INCIDENTI STRADALI IN PROVINCIA DI BRESCIA

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PROVINCIA DI BRESCIA UFFICIO STATISTICA INCIDENTI STRADALI IN PROVINCIA DI BRESCIA (2003 2004 2005) Agosto 2008

L automobile ( ) è anche una casa, ma eccezionale, è una sfera chiusa di intimità ( ) capace di una intensa libertà formale, di una vertiginosa funzionalità. L intimità della casa è l involuzione nei rapporti domestici e abitudinari. L intimità dell automobile è un metabolismo accelerato del tempo e dello spazio, e contemporaneamente il luogo possibile dell incidente in cui culmina nella casualità, la possibilità forse mai realizzata ma sempre immaginata, sempre involontariamente assunta a priori, quell intimità con se stessi, quella libertà formale che mai è tanto bella quanto nella morte. Si realizza quindi un compromesso straordinario: essere in casa propria e sempre più lontani da casa. L automobile diventa dunque centro di una nuova soggettività, di cui non esiste circonferenza, mentre la soggettività del mondo domestico è circoscritta. Nessun oggetto, gadget, o apparecchio della vita quotidiana offre una sublimazione, una trasfigurazione di questo tipo. 1 INTRODUZIONE Recentemente l Istat ha rilasciato la revisione della serie storica degli incidenti stradali in Italia con dettaglio provinciale, fino all anno 2005 2. E un data-base molto importante che consente vari approfondimenti e riflessioni su un fenomeno, la sicurezza stradale, particolarmente delicato e grave. 1 J. Baudrillard, Il sistema degli oggetti, Bompiani, 2007 (prima ed. 1971), pp.87-88. 2 La revisione operata è stato oggetto di varie osservazioni critiche in quanto i dati del 2005 sono stati corretti rispetto ad un precedente rilascio. I dati che presentiamo in questo documento sono quelli ufficiali dell Istat forniti al nostro ufficio nella primavera del 2008, per gli incidenti del 2005, e ad agosto 2008, per gli incidenti del 2004. 2

Nel 2005 ci sono stati in provincia 4213 incidenti con 139 morti e 5971 feriti: una media di circa 12 incidenti al giorno e 17 persone coinvolte (morte o ferite). Più in particolare: circa 16 feriti al giorno e un morto ogni due giorni e mezzo. L indice di mortalità è stato del 3.3%, ben superiore a quello registrato a livello nazionale (2.4%). L indice di gravità 2.3%, anche questo superiore all indice rilevato a livello nazionale (1.7%) 3. Tab.1 - Numero incidenti e persone coinvolte, per anno Anno 2003 Anno 2004 Anno 2005 n. incidenti 4576 4401 4213 MORTI 160 160 139 FERITI 6419 6342 5971 totale persone coinvolte 6579 6502 6110 Rispetto ai due anni precedenti (Tab.1) si registra una riduzione del numero degli incidenti e delle persone coinvolte. Tab. 2 - Incidentalità (morti e feriti) per mese e anno mese Gennaio 547 432 434 Febbraio 443 451 372 Marzo 635 528 446 Aprile 626 563 486 Maggio 605 605 630 Giugno 645 568 600 Luglio 539 627 598 Agosto 489 541 522 Settembre 516 534 537 Ottobre 560 557 497 Novembre 432 582 553 Dicembre 542 514 435 Totale 6579 6502 6110 700 650 600 550 500 450 400 350 300 Gennaio Graf.1 - Incidentalità nel corso dell'anno Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Nel 2003 il periodo di massima incidentalità (morti e feriti) si è avuto tra marzo e giugno; nei due anni successivi invece si registrano due picchi: a maggio e a luglio (Tab.2 e Graf.1). Nel mese di febbraio e particolarmente nel 2005, si registra il livello più basso di incidentalità. Per quanto riguarda il numero medio degli incidenti nei mesi dell anno (Tab.3) notiamo una concentrazione nei primi mesi estivi (tra maggio e luglio); in particolare nel 2003 il picco si è verificato a giugno, nel 2004 a luglio, mentre nel 2005 il valore medio più alto si è registrato nel mese di maggio. All opposto, il mese di febbraio si rivela quello relativamente più tranquillo. 3 Indice di mortalità è dato dal rapporto fra numero di morti e numero di incidenti x100; l indice di gravità è dato dal numero di morti sul totale del numero di morti e di feriti x100. 3

Tab. 3 Media mensile degli incidenti stradali mese Gennaio 359 302 301 Febbraio 311 304 255 Marzo 436 347 315 Aprile 415 388 329 Maggio 449 393 432 Giugno 450 406 421 Luglio 384 413 419 Agosto 329 372 346 Settembre 369 389 366 Ottobre 419 369 351 Novembre 311 383 380 Dicembre 344 335 298 totale 4576 4401 4213 Tab.4 Luogo dove avvengono gli incidenti (valori percentuali per anno) Ambito stradale Tipologia stradale regionale entro abitato,1 strada urbana in abitato 55,1 54,6 58,2 Strade urbane provinciale in abitato 5,6 10,7 10,5 statale in abitato 8,5 4,5 2,6 comunale extraurbana 5,0 4,5 4,1 Altre strade provinciale 7,6 12,3 13,5 statale 12,2 6,7 3,4 altra strada,1 2,1 1,7 autostrade autostrada 6,0 4,5 5,8 Totale %100,0100,0100,0 (numero incidenti) 4576 4401 4213 La grande maggioranza degli incidenti (Tab.4) avviene nei centri abitati e su strade urbane; è un fenomeno costante in tutti gli anni considerati: nel 2005 supera il 70% degli incidenti complessivi. Tab. 5 Indice di mortalità e lesività per anno e ambito stradale Ambito stradale 2003 2003 2003 2004 2004 2004 2005 2005 2005 Incidenti mortalità lesività incidenti mortalità lesività incidenti mortalità lesività Strade urbane 3165 2,2 140,3 3076 2,1 134,8 3011 1,8 135,9 Altre strade 1138 6,4 158,6 1125 7,1 163,1 956 6,9 152,2 autostrade 273 6,2 171,8 200 7,5 180,0 246 8,1 172,4 (a) Indice di mortalità: rapporto morti/incidenti * 100 (b) Indice di lesività: rapporto feriti/incidenti * 100. Gli incidenti che avvengono sulle autostrade, anche se sono in numero decisamente inferiore a quelli che avvengono su altre strade, si rivelano i più pericolosi con un indice di mortalità e di lesività molto elevati. GIORNI DELLA SETTIMANA E ORE DEL GIORNO. Il sabato e la domenica sono i due giorni della settimana che risultano essere i più pericolosi per gli incidenti: registrano, infatti, il numero più elevato di morti e feriti (Tab.6). Anche l orario giornaliero risulta significativo. Considerando, infatti, il numero di incidenti e di persone coinvolte (Graf. 2, Graf.4), notiamo un picco vero le ore 8 del mattino, e un secondo picco che rappresenta il valore più elevato, intorno alle ore 18. Fra questi due picchi si nota un trend crescente; dopo la 19^ ora il numero di incidenti e di persone coinvolte ridiscende rapidamente. Da notare che tale andamento risulta molto omogeneo nei tre anni esaminati. La notte meno incidenti, ma più gravi. Più differenziata risulta la distribuzione del numero dei morti conseguenti agli incidenti: non si distinguono linee di tendenza ben definite. Tuttavia l indice di mortalità distribuito nelle 24 ore mostra un andamento decisamente emblematico (Graf.5). 4

Tab. 6 Persone coinvolte negli incidenti in base all anno e al giorno della settimana GIORNO ANNO PERSONE MORTI FERITI 2003 1179 26 1153 domenica 2004 1152 35 1117 2005 996 37 959 2003 891 25 866 lunedì 2004 814 25 789 2005 847 15 832 2003 794 19 775 martedì 2004 819 9 810 2005 818 18 800 2003 881 15 866 mercoledì 2004 792 15 777 2005 689 7 682 2003 846 16 830 giovedì 2004 880 20 860 2005 779 18 761 2003 919 28 891 venerdì 2004 887 23 864 2005 900 18 882 2003 1069 31 1038 sabato 2004 1158 33 1125 2005 1081 26 1055 2003 6579 160 6419 Totale 2004 6502 160 6342 2005 6110 139 5971 600 500 400 300 200 100 0 Graf. 2 - Persone coinvolte in base all'ora del giorno 2003 2004 2005 16 14 12 10 8 6 4 2 0 Graf. 3 - Morti negli incidenti in base all'ora del giorno 2003 2004 2005 1 3 5 7 9 11 13 15 17 19 21 23 1 3 5 7 9 11 13 15 17 19 21 23 600 500 400 300 200 100 0 Graf. 4 - Feriti negli incidenti in base all'ora del giorno 1 3 5 7 9 11 13 15 17 19 21 23 2003 2004 2005 5

Tab.7 Persone coinvolte negli incidenti in base all ora del giorno ora PERSONE MORTIFERITIPERSONE MORTIFERITIPERSONE MORTIFERITI 1 202 6 196 194 9 185 157 7 150 2 152 7 145 164 4 160 121 8 113 3 130 4 126 126 7 119 119 7 112 4 80 1 79 100 6 94 94 4 90 5 79 9 70 103 7 96 101 7 94 6 122 11 111 103 5 98 124 5 119 7 191 4 187 166 7 159 156 7 149 8 372 9 363 311 2 309 265 5 260 9 213 3 210 226 2 224 222 5 217 10 261 7 254 249 5 244 250 3 247 11 334 6 328 310 8 302 325 3 322 12 356 3 353 377 8 369 335 8 327 13 322 3 319 323 4 319 334 2 332 14 322 6 316 352 5 347 385 7 378 15 422 13 409 370 13 357 378 7 371 16 406 10 396 438 11 427 362 11 351 17 406 8 398 457 10 447 421 12 409 18 517 7 510 550 12 538 491 3 488 19 445 7 438 453 14 439 380 8 372 20 323 5 318 303 6 297 279 7 272 21 233 9 224 235 11 224 222 5 217 22 210 4 206 230 1 229 221 1 220 23 265 7 258 217 3 214 202 5 197 24 171 10 161 129 129 145 2 143 imprecisata 45 1 44 16 16 21 0 21 Totale 6579 160 6419 6502 160 6342 6110 139 5971 Il graf. 5 che riporta l indice di mortalità distribuito nelle 24 ore, dimostra che le ore notturne sono quelle più pericolose. La percentuale di morti, rispetto al numero di incidenti, raggiunge, infatti, i valori più elevati dalla 24^ ora fino alle 5-6 del mattino; l indice di mortalità ridiscende poi nella mattinata 20,0 15,0 Graf. 5 - Indice di mortalità (percentuali) 2003 2004 2005 10,0 5,0 0,0 1 3 5 7 9 11 13 15 17 19 21 23 6

per risalire nel primo pomeriggio e raggiungere un primo picco, tra le 15 e le 16; mentre nel 2003 e nel 2004 si notava un livello particolarmente elevato verso le ore 21. Il potenziale di pericolosità degli incidenti è documentato anche dalla statistica relativa alla dinamica dell evento. Vediamo, infatti, nella Tab. 8 che per la grande maggioranza degli incidenti si tratta di incidenti di tipo frontale-laterale o strettamente frontale. Seguono poi i tamponamenti e gli incidenti dovuti a sbandamenti/fuoriuscita di strada. Tab.- 8 - Natura dell incidente (percentuali) scontro frontale 7,8 7,5 7,7 scontro frontale-laterale 37,7 37,0 38,7 scontro laterale 8,6 9,4 9,1 tamponamento 19,6 19,5 19,1 investimento pedoni 6,0 7,0 6,5 urto con veicolo in fermata o arresto 2,3 2,2 1,9 urto con veicolo in sosta,3,2,3 urto con ostacolo 3,0 2,7 2,8 urto con treno,0 fuoriuscita, sbandamento 12,9 12,3 12,0 infortunio per frenata improvvisa,1,2,2 infortunio per caduta da veicolo 1,7 2,0 1,8 totale 100,0%100,0%100,0% L analisi delle cause degli incidenti mette in evidenza dei fattori particolarmente importanti. Fra le decine di cause previste dalla rilevazione dell Istat 4, se ne segnalano in particolare tre che insieme costituiscono ben oltre il 50% degli incidenti (Graf. 6). Non dare la precedenza, la velocità eccessiva e la distrazione, sono le tre cause principali degli incidenti stradali. Graf. 6 - Cause degli incidenti 2000 1800 1600 1400 1200 1000 800 600 400 200 0 1206 921 553 1896 1123 835 481 1962 1118 668 554 1873 non dare la precedenza velocità distrazione altre cause 4 Manovre irregolari, sorpassi irregolari, svolte irregolari, guida contromano, buche, condizioni psico-fisiche del guidatore (malore, alcool, stupefacenti, ecc.), cause imputabili al veicolo (rottura freni, pneumatici, insufficienza luci, ecc.), ecc. 7

Le persone coinvolte. Le persone coinvolte negli incidenti, sono classificate dall Istat in questo modo: i conducenti, i passeggeri e i pedoni. Tab. 9 Tipologia delle persone coinvolte negli incidenti in base alle conseguenze fisiche subite morti feriti morti feriti morti feriti numero % numero % numero % numero % numero % numero conducenti 117 73,1 4452 69,4 109 68,1 4293 67,7 98 70,5 4132 69,2 passeggeri 28 17,5 1656 25,8 35 21,9 1690 26,6 30 21,6 1535 25,7 pedoni 15 9,4 311 4,8 16 10,0 359 5,7 11 7,9 304 5,1 totale 160 100,0 6419 100,0 160 100,0 6342 100,0 139 100,0 5971 100,0 La diminuzione dell incidentalità, culminata nell ultimo anno fornito dall Istat (2005), mostra una riduzione sia dei morti e sia dei feriti, per tutte le tipologie di persone coinvolte. Tuttavia in termini percentuali si notano alcune differenze: la maggior parte dei morti si verificano fra i conducenti, ma con tendenza alla riduzione, mentre aumenta la percentuale dei passeggeri deceduti. Notiamo inoltre, fra il 2003 e il 2005, una riduzione percentuale dei morti fra i pedoni e invece un aumento percentuale, di questi, tra i feriti. Tab.10 Classe d età dei conducenti morti (%) fino a 29 anni 29,9 33,9 36,7 30-40 anni 26,5 24,8 27,6 41-50 anni 16,2 11,9 10,2 51-60 anni 10,3 11,0 10,2 61 e oltre 17,1 18,3 15,3 tot.% 100,0 100,0 100,0 La percentuale maggiore di conducenti morti negli incidenti stradali ha un età inferiore ai 30 anni e si nota un incremento consistente fra il 2003 e il 2005. In generale si nota, nei tre anni esaminati, una relazione inversa tra mortalità dei conducenti e classe d età. Una percentuale relativamente più elevata si rileva anche nella classe d età superiore ai 60 anni. Tab. 11 Conducenti morti in base alla tipologia del veicolo numero % numero % numero % cicli 9 7,7 15 13,8 10 10,2 moto 40 34,2 35 32,1 33 33,7 auto 53 45,3 50 45,9 51 52,0 autocarro 11 9,4 7 6,4 4 4,1 altri 4 3,4 2 1,8 0 0,0 totale 117 100,0 109 100,0 98 100,0 I conducenti morti a seguito di incidente stradale si trovano prevalentemente a bordo di autovetture private, con percentuale crescente fra il 2003 e il 2005; seguono i conducenti di motoveicoli e biciclette (Tab.11). Diminuisce invece drasticamente la percentuale di conducenti di veicoli pesanti (autocarri) periti in incidenti stradali (dal 9.5% del 2003 al 4.1% del 2005). 8

Tab.12 Classe d età dei conducenti di veicoli, morti Meno di 18 anni 5 6 4 18-20 anni 3 4 3 21-23 anni 2 8 9 24-26 anni 12 8 11 27-29 anni 13 11 9 30-40 anni 31 27 27 41-50 anni 19 13 10 51-60 anni 12 12 10 61 e oltre 20 20 15 totale 117 109 98 Fig.1- Totale incidenti nei comuni bresciani (anno 2003) Incidenti nei comuni da 1 a 5 (70) da 6 a 10 (43) da 11 a 20 (33) da 21 a 50 (23) oltre 50 (21) 9

Fig. 2- Totale incidenti nei comuni bresciani (anno 2004) Incidenti nei comuni da 1 a 5 (70) da 6 a 10 (42) da 11 a 20 (33) da 21 a 50 (31) oltre 50 (16) Fig. 3- Totale incidenti nei comuni bresciani (anno 2005) Totale incidenti da 1 a 5 (72) da 6 a 10 (43) da 11 a 20 (29) da 21 a 50 (27) oltre 50 (13) 10

Fig.4- Totale persone coinvolte (morti, feriti nel 2003) Persone coinvolte da 1 a 5 (53) da 6 a 10 (35) da 11 a 20 (36) da 21 a 50 (41) oltre 50 (25) Fig.5- Totale persone coinvolte (morti, feriti nel 2004) Persone coinvolte da 1 a 5 (56) da 6 a 10 (35) da 11 a 20 (34) da 21 a 50 (41) oltre 50 (26) 11

Fig.6- Totale persone coinvolte (morti, feriti nel 2005) Persone coinvolte da 1 a 5 (46) da 6 a 10 (40) da 11 a 20 (39) da 21 a 50 (35) oltre 50 (24) 12