APPROVAZIONE SCENARI DI DANNO SISMICO DEL TERRITORIO LIGURE A SUPPORTO DEI PIANI DI EMERGENZA DI PROTEZIONE CIVILE

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APPROVAZIONE SCENARI DI DANNO SISMICO DEL TERRITORIO LIGURE A SUPPORTO DEI PIANI DI EMERGENZA DI PROTEZIONE CIVILE VISTA la legge 24.2.1992 n. 225 Istituzione del Servizio Nazionale della Protezione Civile e ss.mm.ii; VISTO il decreto legislativo 31/3/1998 n. 112 Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti locali, in attuazione del Capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59 ; VISTA la legge regionale 17.2.2000, n. 9 Adeguamento della disciplina e attribuzione agli enti locali delle funzioni amministrative in materia di protezione civile ed antincendio ; VISTA la legge del 9.11.2001 n. 401 di conversione del d.l. 7/07/2001 n. 343 in base alla quale il Presidente del Consiglio dei Ministri, tramite il Dipartimento della Protezione Civile, promuove e coordina le attività delle Amministrazioni centrali e periferiche dello Stato, delle Regioni, delle Province, dei Comuni, degli Enti pubblici nazionali e territoriali finalizzate alla tutela dell'integrità della vita, dei beni, degli insediamenti e dell'ambiente dai danni o dal pericolo di danni derivanti da calamità naturali, da catastrofi o da altri grandi eventi, che determinino situazioni di grave rischio; VISTA l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274 del 20 marzo 2003, e successive modifiche ed integrazioni, recante «Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per le costruzioni in zona sismica»; VISTO in particolare l art. 2 comma 4 della citata Ordinanza, con il quale si dispone che le regioni provvedano ad elaborare un piano temporale delle verifiche e ad individuare la tipologia degli edifici e delle opere infrastrutturali di interesse strategico che possono assumere rilievo durante gli eventi sismici per le finalità di protezione civile ovvero rilevanza in conseguenza di un eventuale collasso; VISTA l ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3362 del 8 luglio 2004 recante «Modalità di attivazione del Fondo per interventi straordinari della Presidenza del Consiglio dei Ministri, istituito ai sensi dell'art. 32-bis del decretolegge 30 settembre 2003, n. 269, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2003, n. 326.»; ATTESO che il territorio regionale ligure risulta soggetto al rischio sismico e che in proposito la deliberazione della Giunta regionale n. 530 del 16 maggio 2003 ha approvato la nuova classificazione sismica dei comuni della Regione Liguria apportando una evidente variazione del panorama sismico regionale, precedentemente riferito a soli 32 comuni, trasformando tutti i 235 comuni della regione in comuni a rischio sismico differenziato su tre classi di pericolosità a rischio decrescente da 2 a 4;

DATO ATTO che in collaborazione con il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile e la Università di Genova è stato possibile determinare gli elementi scientifico-tecnici necessari ai fini della conoscenza del comportamento sismico del territorio nonchè definire modelli di simulazione relativi al comportamento delle strutture edificate ai fini della previsione degli effetti di un sisma sul sistema sociale ligure; CONSIDERATO che la modellistica utilizzata, definita nell allegato 1, applica le migliori tecniche attualmente disponibili nel panorama scientifico nazionale ed internazionale e che, attraverso la stessa, è stato possibile delineare, su tutto il territorio ligure, gli scenari di danno sismico atteso, (allegato 2) che definiscono i territori comunali colpiti ed il livello di danneggiamento prodotto sugli stessi (crolli totali, parziali, edifici inagibili, vittime, ecc ); CONSIDERATO che gli scenari di danno sono stati delineati sulla base di situazioni elaborate a seguito di alcuni terremoti di progetto (eventi sismici di riferimento) effettivamente ipotizzabili in Liguria (intensità e localizzazione), secondo i contenuti di cui all allegato 1; DATO atto che le elaborazioni sono state effettuate per più eventi di riferimento opportunamente scelti per meglio rappresentare il quadro di rischio sismotettonico ligure e che, tra questi, appare utile evidenziare solo quelli che produrrebbero i maggiori effetti sul territorio comprese le sue strutture e i suoi cittadini e sugli assetti sociali e socioeconomici e precisamente: Evento sismico di riferimento A : Magnitudo 6.42; Lat. 43 49 55 ; Lon. 7 48 09 Evento sismico di riferimento B : Magnitudo 6.42; Lat. 44 23 13 ; Lon. 9 44 51 Evento sismico di riferimento C : Magnitudo 6.42; Lat. 44 28 17 ; Lon. 9 27 40 Evento sismico di riferimento D : Magnitudo 6.42; Lat. 44 06 26 ; Lon. 8 11 45 RILEVATO che dal quadro generale di massimo rischio sismico individuato dall allegato 2 risulta con evidenza che dallo stesso discendono tre linee operative, diversificate anche in ragione dei flussi stagionali di popolazione, finalizzate alla riduzione degli impatti provocati dal sisma e cioè: a) la definizione di processi strutturali di prevenzione; b) la definizione di procedure di pianificazione di emergenza finalizzate, anche attraverso opportuni piani comunali, a fornire la prima risposta organizzativa ed operativa sui luoghi terremotati; c) la pianificazione regionale e nazionale delle attività di soccorso e di ritorno alle normali condizioni di vita sui territori colpiti; CONSIDERATO che al comma 3 dell art.15 della Legge n. 225/92 si attribuisce al sindaco la competenza di autorità comunale di protezione civile; CONSIDERATO che all art. 6 della L.R. n. 9/2000 si dispone, tra l altro, che ai comuni spetti la competenza di predisporre o aggiornare i piani comunali di emergenza e di

individuare aree e siti rapidamente attrezzabili per il superamento della prima emergenza; DATO ATTO che: - relativamente al primo livello di pianificazione, ovvero quello delle prevenzione, la Regione Liguria in ragione del disposto della Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274/03 ha già operato il censimento e possiede i dati delle verifiche strutturali di tutti gli edifici strategici o di interesse strategico in Liguria di cui all elenco approvato con D.G.R. 1384/2003 e che per alcuni di essi risultano già disponibili i dati di verifica tecnico-strutturale finanziati dal Dipartimento nazionale della Protezione Civile; - relativamente al secondo livello di pianificazione i riscontri derivati dalle applicazione delle modellistiche di scenario di danno atteso parametrato su almeno n. 100 collassi di edifici e/o n. 10 morti o feriti gravi per comune, individuano nei comuni di Badalucco (IM), Bordighera (IM), Camporosso (IM), Castellaro (IM), Ceriana (IM), Dolceacqua (IM), Imperia, Ospedaletti (IM), Perinaldo (IM), Pompeiana (IM), Riva Ligure (IM), Sanremo (IM), Santo Stefano al Mare (IM), Taggia (IM), Vallecrosia (IM), Ventimiglia (IM), Alassio (SV), Albenga (SV), Balestrino (SV), Boissano (SV), Borghetto Santo Spirito (SV), Borgio Verezzi (SV), Ceriale (SV), Cisano sul Neva (SV), Finale Ligure (SV), Giustenice (SV), Laigueglia (SV), Loano (SV), Ortovero (SV), Pietra Ligure (SV), Savona, Toirano (SV), Vado Ligure (SV), Villanova d Albenga (SV), Zuccarello (SV), Borzonasca (GE), Chiavari (GE), Genova, Lavagna (GE), Mezzanego (GE), Ne (GE), Rezzoaglio (GE), Santo Stefano d Aveto (GE), Rapallo (GE), Sestri Levante (GE), La Spezia, Sesta Godano (SP), Varese Ligure (SP), i possibili maggiori effetti dei terremoti attesi e pertanto risulta indispensabile ed urgente che le rispettive Amministrazioni, con il supporto regionale ed in stretta relazione organizzativa con le Amministrazioni provinciali e le Prefetture competenti per territorio, definiscano, entro un anno dalla notifica del presente atto, i piani di emergenza comunale e provinciale per assicurare la massima efficacia dei soccorsi nelle aree di crisi ed a favore della popolazione coinvolta; - relativamente al terzo livello la Struttura regionale di Protezione Civile ed Emergenza, oltre a proseguire nelle attività tecnico-scientifiche volte a meglio definire il quadro di insieme del rischio sismico in Liguria ed a completare le attività disposte dalla Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri 3362/04 per gli edifici strategici e di interesse strategico, proporrà, nel quadro delle collaborazioni istituzionali normate dalle leggi nazionali e regionali di comparto, linee di pianificazione operativa di livello regionale e nazionale indirizzate alla gestione degli eventi attesi in una visione di intervento globale per il soccorso, anche sanitario, e per il ritorno alle normali condizioni di vita sui territori colpiti; RITENUTO, pertanto, necessario approvare gli scenari di danno sismico temuto, di cui allegato 2, tenuto conto che lo stesso è stato elaborato sulla base dei nuovi livelli scientifici-tecnici attualmente disponibili, di cui allegato 1, ed avviare un attività il cui obbiettivo sia l individuazione e la definizione delle procedure più idonee ed efficaci per assicurare una tempestiva gestione degli eventi attesi in una visione di intervento globale per il soccorso, anche sanitario, e per il ritorno alle

normali condizioni di vita sui territori colpiti coinvolgendo altresì le amministrazioni comunali interessate; SU PROPOSTA dell Assessore incaricato alla Protezione civile DELIBERA per tutto quanto in premessa specificato che si intende integralmente richiamato a) di approvare, sulla base degli elementi realizzati congiuntamente dalla Struttura regionale di Protezione Civile ed Emergenza, dal Dipartimento nazionale della Protezione Civile e dalla Università di Genova, l allegato 1, considerato parte integrante e sostanziale del presente atto, con il quale si individua la modellistica utilizzata per la determinazione degli Scenari di danno sismico del territorio ligure a supporto dei piani di emergenza di protezione civile ed i terremoti di progetto (eventi sismici di riferimento) di seguito elencati considerandoli il massimo livello atteso sulla base delle documentazioni scientifiche ad oggi disponibili: Evento sismico di riferimento A : Magnitudo 6.42; Lat. 43 49 55 ; Lon. 7 48 09 Evento sismico di riferimento B : Magnitudo 6.42; Lat. 44 23 13 ; Lon. 9 44 51 Evento sismico di riferimento C : Magnitudo 6.42; Lat. 44 28 17 ; Lon. 9 27 40 Evento sismico di riferimento D : Magnitudo 6.42; Lat. 44 06 26 ; Lon. 8 11 45 b) di approvare l allegato 2, considerato parte integrante e sostanziale del presente atto, contenente i tabulati e le cartografie relativi agli scenari di danno sismico che producono i maggiori danni in Liguria associati ai terremoti di progetto definiti alla lettera a) del dispositivo del presente atto, individuando altresì, per ogni area presa in considerazione, i comuni interessati, il loro grado di danno presunto atteso e per ognuno di essi i riscontri numerici di crolli, senzatetto, morti e feriti gravi; c) di stabilire che i comuni di Badalucco (IM), Bordighera (IM), Camporosso (IM), Castellaro (IM), Ceriana (IM), Dolceacqua (IM), Imperia, Ospedaletti (IM), Perinaldo (IM), Pompeiana (IM), Riva Ligure (IM), Sanremo (IM), Santo Stefano al Mare (IM), Taggia (IM), Vallecrosia (IM), Ventimiglia (IM), Alassio (SV), Albenga (SV), Balestrino (SV), Boissano (SV), Borghetto Santo Spirito (SV), Borgio Verezzi (SV), Ceriale (SV), Cisano sul Neva (SV), Finale Ligure (SV), Giustenice (SV), Laigueglia (SV), Loano (SV), Ortovero (SV), Pietra Ligure (SV), Savona, Toirano (SV), Vado Ligure (SV), Villanova d Albenga (SV), Zuccarello (SV), Borzonasca (GE), Chiavari (GE), Genova, Lavagna (GE), Mezzanego (GE), Ne (GE), Rezzoaglio (GE), Santo Stefano d Aveto (GE), Rapallo (GE), Sestri Levante (GE), La Spezia, Sesta Godano (SP), Varese

Ligure (SP), individuati nelle mappe areali di maggiore rischio sismico regionale, provvedano alla redazione, entro un anno dalla notifica del presente atto, della pianificazione di emergenza comunale per il rischio sismico rapportandosi organizzativamente con le Amministrazioni provinciali e le Prefetture per assicurare la massima efficacia dei soccorsi in caso di evento; d) di impegnare la Struttura regionale di Protezione Civile ed Emergenza nella definizione delle linee di pianificazione operativa di livello regionale, in relazione con il Dipartimento nazionale della Protezione Civile, indirizzate alla gestione degli eventi attesi in una visione di intervento globale per il soccorso, anche sanitario, e per il ritorno alle normali condizioni di vita sui territori colpiti; e) di trasmettere il presente atto agli enti locali interessati ed alle amministrazioni provinciali della Liguria; f) di disporre la pubblicazione, omessi gli allegati, della presente deliberazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Liguria; g) di pubblicare altresì il presente atto sul portale telematico della Regione Liguria dal giorno successivo alla data di approvazione del presente provvedimento. Avverso il presente provvedimento è possibile proporre ricorso giurisdizionale al T.A.R. entro sessanta giorni, o, alternativamente, ricorso amministrativo straordinario al Presidente della Repubblica entro centoventi giorni dalla notifica, comunicazione o pubblicazione dello stesso.