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INFORMA Newsletter della Confederazione Italiana Agricoltori dell Umbria Via Mario Angeloni, 1 06125 Perugia Tel: 075.7971056, 075.5002953 Fax: 075.5002956 e-mail: umbria@cia.it - web: www.ciaumbria.it L AGRICOLTURA A DIFESA DEL SUOLO IL CONVEGNO NAZIONALE DI ORVIETO CONFERMA IL RUOLO INSOSTITUIBILE DEGLI AGRICOLTORI. SCANAVINO: NO A CEMENTIFICAZIONE SELVAGGIA Frane, alluvioni, smottamenti e piene. L'Italia ha il triste primato in Europa di Paese a maggior rischio idrogeologico, un "pericolo" che coinvolge quasi il 10 per cento della superficie nazionale e riguarda ben 6.633 comuni, ovvero l'82 per cento del totale. Eppure, a dispetto di questa altissima criticità, solo ora si comincia a lavorare su una vera politica di difesa del suolo. Che però, per essere efficace, deve finalmente riconoscere il ruolo degli agricoltori come "manutentori" del Paese. Perché, per prevenire il dissesto idrogeologico dei territori, la soluzione migliore è coltivarli. E' quanto è emerso dal convegno nazionale della Confederazione italiana agricoltori, mercoledì 18 febbraio ad Orvieto presso il Palazzo dei Congressi, sul tema "L'impegno degli agricoltori contro il dissesto idrogeologico". Per evitare il ripetersi di continue emergenze maltempo, purtroppo troppe volte con risvolti tragici, ma anche per una questione economica, è sempre più evidente che il territorio italiano deve essere "messo in sicurezza" senza ulteriori indugi da parte della politica -ha sottolineato la Cia. Non prevenire, infatti, è già costato al Paese 22 miliardi di euro negli ultimi vent'anni, solo per riparare i danni causati da frane e alluvioni. Diventa chiaro, quindi, che tocca 1

invertire la rotta e, invece di gestire le conseguenze drammatiche del dissesto idrogeologico, investire sulla prevenzione e mettere in campo azioni organiche di tutela e conservazione del suolo. In questo senso, il ruolo degli agricoltori è fondamentale. I terreni coltivati, infatti, insieme a quelli boschivi, giocano un ruolo essenziale per stabilizzare e consolidare i versanti e per trattenere le sponde dei fiumi, grazie anche alla capacità di assorbimento e di riduzione dei tempi di corrivazione, aiutando così a scongiurare frane e cedimenti del terreno. Ogni forma di coltivazione obbliga a un corretto regime delle acque e questo comporta una sensibile diminuzione dell'esposizione dei versanti al rischio di smottamenti e dei fondovalle al pericolo di allagamenti. Purtroppo però, la cementificazione costante e non sempre regolamentata ha già cancellato negli ultimi vent'anni oltre 2 milioni di ettari di terreno agricolo a ritmi vertiginosi (oltre 11 ettari l'ora, quasi 2.000 a settimana e oltre 8.000 al mese) e questo processo molto spesso non è neppure stato accompagnato da un adeguamento della rete di scolo delle acque -ha ricordato la Cia-. Si è lasciato spazio all'incuria, al degrado, all'abbandono da parte degli agricoltori, la cui opera di presidio e di manutenzione è invece prioritaria, soprattutto nelle aree marginali di collina e di montagna. Per questo ora bisogna fare un deciso passo avanti -è l'appello lanciato nel corso del convegno-. Servono nuove e adeguate politiche di prevenzione del territorio, a partire dalla legge per il contenimento del consumo di suolo, a cui affiancare una puntuale azione di vigilanza e controllo delle situazioni a rischio che deve coinvolgere gli operatori agricoli. "Gli agricoltori -ha detto il presidente nazionale della Cia, Dino Scanavino- devono esercitare un ruolo di primo piano nella difficile impresa di tutela del territorio. Gli strumenti esistono e si attuano tramite le convenzioni tra le amministrazioni locali e le imprese agricole, che in un'ottica di sussidiarietà possono esprimere multifunzionalità e pluriattività". Secondo Scanavino, insomma, "occorre porre immediato riparo e lavorare in tempi veloci per costruire un sistema ambientale realmente sostenibile, valorizzando il ruolo essenziale dell'agricoltura quale volano di riequilibrio territoriale, produttivo e sociale". I lavori dell'iniziativa di Orvieto sono stati aperti dal sindaco Giuseppe Germani e dal presidente di Cia Umbria Domenico Brugnoni. Sono intervenuti, tra gli altri, il presidente della commissione Agricoltura della Camera Luca Sani, il responsabile scientifico di Legambiente Giorgio Zampetti, il responsabile Segreteria tecnica Progetto Iffi (Inventario dei fenomeni franosi in Italia) dell'ispra, il vicepresidente dell'anbi Donato Distefano e il presidente del Ceja Matteo Bartolini. Ha moderato l'incontro il direttore del Corriere dell'umbria Anna Mossuto. 2

BIODIVERSITA DALLA ZOOTECNIA LA BIODIVERSITA DELLE FILIERE ZOOTECNICHE OPPORTUNITA PER AGRICOLTURA E AMBIENTE Bisogna recuperare e valorizzare la biodiversità, animale e vegetale, perché la forza dell agricoltura italiana è proprio nella sua tipicità locale. E questo il messaggio lanciato dalla Cia al convegno nazionale organizzato il 17 febbraio a Urbino dal titolo La biodiversità per le filiere zootecniche dell Appennino. Nel mondo la biodiversità si sta lentamente riducendo: solo in Italia sono a rischio di estinzione, ad esempio, oltre 2mila varietà tra animali e vegetali. Negli ultimi cinquant'anni sono sparite almeno ottanta razze tra bovini, caprini, ovini, suini ed equini. Molte razze antiche e varietà locali sono in pericolo perché soppiantate dalle varietà più produttive adatte ai sistemi di allevamento e coltivazione intensivi e alle regole del mercato globale. Ma la scomparsa di una varietà o di una razza è una perdita per l'intero territorio, poiché significa la fine di un pezzo di storia, della nostra cultura, della nostra memoria. Per questo oggi custodire e portare a produzione una pianta rara, così come tornare ad allevare un animale autoctono, vuol dire salvare un patrimonio economico ma anche ambientale, sociale e culturale straordinario. La nostra forza è nella differenziazione, nelle tipicità, nei saperi -ha detto il presidente nazionale della Cia, Dino Scanavino-. Un'agricoltura italiana omologata e concentrata su pochi prodotti muore' nella sfida dei mercati e della globalizzazione. UMA, SI PUO AVERE IL 50% DEL 2014 LA REGIONE UMBRIA HA RECEPITO IL DM 454/2001. RESTA L OBBLIGO DELLA DOMANDA ENTRO IL 30/6. La Regione Umbria, con Determinazione dirigenziale n 403 del 4 febbraio 2015, ha previsto la possibilità che alle Ditte UMA richiedenti il carburante agricolo agevolato ai sensi del Decreto ministeriale n. 454 del 2001, possa essere assegnato, in via provvisoria, un quantitativo pari ad un valore massimo del 50 per cento di quanto concesso nel 2014. La concessione provvisoria, attivabile tramite la procedura informatizzata SIGPA, presuppone l impegno, da parte della Ditta UMA richiedente, a presentare la regolare domanda di assegnazione, sempre utilizzando la procedura SIGPA, entro il 30 giugno 2015. 3

IMU,PROSEGUE LA MOBILITAZIONE LA COMMISSIONE FINANZE DEL SENATO: SI PAGHI ENTRO IL 31 MARZO SENZA ALCUNA SANZIONE Continuano in tutta Italia le iniziative promosse da Cia e Agrinsieme per spingere l esecutivo a un azione di revisione sostanziale sull Imu agricola. Per questo la Cia proseguirà con iniziative al Sud, al Centro e nel Nord Italia, sollecitando il governo a rivedere le storture attuali del provvedimento per evitare che gli agricoltori debbano pagare un imposta che non rispetta i principi di sostenibilità, equità e ragionevolezza. Intanto, nei giorni scorsi la Commissione Finanze del Senato ha approvato all unanimità un emendamento al decreto legge sull Imu che consente di pagare entro il 31 marzo senza interessi e sanzioni e che stabilisce il diritto del contribuente a richiedere il rimborso qualora, successivamente al versamento, il Comune fosse risultato esente con la nuova classificazione. AGRICOLTORE ATTIVO, NO DELLA CIA AL DM NEL DECRETO SULLA NUOVA PAC LA CONFERENZA STATO-REGIONI LIMITA DECISIONI GIA PRESE La Conferenza Stato-Regioni ha dato il via libera al Decreto Ministeriale di applicazione dei pagamenti diretti Pac per il 2015. Il Decreto doveva definire le norme applicative di quanto deciso dall Italia e notificato a Bruxelles il 1 agosto 2014. Ma in realtà su due aspetti fondamentali va al di là di questo e introduce in modo retroattivo delle forti restrizioni alle decisioni prese lo scorso anno. Infatti sui premi accoppiati per il latte introduce un criterio restrittivo inaccettabile che penalizza soprattutto gli allevamenti di montagna. L altra restrizione retroattiva riguarda l agricoltore attivo : il DM prevede che tutte le partite Iva attivate in campo agricolo dopo il 1 agosto 2014, devono dimostrare di rispettare le condizioni dell art.13 del Reg. Ue 639/2014, cioè che l attività agricola non sia insignificante. Questa nuova versione modifica in modo significativo i deliberati precedenti e crea pesanti oneri burocratici, perché comporta, per gli agricoltori che ricadono in questa condizione, la verifica dei redditi agricoli ed extraagricoli. Peraltro, i criteri per definire che l attività agricola sia insignificante non sono del tutto definiti dai regolamenti comunitari e quindi permangono margini di incertezza. La Cia si oppone fortemente a queste misure e ha avviato una verifica, anche in ambito Agrinsieme, per analizzare la possibilità di un ricorso in sede comunitaria. 4

MILLEPROROGHE, NOVITA POSITIVE LA CAMERA HA ACCOLTO ALCUNE DISPOSIZIONI PER L AGRICOLTURA SOLLECITATE DALLA CIA Via libera della Camera al Milleproroghe. Accolte importanti disposizioni per il mondo agricolo. Il Decreto è stato definitivamente approvato con fiducia alla Camera. Ora passa al Senato, dov è prevedibile che il dibattito e la conseguente approvazione saranno ben più rapidi che a Montecitorio. Nel provvedimento sono contenute due importanti disposizioni per il settore primario, oggetto di proposta di emendamento da parte della Cia nell ambito dell iniziativa di Agrinsieme: da un lato la proroga per la revisione delle macchine agricole spostata al 31 dicembre 2015 e dall altro la proroga per il pagamento dei debiti fiscali al luglio 2015. Si tratta di un risultato significativo dell iniziativa confederale, che offre l occasione di affrontare le scadenze di merito con più tempo e possibilità di azione per le imprese agricole. IVA SUL PELLET, PETIZIONE DI AIEL PETIZIONE ONLINE PER CHIEDERE DI SOPPRIMERE L AUMENTO IVA SUL PELLET DECISO DAL GOVERNO AIEL - Associazione Italiana Energie Agroforestali - ha attivato una petizione online per chiedere ufficialmente al Governo italiano la soppressione dei commi 711 e 712 della Legge di Stabilità, relativi all'aumento dell'iva sul pellet. L'obiettivo è di arrivare a 50.000 firme per poter organizzare una conferenza stampa a Roma e presentare il risultato raggiunto. Per far questo c è bisogno dell'aiuto e della collaborazione di tutti gli operatori della filiera. Per saperne di più: https://www.change.org/p/aiel-no-aumento-ivapellet?recruiter=198774316&utm_source=share_petition&utm_medium=email&utm_ca mpaign=share_email_responsive Firmate subito e fate girare la voce! 5

COME RISCARLDARSI CON IL LEGNO REGIONE UMBRIA E AIEL NE PARLERANNO IL 26 E 27 FEBBRAIO A TERNI ED A PERUGIA Puntare con decisione sul risparmio energetico rispettando l'ambiente e migliorando il reddito degli imprenditori del settore. E' questo, in sintesi, l'obiettivo che Regione Umbria e l'aiel l'associazione Italiana Energie Agroforestali promossa dalla Confederazione italiana agricoltori intendono raggiungere con i due incontri pubblici che si terranno il primo a Terni, nella sede di Arpa Umbria in Via Dalla Chiesa 32, giovedì 26 febbraio dalle 17 alle 18,30 ed il secondo a Perugia, nella Sala Fondazione S. Anna in Viale Roma 15, venerdì 27 febbraio sempre dalle 17,30 alle 19. I due appuntamenti, rivolti a tutta la cittadinanza, rientrano nell'ambito delle azioni previste dal protocollo recentemente sottoscritto da Regione ed Aiel per divulgare ed incentivare l'utilizzo di energia alternativa in Umbria e sono organizzati in stretta collaborazione con le Amministrazioni comunali di Terni e di Perugia. Nel corso dei due incontri sarà presentata e diffusa una guida pratica sul corretto utilizzo di caldaie e apparecchi domestici a biomasse legnose, in linea con le misure del Piano Regionale della qualità dell'aria. Anche il Governo, con il Decreto-legge Milleproroghe, ha rinnovato l'attenzione nei confronti delle problematiche connesse alla produzione di energia da fonti rinnovabili prorogando per il 2015 i relativi benefìci fiscali. Esistono, pertanto, condizioni favorevoli per diffondere intelligentemente le agroenergie anche in Umbria. Ai due incontri parteciperanno: Silvano Rometti, assessore regionale all'ambiente; Domenico Brugnoni, presidente di Aiel e di Cia Umbria; Marino Berton, direttore generale di Aiel e Dario Ridolfi di Aiel. All'incontro di Terni sono previsti, inoltre, gli interventi dell assessore comunale all Ambiente Emilio Giacchetti e di Monica Angelucci di Arpa Umbria, mentre a quello di Perugia interverranno l Energy Manager del Comune Daniele Volpi ed il direttore tecnico di Arpa Umbria Giancarlo Marchetti. 6

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