Volando sul dorso di un oca bianca Composizioni ispirate a Selma Lagerlof, Il viaggio meraviglioso di Nils Holgersson, Arnoldo Mondadori
Io sono stato trasformato in un piccolo gnomo, sono salito su un oca bianca e sono riuscito a rimanere in equilibrio su di lei. Soffrivo per la paura, ma dopo l ho superata. L oca ora mi sta portando verso Brunico. Vedo il bosco pieno di neve, la scuola, il cortile pieno di neve. Adesso sto vedendo la mia casa, là c è mia sorella che mi ha visto e vuole salire sull oca. Dico all oca di andare più in alto, così mia sorella non può salire. L oca lo fa e adesso mi porta in un altro posto verso il lavoro di mio papà, perché voglio salutarlo: vedo tante auto e tante case, dico all oca di farmi scendere per salutarlo e le dico: Ciao cara oca, grazie!. Poi torno a casa a piedi dopo aver salutato il mio papà e forse un giorno ci rivedremo. Raffael
Io ero sul dorso di un oca bianca. Mi tenevo ben stretta alle penne ed alle piume in modo da non cadere. Ero in preda alle vertigini, non sapevo nemmeno se volavo in alto o in basso. L oca mi portò in un paese che si chiama Brunico. Dall alto vedevo tanti tetti bianchi ricoperti di neve. Gli alberi erano spogli e le poche foglie ricoperte di neve. Ho visto i bambini che giocavano a palle di neve ed altri che facevano un pupazzo. La scuola e l ospedale risaltavano più di tutto il resto di Brunico. Poi l oca mi portò davanti a casa mia e vidi mia mamma che puliva la stanza, il papà che guardava la TV, mio fratello che giocava alla Playstation. Mia sorella guardava fuori dalla finestra e quando mi vide disse: Ma cosa ci fai su quell uccello così grande! Poi l oca mi portò a terra e se ne andò verso sude, ma prima io le dissi: Ciao, buon viaggio! Saluta i posti più caldi. E sono ritornata a casa. Rudina
Adesso mi sto avvicinando a Brunico; vedo la mia casa con la neve bianca. L oca chiede: Cosa sono quelle cose verdi?, e la sua compagna risponde: Sono campi e prati. Viene poi un vento forte che entra negli occhi dell oca e lei mi domanda: Stai bene? Come vedi da quassù? Non tanto bene rispondo. Lei mi porta sempre in luoghi molto belli e carini. Un giorno mi ha portato addirittura in Africa, dove ho visto molti animali belli. C è un animale spaventoso che si chiama leone e, anche se lo vedevo dall alto, avevo già paura, perché il leone corre molto veloce. In Africa mi sono divertita e mi è piaciuto tanto vedere gli animali. Ora stiamo volando verso Gardaland e comincio già a vedere giochi bellissimi. C è anche un trenino che gira. La famiglia delle oche è meravigliosa; anch io vorrei essere un oca. Mehak
Sono saltata in groppa ad un oca bianca. Sono già a Brunico, vedo i tetti coperti di neve, le strade con tante macchine colorate. Ma dove mi sta portando? Fermati!, le dico. Ho capito! Mi stai portando al Kronplatz. Ma che freddo che fa!. Poi aggiungo: Per favore, mi porti alla mia scuola?. Così lei si è avvicinata al tetto della scuola. Ho visto la finestra della mia classe. Le chiedo: Andiamo a vedere i prati?. Con le sue ali battenti volava veloce: mi ronzavano le orecchie e mi svolazzavano i capelli. Silvia
Io sono salita sull oca e sto volando sopra Brunico. Vedo dall alto i tetti di colore rosso, nero, rosso scuro e marrone. Sto volando sopra alla mia casa e vedo dalla finestra la mia mamma che prepara la pizza. Dopo vedo il mio papà che sgrida mio fratello. Poi giro di nuovo, sempre in volo, e vado verso la scuola. Così vedo tutto Brunico: sono felice per aver fatto un giro con l oca bianca. Verso sera mi fa scendere e vola via. Io la saluto con amore. Arrabia
Un giorno sono salita sul dorso di un oca bianca del Nord, che stava per partire perché era arrivato il freddo inverno. Aveva cominciato a volare e per fortuna che non soffrivo di vertigini: eravamo così in alto!!! Volando siamo arrivati sopra ad un paesino di una città chiamata Brunico. L oca stava volando verso il castello ed era bellissimo guardarlo dall alto. Subito dopo c era il bosco, dove dall alto avevo visto una casa di legno piccola piccola. L oca stava volando verso la mia casa: lì sul tetto ho visto la mia gattina, così ho chiesto all oca: Oca puoi farmi un piacere? Potresti fare un giretto intorno alla mia casa per vedere mia madre?. L oca mi ha accontentato, si è avvicinata al tetto ed io ho fatto una piccola carezza alla mia gatta. La sensazione di stare sull oca era così bella che mi veniva da piangere. Mi tremavano le orecchie e gli occhi mi bruciavano. L aria fischiava dentro le orecchie così forte da tapparle. Dopo un po mi è venuta l aria sulla schiena come se mi frustasse. L oca ha continuato a girare e mi ha portato sopra la scuola. Lì ho visto i miei compagni che si preoccupavano per me, perché non ero a scuola. Dopo un po l oca cominciò a volare veloce ed io le dissi: Vai piano oca, ti prego!. L oca mi aveva promesso che mi avrebbe portato in un posto che mi sarebbe piaciuto moltissimo. Così, dato che era estate, mi portò alla piscina di Bressanone! Aleksandra
Io sono una bambina e un diavoletto mi ha trasformato in una gnoma. È stato un giorno d inverno con la neve, ero appena uscita da scuola e mentre stavo tornando a casa un oca bianca mi ha chiesto: Vuoi venire in giro per il cielo con me?, ed io risposi di sì. Che cosa provi a stare sopra di me? chiese l oca. Ed io risposi: L aria soffia così forte che mi frusta la schiena, come se mi stesse facendo un massaggio. Quando siamo passati sopra casa mia ho visto i miei fratelli che giocavano con la mia mamma. Un giorno una fata mi chiese: Vuoi ridiventare una bambina normale e riabbracciare la tua mamma?. Ed io risposi: Sì, però prima voglio salutare la mia amica oca bianca. Sabrina
Io sono una gnomina ed ho un oca bianca. La mia oca non è come tutte le altre, è molto grande ed ha ali con attaccate delle piume bianche morbidissime, ma anche molto robuste. Lei mi porta sempre in posti diversi, dove non sono mai stata e insieme ci divertiamo un sacco. Girando intorno a questa città ho visto molte case, i laghetti ghiacciati e mi è venuta voglia di pattinare; ho visto dei bambini che stavano pattinando ed erano proprio come le bollicine. Un giorno mi ha portato in un paese molto caldo sopra ad una montagna: era così bello che non mi è andato più via dalla mente! Poi siamo ritornati a casa ed ero così stanca che non avevo neanche voglia di giocare con le mie sorelle. Volare con la mia oca bianca è stato bellissimo! Nadia
Come per magia quel giorno sono diventata piccola piccola come uno gnomo. Dato che ero così piccola sono salita sul dorso di un oca bianca, che stava mangiando il suo pranzo. L oca si è alzata in volo e siamo andati a vedere il centro storico di Brunico. L aria mi fischiava addosso e mi frustava, le ali dell oca battevano forte, mi bruciavano gli occhi, le orecchie ronzavano, i capelli erano spettinati, l aria mi tirava su le maniche della maglietta. Era molto bello stare sull oca. Abbiamo visto la scuola con le maestre che stavano lavorando, abbiamo visto anche una grandissima macchia verde: erano tanti alberi. Poi l oca mi ha portato davanti alla mia casa e ho visto mia sorella che faceva i compiti, mio fratello che giocava con la Playstation, la mamma che era affacciata alla finestra e vedendomi ha esclamato: Cosa ci fai su quel grande uccello! Scendi subito giù!. L ha detto con voce invidiosa. Allora io le ho risposto: Ciao, sei invidiosa, vero?. Poi però ho detto all oca: Per piacere, fammi scendere, perché la mia famiglia mi sta aspettando, e lei ha risposto: Certamente!. Allora sono scesa, felice di tutto quello che l oca mi ha fatto vedere. Chiara
Un giorno per magia sono diventato piccolo come uno gnomo, sono salito sul dorso di un oca bianca e mi sono aggrappato a lei che stava per spiccare il volo. L oca mi ha portato a Brunico: ho visto i tetti delle case, il mercato natalizio. Poi mi ha portato sopra il castello ed ho ammirato gli alberi intorno alle torri. Sopra l oca ero in preda alle vertigini, avevo il mal di pancia, mi girava la testa e mi ronzavano le orecchie. Dodici oche mi volavano attorno, agitavano le ali e schiamazzavano. Le loro ali battevano forte e sibilavano. Dopo quel giro l oca mi ha riportato a casa e ci siamo salutati. Filippo
Mentre volo sull oca bianca, vado sempre più in alto. Sotto di me vedo tante cose e mi piace tanto. A volte passo da casa mia, altre volte da scuola. Incontro le maestre ed i bambini. Quando vedo le maestre raccolgo dei fiori e li appoggio sui loro davanzali Michela
Un oca bianca mi ha fatto fare il giro di tutto Brunico. Io ho guardato dentro alle case, poi ho fatto un giro in casa mia, sono andato a vedere il campo sportivo, ho visto i tetti pieni di neve. Poi ci siamo abbassati sempre di più e infine ho visto l erba. Christian
Io stavo giocando con le mie amiche e d improvviso ho visto un oca bianca che mi ha portato via a vedere il suo mondo. Era così bello! Lei non aveva mai freddo, perché aveva le piume e volava muovendo le ali, perché per la loro vita è importante volare. Io ero sul dorso dell oca e mi tenevo forte perché potevo cadere. Poi le ho detto: Voglio tornare a casa. Lei mi ha portato subito verso casa ed io osservavo dall alto le case e il bosco. Arrivata a casa ho visto mio fratello alla finestra che mi salutava. Mi sono divertita tanto con l oca bianca che non lo dimenticherò mai! Smeet