C O R T E D E I C O N T I Sezione delle Autonomie



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C O R T E D E I C O N T I Sezione delle Autonomie NOTE METODOLOGICHE DI LETTURA DEI QUESTIONARI - RELAZIONE DEI COLLEGI SINDACALI DEGLI ENTI DEI SERVIZI SANITARI REGIONALI - BILANCIO D ESERCIZIO 2013 Delibera n. 13/2014/SEZAUT/INPR G.U.R.I. n. 121 del 27-5-2014 Serie Generale (Art. 1, comma 170, della legge 23 dicembre 2005, n. 266)

In prima di copertina: il bastone di Asclepio, simbolo dell arte medica, con l aforisma di Ippocrate La vita è breve, l arte è vasta, l occasione fuggevole. Sullo sfondo e in ultima di copertina, le mazze della giustizia della Camera dei conti piemontese, simbolo della doppia giurisdizione.

C O R T E D E I C O N T I Sezione delle Autonomie NOTE METODOLOGICHE DI LETTURA DEI QUESTIONARI - RELAZIONE DEI COLLEGI SINDACALI DEGLI ENTI DEI SERVIZI SANITARI REGIONALI - BILANCIO D ESERCIZIO 2013 Delibera n. 13/2014/SEZAUT/INPR G.U.R.I. n. 121 del 27-5-2014 Serie Generale (Art. 1, comma 170, della legge 23 dicembre 2005, n. 266)

Redazione curata dal Gruppo di studio per l elaborazione delle Linee Guida: Pres. Mario Falcucci, cons. Alfredo Grasselli (coordinatore), cons. Lucilla Valente, cons. Lucia D Ambrosio, ref. Donato Centrone, prof. Eugenio Anessi Pessina, prof. Emanuele Padovani, dott. Germano Marcelli, dott.ssa Maria Sorbo, dott. Giuseppe Giuliano, dott. Giuseppe Bilotta.

Sommario NOTE METODOLOGICHE DI LETTURA DEI QUESTIONARI-RELAZIONE DEI COLLEGI SINDACALI DEGLI ENTI DEI SERVIZI SANITARI REGIONALI - BILANCIO D ESERCIZIO 2013 1 1. PREMESSA. 1 1.1. Inquadramento normativo alla luce della sentenza della Corte costituzionale n. 39 del 6 marzo 2014. 2 1.2. Impostazione del questionario. 3 1.3. Il questionario - linee guida per il bilancio d esercizio 2013 5 QUESTIONARIO BILANCIO D ESERCIZIO 2013 7 DATI GENERALI PAG. 3 7 PARTE PRIMA: DOMANDE PRELIMINARI 8 1. IL COLLEGIO SI È ESPRESSO FAVOREVOLMENTE SUL BILANCIO DI ESERCIZIO? PAG.4 8 1.1 Se NO, indicare le motivazioni. 8 2. GRAVI IRREGOLARITÀ - PAG. 4 8 2.1 Il Collegio sindacale ha rilevato gravi irregolarità contabili, tali da incidere sulla veridicità e sull equilibrio del bilancio di esercizio e suggerito misure correttive non adottate dall azienda? pag.4 9 2.2 Il Collegio sindacale ha rilevato gravi irregolarità nella tenuta delle scritture contabili o dei libri contabili? - pag.4 9 2.3. Il Collegio sindacale ha rilevato gravi irregolarità nell'ambito del controllo amministrativo degli atti? - pag.4 9 2.4. Quali misure sono state adottate dall Azienda per le irregolarità riscontrate? 9 2.5. Nell'esame del bilancio il collegio sindacale ha tenuto conto delle osservazioni contenute nelle delibere della Sezione Regionale di controllo? - pag.4 10 3.L AZIENDA HA PRESENTATO IL BILANCIO D ESERCIZIO PER L ANNO 2013 IN PERDITA DI ESERCIZIO? - PAG.5 10 3.2. Specificare, nel caso di perdite dell esercizio 2013, se il Direttore generale ha rappresentato nella relazione sulla gestione le cause e indicato i provvedimenti adottati per il loro contenimento o per ricondurre in equilibrio la gestione aziendale. - pag.5 10 3.3. Come si è espresso il Collegio sindacale sulle modalità di copertura e sulla loro attendibilità? - Pag.5 10 3.4. E stata preventivamente autorizzata da parte della Regione o Provincia autonoma la perdita d esercizio? - Pag.5 11 3.4.1. Se SI, indicare con quale provvedimento o modalità: (dato in migliaia di euro) pag.5 11 3.4.2. per quale importo (dato in euro): 11 3.4.3. indicare lo scostamento della perdita in caso di risultato peggiore rispetto alla perdita autorizzata (dato in euro): 11 4. NEL CASO IN CUI LA REGIONE ABBIA ISTITUITO LA GSA, IL TERZO CERTIFICATORE. - PAG.5 11 4.1. ha verificato la regolare tenuta del libri contabili e della contabilità della GSA? - Pag.5 11 4.2. ha verificato la riconciliazione dei dati della GSA con le risultanze del bilancio finanziario della Regione? - Pag.5 11 4.3. ha effettuato le verifiche di cassa con l'istituto tesoriere? - Pag.5 11 4.4. ha verificato la coerenza dei dati inseriti nei modelli ministeriali di rilevazione dei conti con le risultanze della contabilità generale? - Pag.5 11 5. NELL ESERCIZIO SI È FATTO RICORSO A NUOVO DEBITO PER IL FINANZIAMENTO DEGLI INVESTIMENTI? PAG.6 13 5.1. E stato rispettato il divieto di cui all articolo 119, comma 6 della Costituzione? Pag.6 14 5.2. L Ente si è avvalso nel 2013 della stipula di contratti di partenariato pubblico privato (esemplificativamente elencati nel d.lgs. n. 163/2006). Pag.6 14 I

6. IL SERVIZIO DEL DEBITO (QUOTA CAPITALE E INTERESSI) RELATIVO ALL ANNO 2013 RIENTRA ENTRO IL LIMITE QUANTITATIVO DEL 15% DELLE ENTRATE PROPRIE CORRENTI, OVVERO ENTRO IL DIVERSO LIMITE PREVISTO DALLA NORMATIVA REGIONALE? PAG. 7 16 6.1. Indicare per l anno 2013 i seguenti dati: entrate proprie, servizio del debito (quota capitale e interessi) pag. 7 16 6.1.1 Indicare le voci di C.E. considerate ai fini dell individuazione delle entrate proprie pag. 7 17 7. SONO STATE FATTE OPERAZIONE DI GESTIONE ATTIVA DEL DEBITO? PAG. 7 18 7.1. Se SI, indicare quali. pag. 7 18 8. NEL CORSO DELL'ANNO 2013 L'ENTE HA FATTO RICORSO AD ANTICIPAZIONI DI TESORERIA? PAG. 7 19 8.1. Le anticipazioni effettuate rispettano il limite dell ammontare annuo? pag. 7 19 8.2. Il Tesoriere ha presentato il rendiconto all Azienda? pag. 7 19 8.2.1. In caso negativo l Azienda ha proceduto a richiederne la compilazione? 19 9. ESISTE UNA GESTIONE SOCIALE ATTRIBUITA DAI COMUNI? PAG. 7 22 9.1. In caso di risposta affermativa specificare quale è l'importo. pag. 7 22 10. L AZIENDA POSSIEDE PARTECIPAZIONI IN SOCIETÀ O IN ALTRI ORGANISMI (CONSORZI, FONDAZIONI, ECC.)? PAG. 7 24 11. IL COLLEGIO SINDACALE HA ACCERTATO CHE IL SISTEMA CONTABILE (INVENTARI DEI CESPITI, INVENTARI DI MAGAZZINO, RICONCILIAZIONI CREDITI E DEBITI ECC.) FORNISCA LA RAGIONEVOLE SICUREZZA CHE IL BILANCIO O PARTE DI ESSO NON SIA INFICIATO DA ERRORI SIGNIFICATIVI? PAG. 8 25 11.1. Se NO, si indichino le lacune evidenziate pag. 8 25 12. INDICARE QUALI STRUTTURE DI CONTROLLO INTERNO SONO OPERATIVE PRESSO L'ENTE. PAG. 8 25 13. SONO OPERATIVI PRESSO L'ENTE: PAG. 8 25 13.1. sistemi budgetari? pag. 8 25 13.2. sistemi di contabilità analitica? pag. 8 25 13.3. Il sistema di contabilità analitica è affidabile e consente le valutazioni cui esso è finalizzato? pag. 8 26 13.3.1. Se NO, specificare i motivi. pag. 8 26 14. L'ENTE HA GESTIONI CONTABILI DIVERSE DA QUELLA ORDINARIA (ES. LIQUIDATORIA, STRALCIO, ECC.)? PAG. 8 26 14.1. In caso di risposta affermativa, le relative componenti trovano collocazione in bilancio? pag. 8 27 14.1.1. Se NO, indicare dove vengono inseriti i dati relativi a tali gestioni non ordinarie. pag. 8 27 15. IL COLLEGIO SINDACALE HA PROVVEDUTO A CIRCOLARIZZARE I PRINCIPALI RAPPORTI DI CREDITO E DEBITO: PAG. 8 27 16. L'AZIENDA SI È ADEGUATA ALLE DISPOSIZIONI EMANATE DALLA REGIONE PER ADEMPIERE A QUANTO DISPOSTO DALL'ART. 6, COMMA 20, DEL D.L. N. 78 DEL 2010? PAG. 9 28 16.1. Se No, specificare i motivi: pag. 9 28 17. L'AZIENDA HA ALLEGATO I PROSPETTI DEI DATI SIOPE, COMPRESI QUELLI RELATIVI ALLE DISPONIBILITÀ LIQUIDE, COSÌ COME RICHIESTO DAL COMMA 11, DELL'ART. 77-QUATER, DEL D.L. N. 112 DEL 2008 E DAL D.M. ATTUATIVO DEL 23 DICEMBRE 2009? PAG. 9 28 17.1. Esiste concordanza tra i prospetti dei dati SIOPE con le scritture contabili dell ente e del cassiere o tesoriere? pag. 9 28 17.2. In caso di discordanza, l ente ha allegato al bilancio d esercizio una relazione esplicativa delle cause che hanno determinato tale situazione? pag. 9 28 18. IL BILANCIO DI ESERCIZIO (STATO PATRIMONIALE, CONTO ECONOMICO E NOTA INTEGRATIVA) È REDATTO SECONDO LO SCHEMA DEFINITO CON DM 20/3/2013? PAG. 9 29 II

19. LA NOTA INTEGRATIVA (N.I.) È STATA INTEGRALMENTE COMPILATA? PAG. 9 29 19.1. La N.I. contiene i modelli CE e SP per l'esercizio in chiusura e per l'esercizio precedente? pag. 9 29 20. E' STATO PREDISPOSTO IL RENDICONTO FINANZIARIO? 20.1 IL RENDICONTO FINANZIARIO È STATO REDATTO SECONDO LO SCHEMA DEFINITO DAL D.LGS. 118/2011? PAG. 9 30 21. E' STATA PREDISPOSTA LA RELAZIONE SULLA GESTIONE? 21.1. LA RELAZIONE È STATA REDATTA SECONDO LO SCHEMA DEFINITO DAL D.LGS. 118/2011? 21.2. LA RELAZIONE SULLA GESTIONE CONTIENE IL MODELLO DI RILEVAZIONE LA PER L'ESERCIZIO IN CHIUSURA E PER L'ESERCIZIO PRECEDENTE? 21.3. CONTIENE UN'ANALISI DEI COSTI SOSTENUTI PER L'EROGAZIONE DEI SERVIZI SANITARI, DISTINTI PER CIASCUN LIVELLO ESSENZIALE DI ASSISTENZA? PAG. 10 30 22. CIASCUNA VOCE DEL PIANO DEI CONTI DELL'AZIENDA È UNIVOCAMENTE RICONDUCIBILE AD UNA SOLA VOCE DEI MODELLI DI RILEVAZIONE SP O CE? PAG. 10 31 23. IL BILANCIO È STATO REDATTO IN OSSEQUIO AGLI ARTICOLI DA 2423 A 2428 DEL CODICE CIVILE, FATTO SALVO QUANTO DIVERSAMENTE DISPOSTO DAL D.LGS. 118/2011 E DAI RELATIVI PROVVEDIMENTI ATTUATIVI? PAG. 10 31 24. LA REGIONE/PROV. AUT. HA EMANATO DIRETTIVE CONTABILI NEI CONFRONTI DELLE AZIENDE? 24.1. TALI DIRETTIVE SONO COERENTI CON IL D.LGS. 118/2011 E I RELATIVI PROVVEDIMENTI ATTUATIVI? PAG. 10 31 25. IL BILANCIO PREVENTIVO 2013 È STATO PREDISPOSTO IN OSSEQUIO ALLE DISPOSIZIONI DI CUI ALL ART. 25 DEL D.LGS. 118/2011? PAG. 10 32 25.1. In caso di risposta negativa indicare i disallineamenti e le relative cause. pag. 10 32 26. IL BILANCIO PREVENTIVO 2014 È STATO PREDISPOSTO IN OSSEQUIO ALLE DISPOSIZIONI DI CUI ALL ART. 25 DEL D.LGS. 118/2011? PAG. 10 32 26.1. In caso di risposta negativa indicare i disallineamenti e le relative cause. pag. 10 32 27. SONO STATI ADOTTATI I PROVVEDIMENTI PER LA RIDUZIONE DELLA SPESA PER L ACQUISTO DI PRESTAZIONI DA OPERATORI PRIVATI ACCREDITATI, IN MISURA PARI, RISPETTO AL VALORE CONSUNTIVATO NEL 2011, ALL 1% NEL 2013? PAG. 11 33 28. SONO STATI ADOTTATI I PROVVEDIMENTI PER LA RIDUZIONE DELLA SPESA PER L ACQUISTO DI PRESTAZIONI DA OPERATORI PRIVATI ACCREDITATI, IN MISURA PARI, RISPETTO AL VALORE CONSUNTIVATO NEL 2011, AL 2% NEL 2014? PAG. 11 34 29.LE PRESTAZIONI EROGATE DAGLI OPERATORI PRIVATI ACCREDITATI, NEL 2013, HANNO RISPETTATO I TETTI PROGRAMMATI? PAG. 11 34 29.1 In caso di risposta negativa elencare sinteticamente le criticità e i motivi ostativi che non hanno permesso il rispetto dei tetti programmati: pag. 11 34 29.2 Vi sono in corso contenziosi per prestazioni erogate? pag. 11 34 29.3 Indicare l'entità complessiva presunta dei contenzioni in essere al 31 dicembre 2013 (valore in euro): pag. 11 35 30. LE STRUTTURE PRIVATE ACCREDITATE CHE OPERANO NEL TERRITORIO DI COMPETENZA DELLA ASL EROGANO PRESTAZIONI SANITARIE PER CONTO DEL SSN SULLA BASE DI ACCORDI CONTRATTUALI PREVENTIVAMENTE SOTTOSCRITTI? PAG. 11 35 30.1. In caso negativo, è stata predisposta la sospensione dell accreditamento istituzionale, come previsto dall'art. 79, comma 1-quinquies del d.l. 112/2008? pag. 11 36 31. L ENTE HA VERIFICATO L ESISTENZA DI CONTRATTI CON VALORI DI ACQUISTO DI BENI E SERVIZI SUPERIORI DI OLTRE IL 20% AI CORRISPONDENTI PREZZI DI III

RIFERIMENTO ELABORATI DALL AUTORITÀ DI VIGILANZA SUI CONTRATTI PUBBLICI (ART. 15 COMMA 13 LETTERA B D.L. 95/2012)? PAG. 11 36 31.1. In caso positivo, quantificare numero e valore complessivo dei contratti non rispondenti ai prezzi di riferimento forniti dall Osservatorio dei contratti pubblici: pag. 11 37 32. INDICARE NUMERO E VALORE COMPLESSIVO DEI CONTRATTI RESCISSI A SEGUITO DI NEGOZIAZIONE INFRUTTUOSA, COME PREVISTO DAL D.L. 95/2012: PAG. 11 37 33. L ENTE HA CONSEGUITO L OBIETTIVO DELLA RIDUZIONE DEL 10% DEL VALORE DEI CONTRATTI E DELLE CONNESSE PRESTAZIONI DI BENI E SERVIZI (AD ECCEZIONE DEI PRODOTTI FARMACEUTICI; ART. 15 COMMA D.L. 95/2012)? PAG. 11 37 33.1 Quale criterio è stato adottato per conseguire l obiettivo? (scegliere trarimodulazione prezzo e volumi riduzione contenuto prestazioni riduzione dei volumi imposizione unilaterale taglio dei prezzi pari al 10%- altro specificare) pag. 11 38 PARTE SECONDA - CONTO ECONOMICO 38 DOMANDE SPECIFICHE SUL CONTO ECONOMICO 40 3. ANALISI DEL VALORE DELLA PRODUZIONE PAG. 21 40 3.1 Ricavi pag. 21 40 3.1.1. I contributi in conto esercizio da Regione, a destinazione indistinta e vincolata iscritti nel valore della produzione, corrispondono agli atti della Regione? - Pag. 21 40 3.2. Prestazioni sanitarie intramoenia pag. 21 40 3.2.1. In riferimento alle prestazioni sanitarie erogate in regime di intramoenia, il Collegio sindacale effettua puntuali verifiche sull'esistenza di una adeguata regolamentazione aziendale e sulla sua corretta applicazione? - Pag. 21 40 3.2.1.1.Quali criticità ha riscontrato? - Pag. 21 41 3.2.2. La differenza tra i ricavi per le prestazioni sanitarie erogate in regime di intramoenia e il costo per la compartecipazione al personale per attività libero professionale intramoenia garantisce la copertura di tutti i costi relativi all attività a carico dell Azienda? - Pag. 21 41 3.2.3. I sistemi contabili dell'ente permettono di individuare i costi imputabili all'attività intramoenia? - Pag. 21 42 3.2.4. Esiste una contabilità separata per l'attività intramoenia? - Pag. 21 43 3.2.5. Indicare per ciascuna macrovoce di costo l'importo imputabile all'attività intramoenia: - Pag. 21 43 3.2.6. Precisare i criteri utilizzati per la determinazione dei costi imputati alla libera professione: - Pag. 21 44 3.2.7. L Azienda ha proceduto alla ricognizione straordinaria degli spazi disponibili o che si renderanno disponibili ai sensi dell art. 2, comma 1, lett. b, del d.l. 158/2012? - Pag. 21 44 3.2.7.1 In ipotesi di risultato negativo (spazi non disponibili) la Regione ha autorizzato in via residuale lo svolgimento di tali attività presso studi professionali privati collegati in rete? - Pag. 21 44 3.2.7.2 Quali controlli ha posto in essere l Azienda sulle modalità di svolgimento di tali attività? - Pag. 21 44 4. QUALE È LA PERCENTUALE DI BENI E SERVIZI, SUL VALORE COMPLESSIVO DEGLI ACQUISTI ( VOCI C.E. B.1,B.2.B,B.3), ACQUISITI TRAMITE PROCEDURE CENTRALIZZATE O COORDINATE DI SPESA? - PAG. 22 45 4.1. Indicare quale forma di accentramento degli acquisti è utilizzata per l acquisto di beni e servizi (Centrale acquisti regionale / Centrale acquisti regionale specializzata per il SSR/ Cooperazione (consorzi/azienda capofila)/ Aree vaste con personalità giuridica/ Aree vaste senza personalità giuridica/ altro): - Pag. 22 46 4.2. In ipotesi di rescissione del contratto e nelle more di espletamento delle gare indette in sede centralizzata o aziendale, l Azienda ha stipulato nuovi contratti per assicurare la disponibilità dei beni e dei servizi indispensabili per l attività gestionale ed aziendale? - Pag. 22 46 4.2.1. In caso di risposta affermativa, l Azienda ha proceduto accedendo a convenzioni quadro anche di altre Regioni o tramite affidamento diretto a condizioni più convenienti in ampliamento di contratto stipulato da altre Aziende sanitarie attraverso gare di appalto o fornitura (art. 15, comma 13, lettera b, ult.per., d.l. 95/2012)? - Pag. 22 46 IV

4.3. L approvvigionamento dei beni e dei servizi è stato effettuato nel 2013 utilizzando le convenzioni stipulate dalle centrali regionali di riferimento (art. 1, commi, 449 e 455 della legge n. 296/2006 finanziaria 2007) o con altre Aziende Sanitarie? - Pag. 22 47 4.3.1. Vi sono stati acquisti di beni e servizi al di fuori delle convenzioni e per importi superiori ai prezzi di riferimento? - Pag. 22 49 4.3.2. In caso di risposta positiva, è stata redatta la "motivata relazione" di cui all'art. 11, comma 4, del d.l. n. 78/2010, convertito in legge n. 122/2010? - Pag. 22 51 4.3.2.1 In caso di risposta affermativa, indicare per quali tipologie di beni e servizi, per quali importi e come si è espresso l'organo di controllo e revisione. - Pag. 22 51 5. L AZIENDA HA ATTIVATO MISURE DI CONTROLLO DELL APPROPRIATEZZA PRESCRITTIVA IN AMBITO OSPEDALIERO? - PAG. 23 52 5.1. Se SI, il collegio sindacale ritiene adeguate le misure di controllo adottate? - Pag. 23 52 5.1.1. In caso di risposta negativa, indicare quali misure e perché non sono ritenute adeguate: - Pag. 23 52 5.2 L Azienda ha attivato misure di controllo dell appropriatezza prescrittiva in ambito territoriale? - Pag. 23 52 5.2.1. Se SI, il collegio sindacale ritiene adeguate le misure di controllo adottate? - Pag. 23 52 5.2.1.1. In caso di risposta negativa, indicare quali misure e perché non sono ritenute adeguate: - Pag. 23 52 6. L AZIENDA SI È DOTATA DI STRUMENTI DI ANALISI E CONTROLLO SULLA EFFETTIVITÀ E REGOLARITÀ DELLE PRESTAZIONI EROGATE DALLE STRUTTURE PRIVATE ACCREDITATE? - PAG. 23 53 6.1 Se SI, specificare quali; se NO, indicare le motivazioni: - Pag. 23 54 6.2 L'Azienda ha effettuato controlli sulla appropriatezza e qualità delle prestazioni erogate dagli operatori privati accreditati? - Pag. 23 54 6.2.1. Se SI, specificare quali; se NO, indicare le motivazioni: - Pag. 23 56 6.3 L Azienda ha ottemperato al dettato del D.M. 10.12.2009 in materia di controlli sulle prestazioni sanitarie acquistate da privati? - Pag. 23 56 6.3.1. In caso di risposta negativa, specificare i motivi: - Pag. 23 57 7. L AZIENDA HA ACQUISITO BENI CON CONTRIBUTI IN CONTO CAPITALE DA REGIONE O CON FORME DI FINANZIAMENTO DEGLI INVESTIMENTI AD ESSI ASSIMILATE DAL D.LGS. 118/2011 (CONTRIBUTI IN CONTO CAPITALE DALLO STATO E DA ALTRI ENTI PUBBLICI; LASCITI E DONAZIONI VINCOLATI ALL'ACQUISTO DI IMMOBILIZZAZIONI; CONFERIMENTI, LASCITI E DONAZIONI DI IMMOBILIZZAZIONI DA PARTE DELLO STATO, DELLA REGIONE, DI ALTRI SOGGETTI PUBBLICI O PRIVATI)? - PAG. 24 57 7.1 L'ammortamento di beni acquisiti con contributi in conto capitale da Regione o con forme di finanziamento degli investimenti ad essi assimilate dal d.lgs. 118/2011 è stato sterilizzato tramite lo storno a conto economico di quote di tali contributi, commisurate all'ammortamento dei cespiti cui si riferiscono? - Pag. 24 58 7.2 Nel caso di cessione di beni acquisiti tramite contributi in conto capitale da Regione o con forme di finanziamento degli investimenti ad essi assimilate: - Pag. 24 7.2.1. Laddove si sia prodotta una minusvalenza, la minusvalenza è stata sterilizzata stornando a provento una quota di contributo commisurata alla minusvalenza stessa? 7.2.2. Laddove si sia prodotta una plusvalenza, la plusvalenza è stata direttamente iscritta in una riserva del patrimonio netto, senza influenzare il risultato economico dell'esercizio? 7.2.3. I proventi della dismissione sono stati destinati al finanziamento di nuovi investimenti? 7.2.4. E' stata rispettata la regola per la quale il nuovo acquisto può essere effettuato solo successivamente all'incasso dei proventi della dismissione? - Pag. 24 58 8. L AZIENDA HA ACQUISITO BENI TRAMITE STIPULAZIONE DI MUTUO? 8.1 IL COLLEGIO HA VERIFICATO CHE NON SIANO STATI STERILIZZATI GLI AMMORTAMENTI DELLE IMMOBILIZZAZIONI ACQUISITE CON MUTUO? - PAG. 24 59 9. PER I BENI LA CUI ACQUISIZIONE SIA STATA FINANZIATA CON L'UTILE D'ESERCIZIO, IL COLLEGIO HA VERIFICATO CHE GLI AMMORTAMENTI NON SIANO STATI STERILIZZATI? - PAG. 24 60 V

10. PER I BENI LA CUI ACQUISIZIONE SIA STATA FINANZIATA CON CONTRIBUTI IN CONTO ESERCIZIO ENTRO IL 31/12/2011, IL COLLEGIO HA VERIFICATO CHE GLI AMMORTAMENTI NON SIANO STATI STERILIZZATI (ART. 29, LETT. B) DEL D.LGS. 118/2011)? - PAG. 24 60 11. IL SISTEMA INFORMATIVO AZIENDALE ASSOCIA A CIASCUN CESPITE LA RELATIVA FONTE DI FINANZIAMENTO, QUALE BASE PER L'IDENTIFICAZIONE DEGLI AMMORTAMENTI DA STERILIZZARE? - PAG. 24 61 12. PER L ASSISTENZA FARMACEUTICA SONO STATI ATTRIBUITI ALL AZIENDA OBIETTIVI DA PARTE DELLA REGIONE? - PAG. 25 61 12.1. Se Si, sono stati raggiunti? - Pag. 25 62 12.2. L Azienda ha attivato la distribuzione diretta dei farmaci? - Pag. 25 62 12.2.1. Indicare il costo delle seguenti voci, se il dato è disponibile: a) Spesa farmaceutica ospedaliera, b) Spesa per la distribuzione diretta, c) Spesa per la distribuzione per conto, d) Spesa farmaceutica convenzionata. - Pag. 25 62 12.2.2. Se il dato non è disponibile indicare i motivi. - Pag. 25 63 13. PERSONALE FONDI E CONTRATTAZIONE INTEGRATIVA PAG. 26 64 FERIE NON GODUTE: NOTA. 64 13. NEL COSTO DEL PERSONALE SONO COMPRESI I FONDI PER LA RETRIBUZIONE DI RISULTATO, MATURATA GIÀ NEL DIRITTO NEL CORSO DEL 2013, MA NON ANCORA CORRISPOSTA? - PAG. 26 64 13.1 La determinazione delle risorse dei fondi destinati al finanziamento della contrattazione integrativa rispetta gli indirizzi di coordinamento regionale ed i limiti fissati dal CCNL di riferimento? - Pag. 26 65 13.1.1. In particolare 65 13.2 Sono state conteggiate tra le sopravvenienze passive le somme pagate nel 2013 a titolo di arretrato per competenze contrattuali pregresse per un importo pari a (euro) - Pag. 26 66 14. PERSONALE COSTO DELLE PRESTAZIONI DI LAVORO PAG. 26 67 14. INDICARE AL 31/12/2013 IL COSTO DELLE PRESTAZIONI DI LAVORO (COMPRENSIVO DEI COSTI ACCESSORI E IRAP), ANCHE AI FINI DEL RISPETTO DELL ART. 9, COMMA 28, D.L. 78/2010: - PAG. 26 67 14.1. Il collegio verifica che i contratti di servizi non vengano utilizzati per eludere le norme relative al contenimento della spesa di personale? - Pag. 26 68 14.2. Evidenziare le criticità rilevate: - Pag. 26 68 15. SPESA PER IL PERSONALE PAG. 27 69 15.1 La spesa per il personale (da intendersi come costo di competenza dell'anno) nell'esercizio 2013 ha rispettato il limite previsto dall'art. 2, comma 71, della legge n. 191 del 2009: 69 15.2 in caso di mancato rispetto del limite specificare i motivi. Pag. 27 70 15.3 L'ente, nell'ambito degli indirizzi fissati dalla Regione, ha dato attuazione all'art. 2, comma 72, della legge n. 191 del 2009. Pag. 27 70 15.3.1 In caso di risposta negativa ad almeno uno dei punti precedenti, specificare i motivi - Pag. 27 71 16. ONERI STRAORDINARI DELLA GESTIONE. - PAG. 28 71 16.1. Nel 2013, tra gli oneri straordinari sono stati rilevati i seguenti valori: (1) Cambiamenti di stima rispetto a quelle dei bilanci degli esercizi precedenti; (2) Cambiamenti di principi contabili rispetto a quelli dei bilanci degli esercizi precedenti; (3) Correzione di errori nelle poste di bilancio relativi ad esercizi precedenti. - Pag. 38 71 PARTE TERZA - STATO PATRIMONIALE 73 1. STATO PATRIMONIALE ATTIVO PAGG. 29-33 73 2. STATO PATRIMONIALE PASSIVO PAGG. 34-36 73 2. IL COLLEGIO HA ACCERTATO CHE LO STATO PATRIMONIALE RICLASSIFICATO DELL'ULTIMO ESERCIZIO È IL SEGUENTE... - PAG. 37 73 3. SI È PROCEDUTO AL RICALCOLO DEGLI AMMORTAMENTI PREGRESSI SECONDO QUANTO STABILITO DALLA CIRCOLARE MEF-MDS DEL 25/03/2013? 3.1. SE SI, VI

SPECIFICARE L'IMPATTO SUL RISULTATO DELL'ESERCIZIO IN CUI IL RICALCOLO È STATO EFFETTUATO; L'IMPATTO SU UTILE E PERDITE PORTATI A NUOVO; L'IMPATTO SU ALTRE VOCI DI PATRIMONIO NETTO. 3.2. DELL'OPERAZIONE SI È DATA ADEGUATA NOTIZIA IN NOTA INTEGRATIVA NELL'ESERCIZIO IN CUI IL RICALCOLO È STATO EFFETTUATO? - PAG. 38 73 3.3. I crediti per contributi in conto capitale dallo Stato, dalla Regione e da altri Enti pubblici sono supportati da apposito provvedimento di assegnazione? - Pag. 38 74 3.4. Il costo delle rimanenze di beni fungibili è calcolato con il metodo della media ponderata? - Pag. 38 75 3.5. Nella valutazione delle rimanenze si è tenuto conto anche di eventuali scorte di reparto e di scorte di proprietà dell'azienda ma fisicamente ubicate presso terzi (per esempio nell'ambito della distribuzione per nome e per conto)? - Pag. 38 75 3.6. Le immobilizzazioni, eccezion fatta per quelle acquistate a partire dall'esercizio 2012 utilizzando contributi in conto esercizio, sono state ammortizzate sulla base dei coefficienti previsti dall'allegato 3 al d.lgs. 118/2011? 3.6.1. Se no, motivare, distinguendo tra (I) utilizzo di aliquote più elevate a seguito di autorizzazione regionale e (II) altre motivazioni. - Pag. 38 75 3.6.2. Le immobilizzazioni acquistate nell'esercizio 2013 utilizzando contributi in conto esercizio: (a) sono state ammortizzate al 40%; (b) sono state ammortizzate sulla base dei coefficienti previsti dall'allegato 3 al d.lgs. 118/2011, provvedendo nel contempo a stornare dal conto esercizio al conto capitale una quota pari al 40% del contributo utilizzato; (c) altro. Se altro, specificare di seguito. - Pag. 38 76 3.7. Nel 2013 sono stati dichiarati fuori uso ed eliminati dalle immobilizzazioni beni per il seguente importo - indicare l'importo al netto del fondo ammortamento - (euro). - Pag. 38 77 3.8. L'azienda ha accertato a campione l esistenza fisica dei principali beni materiali. - Pag. 38 78 4. ORGANISMI PARTECIPATI PAG. 39 78 4.1. Informazioni sugli organismi partecipati al 31/12/2013 Pag. 39 78 4.2. Informazioni sui trasferimenti dell'ente a favore degli organismi partecipati - Pag. 39 78 5. CREDITI - PAG. 40 79 5.1 Il fondo svalutazione crediti è stato calcolato sulla base del seguente criterio - pag. 40. 80 6. PERDITE DI ESERCIZIO PAG. 41 80 6.1. Il Collegio ha accertato che i contributi per ripiano perdite corrispondono alle deliberazioni regionali? pag. 41 81 7. UTILE DI ESERCIZIO - PAG. 41 81 8. FONDI RISCHI E ONERI - PAG. 41 81 8.1 Indicare per i fondi rischi ed oneri (B.I, B.II e B.III dello S.P.) i dati di seguito richiesti. - Pag. 41 82 8.3. - Le passività potenziali possibili sono state indicate in nota integrativa? - Pag. 41 83 DEBITI - PAG. 42 84 9.1. Indicare la composizione dei debiti iscritti dall Azienda verso la Regione o Provincie autonome e verso le altre aziende sanitarie pubbliche per l'anno 2013 - Pag. 42 84 - Tabella 1: indicare le voci che compongono i debiti iscritti dall Azienda verso la Regione o Provincia autonoma D.III) - pag.42 84 - Tabella 2: indicare le voci che compongono i debiti iscritti dall Azienda verso Aziende sanitarie pubbliche D.V) - pag.42 85 10. DEBITI V/FORNITORI IL COLLEGIO HA ACCERTATO CHE: PAG. 43 85 10.2. Il Collegio descriva quali iniziative (anche a livello regionale) sono state intraprese per garantire il tempestivo pagamento delle somme dovute e per far fronte al debito pregresso pag.43 88 VII

10.3. Gli interessi passivi per ritardato pagamento ai fornitori hanno subito la seguente evoluzione (specificare se gli interessi passivi derivano da pagamenti diretti o da factoring regionale) pag.43 89 10.4. Alla chiusura dell esercizio è stato iscritto nello S.P. un fondo per interessi moratori e per oneri di ritardato pagamento di (euro) sulla base dei seguenti criteri pag.43 89 ATTESTAZIONE FINALE 90 ALLEGATO N. 1 NUOVI MODELLI CE ED SP 91 ALLEGATO N. 2 LINEE GUIDA MODELLI SP E CE 96 ALLEGATO N. 3 RETTIFICHE ALLE LINEE GUIDA 133 ALLEGATO N. 4 RILEVAZIONE SIOPE 134 ALLEGATO N. 5 FERIE NON GODUTE 136 5A - SCHEDA FERIE NON GODUTE 136 5B DIPARTIMENTO DELLA RAGIONERIA GENERALE DELLO STATO 141 5C DIPARTIMENTO FUNZIONE PUBBLICA 144 ALLEGATO 6 COSTI INTRAMOENIA 147 PROFILI PROBLEMATICI. 147 A) ONERE PER FONDO DI PEREQUAZIONE. 147 B) INDENNITÀ DI ESCLUSIVITÀ. 147 VIII

Corte dei conti SEZIONE DELLE AUTONOMIE Coordinamento NOTE METODOLOGICHE DI LETTURA DEI QUESTIONARI-RELAZIONE DEI COLLEGI SINDACALI DEGLI ENTI DEI SERVIZI SANITARI REGIONALI - BILANCIO D ESERCIZIO 2013 DOCUMENTO DI LAVORO 1. Premessa. Come per le precedenti linee guida, relative ai bilanci d esercizio 2011 e 2012 degli enti dei servizi sanitari regionali, anche quest anno si propongono queste Note metodologiche di lettura. E opportuno ribadire che il documento - redatto dal gruppo di studio che ha curato la predisposizione della bozza del nuovo questionario - non costituisce parte integrante delle linee guida pubblicate nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana. Esso si offre come strumento di ausilio all attività di verifica svolta dai magistrati e dai funzionari delle Sezioni regionali di controllo, ad uso eminentemente interno, che non vincola le valutazioni delle Sezioni regionali. Saranno più che utili segnalazioni di specifici nodi interpretativi, che potranno essere poi oggetto di confronto tra tutti gli operatori, e consentire, a beneficio di tutti, i necessari aggiornamenti delle Note. Laddove si affrontano temi che già evidenziano profili di criticità, in assenza di precise indicazione normative e di una consolidata giurisprudenza, anche dove si propongono delle soluzioni, le questioni sono presentate in chiave problematica, e resta rimessa la concreta soluzione al giudizio delle Sezioni. Questo lavoro costituisce un aggiornamento dei precedenti, e, quindi, gli argomenti che non sono stati interessati da novità sono rimasti sostanzialmente invariati (salva la diversa numerazione dei quesiti e delle tabelle rispetto al questionario dello scorso anno), mentre sono state apportate variazioni ove necessario, e sono state scritte ex novo le parti relative all attuazione delle novità legislative. Per maggiore utilità degli operatori, sono allegati a queste Note anche dei documenti che potrebbero essere di interesse. 1

1.1. Inquadramento normativo alla luce della sentenza della Corte costituzionale n. 39 del 6 marzo 2014. A norma dell art. 1, comma 170, della l. 266/2005, anche agli organi di revisione degli enti dei sistemi sanitari regionali si applicano le disposizioni previste per i revisori degli enti locali dai commi 166 e ss dello stesso articolo, che sono tenuti a redigere una relazione sul bilancio di previsione e sul rendiconto. L art. 1, comma 3, del d.l.174/2012, ha ribadito questo sistema di controllo, prevedendo, inoltre, la preclusione dell attuazione dei programmi di spesa causativi di squilibri finanziari degli enti (comma 7, con riferimento a programmi di spesa di cui si accerti la mancata copertura o l'insussistenza della relativa sostenibilità finanziaria). Circa questo aspetto, di particolare rilevanza e delicatezza, appare opportuno riportare quanto rappresentato nelle linee guida, con riferimento alla sentenza della Corte costituzionale n. 39/2014. Con detta pronuncia, la Corte ha ritenuto l illegittimità costituzionale dell art. 1, comma 7, d.l. n. 174/2012, limitatamente alla parte in cui si riferisce al controllo dei bilanci preventivi e dei rendiconti consuntivi delle Regioni. E stato escluso, infatti, che le pronunce di accertamento e di verifica delle sezioni regionali di controllo della Corte dei conti possano avere l effetto di vincolare il contenuto della produzione legislativa delle Regioni, nonché di inibire l efficacia di tali leggi (per la mancata trasmissione dei provvedimenti modificativi o per la inadeguatezza degli stessi). Appare opportuno, peraltro, formulare alcune riflessioni sui possibili esiti del controllo, ove, per i soli enti del servizio sanitario pubblico, si rilevino le condizioni del richiamato, art. 1, comma 7, del d.l.174 cit.. In primo luogo occorre richiamare la natura del controllo esterno della Corte dei conti sugli enti territoriali e sanitari con l'ausilio dei Collegi dei revisori dei conti, che è ascrivibile alla categoria del riesame di legalità e regolarità pur assumendo anche i caratteri propri del controllo sulla gestione in senso stretto secondo l avviso espresso dal Giudice delle leggi. Ciò in quanto il giudizio di legalità regolarità ha la caratteristica, in una prospettiva non più statica (com'era il tradizionale controllo di legalità-regolarità), ma dinamica, di finalizzare il confronto tra fattispecie e parametro normativo alla adozione di effettive misure correttive (cfr. C. cost. 7 giugno 2007, n. 179; sostanzialmente negli stessi termini n. 198/2012; n. 39/2014). La richiamata sent. n. 39, con riferimento agli effetti impeditivi conseguenti al procedimento ex art. 1 comma 7, cit., ha ulteriormente precisato che siffatti esiti del controllo sulla legittimità e sulla regolarità dei conti degli enti del Servizio sanitario nazionale sono volti a evitare danni irreparabili agli equilibri di bilancio di tali enti. Non si 2

tratta, quindi, di conseguenze di natura repressivo-sanzionatoria, ma di una misura (che scatta solo in caso di inadeguatezza o mancanza di provvedimenti correttivi da parte dell amministrazione) connessa alla naturale esigenza di salvaguardia degli equilibri della gestione finanziaria, che sono presidiati al più alto livello ordinamentale (cfr. artt. 81, 97, 119 Cost.). Peraltro, al di fuori delle condizioni indicate nella norma in questione, e cioè mancata copertura di programmi di spesa o insussistenza della relativa sostenibilità finanziaria, resta pienamente operante il criterio del controllo collaborativo sancito dall art. 7, comma 7 della legge 5 giugno 2003, n. 131 (Disposizioni per l'adeguamento dell'ordinamento della Repubblica alla legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3), e da una consolidata giurisprudenza costituzionale. In questo quadro, è da ritenere che la norma in esame sia di stretta interpretazione, e che occorra comunque tener conto dei profili di illegittimità costituzionale che sono stati dichiarati nella menzionata sent. 39/2014. Ciò significa che gli effetti inibitori ivi previsti possono verificarsi solo se sia puntualmente individuato il programma di spesa che sia privo di copertura finanziaria, o che, in prospettiva, non sia finanziariamente sostenibile. Inoltre occorre accertare che il programma di spesa non sia diretta attuazione di una previsione di legge regionale, fattispecie per la quale andrebbero rispettati i principi affermati dal Giudice delle leggi nella dianzi ricordata sentenza n. 39/2014. Infine, trattandosi di gestioni finalizzate alla realizzazione della tutela alla salute, è comunque necessario tenere in debita considerazione anche il presidio costituito dall art. 32 della Costituzione. In ogni caso resta fermo il potere-dovere delle Sezioni regionali di controllo della Corte dei conti di segnalare agli enti e alla Regione, quale responsabile ultimo della gestione della sanità pubblica sul territorio, le irregolarità rilevate, e di monitorare i successivi comportamenti dell amministrazione 1. 1.2. Impostazione del questionario. Nell impostazione del questionario si è seguito il criterio adottato nei precedenti anni, tenendo conto anche della necessità di monitorare l andamento del processo di armonizzazione dei bilanci. Si rammenta che il d.lgs. 118/2011 per gli enti del servizio sanitario è entrato in vigore con l esercizio 2012, senza passare per un periodo di 1 Linee guida per la relazione dei collegi sindacali degli enti del servizio sanitario nazionale sul bilancio di esercizio 2013 ai sensi dell articolo 1, comma 170, della legge 23 dicembre 2005, n. 266 (legge finanziaria 2006), e dell art. 1, comma 3 del d.l. 10 ottobre 2012, n. 174, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 dicembre 2012, n. 213, approvate con del. n.13 /2014. 3

sperimentazione, come invece previsto per Regioni ed enti locali. La struttura resta sostanzialmente la stessa: - istruzioni per la compilazione e l invio del questionario; - indice; - scheda anagrafica dell ente e del compilatore; - domande preliminari; - conto economico; - domande specifiche sul conto economico; - stato patrimoniale attivo e passivo; - domande specifiche sullo stato patrimoniale; - attestazioni finali. Non si è ritenuto di riproporre una parte specifica per le Regioni in Piano di rientro, perché le Regioni sono in fase di Programma Operativo, con adempimenti ed obiettivi diversi da Regione a Regione. Qualora i contenuti del questionario non soddisfino tutte le esigenze informative, resta in facoltà della Sezione procedere ad approfondimenti istruttori. Si riepilogano di seguito gli aspetti contenutistici di maggior rilievo. a) Atteso che il d.l.174/2012 non ha apportato modifiche di rilievo alle modalità del controllo rispetto alla disciplina della l. 266/2005, e che il bilancio preventivo non ha valenza autorizzatoria (come invece accade per gli enti territoriali, i cui bilanci seguono il criterio finanziario, a differenza degli enti sanitari, che adottano la contabilità economica) si è mantenuto un solo questionario relativo al bilancio d esercizio 2013, prevedendo, il confronto tra le previsioni 2013 e i dati definitivi, e acquisendo informazioni circa la corretta formulazione del preventivo 2014. b) Per quanto riguarda gli enti assoggettati al controllo, dal 2013 si è ritenuto di dovere ampliare la platea anche alla Gestione Sanitaria Accentrata (GSA), che è la struttura regionale che gestisce direttamente una parte delle risorse destinate al servizio sanitario, e che l art. 19 del d.lgs. 118/2011 comprende nella perimetrazione degli enti sanitari i cui bilanci sono soggetti a consolidamento a livello regionale. Il soggetto tenuto all invio del questionario relazione è stato individuato nella figura del Terzo certificatore, previsto dal citato d.lgs. in luogo del collegio sindacale (art. 22, comma 3, lett. d). Pertanto, anche per l esercizio 2013, gli enti interessati dall adempimento sono i seguenti: - Azienda Sanitaria Locale; 4

- Azienda Ospedaliera; - Policlinici Universitari; - Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico; - Agenzie Regionali per l Emergenza Sanitaria; - Gestioni Sanitarie Accentrate; - Ospedali classificati, se ritenuti dalle Sezioni regionali competenti pienamente equiparabili agli enti sanitari pubblici regionali. c) Sono stati introdotti numerosi quesiti volti a verificare lo stato di attuazione della riforma introdotta con il d.lgs. 118/2011. d) Particolare attenzione è stata posta alle norme in tema di revisione, razionalizzazione e contenimento della spesa sanitaria (in materia di acquisti di beni e servizi, di controlli degli enti sull appropriatezza prescrittiva e sugli enti privati accreditati, di debiti verso i fornitori, etc.). e) Per quanto riguarda l acquisizione dei dati di conto economico e dello stato patrimoniale, come per gli anni precedenti si è fatto riferimento ai modelli C.E. e S.P. adottati dal Ministero del Salute per la rilevazione dei dati nel Sistema Informativo della Sanità (NSIS), come modificati dal D.M. 15.6.2012. Detti modelli sono stati valorizzati anche dal d.lgs. 118 cit., che ne prevede l allegazione alla nota integrativa, e dispone, altresì, che le voci dei piani dei conti predisposti dagli enti debbano trovare corrispondenza univoca con le voci di C.E. ed S.P. (art. 27). Per gli approfondimenti, ove possibile, si è fatto riferimento agli schemi contenuti nella Nota integrativa, approvata con D.M. 20.3.2013, al fine di omogeneizzare le classificazioni e semplificare le operazioni di compilazione. 1.3. Il questionario - linee guida per il bilancio d esercizio 2013 La riclassificazione effettuata in base ai vigenti modelli CE e SP consente di ottenere un omogeneizzazione dei dati, utile per analisi comparative e per una gestione informatizzata dei documenti. In proposito si rammenta che, fin dai questionari relativi al bilancio d esercizio 2008, il Coordinamento sulla scorta dei dati acquisiti elabora per ciascun ente sanitario schede di analisi che invia alle Sezioni competenti a supporto dell attività di verifica, e, al termine del ciclo di rilevazione, un file riepilogativo che consente comparazioni a livello regionale e nazionale. A tal fine scopo le linee guida prevedono che: 5

a) si utilizzi esclusivamente il file scaricabile dal sito istituzionale della Corte; b) si nomini il file secondo il seguente criterio: 13_regione_nome azienda (esempio: 13_Veneto_azienda ospedaliera Padova); c) il questionario sia inviato alla Sezione regionale territorialmente competente e alla Sezione delle Autonomie (ad una casella di posta appositamente dedicata: documentazione.serviziosanitario@corteconti.it); d) nel caso in cui a seguito dell istruttoria eseguita dalla Sezione regionale di controllo alcuni dei dati originariamente inseriti nel questionario siano stati modificati, è necessario inviare il questionario integrale modificato al recapito di posta elettronica sopra indicato; le Sezioni cureranno l esecuzione dell adempimento. Si ribadisce che i questionari devono essere inviati in formato excel, poiché sia la versione cartacea, sia altri formati (come il pdf), sono inutilizzabili ai fini dell acquisizione nel database e delle successive elaborazioni. Per mantenere la coerenza tra i contenuti della banca dati e quelli definitivi acquisiti dalle Sezioni di controllo, è necessario che vengano comunicate al Coordinamento le rettifiche conseguenti alle verifiche operate, tramite invio di un nuovo questionario con i dati corretti. Tanto vale anche per i meri errori di compilazione - che non possono essere corretti in sede centrale quali la compilazione di tutto o parte il questionario in migliaia di euro, anziché all unità di euro. Nelle Istruzioni per la compilazione, all inizio del questionario, sono contenute le indicazioni di carattere generale (ivi comprese quelle sopra esposte) e il significato della colorazione delle celle del questionario. Si evidenzia che dopo l Attestazione finale, in fondo al questionario, sono stati previsti alcuni fogli, etichettati come Annotazioni, utilizzabili dai compilatori per fornire tutte le ulteriori precisazioni ritenute necessarie. AVVERTENZA: in considerazione dei problemi e delle discrasie rilevati in precedenza, tutti i dati sono richiesti all euro (non più in migliaia di euro). Si prega di segnalare ai compilatori detta modalità, ove necessario, e di far inviare i questionari eventualmente corretti a documentazione.serviziosanitario@corteconti.it 6

QUESTIONARIO BILANCIO D ESERCIZIO 2013 Avvertenza: i numeri di pagina indicati nei titoli fanno riferimento alle pagine del questionario Dati generali pag. 3 La corretta compilazione del frontespizio consente l esatta identificazione dell ente, delle sue caratteristiche, del compilatore e dei suoi recapiti, nonché la corretta acquisizione nella banca dati. Particolarmente importante è il codice fiscale, in quanto consente di individuare l ente in modo univoco, nel caso di una pluralità di invii, o se la denominazione non risulta sempre uguale. Si segnala che dal bilancio d esercizio 2012 - compilatore, oltre al Presidente del collegio sindacale, può essere anche il Terzo certificatore, previsto per la Gestione Sanitaria Accentrata. Nel rigo 7 di pag. 3 è prevista l indicazione della qualifica del compilatore, da scegliere dal menù a tendina. Si richiama l attenzione anche sulla Tipologia di Ente (cella C23): deve essere selezionato dal menù a tendina il tipo di ente cui si riferisce il questionario. Le tipologie individuate sono: - azienda ospedaliera; - policlinico universitario; - IRCCS (istituto di ricovero e cura a carattere scientifico); - Azienda sanitaria locale; - ARES: azienda regionale per l emergenza sanitaria; - Ospedale classificato: gli ospedali classificati sono strutture private, gli organi di revisione sono da considerare assoggettati all obbligo di invio del questionario solo nel caso in cui l ente trovi nella Regione piena equiparazione alle strutture sanitarie pubbliche. É compito delle Sezioni regionali individuare tali situazioni. Nota: cfr. delibera Sezione regionale di controllo della Regione Siciliana n. 75/2010/PRSS, pag. 5 e nota 5; delibera Sezione regionale di controllo della Liguria n. 13/2008. Nel caso di un incompleta compilazione dei campi dovuti della pagina (denominazione cella H4; tipologia di ente cella C25;; cella C29 popolazione; Regione/Prov. Aut. - cella E29; codice fiscale cella I29) resta visibile in rosso l allarme "ATTENZIONE DATI IDENTIFICATIVI DELL'ENTE INCOMPLETI". 7

PARTE PRIMA: Domande preliminari 1. Il Collegio si è espresso favorevolmente sul bilancio di esercizio? pag.4 1.1 Se NO, indicare le motivazioni. La prima domanda consente una rapida evidenziazione delle principali irregolarità emerse nell espletamento delle funzioni di controllo esercitate dal Collegio sindacale e concluse con un giudizio non favorevole sul bilancio di esercizio. La gamma di irregolarità che comportano giudizio negativo è piuttosto ampia, atteso che, come evidenziato anche dal punto 17 del documento redatto nel marzo 2009 dal Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili (allo scopo di delineare l attività del collegio sindacale delle ASL e delle Aziende Sanitarie Ospedaliere), il parere sul bilancio di esercizio si esprime sulla conformità ai modelli di rappresentazione contabile ed in ordine ai seguenti punti: - gestione dal punto di vista economico-finanziario; - regolarità e correttezza del sistema contabile; - corrispondenza tra scritture contabili e dati di bilancio; - osservanza dei principi contabili; - osservanza dei precetti normativi; - presenza di irregolarità contabili e finanziarie. La disamina delle risposte sul punto comporta la verifica, in sede istruttoria, dell osservanza da parte del Collegio sindacale degli obblighi informativi previsti dall art. 3-ter, comma 1, lett. D, del d.lgs. n. 502/1992. 2. Gravi irregolarità - Pag. 4 I quesiti della sezione 2 attengono alla verifica svolta dal Collegio in sede di controllo di regolarità amministrativa e contabile, nonché in sede di controllo continuativo sul bilancio. In particolare si richiede di segnalare le eventuali gravi irregolarità riscontate, con una dettagliata illustrazione delle stesse. Il questionario riflette una consolidata prassi civilistica, affidando al Collegio la valutazione della gravità della irregolarità e dell impatto che ne consegue a carico del bilancio. 8

Per grave irregolarità, deve intendersi quella che incide in maniera significativa sulla intelligibilità del bilancio e sul regolare svolgimento dell attività gestionale. La presenza di eventuali irregolarità valutate come gravi dal Collegio potrà comportare la necessità di approfondimenti da parte delle Sezioni regionali. 2.1 Il Collegio sindacale ha rilevato gravi irregolarità contabili, tali da incidere sulla veridicità e sull equilibrio del bilancio di esercizio e suggerito misure correttive non adottate dall azienda? pag.4 Al punto 2.1 il Collegio dovrà indicare le irregolarità che generano errori significativi sulla veridicità o sull equilibrio del bilancio e non quelli che non condizionano il giudizio sul risultato di esercizio presentato. La prassi professionale infatti considera significativi gli errori tali che una persona ragionevole cambierebbe il suo giudizio sul bilancio stesso se fosse a conoscenza della loro esistenza. Di norma l errore si può ritenere significativo se rivela la sua incidenza sul Patrimonio Netto, sul Risultato di Esercizio o sulla Situazione Patrimoniale dell Azienda. 2.2 Il Collegio sindacale ha rilevato gravi irregolarità nella tenuta delle scritture contabili o dei libri contabili? - pag.4 La domanda 2.2 ha riguardo al riscontro da parte del Collegio delle irregolarità dal punto di vista formale e sostanziale non solo nella gestione del bilancio, ma anche nella scrupolosa e completa tenuta dei libri contabili. 2.3. Il Collegio sindacale ha rilevato gravi irregolarità nell'ambito del controllo amministrativo degli atti? - pag.4 La domanda è intesa ad acquisire le risultanze di controllo sugli atti. Assume rilevanza con riguardo alla specificità del controllo del Collegio Sindacale degli Enti del Servizio Sanitario Nazionale. In quella sede dovrà rilevare l entità del fenomeno, non solo rapportato alla dimensione aziendale, ma anche come vulnus che l irregolarità comporta per i potenziali effetti di propagazione. 2.4. Quali misure sono state adottate dall Azienda per le irregolarità riscontrate? pag.4 La Sezione regionale analizzerà le soluzioni adottate e valuterà la loro adeguatezza nel merito, non solo con riferimento alle irregolarità amministrative ma anche alle soluzioni gestionali adottate, ovviamente nei limiti connaturati al tipo di controllo svolto (coerenza 9

con le direttive nazionali e regionali, rispetto dei principi di ragionevolezza, efficienza, efficacia ed economicità, ecc). 2.5. Nell'esame del bilancio il collegio sindacale ha tenuto conto delle osservazioni contenute nelle delibere della Sezione Regionale di controllo? - pag.4 Il quesito è inteso a verificare il recepimento delle indicazioni rivolte dalla sezione regionale nelle delibere. 3.L Azienda ha presentato il bilancio d esercizio per l anno 2013 in perdita di esercizio? - pag.5 La sezione 3 mira ad approfondire il tema delle perdite presenti in bilancio con riguardo alle relative modalità di copertura. La problematica relativa a detta copertura ha un duplice profilo, tenuto conto dell esigenza che essa trovi realizzazione nel medesimo esercizio nell aggregato regionale ai fini della rendicontazione ai tavoli di monitoraggio, ma anche con riferimento ai successivi esercizi nell ambito del bilancio dell azienda. 3.2. Specificare, nel caso di perdite dell esercizio 2013, se il Direttore generale ha rappresentato nella relazione sulla gestione le cause e indicato i provvedimenti adottati per il loro contenimento o per ricondurre in equilibrio la gestione aziendale. - pag.5 La domanda mira a verificare che esista una effettiva consapevolezza nei livelli gestionali, di controllo e politici, dell eventuale situazione di perdita attraverso l analisi di tutte le modalità in cui tale consapevolezza si deve esprimere. Al Collegio ed alla Sezione regionale viene in questo caso affidato il giudizio di coerenza tra quanto indicato per il bilancio della singola azienda rispetto a quanto invece risultante nel sistema regionale. 3.3. Come si è espresso il Collegio sindacale sulle modalità di copertura e sulla loro attendibilità? - Pag.5 Al Collegio viene richiesto di pronunciarsi sulla rigorosità delle previsioni in materia di copertura della perdita e sulla loro effettiva capacità di raggiungere l obiettivo. Si vuole verificare in particolare che le indicazioni sulla copertura della perdita non siano generiche (future alienazioni, futuri risparmi) ma siano concrete previsioni in grado di salvaguardare il patrimonio regionale. La Sezione regionale potrà svolgere approfondimenti per verificare l esistenza e la 10

dimensione di eventuali perdite pregresse che non trovino soluzione di copertura. 3.4. E stata preventivamente autorizzata da parte della Regione o Provincia autonoma la perdita d esercizio? - Pag.5 3.4.1. Se SI, indicare con quale provvedimento o modalità: (dato in migliaia di euro) pag.5 3.4.2. per quale importo (dato in euro): 3.4.3. indicare lo scostamento della perdita in caso di risultato peggiore rispetto alla perdita autorizzata (dato in euro): L inquadramento delle perdite nell ambito di una programmazione regionale è fatto conseguente alla logica dei tavoli di monitoraggio che si concentrano sul dato regionale anziché su quello aziendale. La Sezione potrà verificare tramite il Collegio la natura dell autorizzazione che, nelle diverse Regioni, assume forme differenziate. Non potranno essere considerate autorizzazione generici richiami alla possibilità della perdita o a situazioni di difficoltà economica. Inoltre, il meccanismo di autorizzazioni da parte della Regione deve corrispondere ad un effettiva capacità di copertura della perdita. 4. Nel caso in cui la Regione abbia istituito la GSA, il terzo certificatore. - Pag.5 4.1. ha verificato la regolare tenuta del libri contabili e della contabilità della GSA? - Pag.5 4.2. ha verificato la riconciliazione dei dati della GSA con le risultanze del bilancio finanziario della Regione? - Pag.5 4.3. ha effettuato le verifiche di cassa con l'istituto tesoriere? - Pag.5 4.4. ha verificato la coerenza dei dati inseriti nei modelli ministeriali di rilevazione dei conti con le risultanze della contabilità generale? - Pag.5 I quesiti mirano a verificare gli adempimenti imposti al terzo certificatore dall art 22 del decreto legislativo n.118/2011. In ipotesi di soluzione organizzativa e gestionale ex art. 19 del citato decreto, - cioè Gestione sanitaria accentrata la Regione deve individuare un responsabile regionale che certifichi con riferimento alla gestione sanitaria accentrata presso la Regione: 11