LE SACRE SCRITTURE E LA NOSTRA FEDE

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LE SACRE SCRITTURE E LA NOSTRA FEDE Ouverture Una lampada su un sentiero buio, la pioggia che scende dal cielo su un terreno arido e stepposo, una spada che penetra nella carne: è con questi tre simboli che la Parola di Dio si autodefinisce nella Bibbia. 1) Lampada per i miei passi è la tua parola, luce sul mio cammino (Sal 119) 2) Come infatti la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza aver irrigato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare,...così sarà della mia parola uscita dalla mia bocca: non ritornerà a me senza effetto, senza aver operato ciò che desidero e senza aver compiuto ciò per cui l ho mandata (Is 55, 10-11). 3) La parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di una spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell anima e della spirito, fino alle giunture e alle midolla, e discerne i sentimenti e i pensieri del cuore (Eb 4,12). La Bibbia che ora apriamo deve, quindi, trasformarsi in lampada, in acqua viva, in spada. Ma perché avvenga questo, è necessario che si attui uno dei motti cari a chi si impegna alla conoscenza e alla diffusione della Bibbia: Non basta possedere la Bibbia, bisogna anche leggerla; non basta leggere la Bibbia, bisogna anche comprenderla e meditarla; non basta comprendere e meditare la Bibbia, bisogna anche viverla. Lo scrittore medioevale Ruperto di Deutz parlava di una lotta corpo a corpo col libro sacro, simile a quella che Giacobbe dovette sostenere lungo le rive spumeggianti del fiume Iabbok (Gen. 32): Dolce lotta, più gioiosa di ogni pace.

Se sfogliamo le pagine della Bibbia è più facile che ci incontriamo con rumore di guerre che non con la pace di un eremo silenzioso; è più facile che vediamo una terra striata dal sangue e dalle ingiustizie che non il segno dorato di un mondo celeste perfetto; è più facile che nelle preghiere dei Salmi ci scontriamo con l eterno grido di protesta dell uomo sofferente ( Perché Signore?... Fino a quando starai a guardare? ) che non con la serena contemplazione della natura; è più facile che ci imbattiamo nel brusio delle strade e della vita quotidiana che non nelle altissime intuizioni della mistica. La Bibbia, è, quindi, l intreccio tra Dio e la nostra storia: la pasqua del Cristo nasce dalla crocifissione, la vita sboccia dalla morte. Lo scopo della Bibbia non è quello di celebrare un Dio lontano, assente, ma un Dio incarnato che salva la nostra storia: La sua casa siamo noi, se conserviamo la libertà e la speranza (Eb 3,6). In questo gioco di contrasti, la Bibbia potrebbe essere paragonata a un album di famiglia con ricordi gioiosi, scandalose cadute, pagine d ispirata poesia. Sfogliandola, si scorgono istantanee che fissano i diversi volti di Dio. San Gregorio Magno in una lettera giustamente famosa, indirizzata a un laico, il medico dell imperatore, scriveva: Cerca di meditare ogni giorno le parole del tuo Creatore. Impara a conoscere il cuore di Dio nelle parole di Dio perché tu possa più ardentemente desiderare i beni eterni e con maggior desiderio la tua anima si accenda di amore per Dio e per i fratelli. La parola italiana BIBBIA proviene dal greco Biblìa, che significa libri e, pertanto, indica una pluralità di scritti. Dalla lingua greca il termine passò immutato alla lingua latina con il solo cambio dell accento: Bìblia. Anche il termine latino all origine era un plurale; ma nel Medioevo venne usato al singolare, e così fu per l italiano e le altre lingue. La parola Bibbia mette in rilievo, più che un insieme di scritti, l unità del libro, nonostante la grande diversità dei suoi autori.

La Bibbia cristiana è divisa in due parti, chiamate Antico e Nuovo Testamento. La parola testamento è usata con un valore particolare in riferimento ai libri sacri. In lingua ebraica la stessa parola significa anche alleanza, termine che indica in particolare il patto che unisce Dio al suo popolo. La Bibbia ebraica è il libro dell alleanza stretta fra Dio e Israele al monte Sinai. Si compone di libri scritti da ebrei in ebraico, con qualche sezione in lingua aramaica. Sono testi molto diversi tra loro per l epoca di redazione, per il luogo di composizione e per il genere letterario. La Bibbia ebraica è come una piccola biblioteca formata da libri che raccolgono tradizioni diverse, la cui prima elaborazione letteraria può risalire fino al X secolo a. C.; gli ultimi scritti vengono datati alla metà del II sec. a. C. Essi sono così raggruppati e denominati: 1. La Legge (in ebraico Torah ) che costituisce l insieme più importante e comprende Genesi, Esodo, Levitico, Numeri e Deuteronomio; 2. I Profeti, con i libri di Giosuè, Giudici, Samuele, Re, Isaia, Geremia, Ezechiele e i dodici profeti minori; 3. Gli Altri Scritti che sono: Salmi, Giobbe, Proverbi, Rut, Cantico dei Cantici, Qoèlet, Lamentazioni, Ester, Daniele, Esdra e Neemia, Cronache. Tutti questi libri fanno parte anche della Bibbia cristiana e prendono nome, da essa, di Antico e Nuovo Testamento. La Bibbia è composta di 73 libri così suddivisi: 46 libri per l Antico Testamento e 27 per il Nuovo Testamento. Va tuttavia osservato che la Bibbia cattolica accoglie, nell Antico Testamento, altri sette libri, composti prima di Cristo, che però non si trovano nella Bibbia ebraica. Sono Giuditta, Tobia, i due libri Maccabei, Siracide, Sapienza, Baruc con la lettera di Geremia. La più antica e autorevole Bibbia era quella che chiamiamo Bibbia dei Settanta, composta fra il III e il I sec. a. C. in Alessandria d Egitto. Veniva

letta nelle sinagoghe di lingua greca, alcune delle quali esistevano pure a Gerusalemme. Poi si è passati alla antica versione latina Vulgata, tradotta da San Girolamo. L elenco dei libri sacri è chiamato canone. Gli studiosi cattolici chiamano protocanonici i libri contenuti nella Bibbia ebraica e deuterocanonici quei sette libri che non si leggono nella Bibbia ebraica né nelle scritture sacre protestanti e anglicane. Dopo la seconda guerra mondiale, sempre in Palestina, sono stati ritrovati i preziosi scritti del Mar Morto. Di essi fanno parte varie raccolte di testi, tra cui i Manoscritti di Qumram, che ne costituiscono una parte importante. I rotoli del Mar Morto sono composti da circa 900 documenti preziosi compresi testi della Bibbia ebraica. I rotoli sono comunemente associati all antica setta ebraica detta degli Esseni. Il Concilio Vaticano II, che ci ha riconsegnato in mano la Bibbia dopo tanti secoli, ricorda che la Chiesa ha sempre venerato le Sacre Scritture come ha fatto con il corpo stesso di Cristo (DV 21) e dichiara che, quando la Sacra Scrittura viene proclamata nella Liturgia, l assemblea in preghiera vi ascolta la voce del Signore risorto (SC 7). La comunità cristiana, dalle origini ad oggi, ha considerato la Bibbia, insieme con la Tradizione, regola suprema della fede (DV 21), luogo di incontro con Dio di imprevedibile fecondità, sorgente di forza per testimoniare la fede con immutata coerenza. Tramandare la Bibbia senza alterazioni, tradurla e interpretarla nel più rigoroso rispetto dei testi originali è, per la Chiesa compito inderogabile di fedeltà a Dio e di responsabilità verso i fratelli. Ma anche al di là della sua lettura nella fede, la Bibbia è il libro prezioso per l intera umanità, patrimonio di valori spirituali e culturali. Anzi la Bibbia, è stata nei secoli la grande sorgente a cui hanno attinto la cultura e l arte.

E tuttavia, la Bibbia è innanzitutto il libro della fede cristiana (la religione cristiana è definita la religione del Libro ), conservato con amore appassionato dai credenti e offerto a tutti gli uomini in ricerca di Dio perché, per il credente, la Bibbia è veramente PAROLA di DIO. Fin dalle origini la Chiesa ha creduto che nella Sacra Scrittura è contenuto il messaggio di Dio per ogni tempo e per ogni persona, perché composta dall autore biblico sotto l impulso e la guida dello Spirito santo, quale strumento di salvezza. Per la fede cristiana autori del Libro sacro sono insieme Dio e gli uomini che l hanno scritto. Dio, autore principale, si è giovato di uomini per comunicare, attraverso le loro parole, il proprio messaggio. In quanto opera di uomini, i libri della Bibbia vanno letti tenendo conto della varietà dei tempi, dei luoghi, delle lingue in cui furono composti. Occorre tener conto della cultura e delle situazioni in cui lo scrittore biblico operava, nonché delle conoscenze, dei modi di pensare e di comunicare propri del suo tempo. A motivo della profonda unità dell insieme, inoltre, ogni pagina va spiegata e ricompresa alla luce di tutto il Libro Sacro, soprattutto alla luce della persona e dell insegnamento di Gesù. Ma la lettura della Bibbia è tanto più fruttuosa quanto più il credente è consapevole della scopo che Dio le ha assegnato. Dichiara a tale proposito il Concilio Vaticano II: I libri della Scrittura insegnano con certezza, fedelmente e senza errore la verità che Dio, per la nostra salvezza, volle fosse consegnata nelle Sacre Scritture (DV 11). Questo e non altro è lo scopo di tutte le pagine della Bibbia: la salvezza dell uomo. Di ogni singola persona. La Bibbia è un DONO che Dio offre ad ogni suo figlio, per condurlo a sé. La Bibbia, ha scritto un autore spirituale è la lettera d amore che Dio ha scritto per gli uomini. Una lettura attenta e meditata del grande Libro di Dio diviene fonte inesauribile di luce soprattutto quando è compiuta nella comunità in

preghiera, docile all azione dello Spirito. In tale religioso ascolto il credente coglie, attraverso le pagine della Bibbia, la voce di Dio che gli parla e lo interpella. Dio è PAROLA. In principio era il Verbo (Gv1,1). Se Dio parla è necessario che l uomo ascolti!!! Dio è una voce potente e dolce al tempo stesso, che inquieta e consola, interpella e dona speranza. La mia parola non è forse come il fuoco - oracolo del Signore - e come un martello che spacca la roccia? (Ger23,29). Ma i detti del Signore sono anche più dolci del miele e di un favo stillante (Sal19,11). Essa è, anche sorgente di vita e di fecondità spirituale, è come la pioggia, che scende dal cielo per irrigare la terra e farla germogliare, perché dia il seme a chi semina e il pane a chi mangia (Is 55,10). Essa è sempre la guida sicura nel cammino spesso oscuro e incerto della storia e della vita. La Bibbia è la Parola di Dio e questa è cibo dell anima. Essa contiene tesori inestimabili ed inesauribili di verità: verità vive e vitali, capaci di produrre i più mirabili effetti. I nostri occhi vedono solo una serie di caratteri come in qualunque altro scritto; ma sotto quei caratteri parla la bocca di Dio, come sotto le apparenze dell ostia consacrata palpita il cuore di Gesù. Chi non si mette in questa posizione non sarà mai capace di leggere la Bibbia, avesse anche studiato per molti anni l ebraico e parlasse anche il greco come parla la sua lingua madre! (card. G. Ravasi). Tutta la Scrittura, ispirata da Dio, è anche utile per insegnare, convincere, correggere ed educare nella giustizia, perché l uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona (2Tim 3, 16-17). La Bibbia è il libro più venduto e più letto da tutti, anche perché, quando si sanno i gusti dei lettori La Bibbia, infatti, è l unico libro in cui l autore del libro è anche l autore dei lettori! (Roberto Benigni). La Bibbia appartiene a tutti, agli atei e ai credenti in uguale misura. E il libro dell umanità. (F. Dostoevskij)

Parola di Dio, riposi inerte nel buio di un libro: se vieni alla luce, sei lì che attendi di essere letta! Solo per il soffio dello Spirito ti stacchi dal foglio e ti immergi in me come semente da custodire durante il suo germoglio! (p. Gino Sangalli) 6