- per esame necroscopico completo L. 300.000



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Organo: INAIL Documento: Circolare n. 2 del 19 gennaio 1984 Oggetto: Decreto del Presidente della Repubblica 19 dicembre 1981. Determinazione degli onorari per autopsie in caso di morte per infortunio sul lavoro o per malattia professionale. Nella Gazzetta Ufficiale n. 177 del 30 giugno 1982 è stato pubblicato il D.P.R. 19 dicembre 1981 che fissa gli onorari dovuti per autopsie con referto, eseguite su soggetti deceduti in conseguenza di infortuni sul lavoro o di malattie professionali (all. n.1). Il provvedimento in questione dà attuazione al disposto contenuto nel 3 comma dell'articolo 62 del Testo Unico approvato con D.P.R. 30 giugno 1965, n. 1124, e viene a colmare una lacuna legislativa che aveva finora reso necessaria, per la liquidazione degli onorari sopra richiamati, l'assunzione dell'importo indicato dalla legge 1 dicembre 1956, n. 1426. Misure delle tariffe A decorrere dal 15 luglio 1982, data di entrata in vigore del D.P.R. sopra citato, in caso di morte in conseguenza di infortunio sul lavoro o di malattia professionale nell'industria e nell'agricoltura, gli onorari per autopsie con referto di cui agli articoli 62, 63 e 232 del citato Testo Unico, sono determinati nelle seguenti misure: - per esame necroscopico completo L. 300.000 - per esame necroscopico completo su cadavere esumato L. 500.000 L'Istituto è obbligato a corrispondere al perito settore - oltre l'"onorario", inteso come compenso per l'incarico professionale svolto ai fini assicurativi, liquidato dal Pretore nelle misure sopraelencate - anche il rimborso delle spese sostenute, debitamente documentate, per l'espletamento dell'incarico stesso. Per queste ultime - non potendo più essere richiamata la legge 1 dicembre 1956, n. 1426, ormai abrogata e non essendo allo stato intervenuta alcuna disposizione ministeriale in proposito - occorre far riferimento alla legge 8 luglio 1980, n. 319, concernente i compensi spettanti ai periti, ai consulenti tecnici, interpreti e traduttori per le operazioni eseguite a richiesta dell'autorità giudiziaria (all. n.2). In applicazione dell'articolo 7 della predetta legge le spese sono liquidate dal magistrato competente, nella misura dal medesimo accertata e ritenuta idonea. L'onere per gli accertamenti autoptici è comunque a carico dell'istituto anche nei casi in cui le perizie siano state richieste dagli aventi diritto dell'assicurato deceduto. Ciò in base ad un'interpretazione logica dei citati articoli del Testo Unico, confortata anche da recenti orientamenti giurisprudenziali e legislativi in materia di perequazione dei trattamenti nei settori agricolo e industriale. Disposizioni contabili Gli onorari per autopsia devono essere contabilizzati al cap. 430 "Spese legali, giudiziali e per arbitraggi" s/c 02 "Perizie, collegi arbitrali e varie di accertamento" nella fase finanziaria al momento della liquidazione da parte del Pretore, nella fase di cassa allorché si procede al loro pagamento. Le istruzioni di cui alla circolare n. 121/1965 in contrasto con le presenti disposizioni sono abrogate. Allegato n. 1 alla circ. n. 2/55 T.U./1984

30.6.1982 - GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA n. 177 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 19 dicembre 1981. Determinazione degli onorari per autopsie in caso di morte per infortunio sul lavoro o per malattia professionale. IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Visto l'art. 62, terzo comma, del testo unico delle disposizioni per l'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1965, n. 1124, il quale dispone che l'onorario per l'autopsia con il referto per gli infortuni nell'industria sia determinato con decreto presidenziale su proposta del Ministro del lavoro e della previdenza sociale, di concerto con i Ministri del tesoro e della sanità; Visto il rinvio disposto dall'art. 63, secondo comma, del suddetto decreto del Presidente della Repubblica alla misura e alla procedura previste dal citato art. 62; Visto l'art. 232, terzo comma, del più volte citato decreto del Presidente della Repubblica il quale prevede che, per gli infortuni in agricoltura, l'onorario per l'autopsia, con il referto, sia determinato con la procedura prevista per il settore industriale; Tenuto conto delle tariffe applicate per le autopsie nelle principali regioni italiane, e comunicate dall'ordine dei medici; Sulla proposta del Ministro del lavoro e della previdenza sociale, di concerto con i Ministri del tesoro e della sanità; Decreta: In caso di morte in conseguenza di infortunio sul lavoro o di malattia professionale nell'industria e nell'agricoltura, l'onorario per l'autopsia con il referto è determinato nelle seguenti misure: - per esame necroscopico completo L. 300.000 - per esame necroscopico completo su cadavere esumato L. 500.000 Il presente decreto sarà inviato alla Corte dei conti per la registrazione e verrà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Allegato n. 2 alla circ. n. 2/55 T.U./1984 15.7.1980 - GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA N. 192 - LEGGE 8 luglio 1980 n. 319. Compensi spettanti ai periti, ai consulenti tecnici, interpreti e traduttori per le operazioni eseguite a richiesta dell'autorità giudiziaria. La Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato; IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA PROMULGA la Seguente legge:

Art. 1. Classificazione dei compensi I compensi di periti, consulenti tecnici, interpreti e traduttori per le operazioni eseguite su disposizione dell'autorità giudiziaria in materia penale e civile si distinguono in onorari e indennità. Gli onorari sono fissi, variabili o commisurati al tempo. Art 2. Onorari fissi e variabili La misura degli onorari fissi e di quelli variabili è stabilita con tabelle redatte con riferimento alle tariffe professionali, eventualmente concernenti materie analoghe, contemperate dalla natura pubblicistica dell'incarico e approvate con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro di grazia e giustizia di concerto con il Ministro del tesoro. Per la determinazione degli onorari variabili, il giudice deve tenere conto delle difficoltà dell'indagine e della completezza e del pregio della prestazione fornita. Se l'autorità giudiziaria dichiara, con provvedimento motivato l'urgenza dell'adempimento fissando un termine inferiore a quello ordinamento ritenuto necessario gli onorari fissi e quelli variabili possono essere aumentati fino al venti per cento. Art. 3. Applicazione analogica degli onorari fissi e variabili Gli onorari fissi e quelli variabili si applicano anche per le prestazioni analoghe a quelle espressamente previste nelle tabelle. Art. 4. Onorari commisurati al tempo Per le prestazioni non previste nelle tabelle e per le quali non sia applicabile l'articolo precedente gli onorari sono commisurati al tempo impiegato e vengono determinati in base alle vacazioni. La vacazione è di due ore. L'onorario per la prima vacazione è di L. 10.000 e per ciascuna delle successive è di L. 5.000. L'onorario per la vacazione può essere raddoppiato quando per il compimento delle operazioni è fissato un termine non superiore a cinque giorni; può essere aumentato fino alla metà quando è fissato un termine non superiore a quindici giorni. L'onorario per la vacazione non si divide che per metà; trascorsa un'ora e un quarto è dovuto interamente. Il giudice non può liquidare più di quattro vacazioni al giorno per ciascun incarico. Questa limitazione non si applica agli incarichi che vengono espletati alla presenza dell'autorità giudiziaria, per i quali deve farsi risultare dagli atti e dal verbale di udienza il numero delle vacazioni. Ai sensi e per gli effetti dell'articolo 455 del regio decreto 23 maggio 1924, n. 827, il magistrato è tenuto, sotto la sua personale responsabilità, a calcolare il numero delle vacazioni da liquidare con rigoroso riferimento al numero delle ore che siano state strettamente necessarie per l'espletamento dell'incarico, indipendentemente dal termine assegnato per il deposito della relazione o traduzione. Art. 5.

Aumento degli onorari Per le prestazioni di eccezionale importanza, complessità e difficoltà gli onorari possono essere aumentati fino al doppio. Art. 6. Incarichi collegiali Quando l'incarico è stato commesso collegialmente a più periti, consulenti tecnici, interpreti o traduttori, il compenso globale è determinato sulla base di quello spettante ad un solo perito o consulente tecnico aumentato del quaranta per cento per ciascuno degli altri componenti il collegio, salvo che l'autorità giudiziaria abbia disposto che ognuno degli incaricati dovesse svolgere personalmente e per intero l'incarico affidatogli. Art. 7 Spese I periti, i consulenti tecnici e i traduttori devono presentare una nota specifica delle spese sostenute per l'adempimento dell'incarico ed allegare la corrispondente documentazione. Il giudice accerta le spese sostenute ed esclude dal rimborso quelle non necessarie. Ove i periti e i consulenti tecnici siano stati autorizzati dal giudice ad avvalersi dell'ausilio di altri prestatori d'opera per attività strumentale rispetto ai quesiti posti con l'incarico, la relativa spesa è determinata gradatamente, secondo i criteri stabiliti nella presente legge alla stregua delle tariffe vigenti o dagli usi locali. Quando le prestazioni di carattere intellettuale o tecnico dell'ausiliare hanno propria autonomia rispetto all'incarico affidato al perito o consulente tecnico, il giudice conferisce allo stesso specifico incarico. Art. 8. Durata dell'incarico Qualora l'attività demandata al perito, al consulente tecnico, al traduttore o all'interprete non sia completata entro il termine originariamente stabilito ovvero entro quello prorogato per fatti sopravvenuti e allo stesso non imputabili, la determinazione delle vacazioni è fatta senza tener conto del periodo successivo alla scadenza del termine e gli onorari sono ridotti di un quarto. Sono in ogni caso applicabili le sanzioni previste nel codice di procedura penale e nel codice di procedura civile. Art. 9 Indennità Al perito, al consulente tecnico, all'interprete e al traduttore che per l'esecuzione dell'incarico debba trasferirsi fuori della propria residenza si applica la legge 26 luglio 1978, n. 417, equiparando il perito, consulente tecnico, interprete e traduttore fornito di titolo di studio universitario o equivalente al dirigente superiore, e tutti gli altri al primo dirigente. E' fatta salva la maggiore indennità eventualmente spettante al perito, consulente, traduttore ed interprete che sia dipendente pubblico. Le spese di viaggio, anche in mancanza della relativa documentazione, sono liquidate in base alle tariffe di prima classe dei mezzi di trasporto destinati in modo regolare a pubblico servizio, esclusi quelli aerei. Le spese di viaggio con mezzi aerei o con mezzi straordinari di trasporto sono rimborsate solo se preventivamente autorizzate dall'autorità giudiziaria e documentate. Art. 10.

Adeguamento periodico degli onorari Ogni tre anni, con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro di grazia e giustizia di concerto con il Ministro del tesoro, potrà essere adeguata la misura degli onorari di cui agli articoli 2 e 4. In relazione alla variazione accertata dall'istat, dell'indice del prezzo al consumo per le famiglie di operai ed impiegati verificatisi nel triennio precedente. Art. 11. Liquidazione dei compensi ed opposizione La liquidazione dei compensi al perito, al consulente tecnico, all'interprete e al traduttore è fatta con decreto motivato del giudice o del pubblico ministero che lo ha nominato. La liquidazione è comunicata al perito, al consulente tecnico, all'interprete, al traduttore ed alle parti. Nel procedimento penale la comunicazione avviene mediante avviso di deposito del decreto in cancelleria; il decreto di liquidazione emesso dal pretore è altresì trasmesso in copia al procuratore della Repubblica. Nei procedimenti civili il decreto di liquidazione costituisce titolo provvisoriamente esecutivo nei confronti della parte a carico della quale è posto il pagamento. Avverso il decreto di liquidazione il perito, il consulente tecnico, l'interprete, il traduttore, il pubblico ministero e le parti private interessate possono proporre ricorso entro venti giorni dall'avvenuta comunicazione davanti al tribunale o alla corte d'appello alla quale appartiene il giudice o presso cui esercita le sue funzioni il pubblico ministero ovvero nel cui circondario ha sede il pretore che ha emesso il decreto. Il procedimento è regolato dall'articolo 29 della legge 13 giugno 1942, n. 794. Il tribunale o la corte su istanza dell'opponente, quando ricorrono gravi motivi, può con ordinanza non impugnabile sospendere l'esecuzione provvisoria del decreto. Il tribunale o la corte può chiedere, al giudice o al pubblico ministero che ha provveduto alla liquidazione o all'ufficio giudiziario ove si trovino, gli atti, i documenti e le informazioni necessari ai fini della decisione eccettuati quelli coperti dal segreto istruttorio. Art. 12. Determinazione provvisoria degli onorari Fino a che non siano emanati i decreti previsti dall'articolo 2 gli onorari per periti, consulenti tecnici, interpreti e traduttori saranno determinati in base alle vacazioni di cui all'articolo 4. Art. 13. Abrogazioni E' abrogata la legge 1 dicembre 1956, n. 1426; sono altresì abrogati l'articolo 23 del regio decreto 28 maggio 1931, n. 602, contenente disposizioni di attuazione del codice di procedura penale, l'articolo 24 del regio decreto 18 dicembre 1941, n 1368, contenente disposizioni per l'attuazione del codice di procedura civile e disposizioni transitorie, nonché tutte le altre disposizioni incompatibili con la presente legge. Art. 14. Onere finanziario Al maggior onere derivante dall'attuazione della presente legge, valutato in L. 5.742.000.000 per l'anno 1980, si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto al capitolo 6856 dello stato di previsione del Ministro del tesoro per l'anno finanziario medesimo all'uopo utilizzando parzialmente l'accantonamento "Modificazioni alle disposizioni sulla nomina del conciliatore e del vice pretore onorario".

Il Ministro del tesoro è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio. La presente legge, munita del sigillo dello Stato sarà inserita nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato.