggetto: Approvazione delle linee guida Prevenzione delle allergopatie da ambrosia in Lombardia per gli anni 2004-2006 IL DIRETTORE GENERALE VISTA la legge 23 dicembre 1978, n. 833 Istituzione del Servizio Sanitario Nazionale e sue successive modifiche ed integrazioni; VISTA la legge regionale 26 ottobre 1981, n. 64 Norme per l esercizio delle funzioni in materia di igiene e sanità pubblica, per la tutela della salute nei luoghi di lavoro, per l organizzazione ed il funzionamento dei servizi veterinari e dei presidi multizonali di igiene e prevenzione e sue successive modificazioni; VISTA la legge regionale 11 luglio 1997, n. 31 e sue successive modifiche ed integrazioni; VISTA le Deliberazioni del Consiglio Regionale: 8 marzo 1995, n. V/1446 Azione programmata regionale per la prevenzione, diagnosi e cura delle allergopatie ; 22 ottobre 1996, n. VI/397 Programma regionale di sviluppo ; 15 ottobre 1997, n. VI/716 Documento di programmazione economico-finanziaria regionale ; 10 ottobre 2000, n. VII/39 Programma regionale di sviluppo ; VISTA la Delibera di Giunta Regionale del 24 gennaio 1997, n. VI/24264 che aveva istituito un apposito gruppo di studio per affrontare il problema della diffusione dell ambrosia e della relativa pollinosi; VISTA l ordinanza contingibile ed urgente del 29 marzo 1999, n. 25522 Disposizioni contro la diffusione della pianta Ambrosia nella Regione Lombardia al fine di prevenire la patologia allergica ad essa correlata ; VISTO il progetto di ricerca Prevenzione, diagnosi e cura delle malattie allergiche presentato dalla Direzione Generale Sanità nell ambito dei programmi speciali ex art. 12, comma 2, lett. b) del D.lgs. 502/92 e successive modifiche ed integrazioni - ammesso a finanziamento per l esercizio finanziario 1999 (Approvato dal Ministero della Salute e recepito dalla Regione con le Deliberazioni della Giunta Regionale 24 febbraio 2000, n VI/48473 e 1 dicembre 2000, n. VII/2424); VISTO il piano sanitario nazionale 2003-2005 che tra gli obiettivi generali, nell ambito della promozione della salute, comprende, tra le malattie da combattere, le malattie respiratorie e allergiche; CONSIDERATO che, tra le varie malattie allergiche di origine pollinica, quella relativa all ambrosia è risultata negli ultimi 10 anni, per la popolazione lombarda, quella prevalente sia per la elevata percentuale dei soggetti sensibili coinvolti, che per l ingravescenza della patologia; RITENUTO di approvare le linee guida Prevenzione delle allergopatie da ambrosia in Lombardia per gli anni 2004-2006 allegate al presente atto quale parte integrante e sostanziale e di prevederne la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e sul sito web della Direzione Generale Sanità, ai fini della diffusione dell atto;

VISTO l art. 17 della L.R. 23.7.1996, n. 16 e successive modificazioni e integrazioni che individua le competenze ed i poteri dei Direttori Generali; VISTA la DGR 24.05.2000 n. VII/4 Avvio della VII legislatura. Costituzione delle Direzioni Generali e nomina dei Direttori Generali e successive modificazioni ed integrazioni; VISTA la dgr n. VII/11699 del 23.12.2002 Disposizioni a carattere organizzativo (4 provvedimento 2002) e successive modificazioni, con la quale è stato conferito l incarico di Direttore Generale della Direzione Generale Sanità al Dr. Carlo Lucchina; D E C R E T A 1. Sono approvate le linee guida Prevenzione delle allergopatie da ambrosia in Lombardia per gli anni 2004-2006, allegate al presente atto quale parte integrante e sostanziale; 2. Si dispone la pubblicazione del presente atto, completo del proprio allegato, sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e sul sito web della Direzione Generale Sanità (Dr. Carlo Lucchina) 1

: LINEE GUIDA PREVENZIONE DELLE ALLERGOPATIE DA AMBROSIA IN LOMBARDIA PER GLI ANNI 2004-2006. Aprile 2004

1. Premessa Data la rilevanza socio - sanitaria ed economico - finanziaria delle malattie allergiche, che colpiscono circa 1 milione di lombardi, la Regione Lombardia, prima in Italia, si è dotata di uno strumento normativo per la prevenzione, diagnosi e cura delle allergopatie (Deliberazione del Consiglio Regionale del 8 marzo 1995 - n. V/1446, dal titolo Azione programmata regionale per la prevenzione, diagnosi e cura delle allergopatie ). L impegno della Regione Lombardia in tema di malattie allergiche è stato ribadito: nel Programma Regionale di Sviluppo della VI Legislatura (D.C.R. 22 ottobre 1996 - n. VI/397); nel Documento di Programmazione economico-finanziaria regionale (D.C.R. 15 ottobre 1997, n. VI/716); nella Presa d atto della comunicazione del Presidente Formigoni avente ad oggetto: Esiti Seminario di Giunta del 14 ottobre 1999 - Obiettivi strategici 2000 (Delibera della Giunta Regionale n. VI/45821 del 22.10.1999); nel Programma Regionale di Sviluppo della VII Legislatura (D.C.R.10 ottobre 2000, n. VII/39) nella presentazione da parte della Direzione Generale Sanità del progetto di ricerca "Prevenzione, diagnosi e cura delle malattie allergiche" nell'ambito dei programmi speciali ex art. 12, comma 2, lett. b) del decreto legislativo 502/92 e successive modifiche ed integrazioni - ammessi a finanziamento per l'esercizio finanziario 1999, progetto approvato dal Ministero della Sanità e recepito con D.G.R. n. VI/48473 del 24.2.2000 e con D.G.R. n. VII/2424 del 1.12.2000. Tra le varie malattie allergiche di origine pollinica, quella relativa all ambrosia è risultata negli ultimi 10 anni, per la popolazione lombarda, quella prevalente sia per la elevata percentuale dei soggetti sensibili (nelle zone infestate la prevalenza stimata e circa del 10% della popolazione generale) che per l ingravescenza della patologia (la maggioranza dei soggetti sensibili manifesta sintomatologie bronchiali, fino all asma conclamata). Le linee guida sugli interventi di prevenzione da adottare si rendono pertanto necessarie sia per limitare-contenere la diffusine della pianta nelle zone non ancora infestate che per bonificare quelle infestate in cui l allergopatia all ambrosia assume aspetti di sanità pubblica. Per la prevenzione dell allergia all ambrosia sono già state attuate una serie d iniziative, in base a quanto previsto dall azione programmata, ed è stato costituito un gruppo di studio regionale per affrontare il problema della diffusione in Lombardia dell ambrosia e della relativa pollinosi (D.G.R. NR. VI/24264 del 24.1.1997). Nell ambito del gruppo 2

di studio regionale per la prevenzione delle allergopatie da ambrosia, sono state proposte e quindi assunte varie iniziative, tra cui: - la raccolta dei dati regionali di campionamento aerobiologico del polline d ambrosia, a partire dai primi anni 80, per giungere ad una mappatura del territorio regionale relativamente alla presenza d ambrosia; - la rilevazione della dotazione e del funzionamento degli apparecchi di campionamento aerobiologico sul territorio regionale, in base alla quale è stata inviata disposizione ai Direttori Generali delle AA.SS.LL. di dotare ciascuna ASL di almeno 1 campionatore per la rilevazione dei pollini aerodispersi; - uno studio sulla prevalenza della pollinosi da ambrosia nella popolazione adulta nelle zone a rischio (ASL della Provincia di Milano 1-Legnano e ASL della Provincia di Varese) e in zone di controllo (AA.SS.LL. delle provincie di Bergamo, di Mantova, di Sondrio e della A.S.L. di Brescia), in collaborazione con i Dipartimenti di Prevenzione. L indagine ha evidenziato una prevalenza di malattia accertata che giunge fino all 8,75 % della popolazione generale nelle zone a rischio; si tratta dell'unico studio eseguito in Italia sulla prevalenza della pollinosi da ambrosia; - uno studio prospettico sulla prevalenza della pollinosi da ambrosia nelle persone che si rivolgono agli ambulatori allergologici regionali nelle zone a rischio e in zone di controllo (D.G.R. n. VI/43007 del 14.5.1999). Questo studio svoltosi negli anni 1999-2000 presso gli Ospedali di Busto Arsizio, Gallarate, Legnano, Magenta, Rho, Cremona, Desenzano del Garda, Sondalo, Asola e la Fondazione Maugeri Clinica del Lavoro di Pavia ha incluso 6.471 persone di cui 1.227 risultati allergici al polline dell ambrosia. Da questo studio risulta che nei pazienti con allergia respiratoria la pollinosi da ambrosia è molto diffusa in alcune zone, in particolare a Legnano, Busto Arsizio, Magenta e Rho. L asma bronchiale colpisce più del 40 % dei soggetti allergici all ambrosia. Anche in zone dove la pollinosi da ambrosia era precedentemente assente, questo studio ha rilevato la presenza di soggetti affetti confermando l invasività della pianta sul territorio; - l organizzazione del convegno Emergenza Ambrosia, svoltosi l 11.6.1999 a Busto Arsizio; - la predisposizione dell ordinanza contingibile e urgente del Presidente della Regione Lombardia contenente disposizioni contro la diffusione dell ambrosia (Decreto N. 25522 del 29.3.1999); - uno studio genetico di persone allergiche all ambrosia svoltosi negli anni 1999-2002 su 30 probanti selezionati presso il Centro Ambulatoriale dell Ospedale di Legnano con sensibilità clinica all ambrosia e su 18 selezionati presso il Centro di Riferimento Regionale di Allergologia dell A.O. Ospedale Niguarda Ca Granda di Milano e 27 controlli con allergie 3

multiple. L indagine eseguita presso il laboratorio di Biologia Molecolare dell A.O. Ospedale Niguarda Ca Granda non ha permesso di evidenziare una associazione specifica con un locus eccetto una associazione con il locus DRB5 più frequente nei controlli che nelle persone allergiche; - uno studio di identificazione degli allergeni di ambrosia rilevanti per la popolazione lombarda eseguito su 22 pazienti monosensibili per l ambrosia selezionati presso l Ospedale di Legnano, su 38 persone di cui 28 plurisensibili e 10 monosensibili provenienti dall A.O. Ospedale Niguarda e su 30 persone plurisensibili selezionati presso l Ospedale Policlinico. L analisi dei risultati dell immunoblotting conclude che la maggioranza delle persone reagisce con gli allergeni maggiori dell ambrosia (Amb a 1 e Amb a 2) riconosciuti anche dalla popolazione americana e già noti in letteratura. Rispetto ai dati noti si è scoperto che la positività al gruppo allergenico fra 26 e 30 kd corrisponde a forme di aggregazione di una proteina di 8.000 kd dall attività funzionale antifungina. Il riconoscimento di questo gruppo allergenico è risultato quindi nuovo e specifico per la popolazione lombarda. Attualmente l emergenza ambrosia coinvolge numerosi cittadini delle Province di Milano,Varese, e Pavia con tendenza ad invadere quasi tutto il territorio regionale. La pianta di ambrosia tende ad espandersi perché è un arbusto di particolare resistenza rispetto alla vegetazione circostante e perché se lasciata a sé tende a vegetare rigogliosamente non solo sulle aree dismesse (sedi cantieristiche, terreni pubblici poco curati, cigli delle strade e terrapieni ferroviari) ma anche nei campi coltivati con vegetali poco resistenti, come la soia e il girasole, o lasciati improduttivi. 2. Obiettivi principali delle linee guida. Le linee guida hanno come scopo il conseguimento, nel triennio 2004-2006, dei sotto elencati obiettivi, tenuto conto anche di quanto indicato nel Programma Regionale di Sviluppo della VI Legislatura (D.C.R. 22 ottobre 1996 - n. VI/397) e nel Documento di Programmazione economico-finanziaria regionale (D.C.R. 15 ottobre 1997, n. VI/716), nonché nella programmazione sanitaria nazionale e regionale: 1. Prevenzione e diagnosi precoce dei casi di allergia sul territorio in riferimento alla diffusione dell ambrosia e della relativa pollinosi. 2. Favorire le attività proprie del Dipartimento di Prevenzione delle AA.SS.LL. al fine di contenere, in collaborazione con i competenti organismi locali e regionali, la diffusione dell ambrosia. 3. Istituire un gruppo di lavoro costituito da rappresentanti dei Dipartimenti di Prevenzione delle AA.SS.LL. interessate e di alcuni Centri di Allergologia delle Aziende Ospedaliere che, negli scorsi anni, hanno già collaborato con l Unità Organizzativa Prevenzione della Direzione Generale Sanità, al fine di attuare la sorveglianza dell espansione territoriale della pianta, organizzare studi 4

epidemiologici intesi a valutare l andamento dell incidenza della malattia, il controllo clinico sulle manifestazioni della patologia allergica, eseguire studi controllati per individuare i modelli più idonei per applicare su larga scala l immunoterapia specifica, applicare al problema i metodi di analisi della farmaco- economia per valutare le modalità terapeutiche più efficaci e al contempo più vantaggiose economicamente, continuare lo studio genetico delle popolazioni e l analisi della predisposizione individuale ad ammalarsi, individuare le molecole allergeniche responsabili in modo da poter predisporre sulla base delle acquisizioni scientifiche sia mezzi diagnostici più accurati sia migliori estratti terapeutici, da utilizzare nella desensibilizzazione specifica. 4. Indire una Conferenza Regionale di Consenso sulle Linee guida di Prevenzione delle allergopatie da ambrosia. 3. Interventi di informazione-sensibilizzazione della popolazione L informazione e sensibilizzazione della popolazione sugli effetti dell allergia all ambrosia e sugli interventi di prevenzione da adottare sia per il contenimento della aerodiffusione del suo polline, che per la limitazione delle manifestazioni allergiche nei soggetti sensibili sono le prime azioni che devono essere attuate per una efficace prevenzione delle allergopatie, nonché per rendere accettabili gli interventi di bonifica proposti. L informazione può essere effettuata mediante: manifesti murali che illustrino la forma della pianta nello stadio giovanile e nello stadio adulto, che descrivano i principali sintomi sui soggetti sensibili (oculorinite ed asma), e principalmente che indichino gli interventi (tre periodici sfalci) che devono essere adottati per impedire alla pianta di produrre polline e seme; depliants informativi, da concordare con i Centri di Allergologia delle locali Aziende Ospedaliere, con indicazione degli Ambulatori e/o Centri a cui rivolgersi per la eventuale diagnosi e cura delle allergopatie; conferenze e/o riunioni pubbliche, da concordare con gli Enti Locali, per esaminare la complessa problematica degli sfalci che deve necessariamente prevedere il coinvolgimento-consenso della cittadinanza, degli operatori agricoli e degli eventuali altri soggetti interessati. 4. Interventi di limitazione-contenimento dell ambrosia Gli interventi di limitazione e contenimento della pianta ambrosia per essere efficaci devono necessariamente tenere presente la sua diffusione territoriale, attualmente in Regione Lombardia la pianta è: ampiamente diffusa nelle AA.SS.LL. della Provincia di Milano 1, della Provincia di Pavia e nel sud della Provincia di Varese; mediamente diffusa nelle AA.SS.LL. della Provincia di Como, della Provincia di Lecco e della Provincia di Milano 2 e Milano città; 5

scarsamente presente nelle restanti AA.SS.LL. Pertanto gli interventi che i Dipartimenti di Prevenzione delle ASL possono proporre alle Amministrazioni Comunali competenti sono i seguenti: AA.SS.LL. ampiamente infestate In tali territori vanno proposte agli Enti Locali l adozione di Ordinanze Sindacali che prescrivano le disposizioni indicate nell ordinanza contingibile ed urgente del Presidente della Regione Lombardia (Decreto n. 25522 del 29.03.1999) che dispone l esecuzione di tre sfalci periodici (terza decade di giugno e luglio, metà agosto) di tutte le aree verdi infestate dalla pianta. In particolare si segnala la rigorosa attenzione che deve essere rivolta agli sfalci dei bordi stradali che, anche se contribuiscono solo in maniera limitata alla produzione e aerodiffusione del polline, rappresentano la più importante fonte di diffusione della pianta, in quanto sono i pneumatici delle auto il mezzo principale con cui il seme della pianta viene trasportato a grandi distanze. Si segnala altresì l opportunità di individuare e proporre alle Amministrazioni Comunali modalità di coinvolgimento degli operatori agricoli locali ai quali potrebbero essere affidate, previo accordi e relativi incentivi, le operazioni di sfalcio delle aree pubbliche ed eventualmente anche di quelle private. AA.SS.LL. scarsamente infestate: In tali territori soprattutto se indenni da infestazione da ambrosia devono essere individuate iniziative di informazione e sensibilizzazione della popolazione sulle caratteristiche botaniche della pianta al fine di individuare immediatamente la sua iniziale presenza che deve immediatamente essere contrastata anche mediante lo strappo manuale delle singole piante, soprattutto di quelle in stato ancora giovanile che risultano essere più facilmente eradicabili. In particolare si segnala l opportunità di addestrare gli operatori comunali addetti alla manutenzione e pulizia delle strade e la stessa polizia municipale a riconoscere la pianta anche e soprattutto nella forma giovanile al fine di vigilare ed individuare precocemente la eventuale infestazione dei bordi delle strade a maggior traffico e in particolare di quelle provenienti dalle aree di maggior presenza di piante ambrosia che risultano essere le prime aree infestate. AA.SS.LL. mediamente infestate Tali territori vanno accuratamente indagati al fine di individuare le aree di maggior presenza di pianta ambrosia da trattare come quelle ampiamente infestate e le aree di scarsa presenza della pianta nelle quali devono con più rigorosa attenzione venire adottate tutte le iniziative di tutela e controllo dell eventuale infestazione riportate nel precedente punto. 5. Studio di prevalenza della pollinosi da ambrosia nella popolazione generale A distanza di oltre 6 anni dallo studio sulla prevalenza della pollinosi da ambrosia nella popolazione adulta nelle zone più a rischio (ASL della Provincia di Milano 1 e ASL della Provincia di Varese), si rende necessario che i Dipartimenti di Prevenzione delle due suddette AA.SS.LL. e quello dell ASL della Provincia di Pavia, che risulta 6

attualmente ampliamente infestata dalla pianta, prevedano la ripetizione-realizzazione di un nuovo studio epidemiologico, predisponendo sulla base dell esperienza precedentemente acquisita, un questionario e/o una metodologia più adeguata per l individuazione dei soggetti sensibili in un campione di popolazione che sia rappresentativa dell intera popolazione generale. Allo scopo il gruppo di lavoro dei cui al precedente punto 2, debitamente integrato con rappresentanti dei Dipartimenti di Prevenzione Medico delle AA.SS.LL. delle Province di Milano 1, Varese e Pavia provvederà nel corso dell anno 2004 a predisporre una linea d indirizzo per l effettuazione di una ricerca scientifica, che attraverso un questionario permetta di individuare la percentuale di popolazione interessata alle allergie derivanti dall esposizione al polline di ambrosia. Una ulteriore indagine da realizzare è quella di valutare il costo economico-finanziario determinato dalle malattie allergiche indotte dal polline di ambrosia, che può essere effettuata mediante: valutazione quali-quantitativa dei farmaci antistaminici e/o prodotti similari venduti nelle farmacie nel periodo di presenza della pollinosi da ambrosia (periodo da agosto a ottobre); accessi al Pronto Soccorso e/o ricoveri per asma da ambrosia; giornate lavorative perse per la malattia allergica. Tali dati potrebbero essere richiesti con il questionario e/o metodologia che verrà individuata per la rilevazione della prevalenza della pollinosi da ambrosia. Pertanto al gruppo di lavoro che verrà istituito per la predisposizione del precedente studio verrà richiesto di valutare anche la possibilità di stimare il costo economico determinato dalla pollinosi da ambrosia. 7