D.L. IRPEF: CHI CI GUADAGNA E CHI CI PERDE

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Transcript:

a cura del Gruppo Parlamentare della Camera dei Deputati Il Popolo della Libertà Berlusconi Presidente Forza Italia 660 D.L. IRPEF: CHI CI GUADAGNA E 22 aprile 2014

2 A partire dal prossimo mese di maggio la busta paga degli italiani con redditi inferiori ai 25.000 euro lordi dovrebbe essere più consistente; Ma non è tutto oro quel che luccica. Vediamo realmente chi ci guadagna e chi di perde.

3 CHI CI GUADAGNA Famiglie A. Lavoratori dipendenti con redditi tra 8.000 e 15.500 euro lordi annui (circa 4 milioni di persone): potranno contare su un aumento mensile tra 40 ed 78 euro; B. Lavoratori dipendenti con redditi tra 16.000 ed 24.000 euro lordi annui (circa 6 milioni di persone): potranno contare su un aumento mensile di 80 euro.

4 CHI CI GUADAGNA Imprese Ricevono liquidità per 8 miliardi di euro con il pagamento dei debiti della Pubblica amministrazione. Imprese/Autonomi/ Banche 2,6 miliardi di euro dal taglio del 10% dell aliquota Irap, ma attenzione: a partire dal 2015.

5 Risparmiatori L aumento della tassazione sulle rendite finanziarie dal 20% al 26%, pur escludendo i titoli di Stato, avrà effetti negativi anche sugli interessi sui depositi giacenti presso conti correnti bancari e postali, tornando a sfiorare quel 27% (sceso al 20% grazie al governo Berlusconi).

6 Proprietari di casa La Tasi rappresenta un netto aumento della tassazione per chi non beneficia degli sgravi Irpef. Ma non va certo meglio ai beneficiari delle detrazioni: con l aumento della Tasi lo sconto Irpef di Renzi potrà ridursi fino al 42% (studio CGIA Mestre). Incapienti e autonomi con partite Iva: non considerati nel D.L. Irpef.

7 Imprese Se i pagamenti dei debiti della Pubblica amministrazione e i tagli dell Irap dal 2015 sono interventi che agiscono a vantaggio delle imprese, queste devono anche fare i conti con: A. la rata unica sulla rivalutazione dei beni di impresa stimata in oltre 600 milioni di euro, da corrispondere entro metà giugno 2014 (non più in 3 rate annuali di pari importo); B. il taglio delle agevolazioni e dei regimi fiscali agevolati stimato in 1 miliardo di euro.

8 Settore agricolo l tagli delle agevolazioni e dei regimi fiscali agevolati colpiscono duramente le imprese agricole. Per arrivare al miliardo previsto di riduzione delle agevolazioni fiscali, il governo ha tagliato le esenzioni ai comuni dalla tassa sulla revisione Imu dei terreni (comuni di montagna o collina, o comuni svantaggiati) per un totale di 400 milioni di euro (40%).

9 Banche Per gli istituti di credito si profila una vera e propria stangata, che ribalteranno sui clienti e sul costo del credito, e che porterà ad un ulteriore stretta del credit crunch e ad un aumento della disoccupazione degli impiegati nel settore bancario, a causa: A. dell aumento dell aliquota sulla rivalutazione delle quote della Banca d Italia al 26% (inizialmente prevista tra il 12% ed il 20%), per un gettito complessivo di 1,8 miliardi di euro (contro i 900 milioni inizialmente previsti), da corrispondere entro metà giugno 2014 (non più in 3 rate annuali di pari importo); B. del taglio progressivo delle commissioni che oggi lo Stato versa agli istituti di credito per la loro attività di riscossione dei versamenti tributari.

10 Magistratura Estensione del tetto dei compensi per i dirigenti della Pubblica amministrazione a 240.000 euro lordi anche ai giudici. Fruitori di servizi di Colf e badanti I datori di lavoro, ovvero tutti coloro che assumono un collaboratore domestico, dovranno agire da sostituto di imposta anticipando i soldi ai propri dipendenti, salvo poi portare in compensazione i contributi da versare ogni trimestre all Inps.

11 Tutte le famiglie, in particolare chi non beneficia degli sgravi Irpef (pensionati, incapienti, autonomi con partita Iva, redditi oltre i 25.000 euro lordi annui) dovranno fare i conti con maggiori spese dovute a: a) aumento dell aliquota Iva dal 21% al 22% avvenuto ad ottobre 2013; b) aumento delle addizionali comunali e regionali; c) aumento delle accise sui carburanti; d) aumento dell imposta di bollo sul dossier titoli; e) aumento della tassazione sul risparmio; f) Imu e aumento dell aliquota sulla tassa sui servizi indivisibili (Tasi).